| inviato il 13 Ottobre 2017 ore 20:59
Ciao a tutti, In questa scheda vi presento lo Zeiss Sonnar 5cm f/2. Progettato da Ludwig Bertele, e prodotto a partire dal 1931 (due anni prima dell'equivalente Leitz Summar) questo Sonnar era in dotazione sulla mitica Contax I del 1932 ed in seguito sulla Contax II (utilizzata da Robert Capa durante lo sbarco in Normandia) e sulla Contax III. La qualità ottica e la definizione erano superiori al concorrente Leitz Summar 5cm f/2. Si tratta di una lente retrattile, straordinariamente piccola e per l'epoca molto luminosa. La qualità ottica posso solo giudicarla dal mio esemplare, vecchio di 78 anni, dunque non propriamente nuovo e quindi non in condizioni ottimali. Lo schema ottico è a 6 elementi in 3 gruppi. Diaframma a 9 lamelle. Non dispone di trattamento antiriflessi (uncoated). Ha un attacco Contax RF, utilizzato poi anche dalla Nikon e dalla russa Kiev. In particolare questo Zeiss è stato "taroccato" dai russi, che hanno creato la grande famiglia dello Jupiter-8. Contax II con lo Zeiss Sonnar 5cm f/2
 Zeiss Sonnar 5cm f/2 montato su Sony A7r
 L'adattatore l'ho costruito a partire da una vecchia Kiev-4 non funzionante, a cui ho smontato il supporto dell'obiettivo, dal quale ho tagliato e limato a dovere le flange laterali. L'ho poi inserito in un adattatore per M39 senza il suo filetto metallico. Ci passa giusto giusto. Mi sono ispirato ad un russo che fa la stessa cosa e vende i suoi adattatori sulla baia. Paesaggio con Lago Maggiore a f/8 (foto non rielaborata: JPG come esce dalla macchina) qui a piena risoluzione
 Lo stesso paesaggio a f/2 a piena risoluzione (foto non rielaborata: JPG come esce dalla macchina) Foglie di vite in autunno (foto rielaborata nel contrasto)
 Camelie (foto non rielaborata: JPG come esce dalla macchina) qui a piena risoluzione
 Fiori (foto rielaborata) qui a piena risoluzione
 Cespugli a f/2 (foto non rielaborata: JPG come esce dalla macchina)
 Erbe in inverno (foto non rielaborata, credo...)
 Aggiungo alcune foto scattate con anelli macro.





 Che dire? Malgrado i suoi 80 anni e le sue non perfette condizioni ha ancora qualcosa da regalare. Ha scritto pagine importanti della storia della fotografia, e ha ancora delle qualità, per cui merita di essere usata. Chiaro, ci vuole impegno, ma la sua definizione, i suoi colori e il suo sfumato permettono ancora di ottenere risultati di rilievo. Qui un articolo di Marco Cavina riguardante i primi Sonnar Opinioni e commenti (positivi o negativi) sono benvenuti. Se a qualcuno interessassero altre informazioni o dettagli, si faccia vivo Ciao, Roberto |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 1:10
Come fai a mettere a fuoco su A7r, se nelle Contax si usava la rotellina sul corpo macchina? |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 8:05
La rotellina faceva ruotare l'obiettivo. Lo faccio ruotare a mano. Anche sulla Contax si può. Ciao, Roberto |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 1:43
Interessante, non lo sapevo. |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 7:33
Comunque sia sulla Contax che sulla Nikon usare la rotellina per mettere a fuoco è di una scomodità assoluta. |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 19:06
Era fatta apposta per negare le soluzioni Leica. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 10:55
Da quanto ho letto, negli anni '30 fra Leitz e Zeiss c'era grande concorrenza. Zeiss era particolarmente fiera delle soluzioni tecnicamente "complicate" che aveva adottato nella sua Contax. Al contrario, la Leica III era una macchina molto "semplice". Ciao, Roberto |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 14:56
La rivalità era simile a quella di adesso fra Nikon e Canon, tuttavia Zeiss era un colosso rispetto a Leitz e le Contax erano decisamente più avanzate e sviluppate sia come corpi che come corredo obiettivi e accessori, però costavano anche di più e quindi vendettero meglio le Leica. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 16:07
