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Necessità reale o indotta?


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avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 13:30

Veloce, semplice. Ancora più veloce, ancora più semplice. Non basta, serve dell'altro. Di più. Ancora di più.
Sono nato nel 1984, a dicembre, lo stesso giorno di Jim Morrison. A quanto dicono i miei genitori ci fu una grande nevicata quella notte. Ho vissuto l'adolescenza tra gli ultimi anni 90 e i primi del 2000, quando ancora potevi "goderti" lo sviluppo tecnologico (mi ricordo ancora gli anni passati davanti al Sega Mega Drive). Oggi la tecnologia corre alla velocità della luce e più andiamo avanti e più sembra accelerare, anche se la vera utilità o potenzialità ci viene data a spicchi. Siamo davvero sicuri della necessità del nuovo modello di reflex o lente? Hahahah, dove mi sto andando a infilare... sicuramente uno dei quei discorsi lunghi e noiosi, dati per certi, ma che comunque continuiamo ad alimentare, sia attivamente che passivamente, giustificando con l'ovvio e con le nostre carenze necessità che forse ci hanno convinto essere necessarie e pure noi l'abbiamo fatto, convincerci. Non starò qui ad annoiarvi, ma vi invito a leggere quest'articolo dal quale ieri ho trovato nuovi spunti di riflessione. Spero possa essere uno spunto di riflessione anche per voi. Buona giornata a chi sta lavorando, a chi ha finito di lavorare e a chi ancora deve cominciare. A chi ha sofferto o soffre ancora per un litigio, per il lavoro, per un lutto, per amore.

Stefano

www.internazionale.it/opinione/oliver-burkeman/2017/11/08/amish-tecnol



avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 13:52

ho appena scoperto di avere uno spirito amish MrGreen

diciamo che prima di acquistare/utilizzare qualcosa, un pò per spirito, un pò per stipendio non milionario, ci penso molto se quella cosa mi serve davvero, la sfrutto al 100% o comunque è una cosa a cui non posso rinunciare.

poi c'è sempre un lato globalizzato in me, o più romanticamente detto, istintivo, e mi capita di acquistare un qualcosa per il semplice e futile divertimento di spendere.

diciamo però, che i due miei lati contrastanti sono ben equilibrati, e cosi mi ritrovo con qualche libro o cd particolare nella mia modesta collezione, e con un cellulare di 6 anni fa che a mala pena riesce a far girare le app, con una camera oscura, sempre modesta, e un computer apple di 10 anni.


avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:04

Sono nato nel 1965, ad Agosto, e quel giorno non è nato nessuno di importante. A quanto mi hanno raccontato non è successo nulla di meteorologicamente importante quel giorno, e sicuramente non nevicava.. Ho vissuto l'adolescenza quando ancora potevi goderti lo sviluppo tecnologico dei Lego e del Mecano. Negli anni successivi ('90, 2000) la tecnologia si è messa a correre alla velocità della luce (pc, sega mega drive). E mi chiedevo.. sarà necessario mettere l'AF sulla reflex? Avevo scattato fino a quel momento con ottiche manuali...MrGreenMrGreenMrGreen

..Ogni stagione tecnologica è percepita più veloce della precedente e più lenta della successiva...

Buona giornata ad everyone!;-)

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:43

Sega Mega


MrGreen

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:50

..Ogni stagione tecnologica è percepita più veloce della precedente e più lenta della successiva...


Questo non è vero.

Kurzweil: La tecnologia è un processo esponenziale

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 15:12

I migliori qui dentro? I fenomeni da ultimo modello, ma una foto fatta da loro non si è mai vista... anche se hanno 10.000€ di corredo.

Se si sta li a rincorrere il progresso per il puro gusto di possedere tutto ciò che esce al day one, facendolo sembrare necessario, significa che i reparti marketing han fatto proprio un bel lavoro su voi e il vostro ego. MrGreen
Ma poi? Una volta che avete mostrato a tutti in piazza il vostro iPhone X, e che la vostra figura da riccone tecnologico benestante la avete fatta, che vi rimane?
La soddisfazione di essere guardati con invidia dagli altri?
Il gusto appagante di sapere che nessuno ha un determinato oggetto più prestante del vostro?
La consapevolezza che col vostro Galaxy S8 non fate nulla in più che già non facevate con l'S7?
Il sapere che sfruttate la vostra Sony A9 al 10% delle sue potenzialità?

