| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 17:10
Trovatemi un Mac con un av installato.
L'unico motivo per farlo è per non infettare macchine win a cascata.
La leggenda del Mac poco diffuso e quindi meno appetibile è appunto una leggenda.
Se le swhouse che sviluppano av dovessero campare su quelli per Mac sarebbero fallite tutte.
Dati di fatto  |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 17:23
Caro Heisenberg99 “ La dimostrazione è semplice: fino a una quindicina di anni fa non esisteva alcun produttore di antivirus per mac, adesso si. „
Forse un po' di storia farebbe bene... “ In May 1989, Symantec launched Symantec Antivirus for the Macintosh (SAM).SAM 2.0, released March 1990, incorporated technology allowing users to easily update SAM to intercept and eliminate new viruses, including many that didn't exist at the time of the program's release „
E ancora “ Il primo virus propriamente detto comparve nel 1982: si trattava di Elk Cloner, un programma scritto nel 1982 da Richard "Rich" Skrenta per il sistema operativo Apple DOS del personal computer Apple II „
Quindi è vero che i virus per Mac ci sono sempre stati, Apple però si è sempre sforzata di creare aggiornamenti di sicurezza! |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 17:32
“ Io sono un cosiddetto "pro" da diversi anni e credo di non aver mai elaborato una foto con un portatile ... Anzi, mi chiedo proprio come facciano ... „
io elaboro tranquillamente anche su un 13 pollici, non vedo dove sia il problema :)
E mac o win non fa differenza, l'importante è che lo schermo sia ottimo. E magari che ci sia lo slot per le SD, integrato!  |
user139161 | inviato il 22 Dicembre 2017 ore 17:53
“ Trovatemi un Mac con un av installato.
L'unico motivo per farlo è per non infettare macchine win a cascata.
La leggenda del Mac poco diffuso e quindi meno appetibile è appunto una leggenda.
Se le swhouse che sviluppano av dovessero campare su quelli per Mac sarebbero fallite tutte.
Dati di fatto „
No.
I tuoi non sono dati di fatto, sono opinioni, mi spiace.
Grafico a caso sulla diffusione dei Mac.
Gli antivirus per Mac esistono.
Io ripeto che non voglio trasformare questa discussione in "Windows vs Mac" perché non avrebbe semplicemente senso, vorrei solo che non venissero dette castronerie spacciandole per fatti. |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 18:09
Non sono opinioni è l'esperienza di milioni di utenti Mac dove questo problema semplicemente non esiste. Non ho detto che non esistono virus per mac.
Qui ci sono molti utenti Mac. Sentiamo quanti hanno un av installato.
spider-mac.com/2016/07/09/i-virus-per-mac-si-stanno-diffondendo-bisogn
Non dico castronerie e per cortesia modera i termini. |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 19:52
“ Arch+i3 nessuno? „
Sto adorando i3 Gaps e Openbox!
L'unica cosa che mi tiene ancora vincolato a Apple è Logic Pro. |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 6:37
I Mac sono più "sicuri" dei pc con Windows e questo è un dato di fatto , non una castroneria o una leggenda.
Per capire il perché bisogna sapere come funzionano i sistemi operativi Unix-based come MacOS, che lavora in modalità sandboxing.
In parole molto povere, vuol dire che l'ambiente MacOS mette a disposizione dell'applet solo un sottoinsieme controllato e limitato delle effettive risorse del computer sul quale il programma è in esecuzione, impedendo quindi alla applet di eseguire operazioni potenzialmente "pericolose" per l'integrità del sistema.
Il funzionamento è paragonabile ai compartimenti stagni di una nave che impediscono il dilagare di acqua o gas nello scafo.
Su Windows invece i programmi e le applicazioni (o parte di essi) NON sono "isolati". A meno che non lavoriate con ambienti virtuali, essi hanno il libero accesso all'ambiente operativo e il rischio che possano arrecare danni al sistema (e all'hardware) è reale e molto più elevato che su MacOS.
