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Reflusso gastroesofageo: quale condimento per pasta?


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avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2018 ore 12:12

Di solito nelle difficoltà digestive in tema, i casi più frequenti sono incapacità digestive croniche su taluni alimenti o combinazioni che è impossibile digerire simultanemante e un alimento deve aspettare che venda digerito l'altro, affinché "venga il suo turno" e nel frattempo tende ad acidificare e venire respinto, oppure frena la digestione quel tanto che il tutto subisce un processo di fermentazione.

Io subivo reflusso regolarmente, "mangiando coreano", la salsa di soia e altre salse, proprio non andavano (non potevo evitarlo perché "avevo" la consorte orientale), ma basta anche mangiare un'arancia o bere una limonata subito alla fine di un pasto per innescare un reflusso. Non mischiare acidi e amidi e sei a posto, si diceva...

Negli ospedali possono indicare procedure per capire se le abitudini alimentari contengono errori che possono venire risolti solamente eliminando taluni alimenti (o condimenti) o assumerli in momenti separati, oppure sussiste una deficenza di base che abbisogna di una rieducazione del metabolismo basale.

Questo da riminescenze del mio passato da venditore...

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 9:48

Luigi T. : potresti provare con queste bustine di gel da prendere subito prima di coricarsi, il prodotto si chiama CHETOGERD Gel ( dal bugiardino: associazione di acido ialuronico, sodio alginato, L-triptofano con Aloe Vera che favorisce la funzione digestiva e Musa Paradisiaca che favorisce il controllo dell'acidità gastrica.)
Fanno parte della cura che devo fare per 60gg e poi tornare a farmi rivedere.
Uno dei suggerimenti che leggo dal volantino che mi ha dato il gastroenterologo è quello di rialzare la testire del letto di 10-15cm inserendo uno spessore (NON usare due cuscini).
Poi i soliti già detti: NO ad alcolici, fumo, brodo di carne, sottaceti, cibi piccanti e speziati, succo di pomodoro (nel caso aggiungere poco zucchero alla passata), spremute di agrumi, the.
No alle bevande contenenti menta, cioccolato, cola.
Fare pasti piccoli e frequenti, ridurre i grassi, evitare insaccati e fritti.
Evitare movimenti che aumentano la pressione addominale (flessioni sul busto) e gli indumenti stretti.
Evitare di coricarsi subito dopo mangiato, una breve passeggiata dopo i pasti può aiutare la digestione.
Evitare di incazzarsi...(questa è la parte più difficile e meno controllabile!!!).

user104642
avatar
inviato il 14 Maggio 2018 ore 9:52


fare pasti piccoli e frequenti, ridurre i grassi, evitare insaccati e fritti.
Evitare movimenti che aumentano la pressione addominale (flessioni sul busto) gli indumenti stretti.
Evitare di coricarsi subito dopo mangiato, una breve passeggiata dopo i pasti può aiutare la digestione.
Evitare di incazzarsi...(questa è la parte più difficile e meno controllabile!!!).

Meglio morire MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 10:12

Da circa 7 anni soffro di reflusso gastroesofageo.

azz, non è una cosa da prendere sottogamba.
tra le peggiori complicanze c'è la stenosi del tratto basso dell'esofago, quindi la prima cosa che farei è un'indagine. ricerca elicobacter pilori, una gastroscopia, rx con contrasto.
Perchè lo hai? hai forse una ernia iatale?

nel tuo caso il pasto andrebbe INIZIATO sempre con alimenti che non stimolano la secrezione gastrica.
i cibi che aumentano la secrezione gastrica sono tutti quelli che:
contengono proteine: es. brodo di pollo o di manzo, pancetta, ragù di carne.
contengono lipidi: es. olio, burro, lardo.
Non aumentano la secrezione ma facilitano il ph basso tutti i cibi che ovviamente hanno un ph acido già di loro come i pomodori, le arance, il limone.

il valore è tanto più significativo nel NON INIZIARE, nel senso che non devi necessariamente eliminare dei cibi, ma è bene non cominciare MAI con certi cibi e ridurne la quantità.

il tuo stomaco comunque "darebbe indietro" (rigurgito) sempre del cibo all'esofago, quindi non risolveresti il problema ma lo sentiresti molto meno a causa della riduzione di acidità. Ma perchè il tuo stomaco rilascia del cibo all'esogago?
la tua sintomatologia notturna fa pensare proprio ad un'ernia iatale, siccome ha familiarità indaga tra i parenti di sangue.

io non lo prendo sottogamba, piuttosto sono i dottori che mi avevano visitato e "curato" a fregarsene altamente.
se hai fatto presente che il sintomo c'è da 7 anni e il medico non propone indagini il medico va cambiato, senza ombra di dubbio.
ricordati che la responsabilità della tua salute è sempre la tua e ti rivolgi ad un esperto perchè esso ti sia d'aiuto.

i farmaci più impiegati sono quelli che aumentano 1) la peristalsi e lo svuotamento gastrico, 2) riducono l'acidità locale, 3) riducono l'acidità agendo sulla pompa prodromica. Sono tutti farmaci che hanno qualche effetto collaterale. Ma trovo assurdo non fare indagine per sapere cosa hai, anche perchè si interviene differentemente a seconda della causa.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 13:19

Alla pagina precedente avevo scritto:

Ora non so più da chi andare, la gastroenterologa (? Si usa il femminile? Era una dottoressa) mi aveva detto che siccome i farmaci per il reflusso non mi facevano effetto, dovevo farmi visitare da un otorinolaringoiatra. " Io le ho prescritto i farmaci per il reflusso, più di questo non posso fare ".

