| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:48
Da quando sono iscritto a Juza una delle cose che mi ha negativamente impressionato è l'abuso della lingua inglese nei titoli delle foto. Non nego di avervi fatto ricorso anch'io (molto raramente) quando il titolo in italiano suonava male o eccessivamente lungo o rendeva necessaria una parafrasi. Ma se esiste il titolo italiano perchè abusare così marcatemente di termini esteri? Non è meglio "tramonto" di "sunset" etc. etc. Inorridisco davanti a questa totale prostrazione delle italiche genti all'inglesismo imperante. La nostra lingua è la più bella del mondo! Solo noi possiamo vantare Dante e il "Dolce stil novo". Basta espressioni inglesi nel titolare le foto. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 8:49
perché fa figo |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 8:56
Buongiorno Aloisius68, sono completamente della tua opinione. Saluti. Graziano. |
user90373 | inviato il 20 Settembre 2017 ore 9:35
Alcuni postano su siti esteri e si presenterebbe lo stesso problema. Per default la lingua internazionale è l'inglese così si evita la traduzione per ciascun sito. Si dirà:- "Se sei italiano, almeno per gli italici lidi usa la lingua madre". Ma come ben sappiamo noi italiani, essendo i migliori, ci industriamo per poter capire (traduttore di google) negli altri stati magari non "ne può fregar di meno" del mio bel titolo. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 10:16
L'inglese nei titoli delle foto mi sembra il male minore visti i tanti (e/o)rrori grammaticali presenti nei vari post. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 10:27
Io metto quello che mi sento al momento (dato che spesso passo giornate intere a gestire più di una lingua) e quindi a volte in italiano, a volte in inglese... e cerco di evitare il giapponese per ovvi problemi di comprensione altrui, anche se ho foto che hanno quella lingua nel titolo del mio archivio e un'altro più "internazionale" per il mondo esterno. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 11:15
Sono i corsi e ricorsi storici: agli inizi del '600 era Shakespeare a tuonare contro i suoi connazionali perché abusavano di termini italiani Anche le motivazioni erano sostanzialmente identiche: se per molti si trattava solo di una moda, è anche vero che l'italiano era la lingua commerciale (e perciò internazionale) dell'epoca, anche se ancora per pochi anni, poi rimarrà solo la @ (anfora), che era stato introdotto come simbolo commerciale proprio dagli italiani e che adesso abbiamo reimportato dagli inglesi |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 11:18
Dìaltronde le lingue sono sempre state fluide e soggette ad importazioni, esportazioni, "contaminazioni", prestiti e restituzioni... nulla di nuovo sotto il sole. |
| inviato il 27 Settembre 2017 ore 22:01
E' chiaro che, dal 1945, la cultura dominante all'interno della civiltà occidentale (ma, anche se meno invasivamente, della civiltà planetaria) è diventata e sempre più sta diventando quella anglosassone. Dalla stessa data l'Italia è diventata, più di altri paesi, un vassallo USA (per fortuna, occorre ironicamente dire, poiché in tal modo ha evitato il vassallaggio dell'URSS). Inoltre, al di là del vassallaggio culturale, strategico, economico, occorre notare che (a mio parere) gli italiani hanno una mentalità un pochetto provinciale che li porta facilmente ad infatuarsi di ciò che viene "da fuori", cioè da luoghi e paesi che non si conoscono ma che sono stati mitizzati - che so - dal cinema o da altri strumenti di comunicazione. Per questa ragione i termini inglesi hanno successo. Essi sono quelli usati dai miti correnti della musica, del cinema, della scienza, poi impazzano in informatica. Utilizzarli significa quindi ottenere l'effetto di: - mostrarsi informati ed aggiornati - mostrarsi istruiti perché si conoscono le lingue - ridurre il numero di strafalcioni in cui si incorre quando si cerca di parlare italiano, lingua ormai ridotta allo sbando(vedi intervento di Satifal). - acquisire un irresistibile fascino misterico ed esotico nel caso quelli che ascoltano o leggono non sappiano l'inglese. Io, che mastico solo un poco di inglese scritto, titolo in italiano le mie immagini e - per rispetto di chi non lo conosce - aggiungo tra parentesi la relativa traduzione in inglese. Big grettings to iou alls and thak iou wery mucc. |
| inviato il 28 Settembre 2017 ore 8:44
Indubbiamente Roberto ha messo il dito nella piaga (e, non contento, ci ha anche rigirato il coltello ): noi italiani siamo inguaribilmente e ottusamente esterofili |
user94858 | inviato il 28 Settembre 2017 ore 9:44
Non solo l'inglese viene usato a sproposito anche quando non serve ma lo scrivono pure sbagliato "Kow Key" "photografy" ne ho lette moltissime in questi anni e spesso la gente non capisce nemmeno di cosa si stia parlando, eppure basterebbe usare la propria di lingua... |
| inviato il 28 Settembre 2017 ore 10:02
“ L'inglese nei titoli delle foto mi sembra il male minore visti i tanti (e/o)rrori grammaticali presenti nei vari post. „ Verissimo, tra i più diffusi ci sono l'errato uso dell'apostrofo e degli accenti, entrambi riscontrabili anche in questa discussione |
| inviato il 28 Settembre 2017 ore 14:08
L'ignorantità è una brutta bestia. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |