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Canon 7d Mk iii...







avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 18:51

La diffrazione è data dall'ottica come può essere influenzata dalla densità dei pixel?

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:22

Nelle prime pagine si è parlato dell'otturatore e ho un dubbio stupido ancora da capire: quando si usa il live view non è per forza sempre aperto? Quindi perché la macchina deve fare rumore a scattare, anche se poco?


si, in LV l' otturatore è sempre aperto ed è cosi che deve essere per poter inviare l' immagine al visore, ma....

tieni presente che il generico otturatore meccanico delle reflex e delle ML, è composto da 2 tendine, la prima che "scopre" il sensore/pellicola, la seconda tendina che lo "ricopre", l' azione combinata di questi due elementi è stabilita dall' impostazione del tempo di scatto.

La maggioranza delle mirrorless per fissare l' immagine deve: chiudere l' otturatore, resettare il sensore, aprire l' otturatore con la prima tendina, chiudere la seconda tendina in base ai tempi prefissati, scaricare l' immagine e riaprire l' otturatore per rivedere la scena in LV, per cui il rumore che ne deriva è la somma di tutti questi movimenti meccanici
Alcune ML invece, hanno la prima tendina elettronica che fissa l' inizio dell' esposizione (silenziosa), la seconda tendina è meccanica e chiudendosi fissa l' esposizione, successivamente si riapre per consentire la visione in LV, in teoria questi otturatori sono meno rumorosi.
L' ultima tecnologia presente solo in alcuni modelli sia entry level che professionali è quella di avere entrambe le tendine elettroniche, come i cellulari o le compatte, solo in questo caso si ha un' otturatore completamente silenzioso, ma si introducono altri "difetti", visibili nelle immagini con oggetti in forte movimento che possono causare distorsioni....ma questa è un' altra storia.

avatarjunior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:28

È la (piccola) dimensione del pixel che rende influenzabile (l'immagine, nitidezza della) dalla diffrazione a partire da diaframmi via via più aperti al calare del pixccsel

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:28

La diffrazione è data dall'ottica come può essere influenzata dalla densità dei pixel?

banalmente....un sensore risoluto "amplifica" il difetto dell' ottica, per il semplice fatto che essendo più risoluto, nel momento in cui si va ad ingrandire l'immagine sia a video che su carta ne "amplifica" il difetto.

edit, sotto c'è tutto un discorso su un parametro ottico che si chiama "circolo di circonfusione" che ho capito ma non ti saprei spiegare MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:34

it.wikipedia.org/wiki/Circolo_di_confusione

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 22:52

Il concetto del circolo di confusione lo conosco. Ma mi sembra ovvio che le immagini vanno osservate nella loro interezza, se all'aumentare del numero di pixel continuiamo a guardare l'ingrandimento al 100 per 100 tutti i difetti si noteranno di più. Se devo fare una stampa di una data dimensione e ritengo che 12 megapixel sono sufficienti, perché se uso un sensore con 24 megapixel dovrei avere problemi di diffrazione? Ovviamente mantenendo lo stesso obiettivo con la stessa apertura.

user92023
avatar
inviato il 19 Ottobre 2018 ore 23:32

@Miki. Se vai su TDP, ed apri la sezione dedicata alle fotocamere, vedrai, nelle specifiche tecniche di ognuna, che è indicato il limite della diffrazione. Constaterai di persona come, all'aumentare del numero dei pixels (ed alla conseguente diminuzione della dimensione degli stessi), il valore della diffrazione si abbasserà di conseguenza. Ciao. G.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 1:42

Un po vecchio, ma...
www.phme.it/blog/2010/02/10/ph-aq-diffrazione-e-megapixel/

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 6:24

Poi dopo l'inutile problema della diffrazione, diamo anche una svolta al mito pixel/rumore...

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2947490

Anche perché... ribadisco... in fuji come hanno fatto con l'xt3? E la Sony come farà con la nuova apsc? Probabilmente rimane ovvio che è più semplice progettare meno mpx con meno iso..

avatarjunior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 6:33

Se devo fare una stampa di una determinata dimensione... aumentare i piccsel non mi serve e nemmeno sono penalizzato dalla diffrazione.

Le megapizze servono per aumentare la dimensione di stampa!

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 7:44

Aspetto con ansia la mk lll.... per prendermi la ll ad un prezzo favorevole MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 8:03

Premetto che non voglio imporre la mia idea.
mi sembra di capire, dall'articolo link di Giobol, di non avere scritto un eresia. Non sto parlando di foto scattate con diaframma tutto chiuso, ma di foto eseguite con aperture medie, al limite della diffrazione. Sempre nell'articolo, che ho letto molto velocemente e rileggerò con calma, spiega che ancora i sensori sono lontani, come densità, dal limite diffrattivo.
Inoltre nell'articolo si introduce un altro elemento, anzi una precisazione che spesso avrei voluto fare io, che la diffrazione non è legata all'apertura relativa dell'obiettivo ma dalla sua effettiva dimensione. Se ne può dedurre che, per esempio, su di un sensore apsc se usassi una lente per FF potrei usare un diaframma più chiuso che se usassi una lente dedicata al formato ridotto.
Giannidl andrò anche sul sito che suggerisci.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 12:31

Teniamo però presente che i link riportati da me e Dettofatto sono comunque piuttosto datati: 2010 il mio, 2009 l'altro.
A quei tempi i 18 Mpix mi pare che fosse il massimo nel settore APS-C. Oggi abbiamo 50 Mpix in FF, pari a 20 in APS-C, e 24 in APS-C.
Il fatto che Canon abbia limitato l'ISO standard a 6400 sulla 5DsR e Sony abbia abbassato a 12 Mpix la serie A7s non penso che sia un caso....

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2018 ore 13:37

Qui', la diffrazione, ve la potete calcolare:

www.photopills.com/calculators/diffraction

A 30mpx su aps-c, la cominciate chiuso il diaframma a F6.7. In alcuni ambiti e su soggetti a primo piano come l'avifauna si chiude anche oltre. Con le conseguenze del caso. E' una questione di PDC per avere tutto a fuoco.

Per la stampa invece, cambia molto il discorso e si inizia a vederla su F16/F18.

avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2018 ore 16:06

Se ne può dedurre che, per esempio, su di un sensore apsc se usassi una lente per FF potrei usare un diaframma più chiuso che se usassi una lente dedicata al formato ridotto.

What? Eeeek!!!

Comunque qualcuno sa spiegare che svantaggi reali ci sono ad avere più pixel a parte il peso dei file? Se alcune foto vengono poco nitide si possono sempre sottocampionare, mentre non si può mai fare il contrario di ingrandire foto ottime ma meno definite in partenza per avere più dettagli!

Inoltre l'alta risoluzione serve anche a ridurre artefatti da conversione analogico/digitale come l'effetto Moiré! È lo stesso motivo per cui nell'audio (a una dimensione si capisce più facilmente) non è vero che bastano i 40 kHz del teorema di Nyquist anche se l'orecchio umano sente fino a 20. Se l'audio professionale arriva a 192 ci saranno dei motivi, mica i tecnici audio esperti sono tutti dei ×!
Dimostrazione semplice: un'onda sonora da 17 kHz come la campionate a 40? È chiaro che viene distorta per cui non basta un valore solo doppio della frequenza più alta ma serve molto di più per garantire di non fare casini con tutti i valori che non hanno multipli accurati.
users.wfu.edu/matthews/misc/DigPhotog/alias/

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