| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 15:19
Il titolo lungo stile canzone di Battisti dell'album "Amore e non amore" non ci sta, quindi lo scrivo qui sotto: Blog personale: post n°25 Oggi una signora al supermercato ha pesato due finocchi singolarmente mentre io ero distratto da una ragazza con l'impermeabile color crema al caffè e calze a righe orizzontali nere e blu Sapete che Lucio, Lucio Battisti ha scritto delle canzoni strane con titoli lunghissimo come ad esempio "Seduto sotto un platano con una margherita in bocca guardando il fiume nero macchiato dalla schiuma bianca dei detersivi" oppure "7 agosto di pomeriggio. Fra le lamiere roventi di un cimitero di automobili solo io, silenzioso eppure straordinariamente vivo"?
 Tornando in topic oggi sono andato a ritirare un pacco all'amazon Lockers e intanto sono entrato un momento nel supermercato. Mentre ero in coda alla cassa una signora davanti a me aveva preso due finocchi, non li aveva però messi nel sacchetto ma li aveva pesati uno ad uno attaccandoci l'etichetta sopra. La cassiera le dice qualcosa, io sento solamente un pezzo di frase perché ero distratto da una giovane donna nella cassa a fianco. Indossava un'impermeabile color crema al caffè e delle calze blu e nere a righe orizzontali. Da quel che ho capito la cassiera chiede alla signora dei finocchi di non metterla in difficoltà e le cheide se poteva prendere un sacchetto. Uno di quelli nuovi biodegradabili. Così lei ha poi fatto. Al momento non ci ho pensato, per via della ragazza dall'impermenabile. Ma dal 1 gennaio 2018 anche per la futta sono obbligatori i sacchetti biodegradabili. Infatti la legge 123 del 3 agosto 2017 ( qui il link www.cliclavoro.gov.it/Normative/Legge-3-agosto-2017-n123.pdf ) parla proprio di questa introduzione. Non solo specifica che il costo deve essere a carico degli acquirenti e che deve apparire nello scontrino. (chissà poi perché). "2. Le borse di plastica di cui al comma 1 non possono essere distribuite a titolo gratuito e a tal fine il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d'acquisto delle merci o dei prodotti trasportati per il loro tramite." La legge (a meno che non l'abbia letta male), non obbliga a utilizzare il sacchetto quando si acquista un prodotto ortofrutticolo. Infatti ce ne sono alcuni che vengono venduti senza sacchetto con l'etichetta direttamente sul prodotto, come ad esempio meloni, angurie, banane, cocco, ananas e altri frutti. Quindi a meno ce non ci siano disposizioni particolari di quella catena, io posso prendere un frutto, metterci sopra l'etichetta e andare alla cassa. Non è detto che chi va in un supermercato debba comprare grandi quantià. Prima dell'introduzione di questa stranalegge mi è capitato di comprare 1 sola mela e non prendere il sacchetto di plastica, ci ho attaccato l'etichetta sopra. Ci sono anche supermercati con casse dove puoi passare direttamente prodotti senza l'ausilio una cassiera. Certo potrebbe essere un problema d'igene qualcuno potrebbe dire; questo a discrezione di ogni catena. Mettere dei prodotti ortrfrutticoli sul nastro trasportatore della cassa dove ovviamente ci sono dei batteri e dei residui chimici (di detergenti) non è il massimo. Ma in realtà stiamo parlando prodotti sfusi e scoperti in luoghi dove passano migliaia di persona ogni giorni. Ma il punto qual è? Intanto se qualcuno leggerà questo topic dovrà dire il suo parere in merito a questa legge. Secondo, penso di ritornare in quel supermercato, comprare una mela, metterci sopra l'etichetta ed andare alla cassa. Giusto per approfondire. Terzo: rivedrò la misteriosa donna con l'impermeabile? |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 16:21
Esattamente come dice rent il costo del sacchetto è insito già sul costo della frutta/verdura. Facendo un esempio: prendi una mela e la pesi costo 96cent, di questi 96cent 94 è il costo della mela e 2cent quello del sacchetto che tu l'abbia preso o no Ho lavorato in un supermercato quindi mi è facile immaginare che per le cassiere non sarà un bel periodo. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 16:29
Basta che non sia come quella volta, parecchi anni fa, in cui per Legge vennero modificate le caratteristiche obbligatorie dei registratori di cassa per ben due volte a distanza di circa un anno; poi si venne a sapere che il ministro che aveva caldeggiato le modifiche era azionista di una delle principali aziende produttrici di ... indovinate cosa? |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 16:33
