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Flare, Ghosting, frange viola e le varie tipologie di AC


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avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2018 ore 15:55

Ciao,
Mi chiedevo se gli esperti qui del forum potessero spiegare in maniera comprensibile ai profani di ottica quanto in oggetto.
Qualche volontario?
Ci metterei pure il moirè così di moda ora con queste ottiche super insolventi.

user46920
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inviato il 04 Febbraio 2018 ore 3:14

stavo per aprirlo ieri ...

cominciamo dalle frange viola




questo è un tipico esempio di frange viola (purple fringing) che spesso e volentieri sono dovute al sensore, alla saturazione dei canali e non alla lente, quindi non sono propriamente aberrazioni cromatiche.



Questo effetto è presente ed assicurato quasi esclusivamente con i sensori CCD, ma potrebbe apparire lievemente anche con i sensori CMOS.

qui vengono cancellate col software





user46920
avatar
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 4:03

Questo è invece un esempio di frange viola con misto di AC viola-verdi , classiche delle ottiche corrette solo per due frequenze (normali Acromatiche).




qui un altro esempio di AC acromatiche



user46920
avatar
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 4:47

Le aberrazioni cromatiche (AC) dipendono dalle lenti rifrattive , ovvero dalla rifrazione della luce attraverso il vetro di una lente.



Il termine rifrazione deriva dal fatto che la lente produce una frattura del raggio e quindi produce una deviazione o una inclinazione rispetto alla direzione originale.




La rifrazione produce anche il " rifrangiamento " della luce Cool come scomposizione naturale nelle varie componenti colorate, proprio come si vede nell'arcobaleno. Questo effetto è chiamato anche dispersione che avviene appunto in base alla composizione dei colori (frequenze) della luce bianca.



Questa caratteristica della luce produce le AC ed anche il termine dispersione può servire cmq per collegare questo fenomeno alle lenti a bassa dispersione ED (o HD, XD, ecc), che aiutano appunto a correggere le AC.

user46920
avatar
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 5:07

Questo è lo schema elementare della correzione AC nelle lenti ottiche rifrattive




1 - nella prima soluzione in alto a sx la correzione prevede una unica frequenza colore sulla quale agire, ovvero non c'è correzione ed in genere si prende in considerazione una frequenza centrale, tipo quella alla quale siamo più sensibili (giallo-verde) o verde nell'esempio RGB (infatti manca).




2 - nella seconda in alto a destra troviamo il metodo Acromatico , che prevede due sole frequenze e che è utilizzato normalmente dei doppietti acromatici: due lenti di materiale differente (Crown e Flint) con indici di rifrazione differenti e con potere diottrico opposto: una positiva ed una negativa (come nell'immagine sotto).



nell'immagine sotto (l'esempio esagerato in basso) si vede anche l'uso di un elemento ED a bassa dispersione per poter migliorare il controllo effettivo delle AC.




3 - in basso a sx c'è il metodo Apocromatico che fa uso di tre frequenze dello spettro proprio per aumentare l'efficienza della correzione AC.



Per questo semplice motivo, non esistono ottiche apocromatiche fatte con doppietti (due soli elementi). Quelle, eventualmente sono solo doppietti acromatici con elementi ED nominati APO in maniera fasulla o Semi-APO in maniera ridicola.

4 - nell'ultimo riquadro c'è il sistema Superacromatico che utilizza quattro frequenze (di più difficile realizzazione).

Qui c'è uno schema un pò più tecnico, con riferimenti.



user46920
avatar
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 9:45

Le AC possono essere di due tipi: longitudinali (o assiali) e trasversali (o laterali).

Come si è già detto e visto, la correzione assiale vale soprattutto sul piano di fuoco, in quanto è impossibile correggere anche le zone sfocate. Con i vari metodi e l'utilizzo di vetri a bassa dispersione si può tentare di ridurle al massimo possibile e con gli obiettivi fotografici è sufficiente chiudere il diaframma ed aumentare la profondità di campo nitido per concorrere ad eliminarle.

[...] Mentre l'aberrazione cromatica assiale riguarda la distanza di focale dalla lente in cui si forma l'immagine, l'aberrazione cromatica laterale riguarda la dimensione dell'immagine. [...]


AC laterali

questa è una gif che rappresenta il cromatismo laterale in base ai tre canai RGB



Le AC laterali non si eliminano chiudendo il diaframma. L'utilizzo di lenti asferiche aiuta tutte le correzioni, soprattutto quelle per le aberrazioni sferiche.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 20:57

spettacolo!! Eeeek!!!

ma a tuo avviso è possibile, conoscendo lo schema ottico, sapere come la lente risponderà a certi difetti?
è possibile quindi giudicare una lente in base a questi parametri?
ma soprattutto, ha senso?

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2018 ore 22:45

nulla sul flare?

user46920
avatar
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 3:43

ma a tuo avviso è possibile, conoscendo lo schema ottico, sapere come la lente risponderà a certi difetti?

no, perché dipende molto dai materiali, dalle lavorazioni, dagli assemblaggi e dalle tolleranze. Anche se in effetti lo schema determina almeno teoricamente quello che può correggere o meno, mi pare difficile indovinare senza essere il progettista.

nulla sul flare?

adesso procedo, ma sono argomenti un pò diversi che coinvolgono la forma delle lenti, i trattamenti superficiali anti riflesso, i diaframmi e i trattamenti interni dello scafo, più i paraluce interni ed esterni, in ingresso e in uscita.
Hanno poco a ché fare con le aberrazioni ottiche.

user46920
avatar
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 5:18

metto qui per non perderle Spike di diffrazione e Flare


avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2018 ore 17:24

“L'occhio del cigno” è sempre una garanzia ;-)

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2018 ore 19:59

Concordo

user46920
avatar
inviato il 17 Marzo 2018 ore 21:06

grazie, ma non illudetemi troppo MrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2018 ore 21:14

io c'avevo pure una mezza idea di farti socio... MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2018 ore 11:32

@Cigno quando non perdi la pazienza sei un ottimo divulgatore;-)MrGreen

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