| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 17:56
Condivido il pensiero di Mauro Gamberini. Sono già fin troppo urbanizzate le Alpi. L'ultima volta che ci sono stata, vale a dire quest'estate, mi sono detta che non ci sarei tornata mai più. Mi sono immaginata come dovevano essere verdi, incontaminate, maestose alle origini quelle montagne e vederle invece attraverso la macchina fotografica, tra strade, pali del telefono, luce, caseggiati e via dicendo, mi ha messo tristezza.
Quando si va da quelle parti conviene portarsi dietro un teleobiettivo, piuttosto che un grandangolo.
Ci sono ancora posti non toccati da mano umana da quelle parti? Con veduta 100% natural? |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 18:01
..ci sono alpi e alpi... |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 18:02
no, e se ci fossero ci lamenteremmo che non c'è campo. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 18:37
Il mondo è diventato piccolo. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:00
Mamma mia credo di essermi spiegato male!!!Non ho nessunissima intenzione di asfaltare le dolomiti, lungi da me questa filosofia commerciale, anzi la penso nettamente al contrario!!!! Quello che volevo dire e' che siamo circondati di posti pazzeschi e se anche passi li vicino non c'è una piazzola x fermarsi. Cose semplici sulle strade già esistenti per valorizzare il bello che è li. Mi dispiace aver suscitato un equivoco così grande, la prossima volta starò più attento ad esprimere i miei concetti, se ci sarà.
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| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:52
Magari riuscissi a fare bene i bei classiconi, uguali a quelli bellissimi che si vedono qua. Io credo che prima di fare lo chef si debba saper fare bene, ma proprio bene, le tagliatelle al ragù, le polpette, gli spaghetti alla carbonara, ecc ecc cioè proprio i classiconi. Quando sai fare quelli, allora fai lo chef, l'artista, le tue interpretazioni, se ne sei capace. Seno' con sta storia dell'arte e della interpretazione personale siamo tutti artisti e ogni ciofega deve essere interpretata come "l'autore voleva dire" Mica vero. Aivoglia inoltre ad avere l'occhio se fotografi un palo della luce dietro casa, ci sarà pure il giorno che farai la foto eccezionale per la luce particolare di quel giorno che si vede una volta ogni 100 anni, ma poi? Se stancano le tre cime di lavaredo o il lago di braies o l'islanda....chissà il palo della luce dietro casa mia che maroni che fa dopo due volte che lo pubblico! Bisogna viaggiare per avere le foto di paesaggio strepitose, ed andarci pure più volte nello stesso "esotico" posto, per riuscire in questo genere. Il posto fotografato deve essere bello. Condizione necessaria, ovviamente, ma non sufficiente! |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 20:16
“ Aivoglia inoltre ad avere l'occhio se fotografi un palo della luce dietro casa, ci sarà pure il giorno che farai la foto eccezionale per la luce particolare di quel giorno che si vede una volta ogni 100 anni „
È proprio qui invece che si nasconde l'occhio del fotografo. Perché la fotografia é anche immaginazione.
Il mondo é strapieno di foto fatte nei luoghi che tu chiami esotici e dai quali otterresti foto strepitose. In realtà moltissime sono foto di una noia ed inutilità mortale. Anche lì bisogna metterci del proprio.
Parere personale ovviamente. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 22:55
"Bisogna viaggiare per avere le foto di paesaggio strepitose, ed andarci pure più volte nello stesso "esotico" posto, per riuscire in questo genere. Il posto fotografato deve essere bello."
Che tristezza! |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 22:59
Già, che tristezza.... |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 23:26
“ Bisogna viaggiare per avere le foto di paesaggio strepitose, ed andarci pure più volte nello stesso "esotico" posto, per riuscire in questo genere. Il posto fotografato deve essere bello. Condizione necessaria, ovviamente, ma non sufficiente! „
Io non condivido questa posizione . La fotografia di paesaggio non è solo cartolina nella mia personale visione . Sicuramente molti fanno cartoline viste e gia viste e riscuotono anche successo ma per me la fotografia non deve essere solo un gesto in se ma un modo di esprimere un pensiero , un concetto o un emozione . Secondo me lo si può fare anche con il paesaggio non fine a se stesso magari ma inserito in un progetto , in un lavoro più organico .
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| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 23:35
Stiamo finendo a ragionare per stereotipi.
Faccio un esempio : presto parto per i parchi dell'Ovest USA, per prima cosa me li guarderò e gusterò con gli occhi, la mente e la fantasia. Poi farò qualcosa come 1000/1500 foto nei 10 gg. Abbiamo programmato quasi tutte albe e tramonti per avere la miglior luce possibile.
Mi sembra ovvio che tra tutte queste foto ci saranno le "cartoline" e mi sembra altrettanto ovvio che ci saranno (almeno spero) delle foto più ricercate con soggetti "minori" che magari avranno colpito il mio occhio.
Per quale cavolo di motivo dovrei fare "solo" cartoline oppure solo angolini ganzi ??
Ditemelo voi che filosofeggiate perchè non capisco. |
| inviato il 10 Febbraio 2018 ore 10:00
Oppure dobbiamo semplicemente accettare che certe location possono essere fotografate efficacemente solo da una certa prospettiva... ad es. Io non ho mai visto foto di Macchu Picchu, della Sfinge o dell'Horse Shoe Bend diverse dalla solita, classica vista da cartolina. |
| inviato il 10 Febbraio 2018 ore 10:38
Cosmo, questo è perchè se devo mettere 1 foto di Machu Picchu delle 100 che ho fatto, molto spesso (forse troppo spesso) metto la classicona. Forse perchè si pensa che chi la guarda voglia quella che non deve essere spiegata mentre tutte le altre hanno bisogno di lunghe e complicate didascalie : La testa del condor che ha per ali le rocce, il torreon del sole, la meridiana del sole, il palazzo delle tre ventanillas con la pietra che suona come una campana, il Waina, le "termopili" dove bastava togliere un tronco per isolare M.P. e potrei continuare per ore. Ma non abbiamo tempo, nessuno. Ne chi deve spiegare ne chi dovrebbe ascoltare e allora vai con la foto icona che dice tutto.
Questo riguarda il rapporto tra chi fa le foto e chi le guarda , ma io le altre 99 me le godo ancor di più |
user90373 | inviato il 10 Febbraio 2018 ore 13:18
Il "paesaggio" è ovunque, dopo la curva di un sentiero, nell'improvvisa radura del bosco, al di la di una caletta, oltre la scogliera a picco sul mare. Il "paesaggio" deve colpire all'istante per quello che è e riesce a trasmettere, la vera sfida è capire, solo poi interpretare. |
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