| inviato il 31 Agosto 2017 ore 9:33
Esistono molte "regole" in fotografia per rendere più piacevole una foto, che tutti sappiamo. Regola dei terzi, simmetria, diagonali...
Però credo che la più potente sia l'ordine! Quando una foto ha gli elementi ben disposti e ordinati, risulta immediatamente più piacevole di una foto confusionaria.
Che ne pensate? |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 11:08
Metterei a fuoco il concetto di ordine in quanto l'ordine di una fotografia sta prima di tutto nella mente del fotografo che riesce all'interno della composizione a creare un 'fuoco' di attenzione dove l'occhio dell'osservatore viene attratto al primo sguardo, poi deve saper accompagnare lo sguardo su altri elementi che possono essere di cornice e sfondo, o possono anche creare un racconto, quindi un percorso visivo che anche in un apparente caos compositivo chiarisce le intenzioni artistiche del fotografo.
Per fare una metafora direi che l'ordine di una fotografia non è una stanza ben ordinata ma una dove capisci subito la personalità di chi la abita. |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 13:01
Secondo me le cosiddette regole (terzi, simmetrie, diagonali, ecc.) non fanno altro che rendere una fotografia "ordinata" e più piacevole a vedersi. Queste regole non sono state inventate per il piacere di disciplinare un arte, ma per rendere un immagine più gradevole all'occhio umano. Ti faccio un esempio: se faccio un ritratto con un soggetto che rivolge uno sguardo da sx a dx lo apprezzi di più di uno che rivolge lo sguardo da dx a sx, questo perché siamo abituati a leggere da sx a dx quindi anche quando guardiamo una fotografia lo facciamo da sx a dx. Nel primo caso (da sx a dx) fai lo stesso percorso dello sguardo del soggetto, nel secondo (da dx a sx) prima vedi ciò che sta guardando e successivamente il soggetto che guarda. Quindi seguendo quelle "regole" rendi la foto più "ordinata". Questo vale per far apprezzare lo scatto al maggior numero di persone, l'estro nello scatto non sarà certo apprezzato da tutti, ma ciò non toglie nulla alla bellezza di una foto. |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 13:20
quoto in toto il commento di MatteZonta. L'ordine non deve essere solo nella forma, ma anche e soprattutto nella sostanza. Se si riesce a leggere, e a far leggere allo spettatore, l'intenzionalità di ogni aspetto dello scatto, secondo me ecco che si raggiunge il punto d'equilibrio, l'ordine.
Porto ad esempio questa mia foto, scattata a Dublino, nel quartiere di Temple Bar. Se avessi fatto una foto "ordinata" solo nella forma, avrei tradito la situazione, non avrei mostrato la situazione in cui mi trovavo e in cui mi sono trovato a scattare.
L'ordine, almeno per me, sta nell'aver colto il giusto momento, nell'aver contestualizzato lo scatto (luogo e protagonisti ben leggibili), nell'aver ripreso bene o male tutti i componenti del gruppo.
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| inviato il 04 Settembre 2017 ore 11:49
..."questo perchè siamo abituati a leggere da sx a dx quindi".........nei paesi arabi.....?
franco santi
(scherzo naturalmente.....potrebbe però essere.) |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 11:54
Buongiorno Franco Santi questa è una spiegazione corretta. Prova a ribaltare uno scatto che si sviluppa da sx a dx e vedrai che gradirai di meno quello da dx a sx. |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 12:10
Ciao, il mio era un frizzo! certo che questa regola è valida.
un saluto
franco santi |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 12:25
“ ..."questo perchè siamo abituati a leggere da sx a dx quindi".........nei paesi arabi.....?
„
Ok, ci vogliamo mettere i giapponesi?
La fruizione di un'immagine, così come di altre espressioni artistiche, è fortemente influenzata dalla cultura di chi osserva, ascolta, etc.
Ciò che è "bello" o "armonioso" per noi occidentali, può esserlo molto meno per un individuo appartenente ad un'etnia diversa con un bagaglio culturale dove il "bello" osserva altre regole.
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| inviato il 04 Settembre 2017 ore 14:05
Ok, ci vogliamo mettere i giapponesi?
Posso tranquillamente dirvi che cambia tutto per loro. 
La direzionalità delle immagini ed il significato associato alla stessa è praticamente un risultato delle norme culturali, sociali e, in parte, raziali di chi produce e valuta un'immagine. La direzionalità di un testo scritto è un primo, determinante fattore per capire questi canoni.
Non è un caso che le pubblicazioni in rivista giapponesi appaiano molto confusionarie agli occhi occidentali, paradossale per un popolo "ordinato" come quello giapponese, proprio perchè mischiando i testi in verticale e in orizzontale (articoli vs didscalie per esempio) optano per un ordinamento degli elementi più circolare che cozza molto con la nostra impaginazione più schematica. Di contro un quotidiano, grazie alla struttura a colonne, è altamente ordinato e leggibile (ok, nei limiti dell'alfabeto usato ovviamente) anche per noi.
Nemmeno mi addentro sulle teorie del colore visti i significati spesso diametralmente opposti che possono avere in altre culture.
Mi scuso con Pironman per l'excursus, ma quello che ha posto in modo molto semplice e diretto, e che condivido in pieno in quanto la fotografia dovrebbe sempre lavorare di sottrazione negli scenari che lo consentono, è la punta di un iceberg enorme e variegato... oltre che affascinante. |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 14:07
Buongiorno Franco Santi questa è una spiegazione corretta. Prova a ribaltare uno scatto che si sviluppa da sx a dx e vedrai che gradirai di meno quello da dx a sx.
In effetti la direzionalità da sx a dx per noi è corsa veloce, movimento verso il futuro, crescita e positività. L'inverso ci porta a moto al contrario quindi ostacolato e difficile, movimento verso il passato, regressione e negatività.
Che poi quando uno può tranquillamente usare l'inversione del moto proprio per comunicare questi concetti "negativi". |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 14:08
Però credo che la più potente sia l'ordine! Quando una foto ha gli elementi ben disposti e ordinati, risulta immediatamente più piacevole di una foto confusionaria.
Quotone.
Anche perchè pochi elementi e ben ordinati (o anche molti, ma sempre ben ordinati) aiutano a dare una guida allo sguardo nel seguire un percorso nella foto.. aiuta a "vederla" davvero tutta e a ca× meglio. |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 14:14
Ordine in fondo significa solo rispettare le regole della geometria che vorresti sostituire con questa parola Mi sembra un cane che si morde la coda |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 17:18
Quoto Vafudhr riguardo a quanto espresso sui giornali e riviste giapponesi: molti anni fa mi azzardai a comperare un manga ed è stato il primo ed unico acquisto.
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| inviato il 04 Settembre 2017 ore 17:23
Maurizio, i manga sono ordinatissimi a confronto delle riviste tipo quelle di moda o di spetteguless. 
Fidati che quando traducevo le riviste di animazione con le news delle nuove produzioni arrivavo a fine di una o due pagine con un mal di testa... ma fine OT. |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 20:26
l'ordine può essere anche geometrico nello scovare una trame definita in un saituazione di apparente disordine... eheh |
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