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Chi ha paura dei fotografi ?


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avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 11:20

Oggi piu che mai con l'avvento delle nuove tecnologie e la trasformazione del mezzo fotografico in qualcosa di piu economico , quell'arte che si è trasferita dal supporto cartaceo o pellicola al supporto digitale, ha permesso a molti di noi di iniziare un percorso che strada facendo ci portera negli angoli piu disparati e nelle scelte piu differenziate a catturare e rappresentare il nostro sguardo anche agli altri . Ma il mondo non è tutto rosa e fiori e cosi giorno dopo giorno si impara a confrontarsi con varie vedute e con varie generazioni , ma non sempre il dialogo è il benvenuto . Noto spesso da parte degli amanti della fotografia una strabiliante propensione a condividere tecniche e sapere , ma in altri ambiti spesso la barca su cui si veleggia si affolla per cui c'e chi trasforma la fotografia in un mero campo di guadagno cercando di osteggiare nuovi fotografi nel realizzare i propi lavori , vedendoli come concorrenti . Ma qual'e la verità della fotografia anch'essa definita arte e chi ha paura del fotografo ?
Il vecchio fotografo rispetto al nuovo ?
Il professionista rispetto al principiante ?
L'italiano vs il resto del mondo ?
Nel mondo c'e tanto spazio ma qualcuno sembra non capirlo .

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:16

Considerazioni interessanti, soprattutto condivido l'assunto finale
E' un'occasione di riportare un atteggiamento di alcuni colleghi che non condivido e continua a stupirmi, o meglio a intristirmi.
Mi tocca presentarmi se no non si capisce, scusate, faccio presto: sono un “mestierante” di mezza tacca, regolare con partita IVA, di quelli che “lo fanno per la pagnotta”. Scatto ad eventi sportivi di una nicchia relativamente circoscritta, per cui anche se la pagnotta è piccola, quei pochissimi specializzati che garantiscono realmente immagini utilizzabili x quello che serve, una fettina a testa x campare se la portano bene o male a casa. E veniamo al thread …
In ogni evento, di qualsiasi tipo, è noto che ormai gran parte delle persone lì, sono “armate” di un qualche “accrocco” x scattare foto, dall'amico/a dell'atleta con reflex spesso imprestata che poi posta su FB come “Toni Bueghin PH”, a padri, madri e anche nonni con cellulare…
Personalmente li trovo simpatici, vedere gente che scatta e si diverte a farlo a prescindere il più delle volte dai risultati, mi fa allegria. A quelli che vedendo attrezzatura e pettorina accreditato mi chiedono “disturbo”? dico: guarda … basta che non mi metti il braccio col cellulare proprio davanti quando scatto, x il resto siamo qui tutti per passare una bella giornata … poi magari il braccio lo mettono lo stesso e ti arrangi, non muore nessuno …
Mi tocca però, abbastanza spesso, sentire le lamentazioni a volte anche piuttosto sgradevoli di “colleghi”, i più della vecchia guardia, inviperiti dal fatto di non riuscire a vendere più foto come facevano da “x” anni. Mi chiedo: ma vi siete accorti che il mondo va avanti? Credete che negli altri mestieri sia poi così diverso? Che non serva evolversi e cercare di ritrovare spazi che mentre se ne chiude uno se ne aprono altri? A qualcuno sembra di no, sono il più delle volte quelli della mia stessa generazione abituati a fare le stesse cose da anni ed anni e x questo mi fa ancora più tristezza.
Ne avrei altre di considerazioni, ma x nn farla troppo lunga la chiudo qui, ritornando all'assunto iniziale
Certo che c'è spazio per tutti, sicuro.

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:31

Ciao Alessandro , dalla tua descrizione appare gia anche la tua strumentazione che non ha nulla a che spartire diciamo con un neofita e che chiaramente non potra fare le tue stesse foto e portare a casa le tue stesse realizzazioni , ma non pensi che è il digitale ad aver fatto e rimescolato un po le carte in tavola ? Spesso si guarda al vicino di casa senza rendersi conto che la concorrenza piu agguerrita non arriva dal vicino , ma dall'esterno con fotografi professionisti che vengono anche da fuori italia e che hanno dei prezzi decisamente piu bassi anche dei cosidetti freelance .

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:44

Io ho molta paura del fotografo. E' egocentrico, egoista, con pochi scrupoli e con un gran compesso di inferiorità...

