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Da negativo a digitale


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avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 16:40

Sono sicuro che si possa tranquillamente passare dai negativi di una analogica a file digitali... volevo però sapere se vi è qualche perdita di qualità nel passaggio e qualche info utile su di esso per presentarmi al laboratorio preparato e consapevole di quello che sto chiedendo senza rischiare di annuire e basta e magari essere fregato. Graziee

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 18:33

È una "semplice" questione di scannerizzazione. Il laboratorio prenderà i tuoi negativi, che verranno scannerizzerati e invertiti per ottenere dei file positivi.

La digitalizzazione di qualunque cosa comporta a prescindere una perdita di informazioni in quanto il digitale campiona la realtà con una certa densità (pixel per immagini, hz per suoni, ad esempio da cassetta/LP a mp3, il ragionamento è lo stesso). Per gli amatori o i non fanatici però, se il lavoro è fatto bene, le differenze sono spesso invisibili (con dei limiti ovviamente eh! Pensa di nuovo alla questione LP->mp3, quanti notano la differenza? Io magari si, ma magari invece a molti non interessa proprio e non ci fanno caso).

Detto ciò, i problemi principali sono 2:
1) con cosa viene effettuata la scansione: scanner economici, piani, a tamburo... i prezzi di una digitalizzazione variano di conseguenza da pochi euro a 100 e più.
2) come viene effettuata la scansione: una scansione determina quasi sempre una riduzione della gamma dinamica per i problemi di campionamento menzionati prima; quindi se il file viene scansionato ad alto contrasto, i dettagli agli estremi della gamma sono persi per sempre (a meno di non ri-scansionare il negativo).

Quindi in sostanza dipende dalla qualità del servizio richiesto (economico o professionale con scanner a tamburo), che determina la quantità di informazioni che la macchina è in grado di estrarre dal negativo, e poi dalla professionalità dell'operatore nell'impostare i parametri di scannerizzazione.

La mia esperienza mi dice che le scannerizzazioni nel negozio dietro l'angolo di solito non sono fatte né bene, né con buoni macchinari e costano uno sfacelo in rapporto alla pessima qualità che offrono.

Se è una cosa che ti interessa fare con regolarità e non hai in mente di stampare in formato carta da parati, puoi pensare di prendere uno scanner piano per negativi (canon 9000 o epson V550 o V600, viaggiano sui 200 euro). Danno risultati accettabili e costano poco. Vedi la mia pagina per un paio di esempi. Altrimenti, può anche darsi che la scannerizzazione del laboratorio ti vada più che bene!
Se invece vuoi la qualità migliore ottenibile, ci sono laboratori professionali che se ne occupano a prezzi... professionali :-)

Come al solito, dipende cosa si vuole ottenere.

Ciao,

Nicolas

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 19:09

Ne approffitto. digitalizzare i negativi e stampare dal file ottenuto comporta una perdita di qualità rispetto alla stampa diretta da negativo?

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 19:22

Dipende come viene scannerizzato!
Ammesso e non concesso che si parli della miglior scannerizzazione possibile, per fisica sì, senza dubbio, ma tu noterai la differenza? Dipende dalla tua sensibilità/esperienza.

Comunque è anche una scelta estetica: ci sono differenze enormi nella resa dei colori e contrasti anche solo cambiando il tipo di stampa digitale, la carta... etc senza neanche confrontare analogico/digitale. Un esempio di differenza abissale (a svantaggio del digitale a parer mio e di molti) si nota tra la stampa fatta a mano delle pellicole b&w e quella digitale.

La qualità intesa come definizione, se disposti a spendere, ormai con il digitale la si trova eccome. Fior fiore di artisti che stampano in formato plurimetrico per esposizioni in gallerie d'arte ridigitalizzano pellicole grande formato e stampano inkjet.

A te che interessa fare? tutto dipende da questo in fondo.

Spero di essere stato d'aiuto

user15476
avatar
inviato il 13 Novembre 2017 ore 19:26

L'incisione che si ottiene digitalizzando non credo si possa ottenere nella stampa diretta.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 19:29

Ne approffitto. digitalizzare i negativi e stampare dal file ottenuto comporta una perdita di qualità rispetto alla stampa diretta da negativo?


Si.
Una stampa da ingranditore fatta come si deve, con i mezzi giusti e da una persona capace non si batte, a prescindere dalla qualità di scansione e successiva postproduzione e stampa inkjet.
La scansione di un negativo è e sarà sempre un ripiego, per quanto a certi livelli la qualità sia comunque ottima.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 19:39

Qualsiasi passaggio comporta una pur minima perdita di qualità, che sia l'obiettivo dell'ingranditore o quello dello scanner! Ma siccome il negativo da solo non serve a niente devi per forza percorrere una delle due strade. Con uno scanner professionale (ma parliamo di costi di acquisto non paragonabili ai vari epson, ecc ) la qualità è inimmaginabile; guarda nella mia galleria se vuoi, c'è un esempio di scansione con lo scanner che ad oggi è il massimo disponibile sul mercato (Hasselblad Flextight), c'è il fotogramma intero e dei crop al 100%, considera che non è stata applicato nessuno sharpening.

www.filmscanner.info/en/HasselbladFlextightX1.html

Sfido chiunque a dire che con la scansione c'è perdita di qualità. Certo se fai la scansione con uno scanner piano tipo Epson (e li ho usati per anni prima di acquistare l'Hasselblad Flextight) la perduta la vedi, certo che la vedi, fanno bene per immagini da postare sul web o al massimo per stampe di piccole dimensioni.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 20:16

