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Per fare foto di paesaggio ci vuole... il paesaggio! O forse no?


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avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 15:57

Da quando mi sono appassionato alla fotografia di paesaggio dedico regolarmente del tempo ad osservare le fotografie dei maestri che hanno fatto la storia di questo genere e dei nuovi talenti che stanno facendo successo, affascinato dalle location rappresentate, spesso in luoghi remoti e di difficile accesso, pieno d'ammirazione e... lo ammetto, un pizzico d'invidia. ;-)
Così la lista delle location fotografiche nel cassetto si è pian piano allungata e, con essa, è cresciuta la mia frustrazione e la mia percezione che 'per fare foto di paesaggio ci vuole... il paesaggio' (cioè la location).Confuso
Tuttavia, commentando il thread Landscape Photography 2017, un post di Angus, mi ha fatto venire qualche dubbio: "viene premiata la location più che la composizione" e "vedo pochissimi scatti con il vero 'colpo di genio'".

Recentemente ho letto un articolo di Lauren Buchholz che mi ha fatto ripensare a tutto questo:

"In un mondo innamorato delle destinazioni più spettacolari e dei software più recenti, può essere facile trascurare il ruolo dell'immaginazione nel successo delle fotografie di paesaggio.
La crescente accessibilità della fotografia ha trasformato molte location in safari fotografici dove folle di persone gareggiano per lo stesso scatto.
Dal punto di vista della postproduzione i social media incoraggiano le persone a conformarsi ad un modello di foto "di successo".
Le immagini risultanti da questi modelli possono essere ottenute abilmente ma tendono a mancare della visione artistica del fotografo sulla scena: l'elemento stesso che rende ogni paesaggio una fotografia unica.
Quando non riusciamo a riconoscere il potere della nostra immaginazione, possiamo essere sopraffatti dall'enorme quantità di informazioni che trasformano la fotografia in una procedura, come in certi disegni ' conta e colora'.
Anch'io sono già caduta nella trappola di pensare alla fotografia di paesaggio da questo punto di vista.
Mi accorgo che ho bisogno di cambiare la mia mentalità quando comincio a sentirmi disinteressata alla fotografia pensando che sia già stato tutto fatto."

Forse allora non è già stato tutto fatto? E' importante capirlo per decidere se il prossimo investimento nella nostra passione per la fotografia di paesaggio debba essere un libro o una tenda da bivacco!MrGreen

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 16:19

E' lo stesso discorso di chi fa ritratti alle modelle belle invece che a persone bruttine. Diciamo che "aiuta"
Avere i "colpi di genio" è difficile , a volte capita ma proprio perchè è un colpo di genio non sempre è ripetibile.
Poter andare nei luoghi belli è comunque gratificante fotografia a parte.
Sono in partenza per Gran Canyon, Monumental valley, Brice, Arches etc e me le godrò anche sapendo che gran parte delle foto che farò saranno "classiconi"
Questo non toglie che cercherò di avere colpo d'occhio anche per certi particolari

avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 16:54

Ciao cosmosub, anche io sono appassionato di fotografia di paesaggio, personalmente penso che il paesaggio che fotografi sia la materia prima, la differenza stà nel come la si interpreta.
Sicuramente un paesaggio suggestivo già di suo può aiutare poiché la materia prima è di qualità.
Questo non vuol dire che uno per fare belle fotografie debba sempre scattare davanti a paesaggi mozzafiato, io cerco sempre di dare la mia interpretazione cercando di non scattare pensando se la foto possa piacere o no ad altri, cerco solo di inquadrare e di fotografare per come immagino o interpreto io quella situazione..
Di sicuro il mio scatto sarà influenzato dalle foto che mi sono piaciute, dai libri che ho letto ecc ecc.. però cerco di fare qualcosa che piaccia a me e che rappresenti ciò che volevo, altrimenti secondo me la fotografia perde di significato, senza più differenze e senza più originalità..

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 17:10

Come sempre dipende dal fine e dal contesto. Se lo scopo é quello di acchiappare likes e in generale consenso sui social, il super paesaggio epico é molto importante (possibilmente ripreso e post prodotto con lo stile in voga in quel X momento storico). Se invece parliamo di un approccio piú autoriale e operistico, contano molto di piú le idee e la loro messa in atto. Poi nessuno vieta di applicarle anche ad un bel paesaggio! ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 17:15

Cosmosub seguo argomento molto interessante. Grazie per aprire post come questi.

spesso in luoghi remoti e di difficile accesso


qui la penso diversamente. Spesso invece sono luoghi molto accessibili, altrimenti li vedresti parecchio meno.