L'otorinolaringoiatra dopo avermi prescritto la terapia, mi aveva detto che se il problema si fosse ripresentato, sarei dovuto andare da un gastroenterologo, in quanto la tosse da reflusso non rientra nel suo campo.


Il medico di base, anni fa, nemmeno voleva farmi l'impegnativa per la gastroscopia. Su mia insistenza poi l'ha firmata. E comunque mi sa che ne capisce poco o niente. La gastroenterologa se ne lava le mani e mi aveva mandato da un otorino, l'otorino mi rimanda dal gastroenterologo.

Il nervoso al lavoro è all'ordine del giorno, purtroppo... ma non penso che il reflusso sia dovuto al nervoso, magari in parte. E' una ipotesi come un'altra.
Comunque sono un po' giù, tante campane e nessuna riesce ad avere un bel suono.

Ieri non ho avuto sintomi, continuo con la terapia e speriamo bene! Confuso

user14286
avatar
inviato il 14 Maggio 2018 ore 13:46

Posta:

- referto dell' otorino

- referto del gastro

Quando li hai fatti?
Chi ha stabilito che la tosse è correlata al reflusso, e in che modo?
Descrivi colore e consistenza e quantità del muco espulso.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 14:17

Non ho letto tutta la discussione.
Quali tra questi esami hai fatto:
- EGDS
- ph-impedenziometria
- radiografia con solfato di bario

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 15:36

Mamba, vuoi davvero che posti i referti su internet? Eeeek!!!

Izanagi, ho fatto la egds e radiografia del torace, niente solfato di bario

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 16:00

La radiografia può esser utile, se eseguita con solfato di bario, per valutare l'eventuale presenza di ernia iatale, una causa di mrge.
Senza altri dati non saprei cosa altro dire.
Se all'egds sono emerse erosioni, gli ipp sono i farmaci di prima scelta perché oltre ad alleviare i sintomi in alcuni casi determinano la regressione e cicatrizzazione delle lesioni e riducono il rischio di alcune complicanze.
Il trattamento andrebbe impostato da un gastroenterologo perché, a seconda dello stato di malattia, lo schema terapeutico potrebbe richiedere l'assunzione al bisogno o, nelle forme recidivanti o caratterizzate da lesioni e manifestazioni extraesofagee, una terapia protratta per alcune settimane consigliando l'assunzione del farmaco anche due volte al giorno, la mattina e la sera.
Oltre al trattamento farmacologico bisognerebbe, comunque, modificare lo stile di vita e la dieta.
Ripeto, il quadro completo, in ogni caso, dovrebbe esser valutato da uno specialista.

user14286
avatar
inviato il 14 Maggio 2018 ore 18:22

Mamba, vuoi davvero che posti i referti su internet?

no no, tienili pure lì, parliamo del più e del meno. cos' ha fatto la Juve?

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 18:42

Una pagina di un forum di fotografia non è il luogo più adatto per discutere di una terapia medica.
Se vuoi puoi scrivermi un messaggio e ti rispondo in privato, non sono un gastroenterologo però posso capire meglio il caso clinico e darti qualche suggerimento ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 20:15

Baribal, concordo, infatti mi sono limitato a fornire alcune indicazioni sulla base delle mie conoscenze ;-).
Mai mi permetterei di impostare una terapia senza informazioni sufficienti.
Il caso può esser valutato, come detto, solo in presenza della cartella clinica.
Ecco perché continuo a sostenere che è fondamentale far prendere in esame il caso ad uno specialista. L'anamnesi prima di tutto.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 20:33

Luigi, capisco sempre meno.
una gastroenterologa e un Orl, ok, MA
che diamine di esami hai fatto?
e soprattutto quale è la diagnosi?
cosa c'è scritto nei referti?
Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 22:40

Baribal, concordo, infatti mi sono limitato a fornire alcune indicazioni sulla base delle mie conoscenze ;-).
Mai mi permetterei di impostare una terapia senza informazioni sufficienti.
Il caso può esser valutato, come detto, solo in presenza della cartella clinica.
Ecco perché continuo a sostenere che è fondamentale far prendere in esame il caso ad uno specialista. L'anamnesi prima di tutto.

;-)Sorriso

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2018 ore 19:36


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