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Chiacchierata intorno alle ottiche da diaproiezione


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avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2017 ore 13:49

Per la potenza allora diciamo che fino a 10 m , un 250w li regge , oltre bisogna andare sui Götschmann.



Ciao Mario,
se devo essere sincero io non sarei così pessimista amico mio, secondo me con 250 W si può tranquillamente proiettare anche fino a venti metri.
Per quella che è la mia esperienza (con i miei Kodak Ektapro chiaramente) io personalmente ho proiettato fino a un massimo di poco più di 13 m, per di più adoperando la lampada a mezza potenza, e non ho avuto problemi di sorta.
A onore del vero va precisato che la lampada da 300 W, adoperata a 1/2 potenza, non sviluppa solo il 50% della potenza luminosa ma circa il 60%, quindi siamo intorno a 180/190 watt, e in queste condizioni, ovviamente a patto di adoperare ottiche che aprano almeno a f 2.8, sinceramente non ci sono problemi né in termini di luminostà vera e propria né, tantomeno, in termini di ottimale distribuzione del fascio luminoso.

A mio avviso il problema è piuttosto un altro, e cioè che la piacevolezza della proiezione non è data solo dalla qualità intrinseca dell'ottica e dalla potenza luminosa della lampada di cui disponiamo, almeno altrettanto importanti sono l'architettura della camera di proiezione, la sua verniciatura, la funzionalità del condensatore, l'efficienza del sistema di raffreddamento e infine, non meno importante, la presenza o meno di un ottimo filtro anticalore.

Ebbene caro Mario, se l'efficienza di tutti questi singoli elementi è ai massimi livelli ti posso assicurare che si può tranquillamente operare non solo fino a dieci metri ma almeno fino a venti metri di distanza, e molto probabilmente anche di più ... arrivando addirittura a 25 se non anche 30 metri.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2017 ore 9:15

Per i Carousel e gli Ektapro ho dovuto utilizzare gli zoom, di qualità inferiore ai fissi sicuramente, ma quando portavi in giro le proiezioni non sempre eri a conoscenza degli spazi disponibili, per cui gli zoom erano molto comodi. Anche su un Pradovit 2000 ho montato un Vario Elmar 110-200/3,5.



Ciao Graziano,
sulla qualità degli zoom da proiezione esiste una grossa variabilità prestazionale perché se è vero che, in genere, essi siano meno nitidi delle focali fisse è vero pure che esistono modelli di qualità davvero alta.
Per quella che è la mia modesta esperienza gli zoom Kodak sono mediamente di qualità molto alta, il 75-120/2.8 per esempio è uno di questi e normalmente è considerato il migliore in assoluto nella sua categoria; il Golden Navitar 70-125/2.8 - purtroppo dalle nostre parti i Navitar sono obiettivi ben poco conosciuti - è alquanto superiore al Kodak, superiore al punto da essere ritenuto pari ai fissi (a sentire quelli della casa sarebbe in grado di rivaleggiare addirittura col SuperColorplan); il Kodak 100-200/3.5 ha una nitidezza in asse all'altezza del Colorplan ... purtroppo però perde molto nella zona media e ai bordi; il Kodak 87-200/3.5 invece mostra in asse la stessa nitidezza del 100-200 ma la mantiene anche nella zona mediana e ai bordi ... in sostanza se non fosse per lo stop in meno in termini di luminosità massima sarebbe pari al Colorplan.
Al contrario dei Kodak invece i Leica sono su un livello decisamente più basso: il Leica PRO 100-300/3.5 - da molti considerato il migliore fra gli zoom della casa - è ottica decisamente scadente, scadente al punto che dei due esemplari che ne ho avuti (due fondi di magazzino, su un lotto di sei esemplari, acquistati letteralmente a prezzi di saldo in Inghilterra) il primo mi si è letteralmente smontato in mano mentre lo avvitavo sul proiettore, il secondo invece, che fortunatamente non mi si è smontato in mano avvitandolo sull'Ektapro, alle varie focali ha mostrato una nitidezza scandalosamente più bassa rispetto al Kodak 87-200/3.5 e ovviamente neppure alla lontana paragonabile a quella offerta dagli Elmarit PRO 120/2.8 e 150/2.8
Onestamente non conosco gli zoom Zeiss ... ma non mi risultano migliori dei Leica!

