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e dopo la morte?


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user14286
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inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:17

quindi ormai sei un buddha...

avatarsenior
inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:35

no, dovrei avere ancora qualche tempo per poterlo diventare, magari qualche miliardo di anni.

user14286
avatar
inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:38

ma no. se hai superato la visione convenzionale, come sembri affermare, è fatta.

avatarsenior
inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:41

non direi. ho ancora un mucchio di errori naturali fortemente incarnati. ho i miei egoismi belli vegeti, i miei attaccamenti a cose frivole.
credo che la mia condizione sia solo un buon passo per vivere più serenamente quello che mi resta di questa vita, poi occorre ricapitolare sulla successiva e non vedo le premesse per fare molto meglio.
è un po' come avere l'epicondilite ma sapere che tempo due anni passa.
il percorso è comunque interessante come nel viaggiare il viaggio è il senso forse ancor più del punto d'arrivo.

avatarsenior
inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:52

Penso, se non ricordo male, di aver fatto almeno 25 di anni di sperimentazioni e ricerca su questa questione e altri temi correlati. sono arrivato ad una mia complessa opinione non per fede ma per un lungo processo logico un po come dice Ooo
per me è stato un processo logico, abbastanza complicato
, io aggiungo anche doloroso.
Ora non ho e non voglio avere la verità intasca ma vedo con sufficiente chiarezza dove prima c'era buio e posso dire che c'è sempre, comunque, molto da scoprire intorno ad una realtà apparentemente fisica, quello che succede dopo la morte è l'ultima delle mie preoccupazioni.

avatarsenior
inviato il 12 Dicembre 2017 ore 23:57

un mucchio di errori naturali fortemente incarnati. ho i miei egoismi belli vegeti, i miei attaccamenti a cose frivole
.

Ben detto, le tendenze del desiderio tecnologico di questo forum incarnano perfettamente il concetto che si voleva esprimere e vale, ovviamente, ancor più a livello generale nella mentalità occidentale.

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 0:01

si certo, il dolore l'ho omesso, ma c'è, sempre, per tutti.
rinascendo soffrirò di nuovo, è un po' come dire che se sei un ciclista e stai 6 mesi fermo devi di nuovo farti un mazzo tanto per tornare alle ultime prestazioni.
D'altronde è una crescita che non funziona con la memoria, anche la memoria la lasci assieme ai tuoi affetti, al computer, la casa, ecc...
ti porti dietro solo l'essenza.
funziona così.
se ti portassi dietro anche la memoria sarebbe un vero disastro, ci sarebbe un surplus di conoscenze tecniche, contingenti, che al posto di aiutarti nel percorso di crescita ti depisterebbero.
Diverresti come una specie di essere umano mostruoso con una conoscenza di vita di mille o duemila anni che riuscirebbe ben poco ad occuparsi delle cose che servono ad evolversi spiritualmente.
parlo per me e per i miei livelli.

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 0:17

ti porti dietro solo l'essenza
. per fortuna che è così, sai che casino altrimenti !
Aggiungo che noi umani abbiamo il vizio di coltivare poco le virtù, io per primo . . ; se fossimo tutti un po più virtuosi e compassionevoli andrebbe meglio . . . in giro vedo il degrado avanzare.



avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 7:15

per vivere più serenamente quello che mi resta di questa vita, poi occorre ricapitolare sulla successiva e non vedo le premesse per fare molto meglio


magari praticando quello che è scritto nel Bardo Thodol qualche salvezza "last minute" può verificarsi ;-)

comunque una sorta di memoria ce la portiamo eccome, il più delle volte latente, lo dimostra l'evoluzione del progresso tecnologico (per così dire) le nuove generazioni hanno sempre un'approccio migliore al nuovo rispetto ai "vecchi", perchè? Perchè da sempre chi nasce ha almeno due cicli di riincarnazione in più del genitore.Per questo da sempre i genitori/nonni dicono semplicemente: che svegli i bimbi d'oggi rispetto a noi.
E poi le rinascite possono essere distanti centinaia di anni, per cui è meglio imparare di erbe di pietre di natura che te le porti dietro rispetto a windows 10 MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 11:04

