| inviato il 05 Novembre 2017 ore 18:37
Ciao a tutti.. Ho un dubbio. (ma mi sa che so gia' la risposta). Sto realizzando le immagini di un sito web per una testata giornalistica internazionale. Mi serve inserire qualche fotografia di bottiglie di vino di lusso e ho a disposizione una collezione di barolo di annate che vanno dal 61 ad oggi. I produttori sono nomi famosissimi. Il proprietario delle bottiglie cede volentieri le bottiglie per scattare le fotografie. Ho fatto qualche prova, le immagini vengono molto bene, le bottiglie sono fotogeniche . Il fatto che siano vini di marca, oltre che piuttosto rari conferisce un'idea di lusso alle immagini. Domanda, Sugli scatti si vedono bottiglie con marchio, logo etc del produttore e sono il soggetto principale dello scatto. Secondo voi, dovrei interpellare anche il produttore prima di pubblicare le fotografie? A naso immagino di si...c'e' qualche scappatoia secondo voi? Grazie.. |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 18:43
Secondo me se una testata internazionale ti ha assunto per fare le foto significa che tu devi fare le foto, al resto ci penserà il loro ufficio... immagino... |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 18:49
mille euro a scatto ? |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:08
zentropa per favore non prendermi in giro... sto lavorando per molto meno (purtroppo). Ma, come si dice spesso: oggi faccio il magazziniere per Amazon, pero' vedrai che nel giro di due anni si libera il posto da AD e me lo danno.. Heisenberg99, Hai presente come funzionano certe testate?... io non devo fare solo le foto, io devo vendere un servizio completo,fatto e finito. Mi sa che faccio prima a farmi fare le etichette di fantasia dai grafici... |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:13
Vorrei provare a darti una mano, per quanto mi è possibile. Ma c'è bisogno di capire meglio di cosa si tratta: è un reportage di carattere fotogiornalistico? |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:14
in una situazione simile ho contattato il produttore del vino (nella speranza di creare anche un contatto nel caso fossero piaciute le foto) ed ho ricevuto un netto "no", ho quindi evitato di usare quelle bottiglie... Continuo però ad essere convinto che se la bottiglia non viene usata per per lucrare indebitamente (cercando di far credere che il brand sia un partner ufficiale ad esempio), ma viene usata come oggetto a se (una bottiglia di pregio che vuole trasmettere senso li lusso o sfarzo in una situazione business ad esempio) non credo dovrebbero esserci problemi (il diritto di mostrare "quella" bottiglia lo dovrebbe detenere il diretto proprietario di "quella" bottiglia, ovviero chi ti presta la collezione), però aspetterei un giudizio più ufficiale da qualcuno ferrato in materia, seguo per togliermi il dubbio anch'io a questo punto |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:27
si, Federico, in passato avevo gia avuto un problema simile. Avevo usato un'etichetta piuttosto famosa mimetizzata in un banner e mescolata ad altre etichette. In quel caso era andato tutto bene ma avevo dovuto rimuoverla. I dubbi son parecchi... per fare un esempio: ho una immagine di un enorme recipiente in vetro pieno di tappi usati in una fiera. I marchi sui tappi si riconoscono tutti. Se la pubblica la testata parlando della fiera e' un conto. Se vendessi io una pagina web con quell'immagine mi sa che sarebbe ben diverso. Mlm79, no appunto non si tratta di reportage, ma proprio un lavoro per conto di questa testata. Cioe' non e' un servizio giornalistico. Stiamo realizzando proprio il nuovo SITO WEB . Su una parte di questo sito dovremmo inserire alcune immagini e pensavamo alle bottiglie. Ma credo che faremo velocemente marcia indietro. |
user136297 | inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:40
Ma quella marca di barolo verrebbe venduta poi nel sito? |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:47
Salt, allora mi tiro indietro perché si entra in campi che non mi sono "familiari". Sul reportage giornalistico avrei potuto dirti qualcosa. Certo, mi sembra strano che i produttori di vino si possano tirare indietro davanti a cotanta pubblicità per giunta gratuita... a meno che l'uso delle etichette possa avere un contenuto diffamatorio (ma non mi pare il caso), o semplicemente - e questi casi esistono - si tratta di gente che, a prescindere, dice di no a qualsiasi cosa possa avvicinarsi al concetto di "liberatoria". |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:49
No, in realta' non e' un e-commerce. Non vendono vino. E' una piccola testata giornalistica extraeuropea ed il sito web serve a vendere pubblicita' sulla rivista stessa. Al limite, al posto del vino avremmo potuto usare qualsiasi altra cosa, orologi, auto etc... Avendo a disposizione la collezione si e' pensato a quello... ma anche sostituendo il vino con dei Rolex mi sa che il problema non si risolve. |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 19:56
Mlm, i produttori di vino son gente strana. Scherzi a parte, non ho ancora chiesto nulla a nessuno. E, tolto qualche fotografia di prova per le bozze, non ho ancora fatto nulla. Pensandoci bene. Credo davvero che sara' meglio fare marcia indietro e cambiare direzione. |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 20:38
“ Mi sa che faccio prima a farmi fare le etichette di fantasia dai grafici... „ Potrebbe essere la soluzione migliore |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 20:43
“ Avevo usato un'etichetta piuttosto famosa mimetizzata in un banner e mescolata ad altre etichette. In quel caso era andato tutto bene ma avevo dovuto rimuoverla. „ Ma l'hai rimossa di tua volontà o hanno minacciato azioni legali? E se sì, in base a quale legge? |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 20:45
“ Ma l'hai rimossa di tua volontà o hanno minacciato azioni legali? E se sì, in base a quale legge? „ Credo diritto d'autore |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 21:18
beh avevano inviato una lettera informale, ma se avessi continuato penso avrei ricevuto lettera dagli avvocati. Del resto, a Torino anni fa, avevano chiuso la birreria Roar Roads perche' era tutta incentrata sulle due RR che ricordavano la Rolls Royce. Le richieste di danni erano state molto alte. la stessa cosa e' successa con l'hamburgheria Mac-BUN (che in piemontese puo' essere letto "e' buonissimo" o "il Mac-buono"). insomma, se non trovo qualche gabola legale, mi tocca chiedere il permesso per usarli. Visto il cliente, non so se concederanno l'uso gratuito...e' piu facile un bel NO secco. |
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