| inviato il 10 Settembre 2017 ore 12:47
ciao tra una Canon 6d con 24 105 f4L e una sony a7 mark II con 28 70 quale ha migliore performance ad alti ISO? Non considerando il prezzo preferirei la sony per minor peso e ingombro (uso durante i viaggi, non altro) e se nel confronto mettessi una sony a7s (prima versione?) |
| inviato il 10 Settembre 2017 ore 23:22
cos'e' af solo a contrasto? quindi per gli iso tra 6d e a7 ii vice la prima... |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 0:15
quello del minor peso e ingombro è un falso mito, grazie che se confronti la 6d con uno zoom professionale a diaframma fisso come il 24-105 con la sony con uno zoom inferiore, a diaframma variabile e di una serie non professionale la sony vince, ma a parità di lenti hanno lo stesso identico peso, con in più che il corpo della sony è nettamente meno ergonomico, se vuoi viaggiare leggero lo puoi fare anche con una reflex basta che ti compri dei fissi. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 0:24
“ tra una Canon 6d con 24 105 f4L e una sony a7 mark II con 28 70 quale ha migliore performance ad alti ISO? „ Una Nikon D750 che ormai ha un ottimo prezzo ed hanno risolto i problemi di produzione E non sono male ne il Nikon 24-120 f4 N (che sull'usato o sul nuovo ex-kit costa poco) ne il Sigma 24-105 f4. L'AF poi è eccellente e funziona praticamente al buio. “ quello del minor peso e ingombro è un falso mito, grazie che se confronti la 6d con uno zoom professionale a diaframma fisso come il 24-105 con la sony con uno zoom inferiore, a diaframma variabile e di una serie non professionale la sony vince, ma a parità di lenti hanno lo stesso identico peso, con in più che il corpo della sony è nettamente meno ergonomico, se vuoi viaggiare leggero lo puoi fare anche con una reflex basta che ti compri dei fissi. „ Pienamente d'accordo. Una reflex come la D750 con dei fissi piccoli (tipo i nikon AF-D) sta sotto il kilo e non è ingombrante. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 0:28
Parlando di d750 ho visto gente che su sta cosa di pesi e ingombri riteneva la ML enormemente superiore, poi vai a vedere e confrontava d750 + 15-30 (che è una lente inutilmente grande rispetto ai concorrenti tra le varie cose) con una ML + lente fissa ... diciamo pure grazie al c...o. Sul fronte fissi poi puoi anche buttarci dentro tutti i sammy e chi più ne ha più ne metta, senza contare che fissi piccoli e leggeri + reflex li paghi una frazione di un corredo sony decente. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 0:52
Con obiettivi luminosi e voluminosi effettivamente le differenze sono ridicole, ma una 6D col 40/2.8 Pancake, pur rimanendo piuttosto compatta, non riuscirà mai ad esserlo come una A7 II col 20/2.8 Pancake. j.mp/2xeK3hR |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 1:25
sì beh però anche in questo caso le differenze sono risibili, parliamo di 200g e 2cm scarsi di profondità solo che abbiamo in ballo 900 euro per 6d (800) + lente(100) contro 1500 euro di roba visto che la a72 usata sta sui 1100\1200 e il 20 usato non si trova e nuovo ne costa più di 300, diciamo che i vantaggi ci sono se uno li vuol vedere, ma ragionando a mente fredda sinceramente non vedo dove siano, almeno per me, senza contare gli altri svantaggi delle ML. Le uniche ml per cui ha veramente senso parlare di dimensioni ridotte sono le m4\3 per cui visto che le leggi dell'ottica non sono un opinione si riesce a fare delle ottiche veramente compatte e peraltro nitidissime, solo che la compattezza si paga. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 1:32
Se facessero un sistema ml da 1" sarebbe tutto ancora più compatto (Nikon 1 che fine ha fatto?) |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 1:34
