| inviato il 26 Agosto 2017 ore 13:17
Ciao a tutti, avrei una domanda
Ho un rullino finito (nel senso già usato, l'ho finito ieri) che porterò a far sviluppare solo verso metà settimana (mercoledì circa). Dove dovrei tenerlo per questo lasso di tempo? Io l'ho rimesso nella scatolina di plastica in un punto non alla luce del sole; leggo su internet di conservarli in frigo, è giusto?
Se non si sviluppa subito un rullino la qualità decade?
Grazie |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 13:36
In frigo va bene.
Sono da sviluppare il prima possibile, ma per pochi giorni non succede nulla, a meno di lasciarlo sul cruscotto della macchina in pieno sole... |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 14:31
Se non è al sole e nel suo scatolotto non stare a preoccuparti... io ne ho tenuto uno un mese in una libreria chiuse con antina e non ha avuto problemi di sviluppo. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 14:44
I rullini da tenere in frigo a me hanno detto che sono quelli da diapositive,mentre quelli negativi non hanno particolari problemi. |
user94858 | inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:00
Quando leggo sti topic tra quelli che chiedono come conservare gli obbiettivi a questa del rullino nel frigorifero rimango allibito; l'attrezzatura fotografica non è marmellata e nemmeno il sugo per la pasta  , basta tenere la roba in un posto asciutto.
Ci sono rullini che sono stati sviluppati dopo quasi un centinaio di anni, altri che sono stati messi in lavatrice! E qui ci facciamo il problema per andarlo a sviluppare una settimana dopo averlo finito. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:04
I rullini aperti (cioè non nella loro vonfezione sigillata) e già esposti, non vanno conservatinin frigo perché c'è il rischio di condensa. Se proprio devono essere gobsercsti per mesi allora vanno inseriti in scatoleca tenura ermetica.
Tutti i rullino, di qualunque tipo, se devono essere cobsetcsti a lungo prima dell'utilizzo allora meglio conservatinin frigo o ancora meglio in freezer. Prima di utilizzarli vanno lasciati assumere la temperatura ambiente, quindi nel caso siano stati conservati in freezer almeno 3 ore (se sa aprire la singola s atoliba, sempre per evitare la condensa).
Conservati in freezer aumenta anche la loro duraraboltre la scadenza,l'occhio però che il freddo rallenta il deterioramento ma nulla può contro le radiazioni presenti nell'atmosfera, quindi inquilini molto sensibili, contrariamente a quello di media e bassa sensibilità, non possono essere conservati per anni oltre la scadenza.
In generale i rullino se mai conservati e se usati dopo la scadenza (Salvo quanto sopra detto) possono assumere qualche lieve dominante di colore (se a colori) e perdere un pi' di sensibilità, ma parliamo di anni e fuori dal frigono freezer.
Nel tuo caso, pochi giorni dell'utilizzo allo sviluppo,mtienilonin un normale ambiente domestico e non succede niente, io a volte vi metto settimane o mesi a finire un rullo, mica metto la macchina fotografica o il dorso pellicola in frigo |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:06
il problema dei rullini è lo strato di gelatina di colla animale su cui viene poi steso lo strato ai cristalli di argento fotosensibili.Chiaro che in climi caldi,alla lunga puo portare problemi,ma per qualche giorno, se ben conservati,magari nel suo astuccio di plastica in luogo fresco,sono al sicuro.Certo,se i giorni diventano settima e poi mesi,il frigo è un'ottimo riparo.Le diapositive sono un po piu delicate dei negativi,ma è tutto relativo al tempo in cui non verranno usate.Anni fa,certi pro che acquistavano ingenti quantitativi di pellicole,addirittura bobine intere a metraggio,magari per risparmiare,si diceva che le conservassero in freezer per meglio salvaguardarne l'integrità.Io ho provato,in vacanza,a metterle in un thermos,per salvarle dal caldo sole della Toscana. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:07
Paul, se come me acquisti i rulli in quantità e li utilizzi nei mesi o anni successivi, conservarli in freezer è meglio. Per il resto sono d'accordo con te, qualche giorno o settimana (Ma anche mesi) tra esposizione e sviluppo non altera nulla, almeno non al livello visibile (strumentalmente di, ma chi se ne importa). |
user94858 | inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:16
Diebu il tuo è un discorso completamente differente ed è sicuramente una buona idea tenerli nel freezer se ne compri tanti e non li stai utilizzando, ma qui il discorso è differente.
