| inviato il 06 Settembre 2017 ore 23:45
Oggi ho avuto l'occasione di visitare una mostra fotografica su un viaggio in bici dall'Italia a Singapore. Tralasciando l'aspetto tecnico (comunque eccellente) delle fotografie esposte, mi sono ritrovato di nuovo a provare il piacere nel vedere soggetti, paesaggi e avventure "esotiche". Mi ritrovo di conseguenza nel giudicare sciape, senza quel qualcosa che ti prende la pancia le composizioni "nostrane". La perfezione dei nostre modelli contro i visi sporchi,segnati da fatica o tradizioni religiose. Panorami desertici o pluviali contro ciò che ci offre la nostra bellissima Italia. Insomma quanto percepiamo più bello e accattivante ciò che non appartiene a quello che vediamo quotidianamente? Ho avuto la fortuna di lavorare per un periodo in Libano e trovo le foto scattate li tra le mie più significative. Succede anche voi di pensare cose del genere? Personalmente da qualche tempo faccio sempre più fatica ad uscire e fotografare... eppure riconosco che gente come Robert Frank con il suo The Americans ha immortalato la sua gente il,suo paese... cose che vedeva nel suo quotidiano insomma. Come innamorarmi di nuovo delle "mie" strade? |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:09
a quanto pare sono l'unico |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:13
ma no, si prendono in giro i giapponesi perchè qui fotografano qualunque cosa, ma credo sia dovuto a questo motorlifeit.files.wordpress.com/2017/04/giappone1.jpg li le pompe di benzina scendono dall'alto magari ci guardano strani pure lore se la scattiamo, ma per noi è una cosa diversa. Credo che semplicemente quello che abbiamo sempre sotto gli occhi ci risulta normale e meno interessante per questo |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:15
Contribuisco nel mio piccolo come posso quotandoti questa frase: “ quanto percepiamo più bello e accattivante ciò che non appartiene a quello che vediamo quotidianamente? „ Il "fattore routine" è una cosa da combattere dentro noi stessi secondo me, purtroppo. Un soggetto bello ma visto molte volte dovremmo considerarlo bello tutte quelle molte volte, per esser più bravi nel giudizio. Se ci lasciamo influenzare dalla vocina che dice "ma dai, il solito piovanello dell'avifauna", non stiamo giudicando quella foto, ma il soggetto in sé, e questo secondo me è sbagliato Una cosa che tento di fare quanto più possibile compatibilmente con tempi e stile di vita, è uscire e fotografare la mia città. Ok, Siena è parecchio fotogenica e siamo d'accordo, ma quanti locali fotoamatori escono la sera apposta a fare foto dall'Osservanza come quelle che ho nelle mie gallerie? Eppure per me è stato emozionante: farlo esplicitamente "per fotografare" aggiunge quel pizzico di novità che a volte mi serve proprio per “ innamorarmi di nuovo delle "mie" strade „ Poi è chiaro che una cosa che vediamo come dice Labirint in Giappone una volta nella vita la fotografiamo se è diversa dal nostro mondo, quella è curiosità umana ed è normale e giusta! Ovviamente "just my 2 cents", come dicono l'amirigani |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:42
Secondo me la differenza la fa il cambio di visione. Uscire con l'idea di fotografare è diverso dall'uscire con l'idea di fotografare per uno scopo. Se la foto non fa semplicemente storia a sè ma fa parte di un piccolo o grande progetto (non è importante quale, ognuno ha i suoi), credo si riescano a "vedere" le cose in un altro modo. Per esperienza personale posso dire che inizialmente uscivo e appena vedevo qualcosa di interessante o che attirava la mia attenzione, scattavo; ora invece esco con uno, o più, obiettivi (scusate il gioco di parole) e so quindi cosa sto cercando e cosa voglio fotografare. Questo consente, almeno a me, di avere uno sguardo sulle cose diverso. Anche se la zona battuta è sempre quella, perchè quello che cambia è il progetto. Faccio un esempio: fotografare una facciata di una chiesa, magari la stessa chiesa cui passo davanti ogni giorno, può acquisire un fascino tutto particolare se il mio progetto personale è quello di realizzare un piccolo reportage sulla presenza dello stile gotico nella mia zona (esempio a caso, scusate la banalità)... |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:58
Due sono i fattori: l'abitudine a vedere le cose fa perdere interesse, e lo scatto fatto coi tuoi occhi. Anche i vecchi di Calcutta non si stupiscono se si guardano tra di loro, si vedono tutti i giorni da una vita, ma una bella biondona occidentale gli fa luccicare gli occhi E se la piazzetta con chiesa e panchina del tuo paese la fotografa un'altra persona coi propri occhi, quella foto ti sembrerà diversa, appunto perché fatta con gli occhi di chi non è abituato. Il mare, la val d'orcia, Venezia, il boccale, Roma, per chi li vede tutti i giorni hanno meno gusto, per assuefazione. Ma è giusto anche quello scritto nel post precedente, un progetto finalizzato porta a una ricerca di aspetti (e inquadrature) diversi dal "solito" |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 14:06
“ Anche i vecchi di Calcutta non si stupiscono se si guardano tra di loro, si vedono tutti i giorni da una vita, ma una bella biondona occidentale gli fa luccicare gli occhi „ Esattamente questo... come per noi i santoni indiani sono l'esotico che colpisce occhio e pancia, per loro l'esotico diventa la biondona. Non parlo di belle foto, ma di quelle che ti lasciano qualcosa dentro. Quelle che non dimentichi più. Benché ipernitida,perfettamente post prodotta (e sicuramente f..a) la bionda nel ritratto di turno oggi la vediamo, la apprezziamo e domani l'abbiamo dimenticata. Quanto invece riusciamo a dimenticare gli occhi di una donna islamica dal volto coperto da un niqab? Eppure la carne esposta è decisamente meno. Stesso discorso potrei farlo anche per altri generi. Forse parzialmente immune a questo discorso puó essere la Street, perchè ovunque puó nascondersi "l'attimo fuggente", ma non ne sono convinto al 100%. Probabilmente anche in questo campo quello che a noi appare normale per altri è straordinario (vedasi le pompe della benzina montate al contrario ) |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 14:15
Ni...cioè www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=-4-&t=2263169 Anche il fatto di mostrare un capannello di persone che prega ha un impatto diverso rispetto a quello che siamo abituati. Ovviamente foto bellissima, ma c'è anche il leggere una storia diversa, un modo di vivere diverso che attira |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 14:55
@Labirint: Esattamente!! La stessa fotografia fatta in una chiesa la domenica mattina ci avrebbe fatto lo stesso effetto? Non credo! Quindi che dobbiamo fare per avere foto con il fattore "WOW"? Trasferirsi in Nepal? Affrontare un lungo viaggio lasciando tutti e tutto? Quanti di noi potrebbero farlo? Sia che siamo professionisti del settore che "amatori evoluti" chi paga il mutuo? Le bollette? Gli affetti? @Capotriumph: Ma te immagini qui da noi pompe di benzina pensili? Le macchine sotto che si incastrano tipo tetris altro che file  |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 14:58
Di sicuro eviteresti che la gente sbagliasse il lato dove accostare per fare rifornimento! (eppure è indicato nel simbolo sul cruscotto, da che parte è la bocchetta...) |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 16:39
Guarda, per le facce indiane e nepalesi non c'è problema.. ci sono anche appena fuori dalla porta di casa... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |