| inviato il 07 Marzo 2018 ore 19:20
comunque io ho per le mani il petzval... se vi sevono info.... |
| inviato il 07 Marzo 2018 ore 19:21
Il 58mm? Con il controllo del bokeh? |
| inviato il 07 Marzo 2018 ore 19:25
Nico stavo già per chiederti numero e indirizzo per una prova |
| inviato il 07 Marzo 2018 ore 21:19
si quello da guerra... con i diaframmi inseribili.. e ,soprattutto, con i diaframmi lavorabili su profili strani, che fanno le luci a fantasmino o a stellina o ancora a fiocco di neve etc etc... altro che bolle! |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 13:28
L'ef 135 f2.8 soft focus è differente dalle ottiche Nikon con defocus control. Infatti, non si ha un controllo selettivo sulla resa dello sfocato nelle zone tra piano focale e fotocamera e piano focale e sfondo. Invece, agendo sulla ghiera, si ha un differente livello di effetto flou, dovuto all'aberrazione sferica: tuttavia si hanno benefici solo lavorando ad aperture del diaframma prossime a quella massima. Già a f5.6, ad esempio, l'effetto soft focus si riduce enormemente, e passare dalla posizione 0 alla 2 (massimo effetto soft focus) non porta a differenze significative. Chiaramente, l'aberrazione sferica comporta il problema del focus shift: infatti, spostando la ghiera da una posizione all'altra si nota come l'immagine vada fuori fuoco. L'ottica è progettata per compensare al problema, e infatti la messa a fuoco va sempre eseguita dopo aver regolato la posizione della ghiera. Con la ghiera in posizione 0 l'effetto soft focus è disattivato, ma l'ottica non presenta comunque livelli di microcontrasto elevati, nemmeno chiudendo molto il diaframma. D'altro canto è un'ottica studiata per un certo tipo di fotografia ritrattistica, e progettata conseguentemente. L'obiettivo rende al meglio tra i 3 e i 5m (se si lavora a distanze diverse la resa ottica tende progressivamente a calare), ed è importante gestire l'esposizione e illuminazione in modo opportuno, per sfruttarne al meglio le potenzialità. Purtroppo, oramai le richieste medie del mercato sono altre, e pertanto l'ottica non è più in commercio. Peccato, perché un 135 soft focus aggiornato, con motore nano usm e stabilizzatore d'immagine, sarebbe stato un prodotto molto interessante anche per l'ambito video. |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 14:01
“ L'ef 135 f2.8 soft focus è differente dalle ottiche Nikon con defocus control. „ Guarda che è così anche il defocus control, viene variata la correzione sferica, ed anche lui ha l'effetto fluo e il focus shift. L'unica differenza è che con i Nikon si può variarla in entrambe le direzioni |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 15:07
Entrambe sfruttano l'aberrazione sferica, tuttavia vi è una differenza sostanziale. Con il 135 soft focus, attivando le posizioni 1 e 2 della ghiera l'aberrazione sferica è sempre sottocorretta, sia nelle zone in primo piano, rispetto al piano focale, che sullo sfondo. La cosa ha anche un certo impatto sulle aree a fuoco. Con il defocus control vi è sempre un'alternanza tra sottocorrezione e sovracorrezione, nelle due zone, almeno a quanto viene indicato nell'articolo che segue: www.nital.it/nikkor-historical/defocus-control.php Insomma, vi è sempre una certa disimmetria nella resa dello sfocato tra primo piano e sfondo, attivando le funzioni defocus. Il che ha un senso, dato che è proprio ciò che il defocus control si prefigge di fare. Invece, il 135 soft focus è un'ottica soft focus maggiormente convenzionale, diciamo. Purtroppo Canon non fornisce i grafici mtf dell'ottica, con modalità soft focus attivata, e l'ottica non registra nei dati exif la posizione della ghiera. |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 15:09
Ah ok, è chiaro. Diciamo che Nikon ha cercato di mantenere per quanto possibile la correzione sferica sul piano focale |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 15:15
Aggiungo anche: nei video, il 135 soft focus può fornire risultati interessanti, ma vi è un problema significativo. Tutti i sistemi af Canon integrati nel sensore, sia hybrid cmos af che dual pixel cmos, non riescono a fornire una messa a fuoco accurata, quando si attivano le modalità soft focus. Temo che il limite sia proprio nella parte af dell'ottica, che è eccessivamente datata per integrarsi adeguatamente con tali sistemi. |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 15:17
Parli di mirrorless? I sistemi a contrasto non funzionano se la lente è morbida. Non funziona nemmeno il focus peaking, ma l'AF a contrasto di fase dovrebbe funzionare |
| inviato il 20 Marzo 2018 ore 15:41
Mi riferivo anche alle reflex, visto che oramai adottano tutte il dual pixel cmos, a parte i modelli più economici. Il dual pixel cmos, almeno nelle ultime versioni, lavora solamente a rilevamento di fase (a parte quando si chiude il diaframma oltre f11): il problema è che, anche nei video, non si ottiene una messa a fuoco accurata, con le modalità soft focus attivate. Con il sistema af ttl-sir, invece, il funzionamento è corretto (compatibilmente con gli standard di accuratezza e precisione che si ci può aspettare da un'ottica progettata negli anni '80, e destinata a reflex a pellicola). |
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