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Paragonare lo sfuocato del nostro occhio al diaframma su ff?


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avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2012 ore 11:56

Con questa domanda vorrei chiedere, lo sfuocato che ha il nostro occhio a quanto verrebbe paragonato a un diaframma su ff?
mi spiego meglio: tenendo un solo occhio aperto e mettendo a fuoco su un oggetto, si nota che il resto e sfuocato.
Su FF per ottenere lo stesso o simile sfuocato a quanto bisogna tenere il diaframma con un obiettivo normale?
spero abbiate capito anche se non sono stato molto chiaro MrGreen
Grazie

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2012 ore 12:11

La visione oculare umana ha caratteristiche e specifiche intrinseche che differiscono in alcuni aspetti fondamentali dalle tecnologie visive sviluppate nei dispositivi, in special modo, elettronici, ma con una certa approssimazione è possibile comparare le specifiche biologiche in termini applicativi su scala tecnologica mediamente in questo modo:
risoluzione: 5Mconi (equivalenti a 5Mpixels a colori) + 100Mbastoncelli (equivalenti a 100Mpixels bianco/nero)
profondità colore coni: 10 000 0000 (nel range dello spettro del colore visibile umano)
profondità colore bastoncelli: 2 (b/n)
definizione visione: 50 CPD (cycles per degree, equivalenti alla distinzione di una coppia di linee di 0.35 mm da 1 m)
contrasto: da 100:1 statico a 1 000 000:1 dinamico con tempo di risposta di circa 4 secondi (necessari all'adattamento)
apertura: da f/8.3 a f/2.1 con tempo di risposta fino a 30 secondi (necessari all'espansione/contrazione)
ampiezza angolo visivo: 155°h e 120°v (a parte la zona cieca di Mariotte, ovvero l'area d'innesto del nervo)
frames al secondo: 60 fps o 60 Hz (necessari all'elaborazione cerebrale e per la piena potenzialità visiva). Se frequenze sotto i 25?30 Hz possono dare l'impressione di sfarfallio, frequenze oltre i 100?120 Hz contribuiranno in maniera limitata o non contribuiranno affatto al miglioramento dell'esperienza visiva a causa del fenomeno della persistenza delle immagini sulla retina (permanenza retinica).

Per contro, con la tecnologia elettronica si è sempre tentato di riprodurre l'occhio umano con un sensore sempre piu' miniaturizzato e con sempre maggiore risoluzione: allo stato dell'arte 2012, il più performante misura 26,5 x 21,2 mm con una risoluzione pari a 33Mpx, e in grado di riprendere 120 fps.

Fonte Wikipedia

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2012 ore 12:20

tenendo un solo occhio aperto e mettendo a fuoco su un oggetto, si nota che il resto e sfuocato.


Se oggetto ed occhio sono più distanti di pochi centimetri, direi che c'è qualche problema.. La profondità di campo dell'occhio umano è enorme, e un vero sfocato si può notare solo a distanze minime e di sera ( a pupille dilatate). Per cui direi ( a spanne) che la focale è intorno ai 20mm, diaframma max circa f/2 su un sensore circolare di diametro sui 3cm...

EDIT: visto ora il post di mac.
Aggiungo che la definizione (acuità visiva) è come riportato solo nella piccola area centrale (fovea) della retina ricca in coni, mentre le aree periferiche, dove sono presenti la gran parte dei bastoncelli, è assai minore.
In realtà poi il discorso è più complesso, in quanto esistono canali separati per il discernimento ombra/luce (contrasto), colore, sensibilità al movimento (ovvero non esiste il "pixel" dotato di tutte le informazioni su luminosità e colore).
Se vogliamo, esiste persino una funzione "hardware" di sharpening, agente già a livello retinico, che tende a delimitare chiaramente i recettori stimolati da quelli che non lo sono, aumentando il contrasto sui contorni luce/ombra.
E l'integrazione centrale consente (a partire da sensori "puntiformi"), tramite semplici connessioni, la distinzione di contorni (contrasto lineare luce/ombra), direzione del contorno (ovunque sia situato), posizione sulla retina del contorno, e così via fino alle funzioni più complesse, distinzione di forme, movimento, riconoscimento di pattern caratteristici (volti, mani, ecc..).
Questo per dire che la retina potrebbe essere paragonata a un sensore digitale (molto vagamente), ma l'elaborazione centrale è piuttosto distante dai sistemi fotografici finora sviluppati. Al contrario, il sistema ottico dell'occhio è molto semplice e cercando online si trovano vari modelli che ne descrivono schema e indici di rifrazione

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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