| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 14:56
Sicuramente Roberto. Non saprei dirti se una stampa analogica da pellicola sia migliore: di stampe analogiche a colori, senza nemmeno un passaggio digitale, non ne conosco l'esistenza (non lo saprò io probabilmente). Tu ne sai qualcosa? Penso sia diverso per il bianconero |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 14:56
Io scatto con un LG G5 (e scatto foto SORPRENDENTI per il mezzo che uso) a dimostrazione che IL DIGITALE é... anche meno. |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 15:02
Puma, mi dispiace, non mi diverto a polemizzare e faccio di tutto per parlare seriamente e serenamente. Hai criticato una mia foto (e va benissimo), ma che i tuoi scatti col telefonino siano SORPRENDENTI te lo dici da solo, così come fai affermazioni mai corroborate da una pezza d'appoggio.Che tu ti diverta col telefonino va benissimo, è giusto, non lo critico affatto. Ma sono risultati molto modesti sia sul piano compositivo che tecnico e qualitativo. Però, ti ripeto, tutti abbiamo da imparare e tutti siamo qui per divertirci; magari da una reflex si impara di più e si possono correggere meglio errori evidenti che col telefonino non si correggono o non si vedono nemmeno: continua ad usare il cellulare per foto ricordo (lo faccio anche io facendo vedere foto agli amici dei posti dove sono stato: un giochino tra amici, nulla di più) e anche tu gioca tranquillamente, serenamente come fa ognuno di noi. |
user90373 | inviato il 14 Ottobre 2017 ore 16:03
Ieri sera mentre aspetttavo si asciugasse l'ultima "creazione" che da pellicola è passata su carta sensibile baritata mi son detto:- "In fondo, in fondo delle discussioni chimico<>digitali me ne importa relativamente, che ognuno usi i mezzi che cavalca meglio. Però su due o tre cose non son disposto a togliere i puntini dalle i 1) il bianco e nero non è sempre una "conversione" 2) la grana non è sempre "rumore" 3) ambedue possono esser scelte fatte a priori e non conseguenti." Poi sono andato a dormire tranquillo, certo che gli alieni non ci faranno cambiar natura. Vedi uno degli ultimi interventi in: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2462190&show=3 |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 17:01
" di stampe analogiche a colori, senza nemmeno un passaggio digitale, non ne conosco l'esistenza (non lo saprò io probabilmente). Tu ne sai qualcosa?" Si possono stampate i negativi a colori con l'ingranditore come si è sempre fatto, conosco almeno due laboratori che lo fanno tutt'ora, uno in Lombardia e uno in Piemonte, ma probabilmente ce ne sono anche altri |
user90373 | inviato il 14 Ottobre 2017 ore 17:45
@ Diebu La stampa analogica a colori l'ho praticata, è un tantino più complicata del B/N per una serie di motivi, serve un ingranditore con testa a colori, in alternativa esistevano (forse ce l'ho ancora) delle serie di filtri colorati giallo, magenta e cyan in varie gradazioni da mettere nel cassetto poltrafiltri, un pò come si fa per le carte B/N a contrasto variabile, bisogna lavorare nel buio quasi totale, e non ultimo correggere le dominanti colore è per me sempre stata impresa ardua. Utili potrebbero essere, in alternativa alle classiche vaschette, i "drum", una specie di lunga tank da far girare in orrizzontale, nei quali inserire carta e acidi (3 tipi uno alla volta) che una volta chiusi permettono di agire in luce ambiente. Da Fotomatica www.fotomatica.it trovi pellicole a colori e i kit di sviluppo per pellicole e carte, ma nei listini non trovo proprio le carte. Laboratori che trattino ancora questo tipo di materiali non ne conosco. |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 18:20
“ Non saprei dirti se una stampa analogica da pellicola sia migliore: di stampe analogiche a colori, senza nemmeno un passaggio digitale, non ne conosco l'esistenza (non lo saprò io probabilmente). Tu ne sai qualcosa? Penso sia diverso per il bianconero „ Ma scusa... secondo te 50 anni fa per stampare a colori passavano per una scansione? |
| inviato il 14 Ottobre 2017 ore 19:07
Diebu, Ettore. Ho stampato a colori da pellicola tanti anni fa, ma ho abbandonato subito. Sono io sicuramente incapace, ma i risultati (con i filtri, non avevo la testa a colori), il drum e un apparecchio della Jobo per termostatare i bagni, erano modesti, incostanti, le dominanti sempre presenti. Cercai di aggirare con le dia e il Cibachrome, ma non andava meglio. E abbandonai. Vorrei chiedere timidamente: quanti stampano a colori da pellicola? A colori, ripeto. Mi piacerebbe saperlo In bianconero diversi e molti anche bene. E sicuramente si divertono, che è il fine ultimo di far fotografia |