sai RobBot, il buddha ha fatto il suo passo che oltre ad essere una cosa del suo percorso è qualcosa che riguarda l'umanità e lui ne è una sorta di testimone ed esempio per gli altri.
Dopo questo passaggio dell'umanità, non ha senso a mio avviso ragionare in termini personali. Infatti nel buddhismo di parla di bodhisattva.
it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva

avatarjunior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 11:40

qui inizia e qui finisce .... dopo ci sono solo mille miliardi di secoli di buio

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 12:15

sai RobBot, il buddha ha fatto il suo passo che oltre ad essere una cosa del suo percorso è qualcosa che riguarda l'umanità e lui ne è una sorta di testimone ed esempio per gli altri.
Dopo questo passaggio dell'umanità, non ha senso a mio avviso ragionare in termini personali. Infatti nel buddhismo di parla di bodhisattva.
it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva


tutti i veri "illuminati" lavorano per l'umanità e sono testimoni ed esempio per gli altri. Dopo di loro l'umanità non è stata mai uguale a come era prima, il Buddha, il Cristo, Maometto hanno inseganto le loro vie rispettivamente la compassione, l'amore e la preghiera (in manera molto sintetica) il loro era un misticismo vero.

Dopo questo passaggio dell'umanità, non ha senso a mio avviso ragionare in termini personali. Infatti nel buddhismo di parla di bodhisattva.


cerco di non ragionare in termini personali, lo faccio quando si parla di cammino spirituale che ritengo al mille per mille essere un percorso personale lavorare sul proprio Karma è una cosa lavorare su quello degli altri e su quello collettivo è un'altra.Poi la mia vita mi ha portato a scegliemi un maestro vivo per la mia visione del percorso che stò compiendo.

namastè ;-)




user14286
avatar
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 12:38

aaaahhhh, ma allora se si tratta solo di snocciolare bei concetti sono bravo pure io.
l' esame di teoria l' ho superato da un pezzo, la pappardella sull' ego la conosco a menadito, ma mi manca (come a tutti) il passaggio dove questo ha delle ripercussioni pratiche sulle nostre paure/sofferenze interiori.
E ad oggi non credo esista un solo essere umano che lo abbia trovato.
E' un pò come la storia del medico che dall' alto del suo sapere ti consiglia per la tua salute di non stressarti, di contenerti col cibo e di evitare stravizi, salvo che lui è obeso, fuma, beve, ed è nevrotico...

Come dicevo non c'è uscita; c'è solo una fede come un altra a cui attaccarsi (credere di rinascere, e/o di trovare l' illuminazione nelle prossime vite resta comunque fede, nessun "processo logico").

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 12:56

Riporto un paio di frasi da uno che la morte la vede da vicino ogni giorno in prima persona. Ha anche trattato spesso il tema sul rapporto tra le varie religioni (o di un'entità superiore) in rapporto con la scienza moderna

Ciascuno di noi è libero di crede ciò che vuole e io credo che la spiegazione più semplice è che non esista alcun Dio. Nessuno ha creato l'Universo e nessuno decide il nostro destino […] . Probabilmente non c'è alcun paradiso, e nemmeno alcuna vita dopo la morte. Abbiamo solo questa vita per apprezzare il grande disegno dell'Universo e, per questo, io sono profondamente grato.


Considero il cervello come un computer che smetterà di funzionare quando i suoi componenti si guastano. Non c'è paradiso né aldilà per i computer rotti. È una fiaba per persone che hanno paura del buio (Originale:I regard the brain as a computer which will stop working when its component fail. There is no heaven or afterlife for broken-down computers. That is a fairy story for people afraid of the dark.)


di Stephen Hawking


Voi cosa ne pensate?

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2017 ore 12:59

E' esattamente quello che penso io.

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