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Capire una foto







avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 9:17

Buongiorno, di recente ho comprato un libro molto interessante, Fotografia creativa", un saggio scritto da Franco Fontana. Durante la lettura capita di imbattersi in alcune opere del fotografo.. Tuttavia spesso ho come la sensazione di non riuscire a capire come mai quella foto sia considerata così bella, un'opera d'arte. Ora la mia non è arroganza, penso invece che ci sia qualcosa che non ho ancora capito.. Come una persona che confronta il motore di una ferrari con quello di una 500 e non sa vederne le differenze.
In particolare nel libro l'autore insiste molto sull'espressione di se attraverso le foto e sul concetto di modellare la realtà per raggiungere tale fine, però boh mi pare di non riuscire a capire veramente.
Questa cosa mi capita anche con alcuni altri fotografi importanti, quindi vorrei chiedere a voi dov'è che dovrei migliorare il mio approccio?
Forse è una domanda stupida ma mi incuriosisce il vostro punto di vista.

user104642
avatar
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 9:32

seguo

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 9:33

dovresti provare a leggere dei commenti critici, cercare di capire perchè un certo tipo di autore è importante.
A me era successo con Gursky per esempio, ammetto che con il tempo e capendo il motivo di certe scelte l'ho iniziato ad apprezzare.
Devi aumentare la tua cultura di base e vedere tante foto.
questo è un libro forse un po' ostico ma interessante:
https://www.amazon.it/Educare-sguardo-Introduzione-ritratto-fotografic

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 9:51

...fermo restando che, una volta "educato" lo sguardo, un autore potrebbe continuare a NON piacerrti.

Nel caso particolare di Fontana, credo che ci sia una difficoltà oggettiva per chi vede le sue opere per la prima volta oggi. L'impatto che foto del genere potevano avere negli anni '60 è inimmaginabile in era digitale.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 9:53

Anche questo libro sarebbe utile:

https://www.amazon.it/Leggere-fotografia-Osservazione-immagini-fotogra

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 10:03

L'impatto che foto del genere potevano avere negli anni '60 è inimmaginabile in era digitale.

secondo me non è tanto il digitale quanto il fatto che ovviamente il suo stile è stato imitato e seguito, ma io trovo che i suoi lavori siano potentissimi anche ora e concordo con quanto disse Galimberti in un'intervista ossia che quando morirà creeranno il mito
A mio avviso è il più importante fotografo italiano e mi impressiona come in tutto il suo lavoro abbia avuto un'estrema coerenza di visione e stile

user72446
avatar
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 10:16

Libro molto bello, finito da circa 1 mese. Ci sono cmq fotografie e fotografia!
Ammiro molto le Foto di Fontana, ma decisamente apprezzo di piu' quelle di Salgado......

Capire una foto non credo sia facile ci vuole esperienza e occhio, personalmente ho iniziato a leggere molto, seguire qualche mostra.....

user90373
avatar
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 10:27

" Il colore, come la musica, si serve di una scorciatoia per raggiungere i nostri sensi e suscitare le nostre emozioni. "
(Annamaria Cimbal)

Forse alcune immagini assomigliano a colore e musica, non serve capirle con la testa perchè arrivino a destinazione.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 10:28

normalmente la genialità di un autore non è data dalle capacità tecniche che pur ci devono essere, ma da una capacità di esprimere che ha travalicato il senso comune fino ad allora raggiunto.
Tanto è vero che poi si dice "hai fatto una foto alla Fontana", piuttosto che "sembra un dipinto alla Modigliani".
Quindi è giusto parlare di stile, ma cosa è questo stile?
Probabilmente si può dire che si tratta di una interpretazione personale, con l'intrusione di propri concetti, modi di vedere e sentire, pienamente esposti nel proprio lavoro.
Tutti possono farlo e lavorare con il proprio stile, solo che per arrivare ad essere grandi occorrono probabilmente diverse cose:
- corretto e/o fortunato approdo ai canali della notorietà.
- perseveranza nel proprio stile tale da arrivare al superamento (quasi continuo) di sè stessi.
- apprezzamento di critica e pubblico del settore.
- apprezzamento popolare, specie per l'ampia notorietà/diffusione.
- sostanza nello stile, ovvero approdo ad un livello che comunque non sia banale.

credo che spesso quando non si capisce è perchè in realtà non c'è nulla da capire se non l'idea, che poi sale nella graduatoria e prende il podio di "arte".