avatarjunior
inviato il 26 Dicembre 2017 ore 18:23

Diebu (Diego)
auguri e buone feste.
Io ti ospiterei volentieri per una proiezione ma non sono attrezzato per il medio formato.
E' vero è impossibile proiettare in verticale, ho provato e mi sono reso conto che non si può oltre una certa pendenza (mi sono bannato da solo infatti!). Tale idea malsana mi era venuta in mente perchè durante un'installazione avevo visto un Ektalite messo in forte pendenza (forse anche oltre 45%) ... ma come è possibile? Bisognerebbe apportare modifiche particolari o intervenire sull'ottica?

Paolo:
auguri e buone feste anche a te, ho capito perfettamente le motivazioni relative all'impossibilità di proiettare in verticale. Su altri lidi mi hanno risposto che esistono aggiuntivi ottici che applicati davanti all'obiettivo trasformano il tutto in una sorta di lavagna luminosa tramite uno specchio che riflette l'immagine in alto come se fosse un mirino reflex semplificato. Certo forse ciò è possibile, ma la qualità ne risente; d'altronde se la finalità di un'installazione è l'effetto artistico tutto ciò può anche aver senso.

avatarjunior
inviato il 26 Dicembre 2017 ore 18:23

Con riferimento alla potenza del proiettore necessaria, è vero tutte le variabili da te enucleate sono importanti.
A tal proposito secondo te, se a breve distanza (inferiore a 5m) proietto con un proiettore da 250w poco efficiente (ma sufficiente) e uno sovrabbondante (es, 400w efficiente) cosa cambia nella distribuzione della luce? Il contrasto aumenta o diminuisce? E sulla leggibilità delle ombre? Il più potente le chiarisce ma allora l'mmagine tende ad appiattirsi? Se puoi, illuminaci.

Questi: www.kxcamera.com/N-75-125.html e www.kxcamera.com/K-75-120-28a.html
sarebbero gli zoom più indicati?
Per il Leica PRO 100-300/3.5 buono a sapersi così lo scartiamo subito.

Durante questi giorni di assenza non ho dormito ma ho trovato questi test:

fotomix2.altervista.org/testlensdia/2.htm

Gustati la tabella con calma e poi, se ti va di condividere le tue opinioni, accomodati.
A me certe valutazioni mi lasciano perplesso , ma tali tests sono affidabili?
Buona lettura.






avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2017 ore 19:33

Non ne sono certissimo ma direi che nel secondo caso (400W e efficiente) il contrasto diminuisce poiché aumenta la leggibilità delle ombre, è vero che aumentano anch e le luci però qualcosa mi spinge a pensare così. Forse si può parlare di "contrasto petcrpito"? Esiste questa cosa? Ritengo che le ombre chiuse diano un'idea di maggiore contrasto.

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 12:32

No Diego, in una diapositiva proiettata il contrasto, ossia la differenza di densità fra la zone in luce e quelle in ombra, è e rimane sempre quello nativo ... a parità di distanza di osservazione cambia solo la luminosità.

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 14:06

Ok, infatti come ho scritto era più una sensazione che una convinzione, grazie della conferma di ciò.

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 16:49

In buona sostanza la maggiore o minore potenza luminosa serve solo a garantire una maggiore distanza operativa utile, quello che maggiormente importa è che la diapositiva sia sempre perfettamente esposta, la qual cosa significa che si può ammettere, adoperando una pellicola come la Velvia e solo come extrema ratio, una tolleranza massima di 1/3 di stop in sovra o sotto esposizione rispetto a quella considerata l'esposizione ottimale.
Con una diapositiva del genere, e con una lampada da soli 150 Watt, si può proiettare tranquillamente fino a 8 o anche 10 metri di distanza con ottimi risultati.
Resta inteso però che tutti gli altri elementi necessari a rendere fattibile il tutto siano anch'essi molto efficienti.

avatarjunior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 17:13

Quindi, riassumendo se non ho capito male, il contrasto (inteso come differenza di stop o rapporto tra luminanze) tra la parte più chiara e quella più scura della dia proiettata non dipende dal flusso luminoso emesso dal proiettore a parità di distanza. Intendi questo?
Quindi per es. se punto lo spot (o il luminanzometro) sul bianco più luminoso e sul nero più scuro, calcolo il contrasto a 10 m con 150w di lampada e poi ripeto il calcolo con stessi parametri ma lampada da 400w (pari efficienza) alla stessa distanza ottengo lo stesso rapporto di contrasto. O no?