Su Windows il livello di sicurezza del sistema è delegato principalmente alla consapevolezza dell'utente, in secondo luogo ad elementi terzi, come i "recinti" creati dai browser web e dagli antivirus.
Con l' User Account Control , Microsoft ha provato ad introdurre una sorta di sandbox che impedisce ai programmi in installazione di modificare file di sistema senza avere il permesso esplicito dell'utente o dell'amministratore del sistema. Rispetto a un sandbox vero, però, non offre grande sicurezza perché i programmi possono essere eseguiti in background ed avere comunque accesso a tutti i file presenti nel disco del computer. Per come è strutturato, ciò non può mai accadere su MacOS.
Senza contare poi che praticamente tutti i computer già assemblati, corredati di sistema Windows, contengono bloatware (tonnellate di sw inutili che ti mettono per forza quando compri un pc Windows), che assieme ai browser web e alle installazioni pirata sono i principali vettori di virus e attacchi informatici di ogni genere. Per cui sarebbe sempre consigliabile fare subito una installazione "pulita" del sistema (quindi acquistare una licenza Windows a parte / ulteriore costo da aggiungere al computer che nessuno mai cita e non si capisce il perché!) al momento dell'acquisto di un pc.
Tutte queste schifezzuole sono estranee al sistema Apple.
Ora, dire che il MacOS è inattaccabile è come dire che un transatlantico è inaffondabile. Se guardiamo al caso sfortunato, anche il Titanic (che aveva 16 compartimenti stagni) è affondato. Ma il caso è entrato nella storia però!
Ovvio che esistono antivirus anche per Mac, ma questo non invalida il discorso. Mentre su MacOS, per i motivi suddetti, dell'antivirus ne puoi fare tranquillamente a meno (mai installato uno in vita mia), su Windows, per i medesimi motivi, è altamente consigliabile installarli e questo porta ad altri quesiti (quanto sono efficienti questi av e quanto ti rallentano?).
Un Mac oggi può essere "affondanto", ma per verificarsi ciò dovrebbe essere bombardato dalla marina militare inglese dell'hacking con virus creati apposta per distruggerlo!
Le probabilità che MacOS affondi, rispetto Windows che invece naviga senza compartimenti stagni, sono di gran lunga inferiori. D'altro canto ciò non vuol dire che con Windows affondi di sicuro, basta utilizzare le giuste precauzioni e usarlo in un determinato modo.
Io utilizzo entrambi i sistemi da parecchi anni e con Windows mi è capitato solo una volta (qualche anno fa) di beccare il virus malefico sui miei computer, cosa che non mi è mai accaduta sul Mac. Però se allargo la prospettiva anche alla cerchia delle persone che conosco le cose cambiano e non è questione solo di attacchi virus. Nel corso degli anni di pc non miei "infettati" o incasinati di spazzatura e conflitti vari ne ho visti a valanghe e ne vedo ancora oggi...parenti/amici che hanno qualcosa che non gli funziona o addirittura il pc impallato e che ti chiedono di aiutarli a dare una "sistematina" sono all'ordine del giorno. Sono in pochi quelli esperti che sanno evitare certi problemi e/o risolverli da soli e comunque il controllo e la manutenzione del sistema, oltre al classico "formattone" da fare ogni tanto, servono sempre su Windows. Tutte cose di norma estranee ai Mac anche dopo molti anni di utilizzo intenso.
È banale dire "a me non è successo mai niente" o parlare dei casi personali. Il discorso non è personale, ma è legato alla diversa struttura dei due sistemi che hanno livelli di "sicurezza passiva" (quindi vulnerabilità) molto diversi tra loro, dovuti proprio alla natura del codice e non all'evento fortuito.
Per inciso: il caso citato prima in cui "scarichi una foto e ti si fo77e il il computer" su un Mac è attualmente impossibile.
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| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 8:03
Riguardo alla maggiore diffusione del Windows è presto detto. C'è ancora oggi il monopolio di MS su tutti i pc "da supermercato". Chiunque pre-assembli un pc ci sbatte sopra il Windows semplicemente perché è il SO per client generico per eccellenza e poi perché....non c'è alternativa nel mercato attuale dei pre-assemblati che non siano Apple!
Il dato è viziato dal fatto che i pc di fascia bassissima (200-600€), che io chiamo "usa e getta", hanno appiccicata sopra la licenza OEM di Windows che i produttori di pc pre-assemblati sono i primi ad essere costretti ad acquistare in quantità industriali per rivendere i propri prodotti, per cui è ovvio che la diffusione da "accesso web" sia maggiore.
Discorso completamente diverso è quello dell'utente "che sceglie", la categoria specifica di utenti professionisti come il fotografo o coloro che lavorano in ambito multimediale o grafica, che è appunto il target preso in oggetto in questo topic mi pare.
Bisognerebbe vedere tra questi qual è la percentuale di diffusione dei Mac rispetto a Windows. In base alla mia esperienza direi più Apple che Microsoft, ma non saprei dove reperire lo studio analitico che lo confermi e francamente non mi interessa! |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 8:28
Grazie Makexaos per la dettagliata spiegazione |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 10:25
Ottima spiegazione.
Aggiungerei che da El Capitan in poi Gatekeeper non è più aggirabile con una semplice spunta nelle impostazioni di sicurezza ma si deve lanciare un comando apposito dal terminale il che non è alla portata di tutti.
Su Windows UAC lo puoi disattivare con un click e in molti lo fanno.
Una sorta di Black List esiste già su Mac ed è costantemente aggiornata da Apple in remoto, basta che il Mac sia connesso a una rete. Il file si chiama XPtotec.list.
Su Mac l'utente root non è mai attivo. Lo devi fare con una scelta ben precisa e non è assolutamente il modo standard di operare.
Tutti quelli che conosco io si loggano nel proprio PC come amministratori il che comporta non pochi rischi.
Diciamo insomma che l'utente è la prima difesa del proprio sistema e che su Mac è meno favorito nel compiere azioni sconsiderate.
Nelle ultime versioni di macOS anche la library è stata 'nascosta' agli occhi dell'utente e vi assicuro che molti utenti non sono in grado di trovarla eppure bastano due click del topo.
Questa la dice lunga sulla filosofia Apple in termini di sicurezza. Può non piacere e molti infatti la schifano, ma in un mondo dove la fruizione dei contenuti deve essere rapida ed immediata e soprattutto alla portata di tutti, e non solo dei più esperti, porta i suoi frutti.
Le chiavette usb sono un altro grande veicolo di infezione spesso usate soprattutto in ambito fotografico per portare foto alla stampa o scambiarsi dati tra amici colleghi.
Basta un file chiamato “autorun.inf“ nascosto in coppia con un exe o simile di solito situato all'interno di una cartella recycler per infettare un PC in modo rapido e silenzioso. La minaccia è talmente subdola che in molte grandi aziende è vietato l'uso delle memorie esterne e le porte usb sulle macchine client sono inibite o assenti.
Inutile dire che queste minacce essendo al 99% scritte per l'ambiente Windows e per quanto detto sopra sono del tutto innocue per Mac.
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| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 13:03
Elaborare una immagine con qualsiasi portatile ( mac o Wind) non é nella mia ottica, con 1000 euro ti fai un pc fisso con un monitor full Hd potente che qualsiasi portatile mai arriverà. |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 13:15
E poi a bordo campo o in sala stampa con il fisso una valigia in più ecc ecc |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 13:23
eh Raoul...poi arriva un giorno che la scrivania con il tuo bel fisso dove avevi la tua workstation devi farla volare dalla finestra per far posto alla stanzetta della bimba...li ho due scelte, o comprare una casa più grande o prendermi un portatile |
| inviato il 23 Dicembre 2017 ore 13:25
Io manco ce l'ho il posto per la scrivania |
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