RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Sense of Walden - Il racconto per immagini


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Sense of Walden - Il racconto per immagini





avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2018 ore 14:41

Facendo pressione sullo schermo del PC posso notare come l'impronta del mio dito produca una momentanea alterazione dell'immagine. Sono i segni della distanza che si contrappone tra me e ciò che sto osservando. Dunque, non un semplice divario tra uomo e tecnologia, ma una vera e propria unità di misura sensoriale nei confronti di quella girandola d'immagini che tutti i giorni passano come dei fulmini dinanzi ai miei occhi e che come tali svaniscono nel più plumbeo dei cieli, senza lasciare alcuna traccia.
Una fotografia che sia vista su un monitor, così come attraverso una stampa, per essere speciale deve tramutarsi in un vero e proprio portale affinché possa essere varcata e pertanto divenire quel turbinio di emozioni capace di coinvolgere tutti i sensi. Bisogna letteralmente entrarci, perché di fatto stiamo parlando di un'esperienza. Il meta viaggio, il quale come una matrioska senza limiti fisici, scopre ogni volta un nuovo elemento, sempre più piccolo nel dettaglio, ma enorme nel significato. Non è forse vero questo? Cosa rende veramente unica la condivisione di una fotografia? L'impatto sulla plasticità di uno schermo? La bidimensionalità di una stampa? In realtà stiamo parlando della superficie di un percorso ben più profondo. Un'immagine deve potere coinvolgere tutte le nostre sfere sensoriali, perché di fatto puó essere musicale, profumata, ruvida, fredda e moltissimo altro ancora.

Con questo slideshow vorrei accompagnarvi nel mio bosco, perché possiate avvertirne i suoi profumi, i colori, il cinguettio dei suoi abitanti, il fruscio del vento tra i rami degli alberi, l'umidità durante un giorno di pioggia e ancora la rugosità di una corteccia. È il luogo in cui sciolgo ogni mia tensione e posso abbandonarmi alla struggente bellezza della Natura, con devozione e passione, nella sinestesia totale. Grazie a tutti per l'attenzione! For

LINK: www.juzaphoto.com/video.php?t=2681595&l=it


avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2018 ore 16:00

una sola parola: brividi.

avatarsupporter
inviato il 15 Febbraio 2018 ore 16:10

Chapeau.

Grazie.

Ciao.
Mauro.

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2018 ore 17:40

Grazie ragazzi! ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 8:47

Un'altro lavoro emozionante.
Complimenti
Ciao

avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2018 ore 22:07

Grazie Andrea! ;-)

user46521
avatar
inviato il 17 Febbraio 2018 ore 14:09

Visto, che dire...
Grossi giri di parole per un contenuto alquanto banale e vuoto di contenuti.
A tratti soporifero...
Carino.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2018 ore 15:31

Visto, che dire...
Grossi giri di parole per un contenuto alquanto banale e vuoto di contenuti.
A tratti soporifero...
Carino.

Ti ringrazio per il tuo parere che accetto, in quanto il gusto é insindacabile. Osservando poi i tuoi lavori si capisce che siamo sintonizzati su due pianeti differenti. Tuttavia, riguardo alla forma con cui ti sei espresso, hai fatto grande sfoggio di supponenza, presunzione e maleducazione. Questo mi sembra piuttosto oggettivo. Peccato perché se fossi stato capace di motivare il tuo parere, ne sarebbe potuta nascere un'interessante discussione. ;-)

avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2018 ore 16:35

Immagini potenti e una colonna sonora da brividi creano un mix capace di portare lo spettatore in totale coinvolgimento emotivo ; un'opera da artista.

