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Obsolescenza programmata


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avatarsenior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 18:03

E comunque... se parliamo di produzione in grandissima serie, bisogna considerare un altro aspetto.
In produzione esiste una percentuale di difetto che non e' eliminabile.
Significa che nella costruzione di un sistema complesso come un circuito elettronico la maggior parte dei dispositivi prodotti sara' perfetta. Una buona parte, pur essendo simile esternamente, presentera' difetti piu o meno evidenti.
ovviamente i controlli in linea sono in grado di riconoscere e discriminare i componenti difettosi e di separarli per difetto.
Ovviamente riparare questi difetti spesso non e' possibile o non e' conveniente. In questo caso e' necessario venderli come componenti "declassati" o sottomarche o rimarchiati.
Naturalmente cambia il prezzo... ma anche le prestazioni.
per esempio le memorie: quelle dedicate alla fotografia sono meno affidabili di quelle dedicate all'informatica.
le schede sono le stesse ma vengono selezionate in funzione della qualita'.

Esempio eclatante.. la componentistica militare, quella industriale e quella civile escono dallo stesso wafer.
Viene poi selezionata la qualita' di ciascun chip e i migliori vengono inclusi in contenitore ceramico/dorato e diventano "militari", gli intermedi divengono "industriali" e lo scarto diventa "civile".

avatarjunior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 20:00

un esempio che abbiamo tutti sotto al naso sono gli OS, i PC e Internet.

Tutta questa rincorsa obbligata verso la velocità a tutti i costi, altrimenti non fai nulla, è il classico sintomo di questa trufffa !!!

Non capisco perché devo avere per forza 16Giga di RAM ed un processore da 4Ghz dell'ultimo modello per aprire una semplice pagina di eBay di me..., quando si andava tranquillamente su internet anche con un 486 ed io ho usato per più di 10 anni un mac con 640MB di ram e 800Mhz di processore !! ... che alla fine ci montavo anche i filmati in HD, ma in rete faticavo a rispondere ad una mail


Questo esempio non centra proprio niente con l'obsolescenza programmata.
Questo è semplice marketing perchè ogni azienda di questo mondo cerca di convincerti a comprare il suo ultimo prodotto appena creato.

Il nuovo i7 8700K è un 10% migliore del precedente 7700K come prestazioni, e intel GIUSTAMENTE cerca di vendertelo.
Ma le prestazioni del 7700K mica si degradano improvvisamente... rimangono quelle. E continueranno a rimanere quelle.

Sarebbe obsolescenza programmata se improvvisamente le prestazioni di tutti i 7700K del mondo diminuissero subito dopo la commercializzazione dell'8700K.
Ma non è questo il caso.

E' molto semplice: il marketing è una pratica esplicita e diretta, mentre l'obsolescenza programmata è implicita e indiretta.

Il marketing NON ti costringe a fare un acquisto. L'obsolescenza programmata invece si.

E l'esempio più facile è a livello software con gli iOS di apple in cui viene via via limitata la compatibilità delle app sui dispositivi più vecchi ("app non compatibile con questa versione di iOS", roba letta mille volte sul mio vecchio iPod Touch di 2° gen), e quindi vieni di fatto COSTRETTO a comprare un apparecchio nuovo, perchè quello precedente è stato artificiosamente reso inusabile dal produttore.
(NB: il mio iPod Touch 2°gen funziona ancora perfettamente, ma non possono fare nessun upgrade con nuove app, o versione più recenti di iOS).
Al contrario del tuo mac di 10 anni che continua a fuzionare senza limitazioni.

