| inviato il 02 Ottobre 2012 ore 20:21
Ciao a tutto il popolo di JuzaPhoto. Abito a Torino e amo la fotografia naturalistica per questo voglio condividere con voi tutta la mia documentazione raccolta per fare un trekking fotografico al Parco Nazionale del Gran Paradiso. Vista l'uscita dell'articolo di Guido_88 sulle volpi del paradiso vorrei darvi una mano a tutti coloro che non vogliono salire a "muzzo" e rischiare di non trovare nulla. Iniziamo con una infarinatura per le informazioni del parco. Informazioni sul parco
 Il Parco nazionale del Gran Paradiso istituito nel 1922, è il più antico Parco nazionale italiano. Si trova a cavallo delle regioni Valle d'Aosta e Piemonte ed è gestito dall'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso. Si estende per una superficie di circa 71.000 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso. La fascia che va dai tre ai 4000m è ammantata di candidi ghiacciai, più estesi sul lato valdostano. Si tratta di ghiacciai perenni ma relativamente recenti essendosi formati durante la "piccola glaciazione" del secolo XVII. Negli anni '30 la Commissione che gestiva il neonato Parco Nazionale incaricava valenti zoologi piemontesi per studiare la fauna presente l'area protetta, negli anni '40, invece, si sono bloccati gli studi per colpa della Guerra e non c'era né tempo né modo di effettuare delle ricerche mentre il mondo crollava sotto i bombardamenti e gli animali morivano sotto i colpi dei soldati.
 Negli anni '50 ritroviamo i primi documenti di ricerca scientifica del parco. All'epoca era direttore il professore dell'Università di Torino, Renzo Videsott, che chiese aiuto ai veterinari dell'università per fare delle ricerca sulla fauna locale ed è allora che uscirono le prime pubblicazioni sul letargo della marmotta alpina e sulla dieta delle volpi. La strada che sale da Ceresole Reale al Col del Nivolet da metà Ottobre e chiusa. Per salire al Colle bisogna salire presto perchè dopo un orario prestabilito chiudono la strada. Flora del parco
 - Boschi di larici
 - Boschi di pioppo tremulo
 - Nocciolo
 - Ciliegio selvatico
 - Acero montano
 - Quercia
 - Castagno
 - Frassino
 - Betulla
 - Sorbo degli uccellatori
 Fascia 800m-1200m - Faggio
 Fascia 1500m-2000m - Foreste Aghifoglie
 Questi alberi/foreste si possono ammirare in tutto il parco a qualsiasi quota, fatta eccezione del Faggio e delle Foreste di Aghifoglie. I fiori riportati qui sotto si possono osservare in alcune zone specifiche riportate al fianco di ogni nome mentre le altre sono visibili in mezzo alle rocce dai 2500m in poi. - Il giglio martagone (Bosco)
 - Giglio di San Giovanni (prati)
 - Aconito (Corsi d'acqua)
 - Rododendri (Oltre 2200m)
 Oltre 2500m fra le rocce - Sassifrega
 - Androsace alpina
 - Artemisia
 - Cerastio
 - Ranuncolo dei ghiacci
 - Stella alpina
 - Genepì
 - Erioforo
 Fauna del Parco
 I più importanti
 Stambecco Vivono in alta quota nei pressi delle montagne rocciose e non passano mai dentro i boschi. Il loro ambiente preferito è la zona sud con la vegetazione erbacea e l'ambiente aperto roccioso. Il maschio ha grandi e lunghe corna nodose mentre la femmina ne ha più piccole. La pelliccia che ricopre lo stambecco d'estate e corta con un bruno chiaro mentre d'inverno è lungo nero. D'autunno perdono il pelo. Lo stambecco predilige il ginepro, rododendri, muschi e licheni mentre d'inverno le erbe secche. L'accoppiamento avviene verso Dicembre/gennaio e partoriscono a Maggio/Giugno.
 Camoscio Il camoscio d'inverno ha un pelo lungo e scuro mentre d'estate corto con un colore giallo/rossastro. Hanno piccole corna ricurve e vivono tra i 1000m e i 2800m. In estate l'habitat del camoscio è prevalentemente le praterie alpine e i posti a nord. D'inverno, invece, preferisce stare in mezzo ai alberi sparsi e posti soleggiati. Mangia d'inverno erbe secche e in estate erbe fresche. Si riproducono verso Ottobre/Dicembre e partoriscono a Maggio/Giugno
 Aquila Reale L'aquila reale predilige le zone rocciose poco alberate tra i 1700m e i 2200m. Si accoppiano verso marzo e la schiusa delle uova avviene a metà maggio. Il piumaggio è bruno con penne dorate sul capo. I giovani hanno un piumaggio bianco sotto le ali e alla base della coda.
 Volpe La volpe mangia insetti e piccoli mammiferi mentre d'inverno mangiano more, mele e altri frutti. Cacciano prevalentemente di notte. La pelliccia è rossiccia, si trova di giorno sotto i cespugli, nei fossi e nella tane costruite da lei oppure di altri animali.
 Gipeto Piumaggio sul dorso grigio scuro e sul capo bianco, mentre i giovani sono tutte scure. La fecondazione avviene verso Gennaio/Febbraio mentre la schiusa è verso Marzo. L'alimentazione è di carcasse di animali Lupo Braco con 5-6 esemplari vicino alla valle Valgrisenche Marmotta Con 6000 unità. Previlegia le zone pianeggianti come Nivolet Ci sono anche numerosi volatili - Poiane - Picchi - Cince - Pernici bianche - Gracchi - Sparvieri - Astori - Allocchi - Civette
 Nei laghi e nei torrenti nuotano due specie di trote: una autoctona, la trota fario, l'altra alloctona, il salmerino di fontana. Nei laghi alpini è stata riscontrata la presenza di un piccolo crostaceo, la Daphnia chiamate comunemente Pulci d'acqua. Sono laghi ubicati ad una quota superiore a 2500 m e senza fauna ittica e questa daphnia e' una specie che normalmente ha come habitat le acque dolci degli ecosistemi artici. La cartina delle suddivisioni delle vallate
 Ora vi allego ora l'unica cartina, con i sentieri, che vi posso mettere sul web, esiste una cartina (scala 1:50.000) che è acquistabile presso l' Istituto Geografico Centrale hotfile.com/dl/174704306/4547236/inquadramento_B1_2009.pdf.html Informazioni utili Bollettino Neve e Valanghe WebCam Gran Paradiso Carta dei Sentieri di Valsavarenche - Valle d'Aosta Spero sia utile a qualcuno |
| inviato il 04 Ottobre 2012 ore 19:08
Grazie mille, molto utile , essenziale e completo. |
| inviato il 04 Ottobre 2012 ore 20:01
Hai dimenticato l'ermellino |
| inviato il 04 Ottobre 2012 ore 20:52
“ Hai dimenticato l'ermellino „ L'ermellino si vede ancora più di rado della volpe. Per l'ermellino non ho trovano notizie direttamente dalle guide e dai rifugi per tanto più che scrivere le righe che si trovano su internet non saprei cosa scrivere, non vorrei scrivere fesserie. |
| inviato il 04 Ottobre 2012 ore 22:26
“ Guido, potevi anche evitare di ricordarmelo „ E' un tasto dolente per entrambi |
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