Grande For ;-)

avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2018 ore 21:05

Viaggio, sinestesia. Qui vi è "legame alchemico", indissolubile ed indiscutibile. Due definizione che vivano di una sola anima il cui scopo è quello di tenere ben salda la stuttura spirituale, la visione del proprio essere e delle proprie azioni, dunque fungano da chiave di volta ad una rara, preziosa e profonda modalità di vedere ed interpretare la Vita.
Perdonami Fortunato per questa mia riflessione del tutto personale e quindi legittimamente non concepibile,condivisibile.
Nell'arte e in generale, ciò che mi smuove dentro, ciò che mi travolge in una serie concatenata di emozioni e percezioni, spesso, non è la sola visione della bellezza estetica, ma bensì tutti gli elementi di contorno, i dettagli.. sono loro che sprigionano in me viaggi introspettivi. Amo gli alberi, dinnanzi ad una pianta la sola esperienza visiva mi dice ben poco, toccare la sua ruvida corteccia, accarezzare i giovani germogli, adorare la pianta stessa e respirare effettivamente le molecole, quello si che è un viaggio, quella è un'esperienza che mi travolge dentro. Il solo senso estetico lo considero spesso volatile, di vita breve, mentre gli altri sensi, travolgenti, longevi e duraturi.
E qui vengo al termine del mio intervento. Il lavoro, importante, che hai realizzato utilizza il legame tra le due definizioni da te citate, richiama una serie di sensi e quindi si sostiene con armonia ed intelligenza. Sarebbe interessante sapere cio che c'è dietro questa tua scelta, questo si che lo trovo interessante..
un caro saluto, Manne.

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2018 ore 2:58

Lavoro molto interessante. ^P^

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2018 ore 11:35

@Manne
Viaggio, sinestesia. Qui vi è "legame alchemico", indissolubile ed indiscutibile. Due definizione che vivano di una sola anima il cui scopo è quello di tenere ben salda la stuttura spirituale, la visione del proprio essere e delle proprie azioni, dunque fungano da chiave di volta ad una rara, preziosa e profonda modalità di vedere ed interpretare la Vita.
Perdonami Fortunato per questa mia riflessione del tutto personale e quindi legittimamente non concepibile,condivisibile.
Nell'arte e in generale, ciò che mi smuove dentro, ciò che mi travolge in una serie concatenata di emozioni e percezioni, spesso, non è la sola visione della bellezza estetica, ma bensì tutti gli elementi di contorno, i dettagli.. sono loro che sprigionano in me viaggi introspettivi. Amo gli alberi, dinnanzi ad una pianta la sola esperienza visiva mi dice ben poco, toccare la sua ruvida corteccia, accarezzare i giovani germogli, adorare la pianta stessa e respirare effettivamente le molecole, quello si che è un viaggio, quella è un'esperienza che mi travolge dentro. Il solo senso estetico lo considero spesso volatile, di vita breve, mentre gli altri sensi, travolgenti, longevi e duraturi.
E qui vengo al termine del mio intervento. Il lavoro, importante, che hai realizzato utilizza il legame tra le due definizioni da te citate, richiama una serie di sensi e quindi si sostiene con armonia ed intelligenza. Sarebbe interessante sapere cio che c'è dietro questa tua scelta, questo si che lo trovo interessante..
un caro saluto, Manne.

Carissimo Gabriele, quello che hai scritto è linfa vitale per l'intera comunità. Solo sviscerando determinati argomenti da ciò che proponiamo possiamo crescere e cercare di comprendere dove siamo giunti.