avatarsenior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 20:09

Esatto Salt, con una piccola chiarificazione.
La qualità del prodotto è dato dal livello del controllo di qualità. Per anni 'cinese' è stato sinonimo di bassa qualità (da qui ad esempio 'cineseria'), ora le cose sono decisamente cambiate per alcuni prodotti. Perchè?
Sicuramente perchè i processi di produzione sono diventati più sofisticati ed automatizzati ma in primis perchè il committente ha richiesto (nei casi di alta qualità) un controllo sul prodotto finito più accurato.
Se su 100 componenti (che siano telefonini, giocattoli, memorie o prodotti tessili) io chiedo un controllo di qualità massimo vorrà dire che tutti e 100 i pezzi saranno controllati. Se difettosi verranno cambiati in modo da spedirne al committente il 100% funzionanti. Se però, per spendere meno, chi affida il lavoro chiede una qualità 'più bassa' accontentandosi del 90% vorrà dire che se gli arriveranno 90 pezzi buoni e 10 rotti se ne starà zitto, se i difettosi dovessero essere (su 100) 15 avrà diritto alla sostituzione da parte della fabbrica di 5 pezzi.
Quando un ombrello costa all'importatore italiano 1 euro è chiaro che il controllo richiesto sulla sua qualità sarà stato molto basso (possibile anche il 50%). Il ricavo sui 5 pezzi 'buoni' venduti compenserà i 50 che dovrà sostituire (ammesso che i 50 si rompano tutti...).
Apple chiede uno standard di qualità molto alto, ST microelectronics, ad esempio, ne richiede uno altissimo.

avatarjunior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 20:29

La pratica di sui parla Salt si chiama "binning" e viene fatta per esempio dai produttori terzi di schede video (es EVGA, Gigabyte, Zotac, Asus, MSI, Palit, ecc).
Per una GTX 1080 per esempio Nvidia fornisce solo il chip (in questo caso il GP104-300-A1), e il produttore terzo ci costruisce tutto il resto attorno, PCB, memorie, alimentazione, dissipatore, ecc.

Ma spesso lo stesso produttore crea due o più versioni della stessa "sua" GTX1080, magari con overclock diversi e fasce di prezzo diverse.
I chip non nascono tutti uguali, alcuni overclockano meglio con frequenze più alte, o maggiore stabilità.
Quindi tra le stesse GP104-300-A1 viene fatto il binning e le migliori verranno usate per per le 1080 di fascia più alta, con overclock più alto e prezzo più alto.

Lo stesso lo fa Intel sui processori. Quando una stessa famiglia di processori presenta molte varianti, per esempio da 4 fino a 8-10 cores, in realtà il chip è sempre lo stesso, ma vengono semplicemente tenuti quelli con tutti i cores perfetti per i modelli di fascia alta, mentre i core "fallati" (o valutati come non adeguati) vengono disattivati creando cpu via via con meno cores (e prezzo più basso).

Stessa cosa per quelli K dedicati all'overclock che sono gli esemplari migliori che reggono frequenze più alte, mentre quelli più "deboli" diventano cpu normali (es un 7700K Vs un 7700 normale).

A livello ancora più alto lo stesso binning viene fatto da Intel tra i processori Xeon (per business) e quelli normali o mainstream. Tra due identici processori quello con migliore prestazioni e sopratutto efficienza, diventerà Xeon, l'altro diventerà un i-qualcosa dedicato al mondo consumer.

Anche AMD con la nuova serie Ryzen fa la stessa cosa: tutte le CPU AMD sono fatte a "moduli". I chip migliori li mettono nei Threadripper 16cores (equivalente AMD degli Xeon Intel), quelli un pelo più deboli vanno nei Ryzen R7, poi negli R5, e via via disattivando i cores fallati.



avatarsenior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 20:37

Il fatto che un frigorifero non duri più 50 anni e si rompa prima, grazie a studi specifici sui materiali e la loro usura (dicono), ha favorito il mercato del lavoro e il progresso economico: i prodotti costano meno che in passato perché si acquistano più spesso. Ciò consente alle fabbriche di evitare la saturazione del mercato e di licenziare gli operai perché nessuno acquista più frigoriferi. Si può evitare l'obsolescenza programmata spingendo sull'innovazione tecnologica, che rende vecchio ciò che ancora funziona.
Questo diceva una vecchia teoria economica.