“ visto che le leggi dell'ottica non sono un opinione si riesce a fare delle ottiche veramente compatte e peraltro nitidissime, solo che la compattezza si paga. „ Poi però ne paghi il prezzo nelle prestazioni con poca luce... lenti piccole = poca luce raccolta = tanto rumore, da lì non si scappa. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 5:43
Le Nikon 1 erano davvero leggere... Il 18.5 f1.8 (il cinquantino del sistema) fra un po' non te ne accorgi di tenerlo in mano da tanto è leggero. Sull'ergonomia Sony ho letto critiche persino su recensioni di videomaker (che se le usano a mano libera sono dentro gabbie, stabilizzatori e altri acrocchi con microfoni e luci) per i tasti e comandi troppo piccoli e ravvicinati. “ sì beh però anche in questo caso le differenze sono risibili, parliamo di 200g e 2cm scarsi di profondità „ E vogliamo considerare la scarsa autonomia delle batterie e la maggior quantità di queste da portarsi dietro? Con i 900/1200 scatti di una reflex la batteria di scorta spesso non la usi mai, con i 300/400 scatti delle mirrorless spesso ne usi almeno due (e quindi te ne porti almeno tre dietro vanificando in parte il vantaggio del peso sul corpo). In generale vedo gran poche mirrorless comode da impugnare con gli zoom luminosi e di solito riprendono forme (e a volte dimensioni) molto simili alle reflex (vedi le m43 ammiraglie EM1/GH5 con o senza battery grip). Se alla fine per mantenere comandi e impugnatura comode per le lenti pesanti (che dipendono dalla dimensione del sensore) si risparmiano solo un paio di centimetri sulla baionetta il risparmio di volume non è rivoluzionario rispetto alle reflex. Ad esempio Sony A7II, Canon 6dII e Nikon D750 con i 24-70 F2.8 più piccoli disponibili con baionetta nativa senza adattatori (per Canon e Nikon sono i Sigma Art o i Tamron G2. Anche per la baionetta A della Sony A99 le dimensioni sono le stesse) j.mp/2wjEudN
 Almeno stanno facendo progressi sull'autonomia delle batterie con i nuovi sensori... L'OMD EM1 II e la Nikon D850 hanno quasi raddoppiato l'autonomia rispetto ai modelli precedenti. „ |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 11:38
@bubu93 a dire il vero non è proprio così che funziona... lenti piccole sono nettamente più facili da realizzare e quindi puoi ottenere lenti con focali equivalenti, ma diaframmi più aperti ad una frazione del prezzo. Estremizzando una lente f2 per una FF ti costa 1000-2000 euro, mentre per i sensori piccoli da cellulare ormai sono l'assoluta normalità, come macchine come m4\3 o simili ovviamente siamo su una scala superiore, ma il concetto base resta. Riguardo al nikon 1 io mi son fatto l'idea che sia morto per vari motivi tra cui scarsa promozione da parte di nikon stessa e probabilmente l'eccessivo costo rispetto alle dimensioni del sensore, inteso che più che puntare a far concorrenza a macchine come le m4\3 era più nella fascia di mercato di compatte e bridge, ora se un compra quel tipo di macchine non ha benchè minimo interesse ad avere ottiche intercambiabili, mentre al contempo l'appassionato avanzato medio che cerca un secondo corpo sicuramente ne ha lamentato le dimensioni ridotte del sensore, cosa discutibile, ma ormai va di moda non saper far foto, ma avere lo stesso FF. |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 16:18
