| inviato il 05 Novembre 2017 ore 23:21
Buonasera, Collaborando con uno studio fotografico ad un matrimonio, e volendo condividere con amici le foto scattate per esempio sui social devo semplicemente richiedere la liberatorie ai soggetti delle foto, oppure ho obblighi anche nei confronti dello studio che mi ha portato con sé come 2° / 3° fotografo? |
| inviato il 06 Novembre 2017 ore 2:59
In primis dal punto di vista legale sei obbligato ad avere la liberatoria degli sposi. Poi, essendo il titolare del lavoro il fotografo che aiuti, anche se non è un vincolo legale che hai nei suoi confronti, ma per semplice correttezza consiglierei di metterlo al corrente. D'altronde lo scoglio più difficile da superare è il benestare da parte della neo coppia. Se ottieni il loro ok, non vedrei motivo per un diniego del tuo "principale", anche se con qualche soggetto potrebbe sempre esistere una forma di qualche "gelosia" o un suo diniego dettato da altri suoi personali motivi. Vedi tu se nella più malaugurata ipotesi, preferiresti un suo rifiuto o senza metterlo al corrente e poi scoprisse la cosa, il termine della collaborazione. Anche se le probabilità di sua risposta positiva dovrebbero essere ben maggiori. Riassumendo, tu in qualità di autore delle foto che realizzi e con la liberatoria degli sposi, legalmente per opporsi il fotografo titolare del lavoro su come decidi di utilizzare poi le tue foto dopo avergliene ceduto l'ovvio suo utilizzo, a patto di non danneggiarlo economicamente in alcuna forma non può opporre alcunchè, a meno che ti abbia fatto firmare precedentemente una qualche apposita limitazione scritta. |
| inviato il 06 Novembre 2017 ore 7:43
“ devo semplicemente richiedere la liberatorie ai soggetti delle foto „ Contattare i clienti scavalcando il titolare? Nulla di più scorretto! O forse sì proporsi autonomamente per le foto del battesimo lo sarebbe. Scherziamo? Tu portaborse di uno studio fotografico, questo è quello che alla fine è il 3° fotografo, che contatti direttamente gli sposi per la liberatoria degli scatti? Mi incazzerei come un picchio sia nelle vesti di cliente che nelle vesti del fotografo vero. Conclusione se non chiedessi l'autorizzazione del titolare come prima cosa perderesti tutto il perdibile liberatoria e contatti per futuri lavori con lo studio attuale e con molti altri in contatto con loro |
| inviato il 06 Novembre 2017 ore 8:47
La Legge che regola l'editoria (quindi anche qualunque forma di pubblicazione) prevede che, in caso di lavoro subordinato, la proprietà materiale e quindi i diritti di pubblicazione dell'opera spettino al datore di lavoro, mentre chi l'ha realizzata mantiene il solo diritto d'autore. Quindi le foto in questione possono essere pubblicate solo dal titolare dello studio fotografico per cui hai lavorato, oppure dietro suo consenso (meglio se scritto); semplicemente, se fosse lui a pubblicarle non potrebbe attribuirsene la paternità, ma dovrebbe citarti come autore |
| inviato il 07 Novembre 2017 ore 9:13
benissimo, grazie |
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