| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 13:58
@Antonio_63, attenzione: l'UP2716D è già salito di prezzo, adesso si trova a 599 su amazon (venditori terzi). Se vale la spesa? Non mi è ancora arrivato e quindi non saprei dirti. Ma a 600 euro probabilmente non l'avrei mai preso, avrei fatto uno sforzo per il CS2420 eizo (a 700 euro).
|
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 20:34
@ andrea
Stampare o non stampare non c'entra nulla con l'avere un buon monitor calibrato, il motivo per cui si fa tutto ciò è quello di avere sempre la certezza che i propri file rispondano alla lettera a determinati standard cromatici di modo che come li vedi tu li veda anche una persona nel paese più remoto della cina (per dire un posto a caso) e al contempo quando stampi abbia una corrispondenza cromatica.
Il discorso 8 o 10 bit anche lì stesso discorso, ce ne vuol tutta che si riesca a stampare a pieno tutte le sfumature di un 8bit , pensare che andando oltre ci siano differenze abissali si va a cercare meno che il pelo nell'uovo, quando invece si spende molto di più sia per la scheda video che per il monitor e soprattutto si deve ricorrere solo ed esclusivamente a file tiff per maneggiare i file e vederli o mandarli in stampa. |
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 22:30
@Andrea
Credo che Matteo abbia ragione, inoltre l'utilità o meno di avere scheda video e monitor performanti dipende molto dalla conoscenza tecnica e dalle proprie capacità di gestione del colore e io ne so poco o nulla. E questo limita la mia capacità nel prendere una decisione, tenuto anche conto che al momento non andrei oltre srgb e che avere un monitor in grado di garantire una copertura al 100% Srgb sia già ottimale, soprattutto se ci si arriva da un monitor consumer vecchio di 15 anni........ L'up2716 che si trova ancora a 530€ per me è un buon compromesso che può consentire di crescere sperimentando nuove prospettive di gestione del colore, l'unica cosa che mi frena sono le recensioni non idilliache sull'uniformità del pannello e la non possibilità di gestirla (ridurla) in fase di calibrazione, per lo meno così ho letto in giro.... Per questo attendo conferme da chi lo possiede, possiederà. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 10:32
@ Matteo: non mi sono spiegato bene, tu dici che serve “ avere sempre la certezza che i propri file rispondano alla lettera a determinati standard cromatici di modo che come li vedi tu li veda anche una persona nel paese più remoto della cina „ ed in linea teorica è come dici tu, ma la pratica dice che il sig. Ching potrà vedere il file come intendo io solo se anche lui possiede un monitor calibrato e se usa determinati programmi di visualizzazione, non parliamo di tablet o di telofonini che se non sbaglio non si possono nemmeno calibrare. Quindi la gestione del colore se uno è appassionato del proprio lavoro è giusto la faccia ma poi sappiamo che darà il risultato atteso se faccio un uso delle immagini in ambito professionale, ad es. devo fotografare per cataloghi WEB e son certo che il mio cliente vedrà il mio lavoro su monitor calibrato (relativamente certo perché la professionalità diventa sempre più merce rara e comunque resta la domanda su cosa vedranno sui loro smartphone i clienti del cliente, ma questo è un problema loro).
“ Il discorso 8 o 10 bit anche lì stesso discorso, ce ne vuol tutta che si riesca a stampare a pieno tutte le sfumature di un 8bit , pensare che andando oltre ci siano differenze abissali si va a cercare meno che il pelo nell'uovo „
Cerco di spiegarmi con un esempio, poi correggetemi se sbaglio.
Supponiamo per semplicità di avere una foto in toni di grigio, file con un solo canale da 8 bit che rappresenta 256 passaggi tonali dal bianco perfetto al nero perfetto con tutte le sfumature intermedie di grigio. Supponiamo che lo voglia trasformare in un file al tratto cioè un file che sia solo bianco e nero cioè un file ad 1 bit soltanto (per farlo si usa la funzione Soglia). Devo stabilire appunto a mio piacere dove porre la soglia tra ciò che sarà nero e ciò che sarò bianco e per farlo ho appunto bisogno di un file ed un programma che partano e lavorino ad 8 bit perché se parto da una foto ed un formato immagine ad 1 bit la soglia tra il bianco ed il nero la determina l'esposizione iniziale e poi non la posso più cambiare. Questo ragionamento si applica pari pari anche ad i file colorati, se li ho scattati in RAW a 14 bit e contengono supponiamo 11 EV lavorando su file RAW li porto ai 7 EV della stampa scegliendo agevolmente la "soglia" (che in questo caso è in realtà una curva di Gamma per i tre RGB). Se parto dal file JPEG ad 8bit qualsiasi alterazione delle curve (luminosità contrasto) porta delle più o meno visibili posterizzazioni, inoltre avere monitor calibrato a 10 bit in teoria (non lo ho mai avuto io un monitor così) mi aiuta a vedere meglio ciò che sto facendo mentre manipolo il file, in ogni passaggio.
“ si deve ricorrere solo ed esclusivamente a file tiff per maneggiare i file e vederli o mandarli in stampa „
Se lavori con il file RAW hai un file scattato a 14 bit (più leggero del tif, e spesso anche di molto, penso per il fatto che non è debayerizzato) che puoi tranquillamente manipolare alla massima qualità con programmi appositi quali Lightroom Capture1 o (per Canon) anche DPP e quando sei soddisfatto del risultato vai in stampa con un JPG o, se vuoi, con un TIF.
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
