RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Proteggere la Fotocamera: Freddo e Condensa _v2.0


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Proteggere la Fotocamera: Freddo e Condensa _v2.0





avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2017 ore 10:59

Grazie per la guida,nella mia Oly se apro lo sportello dove ci sono i connettori ne ho due ,in uno inserisco il cavo per il comando di scatto,ma il connettore hdmi resta bell'esposto aperto e qui credo potrebbe filtrare umidità ,hai qualche dritta per questa situazione.Non vorrei usare il cellulare per le lunghe esposizioni con wifi altrimenti la batteria del tl si scarica velocemente.
Grazie ancora ed un cordiale saluto ciao

avatarsupporter
inviato il 22 Dicembre 2017 ore 11:06

My two cents.

Sci di fondo/ciaspole.
Certo non si va a -30 ma insomma...
Metto la M6 con il 22 in un sacchetto a bolle nello zaino e l'eventuale altro obiettivo (11-22) in altro sacchetto a bolle.
Sono protetti per il trasporto e sigillati quando entro nei rifugi/risalgo in auto in auto.

Ciao.
Mauro.

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2017 ore 12:30

Giovanni grazie per la condivisione davvero un bel post da stampare e mettere nella cartellina segreta MrGreen

Mauro sono molto interessato al discorso baite/rifugi...con i sacchetti a bolle entri ed usci dal rifugio senza problemi? ad esempio entri pranzi riesci e tutto ok? come li sigilli?

avatarsupporter
inviato il 22 Dicembre 2017 ore 12:47

@Next27

Ho acquistato sacchetti a bolle *abbondanti*. Sacchetti non fogli. Il *sigillo* è la piega che dai al sacchetto, nel mio caso la M6 e 22.
Provati 2 settimane fa a -15 (credo, così segnava il termometro dell'auto) alla partenza del giro a piedi.
Nessun problema nel rifugio dove era molto caldo (occhiali da vista inusabili).
Quando sono uscito, la macchina era asciutta.
Per paranoia ;-) avevo avvolto i sacchetti fra il pile di riserva nello zaino prima di entrare.

Uso spesso quella soluzione anche d'estate dove *butto* tutto dentro lo zaino, anche con la 5D4 e 2 obiettivi, ma da quando ho la M6... beh, ho più spazio e meno peso... ;-)

Ciao.
Mauro.

user3834
avatar
inviato il 22 Dicembre 2017 ore 13:37

A me è capitato spesso di entrare in un rifugio caldo dopo aver scattato per un paio d'ore sotto la neve, sinceramente rimettendo la macchina nello zaino ed evitando di riaprirlo nel rifugio non ho mai avuto problemi.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2017 ore 12:06

Mauro grazie per la precisa spiegazione

Dopo Natale vado qualche giorno in montagna vedro' di procurarmi dei sacchettini a bolle Sorriso

avatarsupporter
inviato il 03 Gennaio 2018 ore 12:08

Ciao cari ... eccomi qua appena rientrato in città. Ieri ero nel centro della Lapponia svedese (vicino JokkMokk), e c'è voluto un giorno intero x arrivare in Italia e quindi a casa a Torino. Il viaggio nel complesso è stato buono, anche se non siamo stati fortunatissimi con il meteo notturno e abbiamo avuto poche occasioni per avvistare e fotografare l'Aurora, ma ci siamo divertirti tutti moltissimo, abbiamo fatto molte escursioni, e avuto momenti di luce memoriali. In particolare, le persone che ho accompagnato, che sono ripartite poco dopo natale, se ne sono andate piangendo .. e questa è la parte più bella !! Vuol dire che si è fatto bene il proprio lavoro !!

Ma come sempre, in un gruppo di fotografi, un qualche danno ci deve stare prima o poi, se no vuol dire che non è un viaggio come si deve ;-)
Mi riferisco ad cavalletto genesis che ha perso le gambe ... letteralmente .. e di cui vedete le foto qui sotto.

Per il resto invece è andato tutto liscio. Aver battuto in testa a tutti i partecipanti sul discorso qualità dell'attrezzatura, e attenzione alla condensa + in generale alle condizioni ambientatali, ha dato dei bei frutti ... minimizzando / annullando cioè i possibili problemi di fotografare sul campo, o almeno quelli controllabili.

Abbiamo maniacalmente imbustato l'attrezzatura ogni volta che rientravamo in casa o in auto, e non si sono mai verificati problemi di condensa. nel caso dovessimo maneggiare l'attrezzatura, ad esempio per estrarre le schede siamo sempre usciti al freddo, e per evitare di impazzire con i sacchetti abbiamo quasi sempre lasciato l'attrezzatura in bella vista sulla neve al di fuori dei bar e ristoranti.

In più, visto le temperature molto rigide, ho approfondito e sperimentato alcune tematiche emerse qui, e di cui vi darò ampia evidenza nei prossimi giorni.

PROBLEMA / DANNO :
Abbiamo registrato la rottura dei cardini delle zampe del Genesis di un cliente. Il treppiede in oggetto è il seguente (dalla descrizione di Amazon) : " Set composto da un treppiedi da viaggio leggero e compatto composto dal Genesis ABT treppiede e il Genesis ABH 36 testa sferica "

In pratica ... la temperatura molto fredda (20 circa) e la scarsa qualità costruttiva hanno fatto si, che, con un carico verticale evidentemente eccessivo e leggermente fuori asse, e con i piedi bloccati nella neve (quindi non in grado di scorrere lateralmente), le zampe si siano rotte di netto, staccandosi completamente dal pezzo centrale (dove c'è la colonna e la testa), con una cricca che ha passato completamente l'alluminio in corrispondenza di due cerniere su tre. Il danno ripetuto su due cerniere con le stesse modalità, dimostra come la "fragilità" di queste cerniere sia intrinseca dell'oggetto (da imputare a scarsa qualità progettuale / costruttiva) e non ad un fatto casuale o ad incuria dell'utente.








avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2018 ore 22:26

Eeeek!!!
il carbonio soffre delle stesse problematiche?

