| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 10:01
Apro questo post con l'intento di capire da tutti voi come organizzate la fase di riordino di un progetto foto/video dopo la relativa post-produzione. Non avendo quasi più spazio all'interno del computer e avendo quasi esaurito lo spazio sui 4 dischi esterni USB3 da 8TB ciascuno, sono nella situazione di dover acquistare altri 3/4 hard disk esterni per effettuare, da una parte il riversamento degli interni progetti (originali RAW, selezione TIFF+JPEG, file progetto e master finale (quest'ultimi lato video)) e dall'altra la copia di backup dei medesimi contenente sono gli originali, le selezionate e il master definitivo. Il vero problema è che lo spazio a disposizione non è mai a sufficienza e che la soluzione di acquistare periferiche esterne singole non è (forse) la scelta migliore, visti gli ingombri occupati e le decine di bobine di cavi di alimentazione e di interfaccia che si vengono a creare. Come vi regolate in merito? |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 10:37
Penso che un nas bello capiente sia obbligatorio nella tua situazione vedi Synology ad esempio. Sul sito ci sono tutte le info per scegliere il prodotto adeguato. Nel tuo caso poi io ne prendere due, uno di lavoro e uno per il backup. Oltre ad un cloud come secodo backup. Sul sito synology cc'è anche un simulatore per vederela capacita che raggiungi montandi i dischiche possiedi, ad esempio. |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 11:32
Ricordati il buon vecchio Ford.... Ogni cosa che aggiungi è una cosa in più che si può rompere. Ti servono sempre tutti collegati e accesi i dischi? Ti servono sempre condivisi in rete su più PC? Quanto spesso riaprì e consulti il materiale sui dischi pieni più Vecchi? Che velocità di connessione necessiti? Case multidisco e nas sono cose in più che costano e si possono rompere. Se non ti servono evitale. Ci sono sia custodie singole, che valigette per archiviare e conservare i dischi (solo il disco, senza case, alimentatore e cavo) come fossero delle vecchie Vhs. Mantieni collegati i dischi in uso con case/dock e man mano che li riempi li archivi con la loro etichetta. Io con Lightroom mantengo un disco ssd esterno dedicato per catalogo, anteprime, cache di camera raw e progetto in corso e un secondo disco tradizionale sempre esterno con i file vecchi. Per il backup il disco ssd è automatizzato con timemachine e il secondo disco con un backup periodico manuale su altro disco esterno che collego e accendo solo per il backup. |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 12:31
Il NAS è sicuramente un'opzione, ma... I dischi non mi servono assolutamente connessi in rete ne tanto meno condivisi su più utenze... ho solo un computer. I dischi esterni "vecchi" sono tutti USB 3 (western digital My Book) e li accendo raramente. I 2 dischi interni invece li uso quotidianamente... il problema è che tra un po' sostituirò il mio attuale PC con un mac (Mac Pro o iMac Pro) e li di dischi interni non c'è ne (tralasciando quello di sistema). La scelta più ovvia mi sembra quella di optare per periferiche con porta USB-C/Thunderbolt 3. Come dicevo all'inizio, il nas potrebbe essere un'opzione e la prenderei in considerazione se gestisse il disco come singola unità e non come un gruppo di unità connesse tra loro. La nuova tipologia di formattazione RAID JBOD potrebbe essere una soluzione? |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 13:09
A giudicare da quanto dici produci molto più contenuto di me, ma ti dico lo stesso come faccio io. Ho un HD nel pc per le foto che uso e a cui voglio avere rapidamente accesso, uno di backup da 4tb che aggiorno spesso e una serie di dischi di backup statici che aggiorno più raramente e che servono come zattera di salvezza. Probabilmente come suggerito da qualcuno la soluzione migliore per te è quella di capire cosa ti serva veramente avere sempre sotto mano, in secondo luogo fa sempre bene fare delle pulizie periodiche degli HD per ridurre il contenuto di spazzatura anche perchè magari negli anni il nostro giudizio si affina e cose che magari 2 anni fa abbiamo tenuto ora le bidoniamo al volo e solo che facendo così fidati che si guadagnano gb e gb di spazio. Poi non so cosa tu faccia con le foto, però non trovo granche senso nel tenere in memoria sia il raw che il tiff di uno scatto, facilmente un sacco di spazio te lo occupano i Tiff che sono immondamente pesanti, io personalmente se serve li faccio, ma magari mandata in stampa la foto per cui lo avevo fatto la prima cosa che