Grazie. Utilissimo. In realtà vorrei sapere se per inserire in un libro foto che quindi devo consegnare digitalizzate è meglio stampare e scannerizzare le foto stampate o digitalizzare il negativo e trasmettere allo stampatore quelle.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 20:38

Dipende sempre da come è fatta la stampa o la scansione. Se la stampa non è fatta a regola d'arte, è molto meglio una buona scansione del negativo. Avevo fatto fare il classico sviluppo e stampa di un rullino in negozio (dove facevano comunque una scansione e una stampa digitale col minilab: non facevano certo la stampa chimica tradizionale con l'ingranditore), dopodiché ho scandito i negativi con il mio Nikon Coolscan V. Risultato: differenza abissale a favore del Nikon V, perché le foto di paesaggio, stampate in automatico dal minilab, avevano le ombre chiusissime e le alteluci completamente sfondate; io ricordavo di aver fotografato un paesaggio con un bel cielo pieno di nubi che nella stampa erano totalmente scomparse, mentre nella mia scansione le ho ritrovate come le ricordavo. Se avessi scandito quelle stampe, non avrei potuto recuperare assolutamente nulla.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2017 ore 22:22

Grazie

avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2017 ore 0:01

Grazi a tutti!

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2017 ore 8:51

vabbè ma il minilab digitale fa schifio soprattutto per motivi di malataratura dell'oparatore e per il voler sbrigare velocemente la procedura, senza mettere in conto che la risoluzione è probabilmente inferiore della negativa stessa (che è comunque già bassa di suo). Quelli van bene fino a stampe 18x12cm !!

passare dai negativi di una analogica a file digitali... vi è qualche perdita di qualità

soprattutto sulla dinamica delle luci e quindi anche sulla qualità dei colori.
Per la risoluzione non c'è perdita, è meglio il digitale (fino a 24x36).

per presentarmi al laboratorio preparato e consapevole di quello che sto chiedendo senza rischiare di annuire e basta e magari essere fregato.

è come al solito necessario avere la giusta esperienza e conoscenza tecnica, che difficilmente ti farai in dieci messaggi su un forum, ma che comunque non servirà ad un piffero, proprio perché sarebbe come entrare al mecdonald sperando di mangiare come al ristorante e nemmeno se sei uno chef da 5 stelle ci potrai fare qualcosa ... mi spiego? Cool

Se hai delle negative è più semplice e redditizio stamparle fotograficamente, che digitalizzarle per poi inviare dei file ad una getto di inchiostro. Se invece hai delle diapo è sicuramente meglio visualizzarle col proiettore, ma se devi stamparle allora forse è meglio la digitalizzazione.

Se sono comunque foto da correggere in post ed in ogni caso, la massima qualità secondo me la si trova facendolo in casa, una singola ripresa alla volta e sapendo anche trattare i vari file in post.
Oppure, spendere vagonate di soldi da qualcuno che lo fa cmq "in casa" (negozio-laboratorio-ecc), ma lo sa fare meglio.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2017 ore 9:43

@Bibbosky_foto, in che zona sei? In Piemonte e Lombardia posso consigliarti un paio di laboratori che stampano con ingranditore da negativo colore.

Per quanto riguarda le scansioni tieni presente che anche i laboratori professionali che utilizzano scanner come quelli che ho citato, tendono a fornire un file Tiff a soli 8 bit. Inoltre il file Tif è un file che ha comunque già subito delle scelte da parte dell'operatore e per quanto consenta ancora molto margine di manovra in termini di post produzione non ha di certo tutte le informazioni presenti sulla pellicola. Quegli scanner consentono di fare una scansione in un formato proprietario, un RAW (ma leggibile anche da Photoshop oltre che dal software Hasselblad), a 16 bit senza nessun intervento da parte dell'operatore. Praticamente che la scansione la faccia l'operatore esperto o la faccia tu che non lo hai mai usato oppure io, è esattamente la stessa cosa; tutte le regolazioni avvengono dopo e alla fine si estrae il file nel formato che vuoi. Il file stesso conserva memoria di tutte le estrazioni fatte quindi non è necessario avere copia dei vari file che hai creato partendo dal RAW.
E' una cosa molto pratica sotto tutti i punti di vista, ma siccome è più veloce da fare e non comporta nessun intervento dell'operatore i laboratori italiani (come al solito siamo sempre i più furbi, no?) non amano molto fornire tali file e ti vogliono per forza appioppare i Tif così che possono addebitarti costi esorbitanti per il lavoro dell'operatore.
Alcuni, pochi, invece forniscono i file nel suddetto formato RAW (chiamo .fff o abbreviato in 3F) che potrai facilmente aprire con il software Flexcolor di Hasselblad, scaricabile dal sito Hasselblad gratuitamente, proprio perché la filosofia con cui è nato è proprio questa, che loro chiamano "scanner virtuale" e cioè: l'operatore fa una scansione RAW senza nessun intervento, poi tutte le regolazioni le fai tu ex post e estrai il file. In pratica è come se lo scanner lo avessi a disposizione, da qui il nome "scanner virtuale". Una volta provato ti accorgi che è una figata.


avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2017 ore 10:03

@Diebu: Interessante la questione del RAW prodotto dallo Hasselblad, non lo sapevo ma effettivamente è molto sensata come cosa... Grazie dell'informazione!

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2017 ore 10:12

www.knowhowtransfer.com/it/how-to-ita/risorse/sistema-3f-scansioni-pro

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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