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 18:58

Mario il contrasto, ossia la differenza fra la zona più chiara e quella più scura della dia proiettata resterà sempre lo stesso ma ovviamente, se proietti alla medesima distanza, l'immagine proiettata dalla lampada da 400 W risulterà più chiara di quella proiettata dalla lampada da 150 W.

Allo stesso modo però se con la lampada da 150 W, un obiettivo 50/2.8 a due metri di distanza, e con la lampada da 400 W, un obiettivo 150/2.8 da sei metri di distanza proietti due diapositive uguali, in entrambi i casi ne otterrai non solo lo stesso ingrandimento, pari a 93x140 cm, ma entrambi gli ingrandimenti saranno pure della stessa identica luminosità.

avatarjunior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 20:46

Sei stato chiarissimo.
Se quindi io passo da una lampada da 150w a una da 400w ( a parità di distanza, ottica,focale, apertura ed efficienza ecc...) allora la luminanza delle varie parti dell'immagine proiettata aumenta nella stessa proporzione: cioè se i neri si schiariscono del 20% , i bianchi pure restando così invariante il contrasto.

Non so se hai visto questi test: fotomix2.altervista.org/testlensdia/2.htm
ti sembrano attendibili?


avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 22:09

Non so se hai visto questi test: fotomix2.altervista.org/testlensdia/2.htm
ti sembrano attendibili?




Ciao Mario,
si, li ho visti i test ma non saprei dirti quanto possano essere attendibili.
La realtà è che alla fine i redattori stilano un giudizio che mi sembra frutto più di valutazioni personali che non il risultato scientifico di misurazioni accurate e attendibili.
Oltretutto laddove parlano di risolvenza invece di assegnare un voto perché non hanno riportato quella che, secondo le loro misurazioni, è l'effettiva capacità di risoluzione di ogni singolo obiettivo?

avatarjunior
inviato il 27 Dicembre 2017 ore 22:23

Ecco, infatti te li ho sottoposti perchè avevo questo dubbio: se un numero non esce da uno strumento di misurazione scientifica è un numero del lotto. la tabella che avevi messo tu tratta da Nadir era invece più comprensibile dato che ogni numero indicata una grandezza misurata.
In alcuni proiettori ho visto che vengono montate ottiche Schneider cinelux AV, tu le conosci? Ce ne sono alcune da considerare seriamente? La maison non è l'ultima arrivata, ma su di esse si trova poco.

avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2017 ore 9:14

Non lo so Mario, le ottiche Schneider godono di ottima fama ma francamente, non avendole mai adoperato di persona, non saprei dirti quanto poi siano effettivamente all'altezza del nome che portano.

Per esempio posso assicurarti che in effetti il Kodak 87-200/3.5 è chiaramente un eccellente obiettivo (tralaltro lo affermano pure nel test postato da te), ma posso assicurartelo perché oltre a possederne due esemplari l'ho pure provato a lungo e al cospetto di altre ottiche di chiara fama ... alla fine in casi come questi la parola di un nessuno come me vale come quella di chiunque altro, con l'unica differenza che se tu, fidandoti del mio giudizio chiaramente, effettui un acquisto che poi non ti soddisfa appieno puoi sempre sbugiardarmi in diretta mondiale ... mentre quei redattori, scusa, chi li conosce? Cool

avatarjunior
inviato il 28 Dicembre 2017 ore 19:15

Paolo:
lasciando perdere quei numeri che mi sembrano di dubbia provenienza, vorrei invece riportare l'attenzione sui fissi (che a me interessano di più dato che non devo adattarmi ad altri ambienti, ma posso spostare il proiettore per adeguarlo allo schermo).
Tra di essi uno che merita di essere analizzato (oltre quelli precedentemente citati) è il Kindermann 2,4/90 MC-B (Docter-Optics). In varie discussioni viene sovente citato come uno degli obiettivi di riferimento del piccolo formato.
Su di esso non ho numeri, ho solo raccolto opinioni tutte lusinghiere, mi piacerebbe dunque conoscere anche la tua.

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