Capita quindi che metta i bastoni nei nidi di gruccione, che fotografi da 5 metri il nido di un rapace, che trasformi un'aquila in un animale saprofago....

brutta razza il fotografo

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:45

Piovono pietre su tutti i mestieri legali. Concorrenza sleale in tutti i settori; edilizia, lavaggio auto e chi più ne ha più ne metta. I fotografi non fanno eccezione.
Da un lato c'è l'aspetto di una committenza culturalmente alla deriva e a corto di quattrini e su questo c'è poco da fare.
Dall'altro molti fotografi pro devono prendere atto che i tempi sono tali per cui bisogna sbattersi il triplo per fare un quarto di quello che bastava 10 anni fa. Mettersi in discussione e, per chi ha del manico, tirarlo fuori.

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:57

i più della vecchia guardia, inviperiti dal fatto di non riuscire a vendere più foto come facevano da “x” anni. Mi chiedo: ma vi siete accorti che il mondo va avanti? Credete che negli altri mestieri sia poi così diverso? Che non serva evolversi e cercare di ritrovare spazi che mentre se ne chiude uno se ne aprono altri? A qualcuno sembra di no, sono il più delle volte quelli della mia stessa generazione abituati a fare le stesse cose da anni ed anni e x questo mi fa ancora più tristezza.


Belle parole Alessandro! Non faccio matrimoni o cerimonie (un solo matrimonio; perchè gli sposi, amici miei, si sono fidati di un professionista amico che li ha paccati all'ultimo, e disperati li ho aiutati. Poi mai più) ma ci sono molti tuoi colleghi che non si rendono conto che il mondo cambia. I bravi professionisti continuano a lavorare.
Ad un seminario aperto della Tau Visual un fotografo (credo famoso) proprio a proposito dei matrimoni diceva che oggi non basta saper fare delle belle foto per superare la concorrenza. Devi offrire servizi diversi (dalla condivisione della giornata al multimediale) perchè la gente ora vuole questo. Il lavoro che svanisce (era riferito sempre ai matrimonialisti) non è quasi mai per motivi di concorrenza a basso prezzo.
Attenzione, c'è poi il discorso etico sull'Iva e le tasse ecc che non è in secondo piano, ma credo che il concetto espresso da Alessandro Billiani sia perfettamente centrato.

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 17:26

Angus pienamente d'accordoMrGreen MrGreen ma forse è solo il fotografo ad aver paura degli altri fotografi CoolCool , senza rendersi conto che le panoramiche delle citta non si vendono piu , non perche c'e un'altro artista che fotografa le stesse scene ma perche ci stanno centinaia o migliaia di persone che ormai vendono su siti di microstock a partire da 0,25 centesimi e i vecchi committenti preferiscono prendere un pacchetto di abbonamento anziche pagare un professionista e fare un reportage su una citta.

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 17:54

Ieri un ragazzo che conosco mi ha chiesto un parere su un corso di fotografia che voleva iniziare, uno dei pochissimi che si fanno nella mia città, che piccola non è, e che affronta dei concetti all'avanguardia quali:

- storia ed evoluzione della fotografia dai dagherrotipi alle diapositive
- camera oscura e negativo analogico
- gestione della sala posa e la sua organizzazione
- introduzione al digitale
- processo di stampa
- metodi di archiviazione e conservazione

Nessun accenno alla post-produzione, nessun accenno a qualunque cosa sia sinonimo di contemporaneità o modernità, non è altro che un possibile corso di fotografia del 1990 con un paio di lezioni "moderne" sul digitale.

Non è un esempio casuale, è esattamente il modo in cui molti fotografi professionisti continuano a lavorare.

Io penso che molti fotografi abbiano paura di loro stessi, di fallire o di non riuscire a evolversi, e allora pur di non provare restano fermi sui loro capisaldi di conoscenza e tecnica.


Angus pienamente d'accordoMrGreen MrGreen ma forse è solo il fotografo ad aver paura degli altri fotografi CoolCool , senza rendersi conto che le panoramiche delle citta non si vendono piu , non perche c'e un'altro artista che fotografa le stesse scene ma perche ci stanno centinaia o migliaia di persone che ormai vendono su siti di microstock a partire da 0,25 centesimi e i vecchi committenti preferiscono prendere un pacchetto di abbonamento anziche pagare un professionista e fare un reportage su una citta.