faccio è eliminarlo e ne conservo una ben più leggera copia jpg oltre ovviamente al raw. Alla fine quando uno ha il raw si può ricondurre in breve o brevissimo tempo allo scatto elaborato, con il vantaggio che il raw pesa molto meno e soprattutto che con il passare del tempo gli algoritmi di ps si affinano sempre, facilmente un Tiff fatto oggi rende meglio di uno di 2 anni fa, vuoi per gli algoritmi, vuoi per magari abilità acquisite, indi per cui non ha granche senso tenersi in memoria dei file che nella migliore delle ipotesi pesano 100mb l'uno (e parlo per quelli della 7d, non oso immaginare con macchine più recenti). |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 14:48
“ I dischi non mi servono assolutamente connessi in rete ne tanto meno condivisi su più utenze... ho solo un computer. „ Già questo è un ottimo motivo per risparmiare parecchi soldi (i NAS buoni non li regalano). “ I dischi esterni "vecchi" sono tutti USB 3 (western digital My Book) e li accendo raramente. „ Quindi non solo non ti servono tutti accesi, ma potresti organizzarti con un numero ridotto di dock/case in cui togliere/mettere i dischi sciolti. Attenzione ai MyBook... le ultime versioni criptano i dati, se si rompe la scheda elettronica del case (capita di rado, ma ho già perso due case negli ultimi anni) i dati saranno irrecuperabili e per riusare il disco dovrai formattarlo perdendo tutti i file. Con case standard, usando hard disk formattati in modo standard potrai sempre recuperarli comprando una nuova dock/case. “ I 2 dischi interni invece li uso quotidianamente... il problema è che tra un po' sostituirò il mio attuale PC con un mac (Mac Pro o iMac Pro) e li di dischi interni non c'è ne (tralasciando quello di sistema). „ Prenditi uno/due case Thunderbolt di qualità per i dischi di lavoro. Lascia l'usb (3, 3.1, c) solo per i dischi di backup. Sull'iMac via usb avrai anche la scheda wifi e il bluetooth... se inizi ad usare in modo intenso l'usb con molti dischi puoi avere problemi con la rete, il mouse e la tastiera (Sul mio iMac al crescere dei dischi esterni ho dovuto rinunciare al wifi e tastiera/mouse bluetooth per problemi sempre più frequenti. E sono già al quarto hub usb... ognuno mi crea problemi diversi). “ Come dicevo all'inizio, il nas potrebbe essere un'opzione e la prenderei in considerazione se gestisse il disco come singola unità e non come un gruppo di unità connesse tra loro. La nuova tipologia di formattazione RAID JBOD potrebbe essere una soluzione? „ Anche i case multidisco usb/thunderbolt gestiscono i dischi in raid e sono molto più veloci. Per l'archivio ti sconsiglio modalità a "disco unico", nella pratica quando ci sono guasti non si sa mai se si riesce a recuperare tutto. Il NAS passa attraverso l'ethernet.... in 1 Gbit/s (teorico, in pratica è già tanto avere 800 MBit/s, cioè 100 MB/s) devi farci passare tutti i dati del NAS e della connessione ad internet. Se sei fortunato ad avere ora (o in futuro) un buon collegamento a 200 o più Megabit questi andranno in concorrenza a rallentarsi a vicenda. Su case usb3/sata3 di solito non superi i 3,5 Gbit/s (già 4 volte la massima velocità del NAS Gigabit). Anche i case thunderbolt più economici faticano a superare i 3 Gbit/s. I case thunderbolt di qualità raggiungono velocità ben superiori con configurazioni raid e dovrebbero avere due porte... una di ingresso e una di uscita per collegare a cascata altre periferiche (dovrebbero essere 6 periferiche + 1 monitor per ogni porta thunderbolt del mac). Dalla tua mole di dati immagino muovi file molto pesanti e con il video un alta velocità di lettura/scrittura stabile torna comoda. Le periferiche usb a causa della retrocompatibilità, non sono hanno mai un flusso dati stabile e affidabile al 100%. E inoltre bastano pochi dischi a saturare la connessione. Io se fossi in te terrei separati i flussi dati per non avere rallentamenti e problemi: - ?? Gbit/s dei dischi interni del pc/mac (6 per il sata3, 10 ed oltre per Nvme). - 40 Gbit/s della connessione Thunderbolt 3 da dedicare ai vari dischi di lavoro - 10 Gbit/s dell'usb 3.1 per i dischi di backup da accendere al bisogno - 1 Gbit/s della tua rete ethernet per internet |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 22:14
Il problema della criptazione dei dati nei MyBook mi giunge nuova e mi preoccupa non poco. Approfitto della tua profonda conoscienza delle perifiche per chiederti: mi potresti elencare direttamente degli esempi pratici di hard disk che farebbero al mio caso? Grazie mille |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |