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La fotografia nel cinema


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avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2018 ore 22:12

Buonasera a tutti! Vi spiego la situazione in cui mi trovo e l'aiuto di cui avrei bisogno: un mio amico vuole coinvelgermi nel suo progetto di girare un corto cinematografico. Ovviamente curerei la fotografia, le attrezzature ci sono, io ho già letto alcuni libri sull'iluminazione di Freeman tempo addietro, ovviamente ho comunque un assoluto bisogno di approfondire, se possibile in maniera mirata e precisa nell'ambito del cinema. Libri, saggi, manuali, qualsiasi cosa che sia di qualità e potrebbe aiutarmi a dare il meglio sarebbero graditi. Anche libri di qualità che spiegano i vari significati dell'illuminazione, quando e come usarli ecc. Io già ne ho addocchiati un paio, ma un parere dai più esperti sarebbe gradito. Anche questa volta grazie infinite per chiunque risponderà Sorriso

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2018 ore 17:02

La fotografia in movimento segue le stesse regole della fotografia classica, con la differenza che i tempi sono fissi, di solito 1/25, ma ultimamente anche di più.
Non è però cosi facile: nella medesima scena il diaframma è consigliabile tenerlo sempre uguale, altrimenti si nota nella continuità. Ovviamente è bene tenere un esposizione costante. Per fare tutto questo devi lavorare sulla potenza delle luci artificiali o In teoria dovresti usare un esposimetro esterno con luce incidente e leggere/scegliere la quantità di luce che serve.
Non è facile fare una fotografia degna. Di sicuro ti uscirà qualcosa, ma se è fatta male ci saranno problemi al montaggio.

Altra cosa importante sono le due regolette campo e controcampo nelle varie inquadrature. Se sbagli un controcampo e scavalchi fai brutte figure!!

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2018 ore 17:46

Interessante.

@Heisenberg scusa l'ignoranza ma fotografare a 1/25?mmm...

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2018 ore 19:11

Per quasi un secolo lo standard europeo di ripresa in campo cinematografico è stato 1/24, ovvero 24 fotogrammi al secondo (23,97 per la precisione). Con l'arrivo del digitale siamo passati a 1/25, più che altro per questioni pratiche, senza però farlo diventare lo standard di ripresa, perché essendo digitale non c'è più bisogno di un riferimento universale. Adesso si può arrivare a girare anche a 1/60 per ottenere ovviamente una qualità migliore, soprattutto nelle panoramiche, che risultano più fluide rispetto ai 24 fotogrammi.