In effetti sì è vero il costo sacchetto (per motivi pratici penso) è automatico. Sarebbe interessante vedere la differenza però nei prodotti con già sopra l'etichette, tipo zucche e altri prodotto ortofrutticoli. Non capisco però il senso di far pagare per forza al consumatore il sacchetto o quantomeno farlo risultare sullo scontrino. Posso capire se fosse un deterrente per far notare il consumo di sacchetti e cercare di farli diminuire. Solo che io non sto comprando un sacchetto ma il contenuto. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 17:45
è una vaccata e basta. Come tutte quelle che stanno facendo ultimamente. Ma il sacchetto non biodegradabile che c'era prima lo trovavano sotto le piante? Non costava produrlo? Beh, finalmente adesso abbiamo il costo del sacchetto vecchio (occultato col prezzo della merce) e anche quello pubblico (il biodegradabile). E se io mi portassi la borsa da casa? |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:02
ma è cosi difficile non comprare frutta e verdura al supermercato? io sono anni che (quello che non mi produco in azienda) vado a prenderlo in vari negozietti aperti da commercianti siciliani, calabresi, pugliesi (e so che è roba italiana). mi compro la frutta e verdura che mi manca mandando a cagare la grande distribuzione, la mer.da che vende e tutti gli str.onzi politici, amici di politici, ruffiani di politici che ci sguazzano dentro. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:03
Andare dal fruttivendolo e lasciar stare i supermercati. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:11
Essendo la "Novamont" produtrice dell'80% dei sacchetti biodegradabili,ed essendo "Novamont" di una amica della Leopolda di Renzi,avendo Renzi fatto tappa con il suo treno nella azienda "Novamont" ecco spiegato il tutto,mettici pure il divieto di riutilizzo dei sacchetti usati,quindi favorirne il consumo=2+2=4. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:13
Insomma la fotocopia di quello che avevo scritto io. A pensare male si fa peccato, ma ... |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:19
Vivo a Genova Non è una battuta! Al mercato Orientale da tempo usano la carta per consegnarti la frutta e verdura, se ti danno i sacchetti devono obbligatoriamente indicare il costo sullo scontrino. La miavfornaia se ti consegna il sacchetto di plastica ti addebita il costo sullo scontrino. Credo che al supermercato sia obbligatorio il sacchetto di plastica per avvolgere la frutta e la verdura. Scrodged Sei troppo sensibile al fascino femminile fai attenzione se usi contanti in quanto molte belle cassiere ti danno un resto inferiore. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:25
“ Andare dal fruttivendolo e lasciar stare i supermercati. „ I fruttivendoli tra l'altro usano spesso i sacchetti di carta. Così come al mercato. Volendo e potendo anche a andare nei vari frutteti a comprare direttamente, quello che viene chiamato Km0 che è la filiera corta. Comunque la stranezza rimane. Il fatto che quei sacchetti debbano essere per forza pagati dal cosnsumatore e quindi conteggiati nello scontrino. Perché leggendo la direttiva europea (recepita dalla legge italiana) non sono riuscito a trovare un punto dove ne parla. Ho dato uno sguardo veloce. eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32015L0720 |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:27
I sacchetti saranno fatti dal cugino di Renzi che ci guadagnerà sicuro, ma almeno adesso non ci saranno più persone che se ne approfittano usando ciò che prima era gratuito (con scene vergognose di persone che si rubano i rotoli interi al reparto frutta e verdura) e non biodegradabile per qualsiasi cosa, compreso il riciclo dell'umido. Almeno mi auguro che ci sarà meno plastica in giro. Se i negozietti di quartiere vogliono continuare a regalare (anzi fornire un servizio in più rispetto ai freddi supermercati della grande distribuzione) i sacchetti, come succede ora, credo troveranno il modo. Mc |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:30
Quella è la legge europea.. Magari appena sbarcata in Italia è stata recepita aggiungendo l'obbligo di far pagare il sacchetto al consumatore e indicarlo nello scontrino. Comunque sono d'accordo con la filiera corta, cortissima, e a km0. |
| inviato il 03 Gennaio 2018 ore 18:31
Capotriumph se ti porti il sacchetto da casa non avrai bisogno del sacchetto alla cassa (che di solito costa 10 centesimi). Se invece compri la frutta o la verduta il prezzo del sacchetto è già nel prodotto che compri. Cmq ce gente che per non pagare il sacchetto alla cassa, quello da 10 centesimi, si intasava le tasche del giaccone di sacchetti della frutta e verdura perché gratis, magari ora la smettono. I sacchetti cmq hanno un costo e in ogni caso le aziende devono rientrare di questo costo, in un modo o nell'altro. Anche l'esorcente sotto casa può dirvi di non farvi pagare il sacchetto, gli basta mettere i pomodori a 30centesimi in più al kg e il gioco è fatto |
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