| inviato il 02 Agosto 2017 ore 7:43
“ Coperta a terra e si dorme sul pavimento esattamente dove passano le tubazioni dell acqua per trovare refrigerio „ Il problema è che anche l'acqua che dovrebbe essere fredda risulta calda come se avessi acceso un po' la caldaia ... In questi giorni dormo con aria condizionata e via ....... |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 8:46
Non ho capito il ragionamento di chi nega (naturalmente senza dati, ma sulla base di ipotesi) che le perdite delle condutture siano del 40% circa rispetto a quanto immesso. E che se c'è differenza tra l'acqua immessa nella rete e quella giunta agli utenti (quanta, se non il 40?) questa è dovuta a furti d'acqua (che comunque varrebbero il 90% della differenza: anche qui, fonti?). Per furto dalla rete immagino si intenda il caso della manomissione del contatore da parte dell'utente finale, o una anche più difficoltosa illecita e occulta derivazione dalle condutture di rete, prima dei contatori, come pure accade con l'energia elettrica. Per carità, sarà possibile che vi sia qualche caso, ma che una utenza su tre (90% di 40%) in italia rubi l'acqua è inverosimile. Non vi fidate dei dati forniti dai singoli gestori dell'acqua perchè temete che fatturino di meno agli utenti? Volendo ragionare a prescindere dalla conoscenza dei fatti (quindi, ignorando il vero) e ipotizzando che accada ciò che può convenire ai gestori (quindi, ipotizzando per vero ciò che è possibile) si può dire anche esattamente il contrario, ossia che i gestori sovrafatturano i consumi reali. |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 10:36
“ Per furto dalla rete immagino si intenda il caso della manomissione del contatore da parte dell'utente finale „ no, esistono delle condotte con rami tronchi che sono stati chiusi per motivi di riassetto urbano. Alcuni fuboni si allacciano a questo tipo di derivazioni. il fenomeno può essere più esteso in aree presisposte, come quello delle perdite. Quando fa caldo di regola anche le perdite aumentano per gli stessi motivi per cui i binari dei treni non sono lunghi il giusto ma un po' meno. Quando d'inverno nei tubi gira acqua più fredda il fenomeno delle perdite di solito un po si attenua. |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 11:17
Credo sia il contrario Ooo Il caldo dilata e chiude le eventuali perdite. Il freddo "stringe" e può aprire perdite. Ma il 40% è una cifra sparata a caso |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 11:20
può essere come dici tu. io mi immagino una tubatura in una lega metallica che risponde al calore con una dilatazione differente rispetto ad una condotta in materiale plastico... come potrà rispondere al di fuori delle temperature ottimali? |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 11:23
Non saprei. Premesso che le tubature principalo non sono in metallo ne in plastica credo |
user81826 | inviato il 02 Agosto 2017 ore 12:26
Si dovrebbero usare dei giunti di dilatazione proprio per ovviare ai differenti coefficienti di dilatazione termica. Sotto al mio paese comunque le condutture sono in PVC, non so da voi. Le reti idriche sono dei colabrodo, come quelle elettriche perché vecchissime ed inadeguate perlopiù. Non si parlava di riscaldamento globale? |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 12:36
Il clima sta cambiando? MAGARI!!!!!!!! Da fine Maggio ha fatto sempre più caldo senza una goccia d'acqua! Magari cambiasse! |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 13:02
“ Il clima sta cambiando? MAGARI!!!!!!!! Da fine Maggio ha fatto sempre più caldo senza una goccia d'acqua! Magari cambiasse! „ Appunto, e avremmo tutti sempre più caldo ....... e zero piogge ovviamente ......... |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 13:07
“ Le reti idriche sono dei colabrodo, come quelle elettriche perché vecchissime ed inadeguate perlopiù. „ Già, ma perchè poi quando acqua ed elettricità scarseggia per altri ENORMI motivi ci si nasconde con la testa sotto il tappeto come gli struzzi e si dà la colpa alle perdite elemosinare gli ultimi residui ? E poi ? Perchè non si usa il cervello e si prende atto che da centinaia di anni fino ad oggi nonostante le perdite il problema dell'acqua scarsa non c'è stato mai ? E allora ... ? Forse è cambiato qualcosa do GROSSO che ci sforziamo di ignorare ? |
user81826 | inviato il 02 Agosto 2017 ore 13:52
Secondo me sono problemi ben distinti. Un conto è parlare di riscaldamento globale, un conto è parlare di inefficienza dello stato italiano (e non solo, è così in gran parte del mondo, non possiamo confrontarci solo alla Svezia!). Le perdite di acqua sono fisiologiche, il problema è fare manutenzione. Anche sotto casa mia ci sono delle perdite, è una casa di più di 40 anni, è normale. Due anni fa si è addirittura rotto un tubo e ci è toccato scavare per ripararlo. Il problema è casomai che in Italia le perdite sono eccessive e facendo investimenti in manutenzione si potrebbero diminuire i problemi e fare prevenzione. |
user130097 | inviato il 02 Agosto 2017 ore 14:18
Secondo me sì... è cambiato. Non che prima non facesse caldo, anzi, ma ora sembra un caldo "diverso". Ma è pur vero che dove sono vissuto io, è anche cambiata la zona, prima avevo tutto aperto davanti, ora ci sono palazzi e il verde che c'era è cemento e asfalto... forse anche quello incide. Io onestamente non ho le competenze necessarie per parlare in termini scientifici della cosa, ma so che sicuramente per innalzare la temperatura anche di un solo grado "medio" per tutto il pianeta, l'energia in gioco è pazzesca e a istinto, quindi suscettibile di errore, mi verrebbe da dire che se c'è in atto veramente un riscaldamento globale, non è tutta opera dell'Uomo, magari rientra nei cicli della Terra, ma semplicemente non lo sappiamo perché non abbiamo dati a corredo. |
| inviato il 02 Agosto 2017 ore 14:41
“ Io onestamente non ho le competenze necessarie per parlare in termini scientifici della cosa, ma so che sicuramente per innalzare la temperatura anche di un solo grado "medio" per tutto il pianeta, l'energia in gioco è pazzesca e a istinto, quindi suscettibile di errore, mi verrebbe da dire che se c'è in atto veramente un riscaldamento globale, non è tutta opera dell'Uomo, magari rientra nei cicli della Terra, ma semplicemente non lo sappiamo perché non abbiamo dati a corredo. „ Quotone “ Ma è pur vero che dove sono vissuto io, è anche cambiata la zona, prima avevo tutto aperto davanti, ora ci sono palazzi e il verde che c'era è cemento e asfalto... forse anche quello incide. „ E questa è la frase magica Bravo. Al di là del riscaldamento globale, di quanto l'Italia stia soffrendo più del solito negli ultimi anni il caldo, la cosa che stupisce è proprio la mancanza di un piano nazionale intelligente volto ad alleviarne gli effetti, e che prenda seri provvedimenti su cementificazione selvaggia, disboscamento e rischio incendi. Al contrario, come lnkato nella precedente pagina abbiamo cementificazione oltre i limiti della saggezza delle nostro coste. |
user130097 | inviato il 02 Agosto 2017 ore 15:34
Rischio di essere campanilista, ma è indubbio che abbiamo e viviamo in un dei Paesi più importanti dal punto di vista mondiale per la storia e paesaggistico. Ma tanto è vero questo, quanto è vero che non sappiamo gestirlo e mantenerlo quasi non ne fossimo né consapevoli e né tanto meno, in grado di farlo. Un peccato. |
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