Ora che sono su una tastiera fisica posso scrivere meglio:
il problema grosso del direttore della fotografia (DoP) è la continuità delle immagini all'interno delle medesime scene e visto che non si può (teoricamente) cambiare tempi (che sono fissi) e diaframma/iso (altrimenti ciao alla continuità), ci si deve inventare qualche soluzione. Una, ad esempio, e anche la più banale, è mettere dei filtri nd davanti all'obbiettivo, visto che 1/25 in una giornata di sole è un bel problema.
In interni invece esce fuori tutta l'arte del Dop: è lui che crea la luce dal buio e lo fa principalmente tramite i faretti, più o meno potenti. Tramite un esposimetro esterno in luce incidente, il Dop decide quanta quantità di luce deve colpire il soggetto e di conseguenza decide quanto abbassare/aumentare la luce da ogni faro. Ad esempio, immaginando 3 riflettori di una scena: uno è la fonte principale e comanda l'esposizione sul soggetto. Un altro è laterale, per ammorbidire le ombre, e non è necessario che sia molto potente, quindi il Dop abbassa (tramite dimmer o le famose alette dei riflettori) per un certo numero di stop, diciamo un paio, misurati esattamente con l'esposimetro e segnati nel diario di lavorazione della segretaria di edizione. Questa cosa è importantissima e deve essere segnato in qualsiasi prodotto che abbia un minimo di complessità, dal cortometraggio povero al nuovo Ben Hur, altrimenti viene tutto sballato.
Poi il Dop mette un altro riflettore dietro il soggetto (di solito laterale e in alto) per dare un po' più di profondità con un controluce. Qui gli stop, rispetto al riflettore principale, vengono abbassati tantissimo, visto che è una luce di contorno, ma sono sempre calcolati.
La scena è pronta per essere girata. Quando ci sarà il controcampo, immaginando una scena semplice e senza grossi sbalzi di ambiente, il Dop dovrà tenere esattamente gli stessi valori di esposizione della cinepresa e, eventualmente, se la scena lo richiede, cambiare la potenza delle luci, ma una volta che viene stabilita la triade tempi/iso/diaframma per una scena, la cinepresa non deve essere più modificata. Ciò che cambia sono i riflettori, le cui alette possono essere più o meno aperte, sempre in base agli stop dell'esposimetro. Tutto questo detto in modo molto molto generico…. Se un vero dop legge quello che ho scritto mi sputa in faccia… ma è solo per semplificare al massimo.
Fondamentalmente il Dop fa questo, senza considerare l'inquadratura. Sembra facile, ma non lo è affatto.
Ovviamente tu non sei un Dop quindi ti risulta difficile immaginare come muoverti. Quello che deve essere chiaro è che iso/tempi/diaframma devono essere identici nella stessa scena e preferibilmente in tutto il film, soprattutto gli iso (e anche i tempi, ma quelli perché cambiarli a metà film?). Tramite diario segnati l'esposizone e il diaframma di ogni inquadratura.
Un grosso problema grammaticale che affligge tutti i principianti è il campo e controcampo. La regola è facile, ma è anche facilissimo “incartarsi” anche per i professionisti. Per spiegare il campo e controcampo in modo basilare: due personaggi, uno di fronte all'altro: inquadri il primo, poi devi fare il controcampo sull'altro. Dove posizioni la mdp? Cioè in quale lato? Con due soli soggetti è facilissimo, immagina che le teste siano entrambe collegate con un filo che va da uno all'altro. La mdp non deve mai mai mai oltrepassare/spezzare il filo, altrimenti, se lo fai, provochi uno scavalcamento di campo, cioè uno dei due personaggi sembra parlare con un terzo soggetto inesistente e non con il diretto interessato. Non so se mi sono spiegato bene, spero di si. Comunque il campo controcampo è la regola principale del cinema e ha creato molti psicodrammi. Perché con due è facile… Adesso immagina una tavola rotonda con 5-10 persone sedute che parlano a tutti…. Se non si sta attenti viene fuori un macello…
Quindi ti consiglio di fare delle prove, anche semplici, prima di approdare sul set. Fai un minimo di montaggio, così vedrai tutti gli errori che hai commesso: saranno soprattutto gli sguardi a essere sbagliati.

Tutto questo meccanismo di luci, campo controcampo che può sembrare contorto e assurdo ha una motivazione: nel cinema, a differenza della tv, si girano le scene con una sola cinepresa alla volta. Cioè, prima fai il totale della scena, poi ti avvicini e fai il primo piano di un personaggio e tutte le sue belle inquadrature, poi smonti tutto il baraccone e ti rigiri facendo il controcampo sull'altro personaggio. E' tutto molto lento, per questo motivo in un giorno di riprese si fanno soltanto 1-2 minuti di montato (in un film per il cinema, per le fiction si fanno molti più minuti, difatti la qualità è minore per definizione).
Questa cosa di una sola cinepresa la sanno veramente in pochi, incredibile. In moltissimi pensano che le riprese cinematografiche abbiano uno stile teatrale. Ho dovuto sopportare anche discussioni accese con gente convinta che sia impossibile girare un film con una sola cinepresa… sarebbero dei matti!

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2018 ore 21:15

Per quasi un secolo lo standard europeo di ripresa in campo cinematografico è stato 1/24


Sono 24 fotogrammi al secondo, con un angolo di otturazione che normalmente è 180°, o in altri termini un tempo di esposizione di 1/48 s. È stato per quasi un secolo lo standard globale, non solo europeo.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2018 ore 21:59

Questa cosa di una sola cinepresa la sanno veramente in pochi, incredibile. In moltissimi pensano che le riprese cinematografiche abbiano uno stile teatrale. Ho dovuto sopportare anche discussioni accese con gente convinta che sia impossibile girare un film con una sola cinepresa… sarebbero dei matti!


veramente?

avatarjunior
inviato il 13 Marzo 2018 ore 6:50

Heisenberg99 Grazie mille non potevo desiderare una risposta migliore. Su alcune cose ne ero già al corrente, su altre non ci avevo minimamente pensato e non saprei come sopperire alle mie domande. Mi sai indirizzare verso dei testi che possano colmare le mie lacune?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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