| inviato il 29 Febbraio 2020 ore 9:50
Il telemetro era e rimane il miglior sistema di messa a fuoco manuale per ottiche luminose nel range più utile (28-50).
Inoltre, una volta che si è impara ad usarlo, rende veramente la macchina fotografica un'estensione del corpo, , soprattutto il cervello, che i vari automatismi invece spengono. Ad esempio: pre-imposto la distanza di messa a fuoco, senza distogliere lo sguardo dal soggetto (memoria muscolare), poi metto a fuoco in maniera precisa con il telemetro centrale e, nel ricomporre, mi piego indietro di quei pochi cm che bastano ad ottenere il fuoco perfetto in posizione decentrata (memoria muscolare). Ovviamente, per ottenere questa memoria muscolare, occorre molto allenamento.
Ecco perché le Leica a telemetro hanno tanto successo: sono un'estensione del nostro corpo.
Detto questo, non vedo molto utile il telemetro, nato con la pellicola, con i nuovi sensori da 40 Mpixel. Fino ai 24 della mia MP, e fino a 50 mm, invece lavora bene e non richiede particolari/frequenti tarature. |
| inviato il 03 Marzo 2020 ore 18:36
“ Le LEICA sono tutt'altro che l'estensione del ns. corpo.
Sono caso mai l'estensione del ns. ego. „
questa è buona. Me la rivendo... |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 0:56
Tonygo, ognuno ha l'estensione del corpo che si merita....che poi il corpo include anche la mente, per cui capisco benissimo che ci sia anche chi ha bisogno di automatismi e di ausili specifici. Lo dico con comprensione e rispetto.
Detto questo penso che tu non abbia mai usato un grandangolare Leica su Sony, altrimenti non scriveresti che lavorano bene, Techart o meno... |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 8:56
Usato un grandangolare Leica su Sony?
Certamente no!
Sarebbe per me offensivo ...
Diciamo che ho usato almeno una decina di ottiche Leica ed almeno una cinquantina di altre marche ...
E funzionano quasi tutte benissimo.
Dico quasi perchè alcuni esemplari (per tutti il VOIGTLAENDER Color Skopar 21/4 che è il peggiore in assoluto) con alcune fotocamere (la A7R mk I° in particolare) soffrono di color casting e di vignettature.
Cosa questa risolta (o quasi, ma il quasi vale praticamente solo per il critico VGT 21/4) in particolare dalla A7R.2 e successive (e dalla A7S e A7S.2 che hanno le celle a nido d'ape più grandi, avendo solo 12 MPS).
Il problema è dovuto al fatto che le ottiche per le range finder non sono (di solito) retrofocus e quindi hanno la lente posteriore molto vicina al sensore (lo Jupiter 12, od il Biogon Zeiss di cui è la copia, ad esempio fa paura: sarà a 5mm, forse meno).
Il risultato è che i raggi luminosi arrivano con un angolo molto piccolo (molto inclinato) sul sensore ed ai suoi lati collidono con le cellette che proteggono e separano i singoli fotodiodi, creando il problema citato.
Cosa più evidente con gli elevati MPX (36 per la A7R mk I°) e praticamente assente per i 12 MPX delle A7S e S.2, ed assente anche per i nuovi sensori "rovesciati" della A7R.2 da 42MPX e successive A7R.3 (non ho la A7R.4, che tra l'altro ha anche un altro sensore, per cui non so: parlo sempre solo di cose provate di persona).
Ovviamente con tutti i grandangoli delle LEICA R e delle reflex in generale, il problema non si pone minimamente, perchè sono tutti retrofocus, dovendo essere utilizzati su tiraggi intorno ai 45 mm (contro i 27,8 di Leica M ed i 18 di Sony E-Mount).
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| inviato il 04 Marzo 2020 ore 12:39
“ VOIGTLAENDER Color Skopar 21/4 „
Fa schifo anche sulla Leica M9 (bordi tutti magenta) |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 13:47
“ Peccato però che tutto il loro parco ottiche e tutto quello del mondo (o quasi) si possa utilizzare in autofocus sulle mirrorless SONY di fascia alta con il TECHART PRO...
Cosa gli sarebbe costato mettere un marchingegno simile in una LEICA di oggi, me le devono proprio spiegare. „
Un tempo c'era la reflex contax che faceva diventare i vecchi zeiss autofocus muovendo la pellicola, che alla grossa è il concetto del techart.
Funzionava, ma aveva parecchi problemi di resa con quegli obbiettivi (numerosi) che si affidano al movimento relativo di gruppi di lenti per mettere a fuoco: in pratica le prestazioni ottiche peggioravano abbastanza perché si usava un obbiettivo in modo diverso da quanto calcolato.