user90373 | inviato il 15 Ottobre 2017 ore 0:14
@ Diebu, Claudio Santoro Se la memoria non mi inganna la Jobo produceva anche i Minilab una sorta di laboratorio amatoriale di sviluppo composto da tre vascette termostatate per i liquidi ed una serie di rulli trasportatori a velocità variabile per controllare i tempi di permanenza della carta impressionata in ciascun bagno, il tutto a tenuta di luce, una volta introdotto il foglio da una parte, si accendeva la luce e si attendeva il risultato all'uscita. Allora era fuori portata economica ma oggi magari si trovano per una pipa di tabacco, magari. |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 8:19
Arrivo buon ultimo e provo a dire una differenza che non mi sembra essere stata citata ed è quella dei preset, una fotocamera digitale ha una serie di preset che vanno dalla gamma dinamica, al bilanciamento dei bianchi passando per una serie di parametri, tutte impostazioni che vanno selezionate prima di uscire da casa e che bisogna conoscere bene il ragionamento stesso della fotocamera per poterli regolare al meglio, cosa che richiede un studio specifico ed una conoscenza specifica non semplici e non immediati per tutti. Tutto questo con la pellicola non c'è semplicemente perché li scelgo scegliendo la pellicola e per me che non sono nativo digitale, tutt'altro, mi resta molto più difficile. Qualcuno semplicistico potrebbe rispondere che scattando in RAW tornato a casa decido come voglio la foto mentre con la pellicola devo deciderlo prima di caricare la macchina e questo è solo parzialmente vero e penso alla scelta espressiva colore o bianco e nero? |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 8:22
“ " di stampe analogiche a colori, senza nemmeno un passaggio digitale, non ne conosco l'esistenza (non lo saprò io probabilmente). Tu ne sai qualcosa?" Si possono stampate i negativi a colori con l'ingranditore come si è sempre fatto, conosco almeno due laboratori che lo fanno tutt'ora, uno in Lombardia e uno in Piemonte, ma probabilmente ce ne sono anche altri „ Io conosco un bravissimo stampatore del colore a mano che è nella provincia di Genova .....ve ne sono, ve ne sono ......io sto pensando di tentare la sfida nella mia CO |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 8:26
“ La stampa analogica a colori l'ho praticata „ Io ancora no e la sfida mi sta intrigando .....ho un Durst M70 con testa colore e per il quale sto per comprarmi usata la testa micro che serve a fare un'esatta valutazione delle correzioni da apportare ai filtri ....poi ci sarà il problema temperature dei bagni, il semibuio, ecc ..... “ Se la memoria non mi inganna la Jobo produceva anche i Minilab una sorta di laboratorio amatoriale di sviluppo composto da tre vascette termostatate per i liquidi ed una serie di rulli trasportatori a velocità variabile per controllare i tempi di permanenza della carta impressionata in ciascun bagno, il tutto a tenuta di luce, una volta introdotto il foglio da una parte, si accendeva la luce e si attendeva il risultato all'uscita. Allora era fuori portata economica ma oggi magari si trovano per una pipa di tabacco, magari. „ Magari a trovarlo ..... |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 11:10
Che stampano a colori da negativo, con ingranditire, io conosco: Colorprint a Torino (corso cappio claudio), faceva anche l'ilfochrome ma non so se ha ancora della carta. Il conservatorio della fotografia (Olgiate Molgora - LC) www.conservatoriodellafotografia.it/stampa-da-negativo/ |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 12:53
L'unica cosa che rimpiango dell'analogico e' la visione della diapositiva fatta come si deve .Ancora neanche con i videoproiettori 4K di risoluzione si e' arrivati a gli stessi livelli qualitativi della visione di un proiettore di qualita' di 30 anni fa' con diapositive . In stampa con una buona calibratura ,carta fineArt e un'ottima stampante i risultati sono eccelsi .Rispetto all'analogico i vantaggi sono molteplici e piu' che evidenti sotto ogni aspetto . |
| inviato il 15 Ottobre 2017 ore 14:13
La dispositiva ha un fascino unico |
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