Se non fosse che il pianeta Terra non può più sostenere, tra le altre cose, l'attuale livello di "usa e getta". Inoltre oggi il lavoro è molto più precario che in passato. I fattori sono molti, ma tra l'altro si costruisce sempre di più in modo automatizzato e si è praticamente eliminato dalla catena tutto il mondo del lavoro che ruotava intorno a ricambi e riparazioni.

avatarsenior
inviato il 11 Gennaio 2018 ore 23:04

Braccobaldo ha scritto:
"Questo esempio non centra proprio niente con l'obsolescenza programmata.
Questo è semplice marketing perchè ogni azienda di questo mondo cerca di convincerti a comprare il suo ultimo prodotto appena creato.

Il nuovo i7 8700K è un 10% migliore del precedente 7700K come prestazioni, e intel GIUSTAMENTE cerca di vendertelo.
Ma le prestazioni del 7700K mica si degradano improvvisamente... rimangono quelle. E continueranno a rimanere quelle."

Se fosse così si tratterebbe di SENESCENZA invece quella di cui parli, e dici che non è obsolescenza, è proprio OBSOLESCENZA (come ho spiegato più indietro in un altro mio intervento).

Braccobaldo ha scritto:
"Sarebbe obsolescenza programmata se improvvisamente le prestazioni di tutti i 7700K del mondo diminuissero subito dopo la commercializzazione dell'8700K."

Ancora NO, quella sarebbe SENESCENZA.

l'obsolescenza è data dal superamento tecnologico (a volte solo percepito come tale, grazie alla potenza del marketing), la senescenza dal peggioramento delle prestazioni vere e proprie e non in rapporto a prodotti più recenti.

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2018 ore 15:02

Chiaramente mi sono spiegato male io.
Quando ho scritto "se improvvisamente le prestazioni di tutti i 7700K del mondo diminuissero subito dopo la commercializzazione dell'8700K" non intendevo la naturale degradazione delle prestazioni (quindi senescenza), ma al contrario se venisse indotto un ARTIFICIOSO calo di prestazioni, creato ad hoc per far sembrare ancora migliore il prodotto appena successivo.
In quel caso (prestazioni diminuite artificiosamente) dovrebbe essere obsolescenza programmata.

Dato che ciò non avviene non capisco il senso di dire (del mex che avevo quotato) che "Tutta questa rincorsa obbligata verso la velocità a tutti i costi, altrimenti non fai nulla, è il classico sintomo di questa trufffa !!!" semplicemente perchè non c'è nessuna t*fa.

Allo stesso modo con le macchine fotografiche. Nikon cerca di venderti la nuova D850, ma la D810 continuerà a fare foto esattamente come prima, non è che al primo aggiornamento firmware te la depotenziano per spingerti a comprare la 850. In questo caso sarebbe una bella t*fa, ma non accade, quindi il problema non esiste.

E poi finchè un componente è perfettamente adeguato a soddisfare, anche dopo 10 anni, le necessità presenti al momento dell'acquisto, sarà obsoleto solo sulla carta.

Oggi come oggi molta gente gioca ancora ottimamente con piattaforme Intel del 2010-11 con CPU serie 2 (es i7 2700K). E ci sono tonnellate di test che dimostrano dati alla mano che le differenze tra una CPU come questa e un modernissimo 7700K siano piuttosto scarse in gaming in termini di fps ottenuti, e non sufficienti a giustificare l'invetimento di cambiare piattaforma.

Quindi parliamo di un 2700K che sulla carta è obsoleto perchè è vecchio anagraficamente di oltre 7 anni, ma che nelle prestazioni non lo è più di tanto, o comunque non così tanto quanto l'età farebbe intendere.

La senescenza è quasi fuori dalla discussione quando si parla di hardware "normale" dato che il calo di prestazioni è raramente visibile nel ciclo di vita che mediamente si fanno i componenti. Tradotto: li cambi molto prima del calo di prestazioni.
Una CPU overcklocata pesante e usata in modo pesante magari dopo 3-5 anni ti perde stabilità e devi abbassare l'overclock di 100 mhz, ma non sono condizioni di uso comune.
Sono cose quasi inosservabili, se non da test fatti appositamente; al contrario per esempio del consumo di uno pneumatico.

Avevi detto che:
"Infatti l'obsolescenza è data dall'uscita di nuovi modelli in rapporto ai quali le prestazioni del vecchio modello non sono o non appaiono più adeguate."