Mah...

user81826
avatar
inviato il 15 Novembre 2017 ore 15:14

Interessante articolo Satifal, stasera finisco di leggerlo, intervengo però per dire che non esiste in realtà alcuna dimostrazione della tecnologia come processo esponenziale e specialmente nel breve periodo la curva non è neanche monotona (in realtà non è detto che lo sia neanche nel lungo periodo).
Mi è piaciuta molto la presentazione del topic da parte di Steve con un "aneddoto" personale. Quello che posso dire della mia esistenza è che mi sembra di essere in un fiume in piena che mi trascina via e solo saltuariamente riesco ad aggrapparmi su qualche tronco lungo il percorso. Serve un lungo percorso personale per affrontare coscientemente il tema proposto. Spero ne venga fuori una bella discussione.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 15:26

Satifal, è vero quello che scrive Kurzweil, è proprio come per l'evoluzione biologica; solo che la natura, di quando in quando, ha riservato ai processi biologici delle botte spaventose, così da obbligarli a fermarsi e ripartire, se non da zero (che sarebbe stato impossibile), quantomeno con ritmi nuovamente rallentati. Prepariamoci ad una "estinzione di massa" anche per la tecnologia MrGreen
Scherzi a parte, forse non sarebbe nemmeno la prima: è già successo almeno una volta, al tempo della caduta di Roma, e ci abbiamo messo 1000 anni per tornare a livelli di conoscenze scientifiche e tecnologiche paragonabili.
Tutto ciò che cresce in modo esponenziale è soggetto prima o poi a impattare in una serie di catastrofici stop; semplicemente per il fatto che ad un certo punto la velocità dei cambiamenti supera quella delle potenzialità di adattamento, e lo stop serve per riequilibrare le cose.

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 15:26

Quello che posso dire della mia esistenza è che mi sembra di essere in un fiume in piena che mi trascina via e solo saltuariamente riesco ad aggrapparmi su qualche tronco lungo il percorso.


Descrizione molto pertinente metaforicamente parlando Sorriso

user90373
avatar
inviato il 15 Novembre 2017 ore 16:00

Il movimento non è altro che la continua ricerca di un equilibrio in continuo riproporsi. Il giorno e la notte, le stagioni, le stelle, l'universo, fanno pensare ad una armonia circolare che ripresenta se stessa pur nel cambiamento. La tecnologia con il suo andamento lineare si affranca da tutto ciò rischiando la caduta. Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 19:22

Il "lato globalizzato" è insito un po' in tutti noi Lesfe ;-)

"Ogni stagione tecnologica è percepita più veloce della precedente e più lenta della successiva".

Mi aspettavo questa affermazione Max Lucotti MrGreen
Si è assolutamente vero, ma in questo periodo storico la tecnologia e l'impatto che essa ha su di noi ha dato il via ad un processo di cambiamento epocale, quindi si va ben oltre le singole generazioni. Lo squilibrio si sta facendo sentire. Daniele Ferrari ha sintetizzato ottimamente:

"Tutto ciò che cresce in modo esponenziale è soggetto prima o poi a impattare in una serie di catastrofici stop; semplicemente per il fatto che ad un certo punto la velocità dei cambiamenti supera quella delle potenzialità di adattamento, e lo stop serve per riequilibrare le cose."

Satifal interessante l'articolo di Kurzweil. L'ho letto, ma credo dovrò rileggerlo perché essendo in viaggio leggo e scrivo dal cellulare, e mi perdo alcuni passaggi Triste

Onestamente io mi ero focalizzato più sulla reale necessità di alcuni oggetti o modifiche dei medesimi, in questo caso attrezzatura fotografica visto il forum e la passione comune, ma si potrebbe fare su qualsiasi altro oggetto. Com'era prevedibile la riflessione si è spaccata in due direzioni: 1. Lo sviluppo tecnologico e l'uomo e 2. Consumismo e marketing. Il primo è sicuramente più corposo, lontano, mentre il primo penso sia più vicino, più semplice da comprendere e quindi da gestire. Mi spiego meglio; sono entrambe argomentazioni
complesse e legate tra loro, ma tra le due se volessi capire davvero le mie necessità in fatto di consumo, sicuramente mi troverei di più a ragionare sul secondo punto. Le frasi dell'articolo di Oliver Burkeman su cui mi sono maggiormente soffermato sono:

"Oggi come oggi, tendiamo a dire di sì automaticamente a qualsiasi novità..."