“ ... tuttavia Zeiss era un colosso rispetto a Leitz ... „ In questo 3D del forum "Piccoli tradimenti di fotografia", "Pierpaolo" (alias Piarpaolo Ghisetti - uno dei maggiori storici italiani di apparecchi fotografici) sintetizza le fondamentali differenze tra Leitz e Zeiss, sottolineando la differenza di dimensioni e tra le due case: www.photobit-forum.it/phpbb/viewtopic.php?t=1092 Quando afferma "senza Leitz si sarebbe sempre potuto fotografare, senza Zeiss non esisterebbe l'ottica fotografica come noi la concepiamo" sembra che tenda a sminuire il ruolo della Leitz, ma io penso piuttosto che in questa occasione lui voglia forzare un po' i dati storici per sostenere la sua tesi. In realtà in questi scritti manifesta ben altra opinione della Leitz: www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Pierpaolo_Ghisetti/00_summary Prima o poi mi procurerò anche io un adattatore come quello di Skylab59 per utilizzare sull'A7II lo Zeiss Sonnar 50mm f/1.5 degli anni '50, che ora se ne sta attaccato a questa Contax III:
 En passant corpo e obiettivo sono la versione aggiornata dell'apparecchio con cui Robert Capa sbarcò a Omaha Beach. Penso che il corpo usato da Capa fosse appunto una Contax II come quella di Skylab59. “ Mi sono ispirato ad un russo che fa la stessa cosa e vende i suoi adattatori sulla baia. „ In effetti su Ebay se ne trovano diversi di questi accrocchi e alcuni hanno tutta l'aria di essere ricavati da delle Kiew. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 16:23
Ciao Roberto, grazie per il contributo. Che bella la tua Contax IIIa !!! Sembra che il suo/tuo 50mm f/1.5 sia la fine del mondo... Ma cosa aspetti a montarlo sulla tua A7II ???? Gli adattatori si trovano ora per 20-30$ più spese (quelli autocostruiti in modo artigianale). Per quelli nuovi fatti come Dio comanda bisogna aggiungere uno zero Secondo me uno artigianale basta e avanza... Ciao, Roberto |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 17:04
Il fatto è che sono già ben coperto per le focali normali, con i miei Nikkor 50mm f/1.4 e Micro Nikkor 55mm f/2.8 AI-S. Pero è anche vero che ciascuno di questi obiettivi vintage ha un proprio carattere ben definito. In particolare questo Sonnar 50/1.5 di cui Pierpaolo Ghisetti, nel forum a cui ho messo sopra il link, afferma che è "considerato da molti il miglior normale luminoso della storia, con un contrasto inarrivabile." Quindi penso proprio che mi procurerò uno di questi adattatori, probabilmente uno di quelli artigianali. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 17:10
Eccoli qua Roberto Ma come fai a resistere? Ciao, Roberto |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 17:24
Per l'epoca era qualcosa di incredibile, sia come luminosità che come resa; l'equivalente Leitz (lo Xenon mi pare) era assolutamente inutilizzabile a T.A., cosa che non si può dire del Sonnar. Per parlare di prestazioni paragonabili, Leitz dovette aspettare il Summilux f1.4. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 18:02
“ Eccoli qua Roberto ;-) Ma come fai a resistere? „ Infatti credo che non resisterò Grazie per il link “ Per l'epoca era qualcosa di incredibile, sia come luminosità che come resa; l'equivalente Leitz (lo Xenon mi pare) era assolutamente inutilizzabile a T.A., cosa che non si può dire del Sonnar. Per parlare di prestazioni paragonabili, Leitz dovette aspettare il Summilux f1.4. „ Del Leitz Summilux-M 50mm f/1.4 quale risposta al Sonnar 50mm f/1,5 per Contax della Zeiss Ikon ne parla Marco Cavina in questo interessantissimo articolo: www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Leitz-Summilux-M_50_1,4/00_pa Stando a quanto ho letto da qualche parte, fu la disponibilità di questo 50/1.5 a cui allora non corrispondeva nessun obiettivo luminoso altrettanto valido da parte di Leitz, a convincere Robert Capa, negli anni '30, a passare dalla Leica alla Contax. La Leica l'avrebbe passata alla sua compagna, quella che poi sarebbe morta nella guerra civile spagnola. |
| inviato il 16 Ottobre 2017 ore 18:05
Sono obiettivi storici. BISOGNA usarli. E' un modo per rendere loro onore, e anche per divertirsi, ovviamente. I risultati sono comunque molto interessanti. |
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