Capisco cosa vuoi dire, il problema è che "adeguato" è molto soggettivo sopratutto in ambito gaming per esempio.

C'è chi non sarà mai soddisfatto neanche da 120fps e se una nuova scheda grafica te ne da 135fps magari considera "obsoleta" quella precedente perchè ha prestazioni molto più basse in rapporto al nuovo modello.
Il punto è che queste valutazioni vanno bene quando si parla dei requisiti minimi di gioco, non dell'high end.
Non starei a standardizzare troppo con definizioni molto rigide un ambiente così vario e soggettivo.

Opinione mia ovviamente.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2018 ore 15:56

E poi finchè un componente è perfettamente adeguato a soddisfare, anche dopo 10 anni, le necessità presenti al momento dell'acquisto, sarà obsoleto solo sulla carta.


No! Sarà obsoleto se nel frattempo le necessità sono mutate. Al momento dell'acquisto della macchina da scrivere questa era adeguata, se funziona ancora perfettamente è adeguata alle necessità del momento dell'acquisto ma non è adeguata alle necessità di un moderno ufficio di oggi, quindi è obsoleta non solo sulla carta ma nei fatti.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2018 ore 16:16

L'iphone dopo il secondo anno non va piu' aggiornato. Perche' dopo rallenta. Io sono anni che non li aggiorno piu' . Tanto gli aggiornamento sono sempre per lo piu' azzate che non cambiano la funzionalita' del device


Non aggiornare un computer (o uno smartphone, ormai un computer in toto) può andare bene se questi non viene utilizzato ( ed è stato detto ) in connessione con il mondo esterno.
Ma già il navigare in rete se non si aggiorna il SO e i suoi programmi (o APP) dopo un po' diventa impossibile.
Un computer non connesso è un mezzo fortemente limitato o dedicato a funzioni specializzate e uniche.

avatarsenior
inviato il 13 Gennaio 2018 ore 18:47

A proposito, la situazione Meltdown e Spectre in che categoria rientra, visto che per mettersi in sicurezza HW occorrerebbe buttare tutti computer, con CPU che hanno le falle, prodotti dal 1995 ad oggi ed aspettare quelli nuovi con CPU senza falle? MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2018 ore 9:27

A volte mi chiedo se ci sia un cartello o un accordo implicito per rendere meno performanti le nuove versioni dei software con l'hardware vecchio, basterebbe ottimizzare per le nuove CPU ma non per le vecchie. Questo potrebbe spingere all'obsolescenza. Pensieri complottisti in pieno periodo elettorale Sorriso

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2018 ore 10:02

A volte mi chiedo se ci sia un cartello o un accordo implicito per rendere meno performanti le nuove versioni dei software con l'hardware vecchio

Penso che sarebbe molto difficile rendere i nuovi software compatibili con i vecchi hardware.
Perché i nuovi software aggiungono sempre nuove funzioni e sono sempre più affamati di risorse.
Io l'ho notato soprattutto con i software 3D, ma anche Photoshop.
E non solo cambiano le funzioni ma il peso dei file da trattare. Quando ho iniziato a fare computergrafica un file da 1024x768 pixel, quindi meno di 1 megapixel, era "alta definizione". Oggi abbiamo fotocamere che sfornano file di 50 megapixel.
Prova a lavorarli con vecchie versioni di Photoshop, processori vecchi e ram limitata.

Esempio limite: io uso Photoshop dalla versione 1.5, quando il programma stava su un dischetto da 1.44 MB.
Oggi uso Photoshop CS6 che pesa 3.07 GB

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2018 ore 10:26

A volte mi chiedo se ci sia un cartello o un accordo implicito per rendere meno performanti le nuove versioni dei software con l'hardware vecchio, basterebbe ottimizzare per le nuove CPU ma non per le vecchie. Questo potrebbe spingere all'obsolescenza. Pensieri complottisti in pieno periodo elettorale

Che Microsoft, Apple, Adobe,AMD, Intel e compagnia bella non siano d'accordo nel cercare di spingere il cambio, solo gli illusi e gli ingenui ci credono. ;-)

Una cosa che ho notato è che TUTTI i sistemi operativi Microsoft, dal Windows 2000 in poi, hanno sempre subito una sorta di "invecchiamento" causato dai Windows Update, obbligatori per legge nelle aziende, dai software nuovi sempre più "pesanti", perché aggiungono funzionalità e devono essere costantemente aggiornati per motivi di sicurezza, anche questi per legge (Codice della Privacy europea).

