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Digitale Vs Analogico, troviamo il massimo comun divisore.


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user90373
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inviato il 19 Ottobre 2017 ore 11:36

Cerco di immaginare una fotocamera a pellicola con tutte le funzioni di una digitale, tolti bilanciamento del bianco e gli ISO modificabili in corsa, per intenderci una Nikon F5 con visore, aggiornata nelle prestazioni . Immagino poi una digitale tipo Pentax LX per il B/N con il solo automatismo priorità ai diaframmi e nient'altro. Speriamo non producano nulla di tutto ciò perchè nel dubbio opterei per una LX a pellicola. Cool

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 11:48

Ecco Ettore credo che ora hai centrato uno dei problemi, già all'epoca della pellicola avevo avuto una F90X con il 24-120 appena uscite entrambi che ho rivenduto subito perché tutti quegli automatismi non mi piacevano e vendendo un rene comprai la M6 con il Cron 35 e basta e quante soddisfazioni mi sono tolto! Nell'armadio ho una Canon EOS Analogica che giace inutilizzata perché magari gli preferisco la IIIf del 1954 o la R5, non parlo quindi di qualità, ma di controllo sulla luce e sull'esposizione in maniera totale e comunque semplice senza menù

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 12:06

La modalità "ritratto" cosa fa? Immagino che tenga il diaframma più aperto, gli ISO bassi per aumentare la qualità, ed ev. tonalità di colore più calde.
Non serve l'automatismo... basta saperlo!

Era solo un esempio.
La maggior parte di questi automatismi sono specchietti per le allodole, di cui si potrebbe benissimo fare a meno.

Ah, lo so che sono un matusa come i mei due amici qui sopra, ed è per questo che parlo così MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 12:35

Ah, lo so che sono un matusa come i mei due amici qui sopra, ed è per questo che parlo così MrGreen

Aggiungi pure me all'elenco, anche a me non piace lavorare con quel tipo di automatismi e in generale mi piace spostare fisicamente le ghiere di tempi e diaframmi e averle tutte a vista senza dover guardare display e menu. E poi uso solo pellicola.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 12:53

La modalità "ritratto" cosa fa? Immagino che tenga il diaframma più aperto, gli ISO bassi per aumentare la qualità, ed ev. tonalità di colore più calde.
Non serve l'automatismo... basta saperlo!


Applauso ....ma questo è un problema perché spesso i giovani non lo sanno

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 12:54

Aggiungi pure me all'elenco


Benvenuto MrGreenMrGreenMrGreen

user90373
avatar
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 13:50

Cerchiamo di immaginare una fotocamera a pellicola con tutte le funzioni di una digitale, tolti bilanciamento del bianco e gli ISO modificabili in corsa, per intenderci una Nikon F5 con visore, aggiornata nelle prestazioni . Immaginiamo poi una digitale tipo Pentax LX per il B/N con il solo automatismo priorità ai diaframmi e nient'altro.


Sondaggio: cosa scegliereste? Confuso

N.B. La digitale può scattare solo in B/N, niente conversioni, per il colore servirà un'altra fotocamera. ;-)

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 13:52

Sondaggio: cosa scegliereste? Confuso

N.B. La digitale può scattare solo in B/N, niente conversioni, per il colore servirà un'altra fotocamera. ;-)


Ovviamente la meno elettronica ....riduciamo i danni almeno MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 14:43

In fondo è solo questione di software. Si potrebbe mettere in commercio un aggiornamento per ogni fotocamera in modo che vi sia un menu semplificato con le funzioni indispensabili, ma facili da trovare.

Poi per gli irriducibili anche un limitatore degli scatti: una volta impostata la modalità BN o colore, e gli ISO, la macchina rimane bloccata così per 36 scatti. MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 15:00

Complimenti ragazzi, avete messo in piedi una bellissima discussione.

E devo dire che anche i toni utilizzati in questre thread sono stranamente pacati, a parte un paio di interventi un tantino a gamba tesa di Deo che comunque, sia detto per inciso, comprendo pienamente nella sua strenua difesa della pellicola; e questa è una cosa importante perché i toni pacati costituiscono sempre la base di partenza migliore, direi anzi essenziale, per far si che una discussione possa svolgersi serenamente per poter poi divenire effettivamente e pienamente costruttiva.

Estremamente interessante poi lo spunto di riflessione offerto da Simone che in effetti contiene una grande verità, un verità che come sempre accade è talmente tanto evidente da riuscire a passare inosservata: e cioè che il più delle volte ciò che rovina irrimediabilmente una immagine digitale è quell'eccesso di post produzione che finisce per rendere quella stessa immagine più simile a un esercizio di grafica digitale (il più delle volte, purtroppo, fin troppo fine a se stesso) che a una fotografia vera e propria.
In altre parole molto spesso accade, a ben guardare devo dire quasi sempre , che presi dal desiderio di migliorare una propria immagine fotografica, che il più delle volte invece è già ottima di suo, si finisce per caricarla talmente tanto di effetti speciali da renderla un vero obbrobrio distante anni luce da quella che era l'intenzione iniziale ... e la cosa peggiore è che quasi mai ... anzi sempre , non ci si rende conto di stare diventando schiavi di una pratica, la eccessiva post produzione appunto, che invece dovrebbe essere adoperata solo quando si dimostri effettivamente indispensabile.

Un'ultima constatazione, che francamente è più una riflessione personale che una vera e propria constatazione: ho come l'impressione che la continua corsa alla ricerca della massima risoluzione possibile stia rendendo la fotografia digitale sempre più fredda, anzi talmente fredda e distaccata che mi spingerei addirittura a definirla impersonale, ed è questo che, a mio modesto avviso, sembra stia provocando in una larga fetta degli utenti (della fotografia digitale) quella sorta di rifiuto al qual stiamo assistendo da qualche tempo a questa parte.
Ecco: direi che più che di un ritorno del chimico si stia piuttosto trattando di una forma di rifiuto dell'eccesso digitale.


avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 15:06

Poi per gli irriducibili anche un limitatore degli scatti: una volta impostata la modalità BN o colore, e gli ISO, la macchina rimane bloccata così per 36 scatti.


Un po' come accadeva con la Trabant nella ex DDR: il limite di velocità era di 50 chilometri orari ... e la Trabant faceva giusto cinquanta chilometri orari !
Regolare no? ...

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 15:14

La Trabant aveva il motore di un Ciao, mentre che le nostre fotocamere hanno il motore di una Veyron...

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 15:34

In effetti però il grosso problema è che per ogni situazione, per ogni impostazione, per ogni virgola è stato sviluppato un automatismo, ognuno con mille opzioni diverse. Un vero marasma, da cui è difficile districarsi senza perdersi nelle millemila pagine dei menu.

In fondo la fotografia è una cosa semplice :

;-) sensore/film (sensibilità ISO e risoluzione)
;-) obiettivo con diaframma e messa a fuoco
;-) otturatore
;-) mirino
;-) esposimetro

Tutto il resto non dico che sia inutile, ma mamma mia!!! che overdose di comandi e automatismi! Eeeek!!!
Forse il ritorno ad un po' di semplicità ed essenzialità non guasterebbe. Non dico tornare alla Kodak-box...

Ecco, forse il difetto del digitale è che non esiste una fotocamera semplice, ma di grande qualità.

user90373
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inviato il 19 Ottobre 2017 ore 16:01

Una bella fotocamera con M-A-S e possibilità di usare contemporaneamente la pellicola ed il sensore, la pellicola con codice DX predispone la macchina per B/N o colore. Gli ISO variabili permetterebbero di portare a casa almeno un risultato digitale laddove la sensibilità impostata per la pellicola non permetta una giusta esposizione (limite scala sia dei tempi che dei diaframmi). Avanzamento pellicola ad ogni scatto e impossibilità di uso solo digitale. Ecco questa la porterei a casa, solo ad un prezzo ragionevole, perchè "volendo" potrebbero farlo. :-P

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 16:02

Premesso che a pellicola non ho praticamente mai scattato...

Credo che un minimo comune denominatore ci possa essere.
Chi usa il digitale potrebbe disattivare qualche automatismo, bloccare la rotellina degli ISO, non riguardarsi le foto scattate se non dopo almeno una settimana, limitare la post a interventi di camera raw.
Allora le differenze operative ci sarebbero ancora ma la filosofia potrebbe essere simile e i risultati "sovrapponibili" (ok, la resa diversa la risposta alla luce blah blah...).

Personalmente a me piace scattare tanto e senza pensieri per cui anche se apprezzo/pratico i generi nati con la pellicola con l'analogico probabilmente non mi troverei a mio agio...

Il fatto è che però in un certo senso restano strumenti diversi.
Come il pianoforte e la tastiera. Più impegnativo nello studio il primo più versatile la seconda.
Potranno suonare insieme ed essere quasi interscambiabili in alcuni brani e fanno sempre musica. Ma chi vuole fare classica/jazz acquisterà tendenzialmente un piano e chi fa pop/rock una tastiera.
Ed è anche giusto esplorare i mezzi in tutte le loro potenzialità. Il problema è forse quanto noi scegliamo e usiamo consapevolmente i mezzi e quanto i mezzi usano noi. Soprattutto tenendo conto che oggettivamente il mercato e l'attuale contesto orienta in maniera pesante i novelli fotografi all'uso del digitale. Basta entrare in qualsiasi negozio/centro commerciale... Forse se inventassero uno smartphone a pellicola... MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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