"Ma la maggior parte di noi sembra essere intrappolata nel paradigma opposto: prima o poi finiamo per adottare le novità semplicemente perché esistono."

"non è inquietante che la logica di base degli amish – adotta una nuova tecnologia solo se ti aiuta a fare quello che ritieni importante – ci sembri così astrusa? "

Ecco, all'ultima frase io aggiungerei: siamo davvero convinti di aver totale consapevolezza nel ritenere più o meno importante un acquisto?
Io non ho risposte certe, ma mi interessa poter condividere queste riflessioni e chissà, uscirne più "ricco".
Ora ho gli occhi a × e vorrei lanciare il cellulare contro una pareteCool

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 22:05

"Oggi come oggi, tendiamo a dire di sì automaticamente a qualsiasi novità..."

Il motivo per cui ho risposto, anche parlando di marketing, è stata questa frase perchè la sento molto mia..

In alcuni ambienti le novitá sono sempre state accolte con diffidenza, nella chitarra ad esempio, lo sviluppo tecnologico non piace, e anche la "globalizzazione" ha portato a svantaggi, quasi sempre.

Nella fotografia, si ha piu scelta, nessuno ti vieta di scattare con le lastre o a pellicola, o di inseguire l'ultimo modello sempre e comunque.

Nella mia esperienza ad esempio, da chitarrista e fotografo, mi sono "accontentato" di due chitarre e due macchine fotografiche, ci sono modelli per entrambi migliori, è vero, piu performanti piu belli e di maggiore qualitá, ma mi baso sulle mie esigenze e per adesso non mi serve altro.

Con la 5D markii ad esempio, ce l'ho da quasi dieci anni, mi si è rotta quando era gia uscita la 3 e ho ripreso una 2 usata. Non perche la 3 era brutta o non potevo permettermela, ma perche la 2 è una macchina che mi soddisfa in pieno e a cui non ho da chiedere altro.
Questo discorso lo faccio con tutto il resto, vestiti auto obiettivi ecc..

Poi subentra un altro discorso, il "manualismo".

È un cincetto che a me sta a cuore, che non si tratta solo di fare cose in maniera pratica e manuale, ma anche di sapere che esiste sempre un'alternativa, magari difficile e impensabile, che non serve piu, ma che non mi piace dimenticare, ad esempio il saper non usare il navigatore, conoscere la regola del 16, sapersi rollare una sigaretta, cose cosi per intenderci.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 22:17

quel che dici tu e l'articolo è vero e mi pare sia sempre stato così.
Quello che ti sottopongo come riflessione dei giorni attuali, mai sufficientemente evidenziato nei mass media, perchè argomento decisamente scomodo, con tendenza al demoralizzante, è quello se e come riuscirà (o non) il genere umano a gestire in termini di sostenibilità il nostro mondo per tutti gli occupanti della terra.
Se continuiamo così sicuramente qualcuno che se la caverà ci sarà, ma potrebbe essere a scapito di molti, o forse di troppi.
La civiltà umana raggiungerà il suo apice quando avrà saputo colmare le differenze e salvaguardato le risorse a beneficio di tutti.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2017 ore 22:48

pienamente d'accordo marmor, e la vedo molto ma molto dura

avatarjunior
inviato il 16 Novembre 2017 ore 0:28

Lesfe, c'è un documentario in cui Jmmy Page, The Edge e Jack White si confrontano. C'é un momento in cui White racconta il suo approccio con lo strumento, ed è molto interessante, perché egli spiega che utilizza per lo più strumenti vecchi, rotti e malfunzionanti, provando a ripararli, con le loro imperfezioni ed imprecisioni lui si diverte, cercando di rinnovare quella passione che spesso ci viene difficile preservare, e poi (sto andando a memoria) sono proprio quelle imperfezioni a rendere unico quel suono, nella sua sfera artistica e produttiva ovviamente.
Marmor, se dovessimo elencare tutti gli argomenti che i mass media occultano o manipolano non basterebbe tutta la notte, neppure la settimana probabilmente Cool
Ma noi possiamo, nel nostro piccolo, fare una differenza. Di questo ne sono certo. Sta a noi trovare un equilibrio tra consapevolezza e tolleranza. E chissà, forse anche grazie a questa tecnologia che ci permette di comunicare, a prescindere dalla distanza, confrontandoci. ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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