Su questo aggiungo che negli ultimi 2-3 anni si è aggiunta un'altra figura che le aziende più attente e previdenti stanno già finanziando, ossia il fotografo social influencer. Le sponsorizzazioni, gli incarichi a pagamento per reportage o viaggi, non sono più interessati ai contenuti in sè, ma all'eco che il contenuto di QUEL fotografo genera.
Se un fotografo naturalista bravissimo e molto seguito ti fà un bel servizio in Canada sponsorizzato dalla Sigma per gli obiettivi, l'azienda è tranquilla non soltanto di avere dei prodotti finali (fotografie) di altissima qualità e contenuto con cui evidenziare la bontà dei propri obiettivi, ma anche di poter "sfruttare" l'autorevolezza del fotografo che racconta e riassume l'esperienza d'uso, punti di forza e punti a sfavore del 150-600, ad esempio.

E sebbene questo genere di sponsorizzazioni sono sempre esistite, nel mondo della pubblicità, il processo evolutivo della fotografia e l'impatto enorme dei social, che sembrano sposare fin troppo bene quest'arte, stanno cambiando nettamente la figura del fotografo non solo in termini di stile, di tecnica, di post-produzione, ma anche e soprattutto sotto l'aspetto comunicativo.

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:00

Il mondo cambia e l'aumento delle foto determina una diminuzione del prezzo a cio si aggiunga che in italia spesso il giusto non viene corrisposto , anzi tutto si trasforma in favori Cool ed ecco che finalmente la fotografia è libera dal solo e puro guadagno . Mi piace dopo aver studiato anni e anni di cinema e semiotica ect ect , guardare la fotografia dell'altro cercando nuovi punti di vista , nuove angolazioni pronte a dare una salsa nuova a cio che magari hai fatto tu e non capisco come si arrivi sempre allo scontro tra figure di professionisti e i nuovi che si affacciano sulla scena.

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:23

in un mondo in cui la privacy non esiste e in cui facebook e libera di avere tutti i tuoi dati e rivenderli e in cui il cellulare condivide i tuoi battiti non ha senso limitare la fotografia , dopotutto un fotografo racconta cio che vede per le strade e li non c'e divieto ,. La fotografia e molti fotografi coraggiosi anche quelli di guerra , hanno permesso di vedere scene e contesti nascosti di cui nessuno ne era a conoscenza , e a loro va tutta la mia ammirazione . E vero come dice Raffaele Franco che siamo spesso schiavi della tecnica che ci fa sobbalzare davanti una foto mossa , senza cercare il contenuto nascosto che va oltre l'immagine statica o a fuoco.

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:31

Ritrarre una bella ragazza che si fa i fatti suoi passeggiando e postarla su Juza, senza il suo consenso, è corretto?
io un po' di paura dei fotografi c'è l'ho.

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:35

Ma se ormai siamo tutti fotografi di chi abbiamo paura?

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:35

io trovo per nulla "etica" l'IVA al 25%.

Credo che sia il male da estirpare alla base. Non e' pensabile di esser taglieggiati in questo modo.
Nessuna giustificazione e' possibile per uno stato che ti tassa il 25% con l'IVA, poi ti porta via il 50% di quel che resta.
Poi ancora ti gabella(con la scusa dell'evasione) l'obbligo al POS, che si porta via un altro 3% globale del fatturato.

Insomma quanto deve valere il prodotto che vendi?... Sei costretto a vendere aria o acqua fresca.. altrimenti sei irrimediabilmente fuori prezzo.
Allora ecco il sommellier dell'obiettivo che ti spiega l'aroma del 600 mm e quel leggero retrogusto di F2.8.

Vende aria fritta... parole al vento... ben pagate certo. MrGreen

MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 19:00

io trovo per nulla "etica" l'IVA al 25%.


Salt anche io non trovo 'etico' pagare un aliquota vicina al 50% tra tasse e tributi, ma finchè vivo in questo Paese lo faccio. Magari lamentandomi, magari storcendo il naso, ma lo faccio. E questo discorso non vale solo per le tasse.

Non mi riferisco a te (ci mancherebbe), ma negli anni 80/90 trovatemi un matrimonialista che emetteva fattura. (Trovatemi un negoziante che faceva lo scontrino, ecc. ec..). Poi la GdF ha cominciato a setacciare i ristoranti, i catering, a contattare gli sposi chiedendogli delle nozze appena fatte...

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 19:25

Mah, io non vivo in Italia e lavoro all'estero percio' non sono poi cosi' toccato dalla questione.
Cio' non toglie che una tassazione simile ( che indubbiamente va pagata) renda impossibile la sopravvivenza della maggior parte delle piccole atitvita'.Non e' questione di onesta' o meno.. e' questione di semplice aritmetica...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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