| inviato il 14 Novembre 2017 ore 11:07
Grazie! Sarebbe una vera figata averlo anche per gli scanner piani tipo epson... come al solito, se si vuole la qualità, bisogna pagare ahimè |
| inviato il 14 Novembre 2017 ore 11:17
Spero di non infrangere il regolamento, nel caso chiedo fin da ora all'amministratore di eliminare pure questo ultimo mio post, ma nel caso qualcuno fosse interessato e si trovasse nell'area milanese (non posso gestire ricezioni/spedizioni, quindi solo consegna/ritiro a mano) io offro (non è la mia attività principale ma collaterale per recuperare un po' i costi di acquisto e manutenzione dello scanner) questo servizio di scansione con scanner Hasselblad a costi ragionevoli per tutti i formati dal 35mma l 5x4". |
| inviato il 14 Novembre 2017 ore 15:15
Diebu quindi tu mi stai dicendo che conviene andare al laboratorio e chiedere se dai negativi mi possono semplicemente dare il file Raw .fff/3f e poi utilizzare il software per salvarlo e andarci poi a lavorare senza perdita di dettagli in pp? |
| inviato il 14 Novembre 2017 ore 17:10
Si, se hanno uno scanner Hasselblad. Ma dubito che siano disponibili a dartelo, fanno molto ostruzionismo, preferiscono darti un Tif (in genere a 8 bito così risparmiano spazio e tempo nel salvataggio. I tizio del link che ti ho postato (Roberto Bigano) invece offriva questo servizio ma non so se lo fa ancora, mi pare di no, se vuoi informati, lui stava a Verona. Una volta che hai il file .fff (cioè il RAW) lo maneggi come vuoi ma lui conserva sempre anche i dati iniziali; quando sei soddisfatto clicki su "salva" (scegli se 8 o 16 bit e il formato) e quindi lui ti esporta un file con le impostazioni/modifiche che hai fatto. Al contempo nella "storia" del RAW viene salvata (come metadati) questa esportazione, come pure altre esportazioni che potresti fare a partire dallo stesso RAW (ad esempio una a colori, una convertita in B&N, un'altra in JPG, un'altra con soli 8 bit, una con colori più saturi, meno saturi, insomma quante ti pare). Quando vorrai potrai richiamare ognuna di queste esportazioni e visualizzarle; se non avessi più il file che hai esportato basta che selezioni quella che vuoi, che hai fatto suo tempo, clicki nuovamente su salva e magicamente avrai nuovamente il file. Non c'è bisogno che rifai le regolazioni. Inoltre nel file RWA puoi inserire parole chiave per fare la ricerca, ecc. ecc. e tante altre cose. Ma non solo, supponiamo che tu ti accorga dopo aver fatto le varie esportazioni che c'era una macchia di sporco o un pelo nelle foto scansionata, con Photoshop la elimini; a quel punto tutte le esportazioni recepiranno quella correzione e quando andrai a visualizzare di nuove l'immagine e a salvare di nuovo i file in Tiff o Jpg questi saranno puliti. Non hai necessità di fare nuovamente le regolazioni sul file pulito. |
| inviato il 14 Novembre 2017 ore 23:04
Proverò a chiedere ai lab di Roma, ma già conosco i miei furbetti... grazie |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 10:13
A Roma potresti provare a sentire anche questo: www.digitalfidelity.it/ E' dotato di Scanner Hasselblad X5, siccome frequenta e interagisce in un forum (effeunoequattro.net) forse è n po' più elastico e propenso a fornire il file .3F. Tu hai necessità di digitalizzare solo pellicole 35mm o anche Medio Formato? |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 10:40
Diciamo che scatto a volte con le analogiche e quindi praticamente sempre con 35 mm in quelle occasioni |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:11
Riferisco per sentito dire da un amico che passa per esperto: fotografare un negativo analogico con un buon obiettivo macro è meglio di una scansione fatta con uno scanner piano. Sarà vero? |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:17
Detto così la risposta è NO! infatti dipende da molti fattori, prima di tutto con quale scanner si fa il confronto (professionale o un flatbed?): fotocamera (e Mpixel) obiettivo dimensione originale (medio formato? 35mm) e dimensione sensore sistema di ripresa (stabilità, parallelismo, ecc.). Se riprendi un fotogramma medio formato con un 35mm ad esempio hai un sacco di compromessi (ad esempio ridotta gamma tonale data delle dimensioni del sensore); io da una fotogramma 6X4,5 con lo scanner ricavo un file di circa 90 Mpixel, fotografando lo stesso fotogramma con una macchina da (supponiamo) 24 Mpixel credo andrebbero perse un sacco di informazioni. In tal caso alcuni fanno lo stitching di più fotogrammi. Oppure esistono soluzioni altamente professionali ma dai costi che superano di gran lunga quelli di uno scanner professionale.: help.phaseone.com/en/PO/Home/Products/Cultural-Heritage/Camera-Systems E non dimentichiamo che comunque in tal caso si fotografa con un sensore che ha la matrice di bayer (a meno che non sia un multi-shot con pixel shift) con problematiche annesse. La strada del fotografare la pellicola è percorribile e se fatta bene da risultati migliori degli scanner piani (degli scanner dedicati è tutto da vedere), anche in questo caso ci sono varie tecniche, più o meno performanti e più o meno complesse. www.effeunoequattro.net/htdocs/modules/newbb/viewtopic.php?start=0&top www.effeunoequattro.net/htdocs/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=12 |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 14:36
