user92023 | inviato il 10 Novembre 2017 ore 14:29
@Francesco. Non mi sono mai sognato di vietare l'utilizzo di alcun obiettivo in alcun genere fotografico! Al massimo esprimo, semplicemente, il mio "gusto" (personale). Quanto ai "cambiamenti" della fotografia, ho semplicemente posto un "fatto", non un'opinione: tali cambiamenti sono iniziati nei primi anni '60, ad opera di J.L. S.! Se, infine, fossi OT, non meriterei risposte, lo riconosco io stesso per primo! Ciao. G. |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 14:45
secondo me quasi meglio il 24 che il 35 come distorsione... voi che ne pensate? |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 15:11
@Francesco. una curiosità : da che dipende questo tuo differente approccio col digitale rispetto alla pellicola? Giusto per capire. Ti pongo la domanda perché il senso del tuo discorso mi è sembrato del tipo"Col digitale posso uscire dal canonico, mentre con la pellicola mi devo (voglio) attenere ai cosiddetti standard. " Grazie per l'attenzione. Maurizio. |
user46521 | inviato il 10 Novembre 2017 ore 15:25
A me piace usare sia 28 35 che 85 200 dipende sempre da molti fattori. Sicuramente i grandangoli nei ritratti sono più in voga adesso rispetto al passato e agli occhi delle persone comuni un 35mm viene visto come un medio tele Ma se vuoi ambientare non hai scelta... Diverso invece per il ritratto stretto... |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 15:32
Ragazzi scegliete un punto di ripresa Prendete l obbiettivo che fa entrare nella scena quello che vi serve Scattate Troppe pippe.. Nn è il tele o il.wide a farci fare un bel ritratto ma è il manico... Gli obbiettivi sono pennelli. Come volete raccontare la scena? Cosa cosa volete dipingere? Ecco fare sta scelta è regolatevi di conseguenza |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 16:26
@Giannidl “ Il "nuovo", cioe' l'utilizzo dei grandangolari nel ritratto, risale ai primi anni '60! Si chiama Jean Loup Sieff. „ E quello fu un maestro in tal senso. Conservo ancora moooolto gelosamente il catalogo di una mostra che vidi a Parigi nell'ormai lontano 1985... E con la pellicola si poteva osare (lato ottiche) tanto quanto si può osare ora con il digitale...niente di diverso in merito. Solo la "testa" del fotografo faceva la differenza da questo punto di vista... Poi se parliamo di post produzione è un altro discorso, ma riguardo il voler andare fuori da orientamenti, diciamo, canonici (per punti di ripresa, inquadrature, composizioni)...il supporto su cui fissare le nostre idee non c'entra nulla... |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:21
@Ooo Scusami forse non mi sono spiegato questa definizione da dove l'hai presa? “ Il ritratto, è bene ricordarlo sempre perchè molti non sanno cosa è, e dico sul serio, è la rappresentazione di un soggetto nelle sue fattezze (in pratica devi poterlo confrontare con il soggetto reale e riconoscerlo). Esso va dalla sua estensione maggiore nella figura intera di un gruppo di soggetti, fino alla sua estensione minima che è il primissimo piano. Tuttavia nell'immagine deve ricadere come soggetto principale o facente parte della motivazione o senso dello scatto. Il dettaglio NON è un ritratto. Un soggetto ripreso in modo irriconoscibile NON è un ritratto. Invece, per assurdo, anche uno scatto che non riprende il volto del soggetto ma lo rende comunque rappresentativo di sè stesso, riconoscibile (per chi lo conosce anche non intimamente) e riconducibile alle sue fattezze e particolarità, DEVE essere considerato ritratto. Il ritratto inoltre, per sua natura, si può intersecare in molte categorie possibili che vanno dal nudo alla street al reportage di viaggio, al fotogiornalismo, ecc... Per il principio che un genere fotografico è prima di tutto uno strumento classificatorio e NON HA il potere di escludere le caratteristiche di uno scatto che ricadono nella definizione dello stesso, nella fattispecie: il ritratto, non è possibile sostenere che una fotografia che è ritratto per quanto visto sopra, non sia considerata tale in quanto additata ad un altro genere. „ |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:26
ah, scusa, non avevo capito, forse credevi avessi fatto un copia incolla prendendo quello da qualche parte..., è frutto di mio pugno ma non di mia testa. ne discende dalle mie esperienze e letture. Se c'è qualcosa che non ti torna nello specifico (perchè ci sono tante cosine lì dentro) dimmi pure. |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:26
Al di la di dove è presa mi pare una buona definizione , abbastanza condivisibile direi |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:31
@Maurizio Colombini Ma la macchina digitale permette di variare la sensibilità continuamente. Con la pellicola questo non è fattibile, ovviamente. Nel senso che quando scegli una pellicola 50 ASA quella è. Poi puoi cambiare pellicola e per altre 36 pose avrai una 400 ASA, etc Con il digitale puoi fare scelte di diagramma e tempi che sono libere dalla sensibilità della pellicola. A volte per esempio scelgo il tempo e l'apertura che mi permettono un mix desiderato... micromosso e pdc e poi vario l'esposizione modificando la sensibilità. Questa è una variabile che può essere utilizzata in senso creativo ed è una differenza tra digitale e analogico. Il digitale è molto più veloce nei cambi e per lo street questo può essere un elemento migliorativo. Se leggi queste opportunità le puoi utilizzare in senso creativo e creare cose differenti. Ti faccio un esempio... ho fatto vedere ad amici bravi nello sviluppo a pellicola questa foto e ho chiesto se poteva essere replicabile con uno sviluppo della pellicola.... mi hanno detto di no. Che era molto difficile probabilmente impossibile e che comunque non erano in grado....
|
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:33
Ooo mi torna tutto ma non condivido. Sembrava stessi parlando del "verbo". Invece era solo la tua opinione. |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:36
@Ooo Ti stimo, hai una pazienza immensa |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:36
ah ah ah! è sempre la nostra opinione a meno che non fai un copia incolla. in quel caso è solo l'opinione di un altro. In Italia si è poco abituati ad essere assertivi e si resta frastornati come se avesse parlato il messia se qualcuno invece scrive in modo assertivo. comunque come si usa qui sul forum dico +3 io, tu e Labirint. Two_Evo, grazie. ne discende, la mia pazienza, dal fatto che stimo di base tutti gli umani. inoltre ho capito che il "mezzo internet" può rendere + grezzi rispetto quanto non sarei di fronte a te ed una birra. è colpa di internet. ogni tanto invece non è così, allora se ho tempo, e mi capita spesso, mi trovano a ribattere e ribattere, anche per mesi alle volte... |
| inviato il 10 Novembre 2017 ore 20:38
Non so cosa voglia dire +3 |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |