Secondo me un altro errore sta qui:
“ L'esposizione incidente da sempre un valore medio della scena adatto a riprodurre tutti i toni come sono dal vero: un bianco produrrà molta esposizione sulla pellicola (annerimento), un nero poca. Perciò la fotografia così esposta interpreta alla lettera la realtà della scena. „
Invece è esattamente il contrario! Cioè con la misurazione a luce riflessa ottieni sempre il tono medio mentre con l'esposizione a luce incidente ottieni il tono reale poiché questo tipo di lettura-esposizione tiene conto solo della luce che cade sul soggetto e non di quella che il soggetto riflette.
Probabilmente non intedeva affermare una cosa inesatta ma ha solo espresso male il concetto, infatti subito dopo dice:
“ La Regola del 16 non incorre negli errori degli esposimetri interni, tipici delle fotocamere che leggono in modo riflesso e tendono per loro natura a sottoesporre il bianco e a sovraesporre il nero. „
Solo che l'ha spiegato malissimo, ingenerando confusione.
Poi, come già fatto notare da altri, dice una grossa castroneria quando afferma:
“ Dall'estate all'inverno la distanza del sole dalla Terra varia, perciò la regola si basa sulle condizioni di luce fra la primavera e l'autunno. In inverno dovremo aprire uno stop in più per compensare la minor pressione di luce dovuta alla maggior distanza del sole dalla Terra. „
Infatti credere che il minore irraggiamento solare in inverno dipenda dal variare della distanza sole-terra denota una profonda ignoranza in materia.
Altra castroneria:
“ Usa sempre il tempo più vicino a quello della tua pellicola. La differenza sarà trascurabile finché lavori con pellicole negative. Invece, con pellicole diapositive sarà meglio essere più precisi, e compensare per i tempi troppo veloci con un piccolo aumento nell'apertura del diaframma, come di un terzo di stop, ogni volta che fai l'esposizione. „
Tutt'altro! Con le diapositive nel dubbio meglio sottoesporre un pochino piuttosto che sovraesporre!
Per non parlare di questa:
“ Si noti innanzitutto che la Regola si rifà a f16 perché, come da definizione, è raro che in natura ci siano situazioni più luminose di quelle descritte. Solo una spiaggia di sabbia bianca o un campo innevato possono dare condizioni più luminose per via della maggior quantità di luce riflessa dal bianco. In quel caso si parlerà di f22. „
Come ho già detto la regola del 16 tiene conto della luce incidente e non di quella riflessa, pertanto darà un'esposizione corretta anche su una spiaggia bianchissima. Semplicemente farà si che questa venga rappresentata molto chiara, proprio come è nella realtà. E' questo lo scopo di quel tipo di esposizione. Viceversa se si esponesse a f22 si applicherebbe una correzione che renderebbe la spiaggia di una tonalità diversa dalla realtà (ovviamente stiamo parlando di esposizioni e rappresentazioni molto letterali, senza variazioni volute per scopi creativi o comunque fini diversi).
“ Invece, nelle condizioni di luce massima della Regola, cioè sotto il sole del mezzogiorno, in un giorno di cielo pulito (blu), un soggetto normale (campo, strada, città, panorama generico) il soggetto riflette una quantità di luce che è la massima in tutte le parti del globo. „
Non direi proprio! Sarà molto diversa la quantità di luce all'equatore da quella in Scozia o in Islanda.
“ ...e crei anche patos „
Semmai "pathos"
E dopo tutta 'sta pappardella piena di inesattezze non spiega neanche il concetto di "reciprocità", quindi il neofita che legge l'articolo pensa che deve per forza fotografare con il tempo stabilito sulla base del reciproco della pellicola, come dice qui:
“ Dopo aver controllato l'illuminazione, riportate la giusta apertura sull'obiettivo. Il tempo è quello della pellicola, ed era già stato impostato al momento di caricare la macchina con il rullino. „
“ Nella mia esperienza di insegnante di fotografia... „
Meno male che è un insegnante di fotografia 
Insomma... come raccomando sempre ai neofiti: diffidate dei tutorial trovati in internet e acuistate dei buoni libri e manuali di fotografia