Per il resto come si diceva anni fa su usenet, torno a lurkare il tuo post.

avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 17:50

Cosmosub, io vomito se vedo un'altra foto del Lago di Breaies, dei campi di lavanda del Plateau di Valensole o di uno scorcio della Val d'Orcia (etc...). Non figurativamente, mi fan venire realmente la nausea. Foto perfette, che io nemmeno saprei fare, ma ormai non mi dicono nulla, sembrano tutte uguali: punti di ripresa simili, stesse atmosfere, stessi colori. Oramai quando vedo questo "genere" di foto le salto a piè pari. IMHO il genere spopola perchè è facile, con soggetti strepitosi, fare foto che raccolgono likes sui social (FB, Instagram, Juza o quel che sia), come ha scritto anche Paolo. Perchè, parlo degli amatori, è facile essere sedotti dalla voglia di imitare ed è anche comodo, molto più difficile è sviluppare l'occhio e la bravura per trovare scorci e vedute interessanti intorno a noi. Con questo non voglio dire che se capita non le faccio, le ho fatte anche io e me le tengo come foto ricordo dei miei viaggi, minvece di imitare, anzi copiare, la foto di un luogo famoso, preferisco sviluppare (con molta fatica) il mio occhio e cercare di cogliere spunti nuovi in quel che mi sta intorno.

Piccolo aneddoto, a 15 minuti da casa ho una centrale elettrica che ha catturato la mia attenzione, per la struttura in se, per le forme dei fumi emessi dalle enorme torri di raffreddamento, per l'ambientazione nel mezzo della campagna inglese. Recentemente ho trovato il tempo di fargli qualche scatto, nulla di stupefacente, ma ne sono stato soddisfatto e ho in programma di tornarci per migliorarli. Poco tempo fa ho scoperto che Michael Kenna ha fatto diversi studi sulla centrale e pubblicato anche alcuni volumi (http://www.michaelkenna.net/gallery.php?id=7). Sarà stupido, ma sapere che ho avuto la stessa intuizione/idea di un fotografo famoso è stato per me motivo di soddisfazione e mi ha fatto capire quando sia importante sviluppare una propria sensibilità, un proprio occhio, invece che limitarsi a imitare le "belle" foto.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:00

qui la penso diversamente. Spesso invece sono luoghi molto accessibili, altrimenti li vedresti parecchio meno

Ho capito cosa intendi e mi correggo: luoghi remoti e di difficile accesso per me (che so, Gran Canyon, Isole Lofoten, Islanda, Patagonia... etc.).;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:06

preferisco sviluppare (con molta fatica) il mio occhio e cercare di cogliere spunti nuovi in quel che mi sta intorno

Dalle vostre risposte (e per cercare di rispondere alla domanda del thread) mi sembra di capire che avere la L ocation aiuta (così come attrezzatura, fortuna, esperienza etc., ma questa non è prerogativa esclusiva del genere paesaggio) ma non sia poi così indispensabile (chiaro, sto parlando di chi le foto le fa per hobby e non per campare).;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:10

Io sono un fotografo della domenica, e come tale non ho la possibilita' ( economica ma anche forse soprattutto di tempo ) di fare viaggi fotografici in posti esotici.
E quindi che fotografo?
Facendo di necessita' virtu' ho deciso che posso fotografare paesaggi anche scendendo sotto casa.
Certo non sono luoghi esotici, pero' un vantaggio c'e'. Li conosco molto bene, ho il tempo di cercare e scoprire diverse inquadrature, conosco la luce e come si comporta, posso fotografarli in estate e in inverno, con un temporale o con sole.
Insomma cerco di trasformare quello che e' un limite, il non potermi spostare, in una opportunita'.
Non a caso la mia galleria su Juza si chiama:

Viaggiare lontano passeggiando sotto casa...