“ Diciamo che scatto a volte con le analogiche e quindi praticamente sempre con 35 mm in quelle occasioni „ quando fanno la scansione con l'Hasselblad ci sono vari "preset" creati ad hoc (alcuni di serie altri che può creare l'operatore) per le varie pellicole (che comunque non alterano il RAW, ma se ti danno il file TIF o JPG invece si), qesti oltre a curve, saturazione, e tutto il resto, hanno anche il livello di "maschera di contrasto" applicato. Se ti danno il RAW non c'è problema poiché se anche quando visualizzi l'immagine vedi la maschera di contrasto applicata in base al preset, questo non è definitivo e prima di salvare il file la puoi impostare come vuoi. Però se ti danno il Tif è molto probabile che venga applicato uno dei preset standard, che a mio avviso (e non solo il mio) hanno una dose eccessiva di maschera di contrasto. Quindi se vuoi il Tif senza nessun maschera di contrasto diglielo prima, ma non solo, questo è molto importante: per disattivarla completamente (solo nel caso di Tif o Jpg, non nel caso del .3F) l'impiostazione della maschera di contrasto NON VA PORTATA A 0 ma a -120. Sarai poi tu con Photoshop a impostarla come vuoi. Se invece ti daranno il 3F allora hai massima libertà e potrai fare tutte le prove che vorrai, ad esempio il preset "pellicola positiva standard" ha una maschera di contrasto impostata a 250 che evidenzia un po' troppo la grana (anche se, almeno dalle 6x6, nella mia esperienza in stampa non è comunque visibile anche con stampe di 40x40cm), io in genere la imposto intorno a 100. L'esempio nella mia galleria è senza alcuna maschera di contrasto. Spero di non averti confuso le idee. Se farai fare delle scansioni e vuoi chiedermi ulteriori informazioni chiedi pure. |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 16:47
Grazie. Si parlava di fotografare un negativo da 35 mm con obiettivo specifico per il macro secondo tutte le buone regole con un apparecchio che ha un sensore da 24 megapixel. Il risultato non era paragonabile ad una scansione professionale, ma, secondo il pseudo esperto, molto meglio dfi uno scanner piano casalingo anche se di buona qualità, roiba da 300 Euro circa. Concordo con il fatto che una scansione a tamburo non abbia rivali. Però l'idea di fotografare il negativo avava suscitato interesse e curiosità. L'argomento m'interessa perchè ho un archivio di 200.000 immagini (70 anni di fotografie, da ragazzino a vecchio come sono) e qualche volta ho la necessità di stampare qualche foto in digitale e vorrei buoni risultati. Grazie per la consulenza e per la competenza su questo argomento sul quale circolano molte idee oscure. |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 17:02
Soprattutto per le pellicole 35mm più vecchiotte (che presumibilmente avranno una grana evidente e quindi una quantità di dettagli relativamente bassa) credo che l'opzione di fotografarle con una buona fotocamera da 24Mp e un buon obiettivo macro (posto che il tutto sia stabile, perfettamente parallelo e la pellicola uniformemente illuminata) sia una buona opzione e sicuramente più veloce dello scanner (se il sistema di cambio pellicola da un fotogramma all'altro è ben studiato e rapido); e sicuramente credo che i risultati (una volta risolti i problemi legati alla temperatura colore e all'eliminazione della maschera arancione nei negativi colore) molto probabilmente saranno migliori che quelli dati da uno scanner economico. buon lavoro. |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 21:47
Si. Grazie. Adoperavo economiche pellicole Ferrania P3. Ai tempi snobbate. Errore. Erano ricche d'argento con una grana molto contenuta. Ho provato qualche anno fà a stamparle con un buon ingranditore Durst Laborator ed i risultati sono stati stupefacenti. A proposito di Ferrania, esistevano diapostive Ferraniacolor, considerate orribili in confronto con le Ektachrome o Agfa CT 18. A distanza di 50 anni sono le uniche che hanno mantenuto bene i colori. Se hai voglia, per curiosità di date un'occhiata alle mie foto qui su Juza, ne troverai un paio fatte negli anni 60 molto ben conservate. |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 22:08
Le guardo molto volentieri, grazie A proposito di Ferrania, immagino che tu sappi che stanno lavorando da oltre 3 anni per tornare a produrre diapositive, per ora hanno fatto il negativo b&n (P30), spero che riescano nella loro impresa, tra l'altro io sono tra quelli che ha partecipato alla campagna di crowdfounding con kickstarter. |
| inviato il 15 Novembre 2017 ore 22:08
Canon EOS 650 + Sigma 50:1.4 ART + Fuji Velvia 100, Scan con Nikon Coolscan 5000 ED. Da una serie di foto fatte a Luglio scorso ad una collezione di kart storici appena restaurati. In questa officina, abbiamo creato un set con 3 luci da studio di cui la luce principale era un Beauty Dish montato su crane che illuminava dalla verticale.
Canon EOS 650 + Canon 135:2, Ilford HP5 400asa, Nikon Coolscan 5000 ED, sistemate nei toni e contrasti in LR.
Banco Ottico Cambo 4x5", Tmax 100, Epson Scan v750 piano, sistemate nei toni e contrasti in LR. Islanda
Banco Ottico Cambo 4x5", Tmax 400, Epson Scan v750 piano, sistemate nei toni e contrasti in LR. Centro di Siena
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