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2018 ore 22:39

;-)

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2018 ore 0:10

A me piu' che alluminio quella mi sembra volgare Zama. Per le rotture, che dire, ho visto diversi Gitzo rotti alla stessa maniera.

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2018 ore 21:14

il carbonio soffre delle stesse problematiche?


il carbonio è tutto un'altro materiale rispetto ad un metallo ... è fatto di fibre stratificate ... è più simile al legno di quanto sia al metallo, e di conseguenza quando si rompe, si rompe in modo totalmente diverso dal metallo (se hai presente un incidente in f1 ...)... e se mal progetto si rompe come qualunque altro materiale (ed il carbonio si rompe molto spesso).
è quasi esclusivamente marketing pensare che carbonio sia bene, mentre il resto sia male. il carbonio è sexy e riempie la bocca di tutti, ma è un ottimo materiale solo per certe specifiche applicazioni ed p pessimo per altre, ed in generale ha un sacco di difetti e problemi che ne limitano l'impiego.

in particolare il carbonio ha dei grossi problemi proprio sulle giunture, dove infatti si usano inserti metallici o proprio parti metalliche incollate alle estremità che fungano da cerniera

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2018 ore 21:17

da Stefano Marangoni
Caro Giovanni,
anzitutto grazie per il tema che hai scrupolosamente trattato riguardante la protezione delle apparecchiature e che ho trovato interessante ed utilissimo. Io chiedo un tuo parere sulla strategia da me messa in atto ormai da molti anni:
- non essendo un professionista non inseguo la foto ad ogni costo;
- io avvolgo la macchina ed obiettivo su una ampia pelle di daino di eccellente qualità tipo quelle che si trovano( ...vano?) nei negozi di accessori per auto e la ripongo nella borsa/zaino ben chiusi e con al loro interno poche bustine di silicagel. Finora questo stratagemma ha avuto successo considerando che io fotografo soprattutto con basse temperature (perchè odio il caldo) e con frequenti passaggi dal freddo a luoghi caldi (e viceversa). La pelle di daino è MOLTO igroscopica e protettiva!
Secondo me questo sistema rappresenta un valido riassunto dei tuoi consigli ed un ottimo compromesso sicurezza/comodità. Gradirei molto un tuo parere a riguardo. Grazie


In questo ultimo viaggio ho avuto modo di testare il tuo approccio. Non avevo della pelle, ma ho usato un panno in microfibra. Ho notato che in effetti, avvolgendo un ottica dentro il panno, questo aiuta molto la prevenzione della condensa, tanto che credo che sia un buon metodo quando nn si usa il sacchetto, e ci si affida al solo zaino / borsa.

Tutto ovviamente a patto che il salto di temperatura e umidità sia modesto, altrimenti il sacchetto resta l'unica soluzione.
E resta il fatto che bisogna farlo con tanta cura... mentre il sacchetto è un approccio a prova di stupido



avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2018 ore 10:33

una protezione così potrebbe funzionare?





www.outex.com/

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2018 ore 14:24

Jack_the_kayman .. questa protezione per fare cosa?

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2018 ore 8:49

Caro Giovanni,
innanzitutto grazie per aver condiviso le tue conoscenze! Mi permetto di segnalare la mia esperienza in fatto di tropicalizzazione. Per studio e passione mi diletto a osservare (e fotografare) gli anfibi. Uno dei migliori momenti per osservare queste bestiole è la stagione riproduttiva (che in Friuli inizia in questi giorni e prosegue fino all'inizio dell'estate; dipende ovviamente dalla specie). Ogni stagione trascorro qualche notte sotto la pioggia per osservare questi animaletti che effettuano delle brevi (per noi) migrazioni dai siti di svernamento a quelli riproduttivi.
Fino all'acquisto di una reflex tropicalizzata non mi ero mai sognato di portare con me la fotocamera in tali soluzioni. Nei primi giorni del 2013 mi sono regalato per poche centinaia di euro una mid-level Pentax che da 5 anni trascorre diverse notti sotto la pioggia assieme a me a ogni migrazione. Non nego che le prime uscite ero un po' timoroso di esporre la fotocamera alla pioggia, ma poi il timore è passato. L'unico accorgimento è utilizzare il paraluce per proteggere la lente frontale dalle gocce di pioggia. Gran parte delle foto che scatto in tali situazioni sono utilizzabili solo a fini di raccolta dati in quanto la luce del flash, oltre al soggetto, immortala anche le gocce della pioggia.
Tuttora mi meraviglio della tenuta della fotocamera... vediamo se passerà indenne anche la sesta stagione!
Ringrazio Stefano Marangoni per l'idea della pelle di daino! Finora mi limitavo ad asciugare alla buona con uno straccio l'esterno della fotocamera a fine uscita e a riporla in un luogo asciutto appena rientravo a casa.
Al di fuori di queste situazioni un po' estreme, gli anfibi stazionano per un po' di tempo presso il sito riproduttivo (di notte ma anche senza la pioggia). Se vi piace il genere sono soggetti molto simpatici da fotografare anche perchè spesso si lasciano avvicinare molto dal fotografo dato pensano solo ad accoppiarsi e a difendere il loro territorio. L'unica raccomandazione è quella di evitare di toccarli in quanto hanno la pelle molto delicata.
Un saluto a tutti,
Mario

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me