Domanda: non c'è questo problema anche con techart e leitz? Forse i leitz non usano quel sistema di messa a fuoco dei vecchi zeiss? |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 19:27
Sono pochi gli obiettivi per telemetro che rendono bene su Sony e, comunque, quasi tutti hanno una resa diversa rispetto a Leica.
Ciò e dovuto alla pila di filtri posti davanti al sensore che su Leica misurano circa 0,2 mm su sony 2 mm.
Questo porta a diversi problemi con la curvatura di campo, in primo luogo, dei grandangoli - siano o meno retrofocus (non tutti i grandangoli sono simmetrici per esempio il 35 zeiss zm 1,4 non lo è e di contro è uno degli obiettivi che più soffre del problema) - ma, anche, a seconda del progetto con le focali più lunghe (il voigtlander 75 1,5 su leica ha una resa molto migliore).
In pratica se si mette a fuoco al centro ai bordi risulta sfocato (e viceversa).
Quindi, salvo modifiche invasive della sony, della nikon o di qualsiasi altra ml - ivi inclusa la SL – l'unico modo per utilizzare a pieno le ottiche per telemetro è utilizzare con un corpo Leica.
Per quanto riguarda il techart si può usare anche con obiettivi con elementi flottanti, basta mettere a fuoco a mano anche in misura non precisa e lasciare alla macchina la messa a fuco di precisione (che poi è quella più complessa). |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 19:52
Vero Giuseppe.
L'ho scritto anch'io più di una volta.
Ma di tutto ciò molte persone se ne fregano.
A molti basta sapere di avere un Leitz attaccato a una Sony, come se questo facesse in qualche modo la differenza. Il resto non conta.
Personalmente, la soddisfazione e la goduria che avevo quando usavo il telemetro da un po' di tempo non ce l'ho più e mi mancano molto. Ciò non toglie che oggi le mie fotografia non siano di qualità né migliore né peggiore di prima. Godo solo un po' di meno a produrle... |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 13:54
Infatti ragazzi.
Le mie ottiche Leitz stanno attaccate molto più spesso alle mie vecchie Leica a telemetro (che vanno dal 1930 per arrivare al 1986) che alle mie Sony...
Ma ciò non toglie che si possano usare con soddisfazione (conoscendole e capendole) anche in AF su Sony con il TAP. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 20:37
Il sensore Leica, oltre ad uno spessore minore dei filtri, rispetto a Sony (non lo sapevo, ma mi fido), ha delle micro lenti studiate ad hoc per le ottiche Leica, oltre ai profili relativi, per le correzioni SW.
il tutto fa si che, ad esempio, un 35 Lux FLE (quindi non un grandangolo estremo) sia perfetto su Leica, mentre su Sony (io ho esperienza solo sulla prima A7, poi venduta proprio per questo motivo), ai bordi va proprio male. Il 35 Lux pre-asferico, invece, andava bene.
Ora, oltre la MP-240, ho una Canon R, e mentre il 35 Lux va male come sulla Sony, il 18 SE, va stranamente bene, ma non è perfetto. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 22:07
Le micro lenti Leica da quello che ho capito erano necessarie con i vecchi sensori non retroilluminati (tipo quello della m9 della 240 e della prima serie di a7) per ridurre il color fringe.
Con i nuovi sensori invece il problema non dovrebbe essere tanto rilevante, tant'è che modificati i filtri più o meno la resa degli obiettivi dovrebbe essere equivalente (in parte questo posso confermarlo avendo una sony a7r2 modificata e sei lenti a telemetro tra cui il 25 zm che è uno degli obiettivi più critici).
Il problema è che una modifica che costa, fanno solo negli USA (o almeno in eu io non ho trovato nessuno) con tutto quello che ne consegue in termini di dazi e iva (se non stai attento corri il rischio di pagarli in sede di importazione sull'intero valore del prodotto), invalida la garanzia e cosa più importante stara completamente il bilanciamento del bianco (che in post il 90% delle volte occorre correggere).
Quindi a conti fatti a mio parere gli obiettivi Leica (e più in generale tutti quelli per telemetro) andrebbero utilizzati su corpi Leica.
Poi, ciò non toglie che alcuni si possano usare con soddisfazione anche su sony.
Il 50 cron (come pure il 50 Zm sia planar che sonnar – ho il primo ed ho avuto modo di provare gli altri due) ad esempio funziona bene su qualsiasi sony… |
| inviato il 07 Marzo 2020 ore 8:32
Il problema esiste solo per i grandangoli, per l'inclinazione elevata dei raggi luminosi.
Con le A7R.2 e A7R.3 il problema scompare o quasi, grazie al diverso sensore.
Giuseppe che modifica ha fatto alla A7R.2?
Hai cambiato il filtro anti alias?
Fammi sapere e grazie.
Tony |
| inviato il 07 Marzo 2020 ore 8:51
Quindi una a7r rende meglio di una a7 liscia quando si usa vintageria in genere?
Non presenta più aberrazioni cromatiche? |
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