Inoltre, quel modo di concepire deve anche essere congruo al periodo, perchè se lo sposti potrebbe essere un fiasco completo. Ho infatti dei dubbi che tra gli antichi egizi avrebbe spopolato il cubismo.

avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 23:27

Vi ringrazio per i vostri pareri, in particolare i consigli sulle letture. Mi conforta sapere che si può allenare l'occhio a vedere queste cose. Spero un giorno di riuscire anch'io a dare una impronta più personale alle mie foto.

avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 23:50

A chi interessa www.palazzomadamatorino.it/it/eventi-e-mostre/mostra-franco-fontana-pa

avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 23:52

L'impatto che foto del genere potevano avere negli anni '60 è inimmaginabile in era digitale.


oggi è facile - basta un quarto d'ora su Instagram - confrontare cosa significa fotografia per i grandi nomi della fotografia mondiale, i fotoamatori più o meno evoluti e i fotoricordisti, credo che l'impatto oggi sia più drammatico di allora, la difficoltà di comprensione mi sembra inevitabile.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2017 ore 23:54

Considera che molti dei grandi hanno creato uno stile, con tanti imitatori che hanno diffuso quel certo tipo di visione; la quale, quindi, è diventata ordinaria, se così si può dire.
Quindi quello che vedi ora è già stato ripreso più volte e tu lo hai già "assimilato" in varie occasioni, magari senza rendertene pienamente conto: quando ti capita di vedere le opere del capostipite non ti sembra che siano così forti.
Pensa ai reportage di Werner Bischof: fame, guerre, carestie ma, vuoi per la delicatezza tipica dell'autore, vuoi perché a seguire quelle immagini si sono ripetute in mille altre occasioni e sempre più crude, quando li rivedi adesso, ti sembra abbiano poco mordente... In realtà siamo noi ad esserci assuefatti.

avatarjunior
inviato il 18 Ottobre 2017 ore 11:56

"secondo me non è tanto il digitale quanto il fatto che ovviamente il suo stile è stato imitato e seguito, ma io trovo che i suoi lavori siano potentissimi anche ora e concordo con quanto disse Galimberti in un'intervista ossia che quando morirà creeranno il mito
A mio avviso è il più importante fotografo italiano e mi impressiona come in tutto il suo lavoro abbia avuto un'estrema coerenza di visione e stile" quota Labirint

Concordo :-)
Nel 1985 ho fatto un work shop di 5 giorni con lui, sono uscito con una visione completamente diversa della fotografia.
La cosa che mi era piaciuta di piu' era quella di provare a scrollarti dal gia' visto e cercare una propria visione dell'immagine.

avatarjunior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 14:29

Io ho fatto giusto settimana scorsa un workshop di tre giorni con lui. Una mazzata nei denti. Ti prende e ti rivolta come un calzino con tutto il tuo correndo di "conoscenze" fotografiche. È un genio per quello che mi riguarda, ma devi essere pronto a capirlo (e io non lo ero) e soprattutto a mettere tutto in discussione. Ti fa più una lezione di vita che di fotografia e questo a molti potrebbe non andare giù. Il suo forzarti ad approcciarti a quello che usualmente detesti nella fotografia poi è una delle esperienze più formative di tutte. Ma ripeto: se andate ad un suo corso leggetevi prima il suo libro "fotografia creativa", se non vi piacerà quello molto probabilmente non vi piacerà neanche lui di persona.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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