Prima di risponderti, è necessario fare una premessa. Inanzitutto il titolo del lavoro, "Sense of Walden", richiama un testo ritenuto da decenni fondamentale per la recente storia americana. Mi riferisco a "Walden ovvero Vita nei boschi"
scritto da Henry David Thoreau nella prima metà dell'800, quando nel pieno della rivoluzione industriale, l'uomo stava drasticamente distaccandosi dalla Natura e i suoi valori essenziali. Thoreau è stato insieme al suo mentore Waldo Emerson uno tra i padri del Rinascimento americano. Ha sperimentato il ritorno ai valori della Natura, in un bosco a pochi km da Concord, sulle rive del piccolo lago Walden, dove ha vissuto per circa 2 anni della sua vita.
Da qui nasce il gioco di parole che da "Sense of wonder", tramuta non solo il titolo, ma il proprio modo di approcciare la Natura stessa in un più profondo "Sense of Walden". Infatti, Thoureau nella sua poetica estremamente spontanea (nel libro si sofferma per diverse righe e persino pagine, solo per descrivere alcuni aspetti del luogo che lo circonda), non si limita allo stupore, ma ne approfondisce il territorio, cerca di esplorarlo e studiarlo. Ecologia e tutela sono tra i suoi più importanti capisaldi, di cui negli anni verrà riconosciuto persino come pioniere.
Con le dovute proporzioni il "mio bosco" è un invito, affinché tutti quanti possano tornare a vivere la Natura in totale simbiosi e rispetto alla ricerca del proprio "Walden". La fotografia per il sottoscritto è un'opportunità. Un viaggio che comincia da molto lontano e non si ferma più nel momento in cui viene condiviso e tramandato. Quante persone non hanno questo privilegio? Quanti non possono fisicamente raggiungere alcuni luoghi? Perché non condividiamo messaggi di bellezza, invece di accettare inerti il costante bombardamento dalla deprimente distorsione mediatica che ci avvolge ogni giorno con cattive notizie, tragedie, et similia...?
Riguardo la sinestesia, molto brevemente. Non è forse vero che una fotografia, quando ci sono tutti i presupposti di cui sopra (e ovviamente le capacità da parte dell'autore) è una vera e propria esperienza? Per esempio, quando fotografiamo una tempesta di neve la si deve percepire, non deve limitarsi alla sua bidimensionalità, ma bisogna entrarci.

Infine, aldilà delle discussioni tecniche che ne possono nascere, con tanto di pseudo litigi e prese di posizione riguardo un singolo utente (come normale che sia in un portale fotografico), la fotografia se abbinata alla nostra sensibilità artistica ed l'amore viscerale per un territorio può veicolare importanti messaggi. D'altronde è bene non scordare mai il fatto che la Natura sia "solamente" la nostra speranza.

Un'ulteriore nota vorrei dedicarla ai giorni passati nel bosco. In una settimana (riferito all'utlimo dei viaggi), non solo non ho mai incrociato un fotografo, ma neppure una singola persona! Per me non esiste nulla di piú esaltante nella fotografia di Natura, eppure qualcuno privatamente mi ha chiesto se avrei potuto accompagnarlo in tale luogo. Questo anche in risposta all'interessante topic aperto di recente da Cosmosub. "Per fare foto di paesaggio ci vuole... il paesaggio! O forse no?"

user104642
avatar
inviato il 19 Febbraio 2018 ore 12:04

Per quel che mi riguarda mi sento solo di dirti che mi ha emozionato. Ottimo lavoro

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2018 ore 12:05

@Bekerwins
A me è piaciuto molto. La maggior parte dei tuoi lavori mi piace molto.
Al posto tuo non avrei risposto a Stevia80. Nel momento in cui si decide di far vedere un proprio lavoro (e non importa se la molla sia la voglia di condivisione, masturbazione dell'ego, richiesta di suggerimenti) i giudizi vanno incassati e basta. Ci sta sia il "fantastico"" che il "mamma che palle!".
Sennò è la solita sega complimentosa tra senior. Di nuovo; ottimo lavoro!

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2018 ore 12:47

@Luca
A me è piaciuto molto. La maggior parte dei tuoi lavori mi piace molto.
Di nuovo; ottimo lavoro!

Grazie anche a te.

Al posto tuo non avrei risposto a Stevia80. Nel momento in cui si decide di far vedere un proprio lavoro (e non importa se la molla sia la voglia di condivisione, masturbazione dell'ego, richiesta di suggerimenti) i giudizi vanno incassati e basta. Ci sta sia il "fantastico"" che il "mamma che palle!".
Sennò è la solita sega complimentosa tra senior.

Hai ragione, peró nel momento in cui snobbi e giudichi con temirni forti, al limite dell'offensivo o motivi, oppure eviti. Proprio perché scriviamo da dietro una tastiera, dovremmo ponderare i termini o altrimenti (come minimo) cercare di essere costruttivi. Quando qualcuno scrive "Grossi giri di parole per un contenuto alquanto banale e vuoto di contenuti". , posso accettare il suo gusto, ma non il modo con cui si é posto, inutilmente offensivo, oltre che inesatto (che piacciano o meno, come possono non esserci contenuti?). ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me