Ricordo qualche anno fa che un cliente che utilizzava un vecchio computer con Windows XP si lamentava che era diventato incredibilmente lento da oltre 6 mesi. Dopo una analisi gli dissi che non c'era nulla di strano nel computer, il s.o. era semplicemente diventato più pesante con gli aggiornamenti da un anno a questa parte.
Risposta: Ok, domani ordino un computer nuovo.
Questo è l'atteggiamento che i Big si aspettano dalle aziende, anche perché un dipendente che ci mette il doppio del tempo a fare una attività su un computer lento, è un costo aziendale doppio che rimane finché non si sostituisce il computer con un altro più performante.

Oggi siamo al punto che i computer che le aziende hanno acquistato, per i loro impiegati, 3 o più anni fa con Windows 7, in genere Intel i3, i5 o similari AMD, stanno diventando sempre più lenti, anche a causa del pesante antivirus, anche questo obbligatorio per legge e per la propria sicurezza, quindi molte aziende iniziano a sostituire il loro parco macchine con macchine recenti e Windows 10.

In uno studio di avvocati che hanno 25 computer acquistati tra il 2008 ed il 2014, ora tutti aggiornati a Windows 7, sto sostituendo tutti gli HDD meccanici con i più performanti SDD, in questo modo il computer sembra rinascere.
Certo, è un passaggio intermedio prima del cambio vero e proprio, ma il costo è decisamente inferiore del cambio dell'intero parco.

Ripeto, chi pensa che questi fenomeni di "invecchiamento" siano naturali e non "forzati", per me è un ottimista ingenuo. ;-)

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2018 ore 10:58

Nella discussione c'è tutta una gran confusione tra Obsolescenza programmata degli apparati, Manutenzione Programmata degli apparati, Senescenza degli apparati e Sabotaggio degli apparati.

- L'Obsolescenza programmata è gestita dalle aziende da sempre, almeno negli ultimi 50 anni, ed è applicata in fase di progetto, ti immettono qualcosa sul mercato quando hanno già nel cassetto il progetto nuovo di un apparato che fa lo stesso lavoro, l'apparato nuovo ce l'hanno già, magari da mettere a punto, ma il progetto come sistema c'è già, e lo immetteranno sul mercato tra un certo, e ben definito, periodo di tempo.

Tutta le serie di motori diesel Euro 1 - 2 - 3 ...oggi, se non erro, siamo al 6, è obsolescenza programmata, idem per le classi di consumo degli elettrodomestici, gli iPhone, gli SmartPhone, e tutto quello oggi che cambia modello a cadenza regolare, incluse le fotocamere, certe ottiche, etc.

- Se nell'apparato ti mettono un contatore di qualcosa, ore, copie, cicli, magari scopate per un materasso, di tutto di più, e poi l'apparato deve andare in manutenzione per recuperare la piena funzionalità, quella è solo manutenzione programmata.

- Se un apparato è progettato per una durata ben definita, ore, cicli, etc, e poi cessa di funzionare, quella è senescenza programmata, e si parla di ciclo di vita programmato.

- Se ti ci ficcano un contatore di qualsiasi tipo, e dopo un certo numero di ore, cicli, etc., l'apparato va volutamente fuori caratteristica, quella è invece sabotaggio, è t ruffa.

La Apple doveva imporre il cambio della pila ai trabiccoli suoi, non rallentarli.

Comunque, il confine tra la tr uffa e ciclo di vita programmato è molto labile, è sfrangiato.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2018 ore 11:16

Anche la nostra vita è programmata, sia essa obsolescenza o senescenza: siamo tutti destinati a morire, prima o poi. MrGreenMrGreenMrGreen

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