;-)


avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:13

Rispondo dicendo, secondo me no,ma invece pare proprio di si e anche le maschere di luminanza.La fotografia di paesaggio è indubbiamente legata anche ai viaggi agli spostamenti,al fascino dei luoghi.
E' difficile unire i due aspetti quello della spettacolirzzazione trascianante,insieme all'interpretazione personale,la testimonianza.Le foto che scaturiscono appaiono visibilmente differenti,ma la stessa interpretazione personale per la grande quantità di immagini,riproposta su larga scala probabilmente rischia di non apparire poi cosi' personale.Al contrario quando è troppo personale si fa sensazione, puo' sembrare indefinita tralasciando la descrizione del luogo.
E' un tema affasciante di discussione.
Nel dibattito attuale probabilmente non è concesso nemmeno essere testimoni del passare delle stagioni,perchè "è sempre stato cosi'" come si sostiene, eppure ci sono foto che non documentano per nulla un cambiamento dei luoghi e nel costume inesorabile.



avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:16

Tutte considerazioni sulle quali occorre riflettere, ma a mio avviso quando si va in un luogo con l'obiettivo di fotografarlo occorre sempre documentarsi bene osservando le foto già scattate in quel posto e con quali punti di ripresa. Personalmente l'obiettivo principale è iniziare a conoscere il luogo "a tavolino" perchè spesso non si ha il tempo che si vorrebbe per fermarsi in un posto (specie con famiglia al seguito). Segue la volontà di trovare dei punti di ripresa originali per foto "inconsuete", ma non da meno anche il ripetere uno scatto che ha affascinato, piuttosto che lo scatto di un fotografo famoso.
Se voglio appendere delle foto in casa come quadri, devono essere fate da me e se la mia ricerca dello scatto originale non mi soddisfa, appenderò come ricordo un mio scatto copiato da altri, ma almeno fatto da me e quindi leggermente diverso da quello che tutti potrebbero comprare sul web.

avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:17

Dalle vostre risposte (e per cercare di rispondere alla domanda del thread) mi sembra di capire che avere la Location aiuta (così come attrezzatura, fortuna, esperienza etc., ma questa non è prerogativa esclusiva del genere paesaggio)


Si, io credo che avere la location aiuta, ma credo che possa essere anche deleterio, tutto dipende da quello che si vuole ottenere. Se lo scopo è ottenere una bella immagine del punto di vista estetico, allora la Location è fondamentale (insieme all'attrezzatura, all'esperienza etc...). Se si vuole andare oltre e costruire un'immagine che trasmette un messaggio o un emozione, allora la Location "preconfezionata" aiuta poco, anzi è un handicap, sarebbe come provare a costruire una casa dal tetto. Non per nulla molte foto amatoriali di luoghi famosi a me danno un impressione di vacuità, di plastica, di usa e getta: bella, la si osserva per 30 secondi e poi si è pronti a gettarla via e proseguire con la prossima, ed è per quello che spopolano sui social.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 18:31

Come in tutto,il mezzo ed il soggetto aiutano aiutano ma per uscire dalla banalita ci vuole un qualcosa di tuo.
Chiaro che se poi hai la possibilità di girare il mondo in lungo ed in largo le opportunità sono maggiori ma di copia/incolla in giro c'è n'è anche troppi,allo stesso modo di PP assurde.
Con questo non voglio entrare nel merito di gusti personali o del fatto che uno di un posto voglia avere la SUA di foto,poi se mi dice qualcosa bene diversamente passo oltre.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 19:05

Cerchiamo di non essere assolutisti. Faccio foto quasi sempre. Ho migliaia di foto fatte intorno casa, tantissime fatte la domenica in gite di un giorno (Apuane sopratutto). Poi una volta l'anno, e non sempre, mi faccio una vacanza in un bel posto e fotografo anche li.
Leggo troppi commenti BIANCO/NERO ed io sono VIOLA !!!

avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 19:31

Mi "affianco a Leonardo per la vomitata" dopo l'ennesima foto del lago di Braies, però bisogna anche dire che la fotografia di paesaggio a mio modo di vedere nasce per "portarsi a casa" l'immagine di un dato luogo che tanto ci piace...
Io per esempio vivo tra le colline trevigiane dove di luoghi da fotografare ce ne sono a volontà, ma vivendoci diventano "normali"
Infatti appena posso salto su in macchina e vado a farmi un giro sulle Pale di San MartinoMrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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