| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:33
Riporto 200-500, d750 e sacchettino di plastica. 8 ore sotto nevicata abbondantissima. La macchina funziona, il 200-500 pure. Chi fa il calcio etc, non sta sotto a prenderla. Ha copri lente etc. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:38
parliamo allora del rinculo che ha il 200-500 quando è attivo il VR a mano libera... Il sacchetto di plastica ti ha risolto la situazione a metà perché l'umidità è entrata in ogni caso... magari non ti si sono appannate le lenti ma gli ingranaggi non sono in plastica e quelli sentono eccome l'umidità |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:38
La grossa differenza sulla tropicalizzazione non è quando piove etc. quello si risolve con sacchetti e protezioni. Il vero problema è che il 200-500 è un raccoglitore di polvere all'interno delle lenti. Quindi deserti, polvere etc sono il grosso dell'assenza di tropicalizzazione per questa lente. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:39
“ Il sacchetto di plastica ti ha risolto la situazione a metà perché l'umidità è entrata in ogni caso... magari non ti si sono appannate le lenti ma gli ingranaggi non sono in plastica e quelli sentono eccome l'umidità „ guarda evitiamo. Dal costa rica sono tornato col 600VRII che per mesi aveva la lente frontale che si appannava... Eppure secondo alcuni non potrebbe succedere. è tropicalizzato... |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:48
potresti aver rovinato i trattamenti della lente frontale se magari è rimasta al sole e ciò la faceva appannare di più... calcola che se la singola lente raggiunge gli 80° si rovinano i vari trattamenti... Oppure il sale potrebbe aver corroso le guarnizioni creando un ambiente diverso dall'interno della lente all'esterno |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:48
Non esiste l'ottica perfetta, tutti hanno le proprie esigenze, però suvvia non paragoniamo pere con mele. Sono sicuro che chi ama così tanto il 200-500 se usa per una settimana il 500 fisso poi fatica e non poco a tornare allo zoommone. Sarei curioso di provare un 200-400 per vedere i risultati, anche se non lo comprerei mai, la reputo più un ottica per chi fa esclusivamente capanni. @Hankarai: Per quanto tempo sei stato con il 200-500 nel sacchettino in quelle condizioni? ( edit: letto ora, scusa..) |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:50
“ potresti aver rovinato i trattamenti della lente frontale se magari è rimasta al sole e ciò la faceva appannare di più „ escludo. “ Oppure il sale potrebbe aver corroso le guarnizioni creando un ambiente diverso dall'interno della lente all'esterno „ escludo anche questa situazione. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 15:54
“ 200-500, d750 e sacchettino di plastica. 8 ore sotto nevicata abbondantissima. La macchina funziona, il 200-500 pure. „ Qualche anno fa sono stato in Antartide e alle cascate di Iguazu (chi ci è stato sa benissimo della mole d'acqua polverizzata e della umidità di quel posto) con mia moglie, lei aveva la D3000: tornata a casa senza colpo ferire, perfetta, ha continuato a funzionare senza problemi. Se una D3000 è sopravvissuta a quegli ambienti, sono tutti scemi quelli che si prendono le varie D3/D4/D5 anche per questioni di tropicalizzazione? Sarà, a me però suona un po' come "io ho avuto il morbillo e non mi è successo niente" o "da ragazzino sono caduto con il motorino e anche se non avevo il casco sono qui a raccontarla". Trovarsi con un'ottica rotta durante determinati eventi può farti perdere tanti di quei soldi che in confronto l'acquisto del nuovo 200-400 è una passeggiata di salute. Fumarsi le foto in un evento veramente importante può compromettere pesantemente (e se ti affidi ad attrezzature non pensate per un certo tipo di eventi, aggiungio io, giustamente) la reputazione di un professionista e può voler dire scordarsi di essere accreditato per eventi della medesima importanza in futuro. Io continuo a pensare che i paragoni con il 200-500 siano assurdi: ci saranno anche circostanze dove vanno bene entrambe le ottiche, ma questo non toglie che rimangono lenti pensate in modo profondamente differenti. Il vero confronto ribadisco che dovrebbe essere fatto con il precedente 200-400, quello senza 1.4x incorporato, che punta alla stessa fascia di mercato, propone caratteristiche tutto sommato simili, ma praticamente alla metà del prezzo. In casa Canon il 200-400 non c'è e non c'è conseguentemente questa concorrenza interna, in casa Nikon sì. Non credo sia una differenza da poco. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:04
