| inviato il 02 Novembre 2017 ore 8:31
Mah, io no. Io sconsiglio le Dia non per la gamma dinamica o la latitudine di posa strettissima, ma per la loro difficoltà di visione e la loro impossibilità di stampa, il Cibacrome non esiste più!!!
Oggi chi inizia un percorso in Analogico vuole arrivare a stampare in proprio quindi il B/N
Anche io Analogico incallito che per ben 2 volte ho provato il digitale senza digerirlo ad oggi sto pensando ad un corpo digitale per il solo negativo colore o in alternativa imparo a sviluppare e stampare anche il colore.
Quindi in partenza io chiederei al nostro amico autore del post quale esperienza di fotografia ha e cosa si aspetta? Dove vuole arrivare con la fotografia analogica? Perché fotografia analogica? |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 8:48
Difficoltà di visione delle dia? 
E dove sarebbe la difficoltà? |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 9:01
Se vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia ok, ma la Dia devi comprare un proiettore, uno schermo, un soggiorno abbastanza grande ed una moglie paziente che ti faccia montare tutto. Se vuoi portare due stampe al Fotoclub o ad una cena tra amici per parlarne non puoi, ecc
Io ho iniziato nel giurassico 1975 con la mia prima Reflex scatto esclusivamente a pellicola ed uso Dia, negativo colore e bianco e nero quindi conosco bene pregi e difetti di ogni materiale, dare consigli a cavolo significa far disamorare le persone.
In ogni caso perché non chiediamo a lui cosa si aspetta dalla fotografia argentica e poi diamo un consiglio per raggiungere il risultato che vuole? |
user15476 | inviato il 02 Novembre 2017 ore 9:15
Le diapositive si possono anche comprare scadute (non da troppo..) e farle sviluppare in C41 per avere colori diversi dal classico negativo colore ma poi dipende anche dallo stampatore.
Per pellicole online: www.ars-imago.com/-c-21.html
Per lo sviluppo e scansione online (con molti articoli su come funziona la pellicola): carmencitafilmlab.com/we-do/
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| inviato il 02 Novembre 2017 ore 11:11
A mio modesto avviso il B&N per iniziare non ha senso perché o lo sviluppi e stampi da te, e ottieni risultati in linea con la tua capacità, o lo affidi al fotografo di fiducia che ti restituisce la solita ciofeca!
Poco consigliabile anche la strada del negativo colore, perché alla fine le stampe che si ottengono dai pochi laboratori ancora in attività sono il frutto di scansioni, pessime, di negativi molto spesso sviluppati anche peggio di quanto non siano stati scansionati.
A questo punto l'unica via percorribile resta la diapositiva, un rullino di onesta Agfa CT Precisa 100, una Fujichrome Sensia sotto mentite spoglie, costa 7/8 euro, il trattamento una decina di euro, un buon proiettore lo porti a casa con 150 euro, e dura una vita, un muro bianco si trova in ogni casa e, cosa di gran lunga più importante, così facendo si entra nel mondo della fotografia chimica dalla porta principale!
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| inviato il 02 Novembre 2017 ore 14:21
Non la pensiamo nella stessa maniera, forse perché ho trovato un professionista serio che mi sviluppa a modo sia colore che Dia.
Il colore è una di quelle cose che forse ha meno senso in Analogico, secondo te uno da dove inizia se vuole fare il bianco e nero Analogico? La Dia da sempre è un punto di arrivo quando le capacità sono già acclarate, non puoi fare tagli, re inquadrature pochissima latitudine di posa quindi una macchina di livello medio alto e con esposimetro all'altez Ecc
Ma sentiamo cosa vuole l'autore del post |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 15:23
Ivan, anche io la prendo diversamente, secondo me la diapositiva non è necessariamente un punto d'arrivo, anzi, penso (proprio come scritto anche da John Shaw nel suo libro "la fotografia di paesaggio") che sia lo strumento ideale per imparare e progredire (co e già detto io le ho usate anche con una primitiva Chinon CX che addirittura aveva ancora l'esposimetro che funzionava in stop-down), anche perché vedi effettivamente quello che hai fatto (è molto difficile giudicare un negativo colore)/ di sicuro però penso che negativo b&n, negativo colore, diapositive, siano tre modi di ottenere foto e uno non esclude gli altri, io li uso tutti.
All'autore della domanda basta far conoscere le varie possibilità, poi sarà lui, dopo averle provate, a scegliere quella o quelle che preferisce. |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 15:44
Credo che prima lui debba dire cosa vuole, ma vedo che è sparito
Comunque scattare per scansionare non ha senso, la fotografia analogica ha un suo perché nel suo utilizzo finale quindi cosa vuole? Fare una Dia proiezione o stampare il bianco e nero? |
user15476 | inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:11
“ Comunque scattare per scansionare non ha senso „
Ma non ditelo a lui (Portra + scanner a tamburo) martinschoeller.com/WORK/Close-Up/1 e a tanti altri...
Ancora oggi, nonostante i sensori che ci stanno nel digitale..scattare per scansionare ha molto senso!
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| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:16
Scusami, ma non sono d'accordo, io lo faccio per condividere sul web e per altri motivi miei, ma oggi comprare un corredo Analogico per avere un file digitale è un non senso
Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole ovviamente |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:17
Confermo che ha senso eccome! Anche io scatto solo su pellicola e poi scansiono (per vari motivi) anche se di fatto il b&n finisce su carta solo per mezzo di ingranditore.
Ivan, quello che non ha senso per uno può averne molto per un altro, non siamo tutti uguali; applicare le nostre convinzioni o esigenze a quelle degli altri questo si non ha molto senso. |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:20
Idem e concordo se devo stampare un file tanto vale creare un file dal principio senza sbattermi con acidi, pellicole da portarsi dietro e scegliere ogni volta, scanner, ed i relativi costi ad esso connesso |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:25
Da un file digitale non posso ricavare (almeno non facilmente e non autonomamente) una pellicola per stamparla o una diapositiva da proiettate. Invece il contrario è possibile, peraltro conservando le caratteristiche peculiari di una data pellicola. Insomma per me la fotografia è su pellicola ma poi viene anche digitalizzata (anche per stampare le diapositive), ho il meglio di entrambi i mondi. |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:30
Concordo Diebu, ma dimentichi che questo è un post di chi vuole iniziare un'avventura analogica non chi ha un atteezzatura analogica e valuta (come me) l'opportunità di acquistare anche una digitale o uno scanner |
| inviato il 02 Novembre 2017 ore 16:35
Comunque una fotocamera professionale a pellicola (usata) e uno scanner professionale (non i vari Epson, canon, ecc.) usato, alla fine ti costano come (se non meno) di un buon corredo digitale (che sarà obsoleto nel giro di 3 o 4 anni al massimo). |
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