| inviato il 20 Dicembre 2017 ore 16:43
Non é mia abitudine trattare d'arte. Non ho i mezzi e in genere sto a guardare chi davvero ne parla con competenza. Per la vostra salvezza da un mio abominio, riporto pari pari un articolo che riguarda una certa censura, quella che si abbatte talvolta sull'opera artistica, codificandola, classificandola e attribuendogli un ruolo senza comprendere se sia necessario imporlo. L'idea di proporre il pezzo nasce intorno alla qualità di alcuni commenti, in questo forum ma anche altrove e persino nei quotidiani, con i quali, novelli censori si rifiutano di leggere talune opere. L'articolo, da consumare con pazienza e sino in fondo, porta una domanda: Who am I? (chi sono io). Un quesito, secondo l'articolista, in cui l'arte risulta rivelatrice. Ma la cosa interessa o preferiamo censurare, apponendo certezze, piuttosto che porci dei dubbi. L'articolo lo potete leggere QUI. Auguro una buona Lettura. A margine vorrei evidenziare che il sito, da cui é tratto il pezzo, avvicina molto molto bene scritto e immagini. Propongo oltremodo la visita allargata. Un saluto. |
| inviato il 20 Dicembre 2017 ore 21:33
Mi sembra più una diatriba accademica tra l'autrice del pezzo e l'autrice della contestata petizione. Entrambe mi appaiono dare troppa importanza ad una mostra, considerando quel che gira su internet, disponibile senza neanche pagare il biglietto. Pensare che qualcuno di questi tempi possa rimanere scioccato o turbato per aver visto un quadro del genere che viene proposto è, a mio modesto avviso, clamorosamente ridicolo. Non mi stupisce che la petizione parta da un Paese estremamente bacchettone, e che in certi ambiti, come vediamo questi giorni, prende per oro colato le lamentele di molestie avvenute decenni prima senza alcuna prova o indizio. Comunque condivisibile su tutti i fronti il contenuto dell'articolo. |
| inviato il 20 Dicembre 2017 ore 22:43
Concordo con Watson, mi sembra che tra le due ci sia qualcosa di più di due divergenti opinioni. Personalmente mi trovo più vicino al pensiero di chi scrive ma c'è un passaggio che non approvo: "La presunta moralità dell'arte è un tema che ha sempre fatto discutere – anche persone che di arte non ne capiscono niente, ma che si sentono sempre in dovere di esprimere la loro opinione sulla piazza" Di arte credo che tutti possano discuterne, e il concetto di 'capire' un'opera d'arte è puro snobismo. Un'opera dell'ingegno artistico umano non deve essere capita ma deve suscitare emozioni. Arrogarsi il diritto di poter esprimere un giudizio in virtù di studi, denaro o popolarità è, a mio avviso, presunzione. |
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