Secondo questa "logica del frigo" la pellicola si dovrebbe deteriorare anche quando è dentro la macchina e si stà scattando; è un discorso talmente assurdo che non può non strappare un sorriso... |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:26
Paul, non è affatto un discorso assurdo, che a livello amatoriale la cosa non sia critica sono il primo a sostenerlo, ma se ti documenti bene vedi che tutti fabbricanti raccomandano di sviluppare prima possibile e molti professionisti ti potranno confermare che per fotografie particolarmente critiche queste attenzioni (non lasciare i rulli in macchina inutilizzati ma finirlo subito lo stesso giorno, portarli a sviluppare subito, ecc.) sono (o erano, visto che ormai la maggior parte usa il digitale) fondamentali. Come pure era fondamentale utilizzare tutti rulli dello stesso batch di produzione, proprio per avere la necessaria costanza di caratteristiche.
Purtroppo chi è nato fotograficamente nell'era digitale o anche se fotografava prima lo faceva solo a livello di foto ricordo, certe cose non le sa, lo posso pure capire, ma allora dovrebbe documentarsi prina di dire che sono sciocchezze |
user94858 | inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:44
Io dirò anche delle sciocchezze come dici te ma non mi pare che McCurry o Salgado si portassero dietro un frigo quando andavano a fare i reportage in giro per il mondo, eppure caso strano sono professionisti, e le loro foto ci sono tranquillamente arrivate.
Sviluppare un rullino il prima possibile è meglio ma qualche settimana non fa la differenza ed utilizzare un frigorifero non è un processo obbligatorio ne tanto meno comune in ambito fotografico. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 16:14
Allora.... ricominciamo:
- io non ho detto che dici sciocchezze, ma ho detto che tu affermi che le dicono gli altri. Leggi bene quello che ho scritto io ("...documentarsi prima di dire che sono sciocchezze" cioè secondo te sarebbero sciocchezze quelle scritte da me) e quello che hai scritto tu ("è un discorso talmente assurdo che non può non strappare un sorriso...").
- non so se Salgado e McCurry si portavano il frigo, non li ho mai accompagnati nei loro viaggi, se tu li hai accompagnati (visto che dici che "non mi pare che si portassero dietro un frigo") buon per te. In ogni caso era prassi comune per i reporter portarsi dietro un frigo portatile dove conservare le pellicole in caso di viaggi in climi caldi o preoccuparsi di tenerli al fresco più possibile. Un fatto del genere è rappresentato anche nel film "I ponti di Madison County" in cui Clint Eastwood interpreta un fotografo (del National Geographic se non sbaglio).
- per fotografia particolarmente critiche intendo: moda, prodotti, arredamento, scientifica, ecc. in cui la riproduzione, soprattutto in termini di colori, deve essere assolutamente costante tra le varie foto e i vari rulli (si facevano appositamente prove di sviluppo su un rullo campione o su parte di ogni rullo tagliando una parte all'inizio).
- ripeto ancora una volta: che la foto si comincia ad alterare da un istante dopo lo scatto è un dato scientifico assodato (l'immagine latente è molto meno stabile sia rispetto all'immagine sviluppata che rispetto alla pellicola vergine), che poi "questo non deve crearci paranoie e possiamo stare tranquilli anche se non sviluppiamo subito i nostri rullini" sono il primo ad affermarlo e l'ho già scritto. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 16:29
Paul, questa è semplicemente una domanda da inesperto. Questo è il secondo rullino che faccio ed ho semplicemente chiesto. Ora so che per periodi brevi non c'è bisogno di fare sostanzialmente nulla e si può conservare senza problemi, capisco che magari per te sono cose scontate ma per me no.
Comunque grazie a tutti per le risposte.
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| inviato il 27 Agosto 2017 ore 10:39
La domanda è del tutto lecita, e le informazioni già fornite da Diebu sono perfettamente corrette. Per i dettagli sull'argomento, suggerisco di prendere come riferimento il documento tecnico E-30 di Kodak, "Storage and Care of KODAK Photographic Materials, Before and After Processing": www.kodak.com/global/en/consumer/products/techInfo/e30/e30.pdf .
EDIT: Oops, il link non funziona più. Il relativo file PDF si trova comunque facilmente altrove cercando con Google. |
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