@Matteo N. Si ma il problema è che quello che conta per raccogliere la luce ed ottenere ottime prestazioni al buio non è il rapporto focale ma l'apertura fisica . Prendiamo un Galaxy S8: Il sensore ha una risoluzione di 4032x3024 pixel da 1,4um, tradotto in mm significa 5,6mm x 4,2mm = 23,5mm² Una fullframe invece ha un sensore di 36x24mm, ovvero 864mm². Sapendo le aree dei sensori si può approssimare il fattore di crop, in questo caso l'area della fullframe è 37,8 volte più grande che equivale ad un fattore di crop di sqr(36,8)=6,06. Bene. Ora che abbiamo stabilito il fattore di crop si può calcolare che l'ottica dell' S8 (un 26mm di focale equivalente) non è davvero un 26mm f/1,7 bensì un 26/6,06= 4,3mm f/1,7. Quanto è largo un 4,3mm f/1,7? Basta dividere, l'apertura fisica reale è 2,53mm. Quanto è largo invece un 26mm f/1,7 "REALE"? 26/1,7= 15,2mm. Ciò significa che a parità di rapporto focale e lunghezza focale effettiva una fullframe catturerà 37,8 volte la luce catturata dal telefono. Per avere un 26mm che catturi la stessa quantità di luce catturata dal telefono devi avere una lente chiusa al punto da avere la stessa apertura fisica, quindi focale/apertura ovvero 26mm/2,53mm = 10,3. Praticamente il "26mm f/1,7" dello smartphone corrisponde ad un 26mm f/10,3 reale. Volendo si poteva ottenere lo stesso identico risultato moltiplicando semplicemente il rapporto focale per il fattore di crop, ovvero f/1,7*6,06 = 10,3. Se tu volessi prestazioni da fullframe su uno smartphone in questo caso dovresti usare una lente di 4,3mm di focale (in modo da avere la stessa inquadratura del 26mm su FF) ma con l'apertura di 15,2mm in modo da catturare la stessa quantità dl luce, tradotto un 4,3mm f/0,28! ! |
| inviato il 11 Settembre 2017 ore 17:09
sì diciamo che applicare questo discorso all'ottica del cellulare lo estremizza per le dimensioni ridicole del sensore e l'ovvia volontà di chi produce cellulari di non mettersi a costruire fotocamere con un cellulare intorno, però per dire se parliamo di una ML m4\3 (225mm2) oppure una aps-c (circa 350mm2) il mio discorso regge in quanto le aree sono rispettivamente 1\4 (crop 2x) e circa metà (1,5x) del FF . prendiamo due lenti realmente esistenti che ho scelto a caso come l'oly 8 1.4 e un ipotetico samyang 14mm 2.8 FF , il primo ha un'apertura di 5,7 e il secondo di 5 mm spaccati, ecco che la ml prende addirittura più luce, con in più che una lente per m4\3 è decisamente più nitida di una controparte FF perchè più facile da costruire oltre che più leggera e compatta, ovvio ci ballano 500 euro tra una lente e l'altra, ma la compattezza si sà si paga, certo mi si può venire a dire che per FF esiste anche il sigma 14 1.8 da poco, ma pesa circa 4 volte e ne costa due. Stesso confronto si potrebbe fare questa volta ad armi pari tra il 12 f2 oly e un canon 24 2.8 che stanno entrambi intorno ai 600 con 6 mm contro 8,5, qui la lente FF è più luminosa anche se non di tanto, ma pesa anche il doppio. Se estendiamo il discorso per dire all'aps-c tirando in ballo per dire lenti simili come il 18-35 1.8 e il 24-35 f2 siam sempre lì alla minima focale siamo a 10mm contro 12mm, una differenza abbastanza trascurabile se poi si considera che il 24-35 costa quasi 300 euro in più del corrispettivo aps-c. discorso simile per dire confrontando sempre sigma il 50-100 1.8 con un 70-200 2.8, con costi paragonabili ed una maggiore luminosità del primo, oppure confrontando banalmente un 17-50 2.8 da 2-300 euro e una lente di pari costo e focali per FF che salvo usati sarà sicuro a diaframma variabile. Casomai a questo riguardo quello che fa la differenza è che sono pochi i costruttori che credono nei formati "ridotti" producendo lenti che li riescano a mettere seriamente a frutto come sta facendo sigma con la serie ART oppure oly con tutti i suoi obiettivi particolari, ma questo semplicemente perchè una lente per FF ti consente maggiore margine di guadagno e banalmente chi usa aps-c difficilmente si comprerà ottiche troppo costose o particolari. |
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