Balza ma è chiarissimo, lapalissiano. Sono d'accordissimo con te. Quello che sostenevo è che a mio parere, un amatore danaroso lo compra se ha necessità di sentirsi un po' pro. Altrimenti non ci sono tutte le ragioni che potrebbero spingere chi deve tornare a casa con il risultato. Con tre viaggi l'anno il 180-400 con TC lo noleggio se prevedo di andare in qualche luogo irripetibile. E me ne avanza. Figuriamoci se, in fotografia, una lente da 1300 euro può paragonarsi ad una da 12 mila. Ma mai, ma magari. E chi lo crede o ne è convinto è un illuso. Ma, questo non toglie che per normalissime esigenze (e anche un po' di più) si possa usare tranquillamente un sigma tropicalizzato senza grossi problemi. Ci sono fotografi di altissimo livello che l'hanno usato in molte condizioni o hanno preferito portarsi il sigma al posto dei vari 500 etc fissi. Eppure non costa quattro reni (i due della moglie inclusi). Va tanto peggio? Boh, con gli alti iso delle fotocamere di oggi sono abbastanza convinto che le occasioni in cui un appassionato possa lamentarsi o rimanere con la bocca amara perchè non ha con se il 180-400 TC sono parecchio ridotte rispetto ad anni fa. Secondo me, sempre personalissimo parere, è scemo chi si compra una D5 per uscire ogni tanto il weekend a fare qualche foto. Credo sia più giustificato nella sua mente, con elucubrazioni e pippe varie il dover necessitare di un corpo tropicalizzato, quando, all'atto pratico, roba molto meno carrozzata va benissimo comunque o roba più carrozzata si è bloccata alle prime gocce. Dipende, come sempre da tanti fattori: paranoie personali, soddisfazione, sfortuna, fortuna etc etc. Io ho solo incominciato a pensare dopo anni che molti appassionati (me compreso) che scrivono di necessitare di chissà quali protezioni e tropicalizzazione non ne abbiano così bisogno. Oh liberissimo ognuno di spendere i soldi come crede, ma spesso chi vedo in giro con lenti da mila euro o mette via alle prime due gocce o copre molto bene onde perdersi l'investimento fatto Tropicalizzazione poi non significa nulla. Fino a che non si mettono a snocciolare dati certi e numeri Ip. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:20
mi ritrovo con il pensiero di @Ankarai... Anche io sono un felice fotoamatore con D600+BG+200~500 spesso innestato solo lui...ho mitigato un pochino il discorso "protezione" tropicalizzazione fai-da-te con sacchetto all' occorrenza...vestitino mimetico in neoprene per non fargli prendere troppo freddo e filtro frontale neutro da 95mm per il discorso polvere. Al momento...al ritorno questa estate da Norvegia e Svalbard (unico viaggio "serio" fatto con quest' ottica) non ha battuto ciglio. Se fossi uno ricco sfondato...non lo avrei MAI comprato... |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:29
Bella bestia. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:29
“ Il vero problema è che il 200-500... „ Diciamo che non è un fulmine di guerra in aggancio del soggetto. Adesso non so come vadano il 200-400 e il 500 f/4, ma immagino siano leggermente più rapidi del 200-500 nel "prendere" il soggetto, senza andare a zonzo lungo tutta l'escursione. Finchè fotografi camosci e stambecchi, ok, non ci sono problemi. Se invece cominci con qualche uccellino in mezzo ai rami allora è facile che, prima che la lente metta a fuoco (con D750) la "preda" sia già da un'altra parte... e questo anche con il limitatore di distanza. Quest'estate ho perso una foto spaziale di un falco pellegrino perchè il simpatico volatile era troppo veloce... e quando mi è giunto vicino, passandomi sopra come un missile, ma frenando sulla mia verticale, il 200-500 è andato in crisi (e io con lui: inseguire un rapace che ti passa vicino mentre sei a 500mm è un'impresa!) Lentezza presunta a parte, sono un felice possessore di 200-500, che ritengo un'ottima lente: nitida e valida. Un po' meno il paraluce, che è arrivato, un paio di volte, a staccarsi da solo mentre brandeggiavo la lente. (e stava pure per finire sotto una macchina, rotolando in strada!) Ps: trovo anch'io poco coerente confrontare il 200-500 con questo nuovo arrivato... credo siano impieghi completamente diversi. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:34
Per me il 200-400 no, troppe lenti da muovere... non ce n'è. Poi qualcuno ti dirà il contrario ma per la mia esperienza il 200-400 non basta. Vorrai dirmi che un altro problema del 200-500 è che per andare da 200 a 500 e viceversa devi girare sei volte la ghiera e paraluce ridicolo. Ma si difende a denti stretti col 200-400 VR2. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 16:36
“ La grossa differenza sulla tropicalizzazione non è quando piove etc. quello si risolve con sacchetti e protezioni. „ Anche questa un altra Ca...  vabbè sto buono promesso @juza.... la tropicalizzazione è fondamentale proprio con l'acqua, molto meno con la neve, e ovviamente con gli sbalzi termici, quando si passa in ambienti freddi e poi di colpo in ambienti caldi, anche prendendo accortezze se l'ottica non è munita delle dovute guarnizioni l'umidità entra eccome, vai in qualche foresta pluviale del sud america con umidità che sfiora il 100% con il tuo 200-500 poi me lo racconti, al contrario sabbia e deserto fanno ridere, mi dirai che spesso il problema non si presenta subito ma con il tempo... dai e dai ... molta gente ad esempio ha avuto problemi con macchinette cascate in acqua, tolta la batteria fatta asciugare tutto rifunzionava, peccato che poi spesso dopo qualche mese le schede logiche partono e la colpa di chi è? se non dell'acqua che hanno preso... su su ottiche con guarnizioni VS ottiche senza se usate con frequenza in condizioni ostiche non è la stessa cosa minimamente.... quest'ottica al 200-500 gli spiccia casa, in comune hanno a mala pena l'attacco F a baionetta!!! |
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