| inviato il 02 Settembre 2017 ore 19:33
Complimenti! |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 10:40
Pensa che io alle superiori facevo fatica a raggiungere la terza facciata del protocollo durante il tema, ovviamente quando prendevo 6 facevo festa |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 10:58
“ Pensa che io alle superiori facevo fatica a raggiungere la terza facciata del protocollo durante il tema „ La terza??? Io mi fermavo alla seconda colonna!!! Ovviamente appena finite è andato di moda fra i professori il tema stringato e breve.... |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 11:21
Ahahah..siete troppo simpatici. Al di la di quello, davvero non vi sembra un pò sproporzionato il rapporto tra il testo e le foto ? Nel senso che io stesso a rileggere l' articolo mi son detto: "eh ma che due palle, ma vai al sodo noooo" !! Non so, è una mia idea, forse perchè sono troppamente iggnoranto io... |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 11:25
Direi che in effetti 1400 battute per ogni foto sono tante |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 11:30
Si, in effetti un po. Ma forse Juza da ragazzo faceva parte dei secchioni che dopo un ora chiedevano già il secondo protocollo (spero mi perdoni la battuta). Volevo fare anche io un articolo qua ma poi per mancanza di tempo non mi ci sono ancora cimentato. |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 11:41
“ Volevo fare anche io un articolo qua ma poi per mancanza di tempo non mi ci sono ancora cimentato. „ È proprio questo il problema secondo me, qui tolto qualche fortunato in pensione (specie in via di estinzione) lavoriamo o studiamo tutti (qualcuno deve fare entrambe le cose) quindi il tempo alla fine è la discriminante fra il decidere di farlo o il lasciar perdere. 1400 battute sono poco meno di una cartella (vecchia unità di misura da 1800 battute) |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 12:42
Ciao non ero informato sulla questione,a volte è interessante leggere qualche annotazione e vicenda personale...rispetto alle solite immagini ripetive accompagnate da titoloni. Un tempo c'erano queste due figure per comporre l'articolo, uno che scriveva e raccoglieva notizie e il fotografo per le foto, ora è uno solo che carica carica carica... Suppongo che l'articolo chieda un minimo di testo di accompagnamento ,con una sorta di scrematura o selezione per giungere al compimento dell'opera.Lo stesso metodo pero,' potrebbe essere anche utilizzato per i famosi commenti, che accompagnano le foto melliflui e un filino concisi, dei quali ogni tanto si dibatte. Potrebbe essere anche piu' breve l'articolo,pero' la fatica c'è, ma non escluderei che la storia delle bici e delle arrampicate,potrebbe essere piu' affascinante per qualche nostalgico, rispetto al presente dove tutto scorre via veloce ,come le migliaia di foto che si vedono,nella scia del tutti tutto . ciao |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 13:46
Ciao Caputo, ti ringrazio per il contributo alla discussione. Condivido ciò che dici, l' articolo deve necessariamente essere qualcosa di diverso rispetto alla semplice pubblicazione delle foto con il commento, altrimenti non servirebbe a nulla. Le 10.000 battiture mi sembra possano essere una lunghezza congrua. Quello per il quale ho trovato difficoltà è stato andare oltre a tale lunghezza di testo. Inserendo una decina di foto la lunghezza diventa 14.000 e via così. Se avessi voluto inserirne altre aumentava di 1.400 battute per ogni foto. Intendiamoci è un limite mio eh, l' ho anche scritto. L' altro dubbio è se chi legge ha la voglia e la pazienza di farlo considerando anche il fatto che chi scrive non sempre è Ken Follet ! Forse ero abituato male io, nel senso che per gli articoli che ho pubblicato finora (su un MAG on-Line di mountain bike) ho fatto meno fatica perchè non c' era questo vincolo del numero di battute rapportato al numero di foto. Buona Domenica ! |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 13:51
Anche a me a scuola insegnavano a scrivere tanto, poi una volta entrato nel mondo del lavoro ho capito che la sintesi è tutto, ed è pure più difficile. Regole come questa sono anacronistiche. |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 15:29
Personalmente condivido di più il postulato, perfettamente espresso anni or sono dal Professor Roberto Vacca che asserisce, a mio parere correttamente, che: Un concetto, anche se complesso, rimane più facilmente comprensibile se espresso con meno parole. Ovvero: Se si riesce ad utilizzare meno parole per esprimere correttamente lo stesso concetto, questi rimane più facilmente comprensibile. Un po' come avere meno elementi di disturbo in una foto |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 16:11
Perfettamente in linea con quello che ho detto e che riscontro quotidianamente nel lavoro. |
| inviato il 06 Novembre 2018 ore 21:10
Domanda: Il regolamento prescrive giustamente che le foto inserite negli articoli siano "farina del sacco" dell'articolista. Ma eventuali immagini (in prevalenza disegni, ma potrebbero essere anche foto) di provenienza da cataloghi, istruzioni per l'uso, viste in sezione, ecc.) necessarie per illustrare, per es. un'operazione descritta nell'articolo, possono essere usate? (naturalmente citando la fonte). Nella mia esperienza di articolista (su carta stampata) ciò è permesso, purché la fonte (o il copyright) siano citati. |
| inviato il 11 Novembre 2018 ore 12:57
....any reply? (provo a dirlo in inglese) La domanda mi sembrava pertinente. |
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