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Una bella fotografia è la fotografia di qualcosa di bello?


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avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 17:48

@ 0oo: la regola dei 3D è 'segui la traccia, ovunque ti porti...'MrGreen

non la penso così, ma se così la pensa l'autore del 3d allora va bene. ;-)

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 17:59

@ 0oo: ovviamente scherzo, ma il tema, in realtà, è una rischiosa sintesi di argomenti ben più ampi. Non troveremo conclusioni, ma scambiarci con un minimo di serietà e spirito costruttivo le nostre idee, mi sembra moooolto positivo, dato che il web, si sa, è sempre un'arma a doppio taglio e che, spesso, si finisce in sterili polemiche personali...;-)

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 19:09

Metto altri 2 Cent: riguardo al tema delle regole abbiamo sempre parlato di regole da seguire come un manuale per ottenere una "bella" foto, il tema è contiguo a quello della 'poetica' di un epoca, la Weltanschaung prevalente fra gli autori di una determinata corrente o di un'epoca. La questione delle regole è interessante anche affrontata da un altro punto di vista che è quello che prende in considerazione Chéroux in un suo gustoso libro intitolato "L'errore in fotografia". Il mancato rispetto delle regole comporta appunto l'insorgere di un errore. Fino a qui si è parlato solo di regole 'compositive' (linee guida, i terzi, le linee cadenti) ma in realtà le regole, sin dagli albori della fotografia, sono anche altre e Chéroux riporta alcuni elenchi illustrativi che venivano allegati un tempo dai produttori di pellicole/lastre fotografiche o dai laboratori di sviluppo che ad es. fornivano ai clienti questi elenchi di errori che avrebbero determinato in automatico, a giudizio del laboratorio, lo scarto del negativo e la mancata stampa. E troviamo ad esempio, sovra-sottoesposizione, pellicola esposta a luce erroneamente, infiltrazioni di luce in macchina, pellicole vecchie, soggetto principale oscurato da passanti, soggetti tagliati, soggetti mossi, ombra del fotografo nell'inquadratura, ecc. ecc. La cosa interessante è che ciò che oggi viene considerato errore (per infrazione di una certa regola) non lo è più a distanza di anni. Chéroux porta l'esempio della celeberrima foto di Lartigue con l'automobile in corsa. Lartigue dopo lo scatto aveva cestinato la foto per ben tre errori: soggetto mosso, soggetto principale tagliato, inclinazione e deformazione di ruote pali e persone.Il bello è che a distanza di una ventina di anni arriva il Futurismo e la poetica cambia completamente. Lartigue ritira fuori dal cassetto il negativo e la foto oggi è considerata 'iconica' tanto da diventare copertina di libri della Taschen dedicati ad un intero secolo di fotografie.

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 21:10

@ Andrea: interessanti questi tuoi 2 cents.
La foto di Lartigue, effettivamente, fa capire quanta strada sia stata fatta in una forma espressiva giovanissima, come è la Fotografia.

Si tratta, in origine, di una foto 'sbagliata, secondo certi canoni...
Forse, però, un genere come il 'mosso' o l' 'out of focus' ha fatto il suo tempo? Cosa ne pensate?

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 21:41

Il mosso...il primo genere che mi viene in mente per il mosso è nella street: cavalletto, tempi lunghi e conversione in b/n contrastato con una spolverata di grana. Piacerebbe anche a me provare a fare qualcosa del genere, sapendo di cadere nel trito e ritrito. Il panning: e anche questo sa di brodo riscaldato...Forse in un certo tipo di ritratto potrebbe ancora dire qualcosa, a significare inquietudine e destabilizzazione, associato ad uno sfocato "ponderato".

Questo 3D mi ha dato un casino di idee per il mio progetto: devo, voglio ringraziare tutti per aver condotto finore una conversazione interessante e profonda, dai giusti toni di confronto. Sorriso



avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 22:25

@Maurizio: se posso permettermi, tempo fa avevo seguito un mio progetto 'Out of focus'.
Se ti va di dare un'occhiata, lo trovi qui su un mio Album in Flickr:
www.flickr.com/photos/ciue/albums/72157623478660250

Non è niente di tale, ma mi ci ero divertito...

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2017 ore 23:17

Pittorico, in certi casi. Interessante...

Ho chiuso la tua pagina e ti dico a memoria quelle immagini che ricordo, quindi che mi hanno colpito maggiormente: una scattata ai fanali di un'auto attraverso un vetro bagnato, ma bagnato di brutto, non gocce; un'altra con un fogliame di un bel verde, e una ancora con ...peperoni; un lampione in b/n e un arco, mi pare, con bokeh. C'è anche un uomo in b/n ma mi ricordo che è un mosso, più che uno sfocato. E poi un cielo (con nuvole?) e altre che il soggetto è talmente indistinto che assumono davvero il carattere di pittura. Intelligente. La mente interrompe il processo mnemonico di richiamo di cose note, per fruire appieno delle forme e dei colori, slegati dal quotidiano.

Non so quanto possa interessarti sapere quali e quante mi ricordi dopo una scorsa veloce: prendila come mera statistica.

Quella del vetro bagnato me la voglio "portare a casa" per un ritratto (chissà quanto si incazzerà la mia modellina, scoprendo che i suoi occhioni non saranno nitidiMrGreen)

Eh, si...'sta discussione mi ha svegliato più volte dal torpore.

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 0:55

;-)

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 10:54

Ho guardato l'album dedicato allo sfocato. Quelle che più mi piacciono le ho segnate con la stellina su Flickr. Però questo per te può essere di scarso interesse Paolo. Forse può interessarti di più sapere quelle che meno mi piacciono e perché. Quelle che mi convincono meno sono quelle in cui il soggetto è troppo decifrabile, la sfocatura è così modesta da non creare una cosa "nuova" dalla riproduzione della realtà. Per esempio non mi convince quella dei lampioni o quelle dei vicoli di centro città sfocate troppo poco, o quella dei due fidanzati nella stanza. Preferisco quelle in cui il soggetto diventa più indistinto, in modo da rendere necessario più sforzo di immaginazione. Per esempio quella dove mi sembra di intravvedere delle donne con abbigliamento turco o arabo a spasso di sera in un vicolo. Come dice Maurizio Colombini, possiamo parlare di "pittorialismo"? Alcune sfiorano l'esteriorità di una poetica "informale"? è un bene o un male il "pittorialismo" in fotografia? Il discorso può portare lontano,;-) Leggendo Claudio Marra, il suo "Pittura e fotografia nel '900 e oltre", si capisce che il Marra disprezza il pittorialismo in fotografia. Cmq. : ho dato una rapida scorsa ad alcuni tuoi album e ti dico che su alcuni temi ci troviamo (paesaggio urbano notturno ad es., foto attaverso i vetri bagnati o gocciolati ne ho fatte pure io, beh sicuramente non saremo stati i primi noi due a farne, Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 11:47


Ach da "qui" non lo vedo. Me lo segno e me lo guardo con calma a casa... ;-)

Tirando un attimo le fila anche grazie al bel contributo di Andrea...
All'inizio la fotografia era un'arte nuova. Anzi non era nemmeno un'arte MrGreen
I primi "artisti" avevano come riferimento la pittura che cercavano di scimmiottare.
Poi con l'avvento di macchine fotografiche più semplici e più immediate la fotografia si diffuse tra gli amatori.
Gente che non era "artista" che non aveva nessun riferimento culturale. E questo paradossalmente fu un bene!
Contribuirono a creare un linguaggio fotografico originale. Dove gli errori, anche se appunto errori, furono poi ripresi e rielaborati da alcuni grandi (mi vengono in mente le ombre del fotografo nell'inquadratura di Lee Friedlander) che riuscirono a far quadrare il cerchio (linguaggio originale funzionale al messaggio della foto) sdoganando finalmente il tutto anche a livelli "colti". Poi ok, in certi ambiti, soprattutto commerciali (es. servizio di matrimonio), "l'errore" resta meno tollerabile...
Una delle sfide del fotografo di oggi potrebbe essere cercare di proseguire su questa strada. Ad esempio rielaborando il linguaggio di instagram e i selfie in maniera intelligente. Chi seguiva come me Roberto Morosetti (un appassionato e "divulgatore" di fotografia) conoscerà ad esempio il lavoro del Stephen Shore che dai primi lavori al banco ottico oggi è passato allo smartphone e pubblica appunto su instagram!!!
Ovviamente non sto dicendo di buttare la reflex. Sto dicendo che cercare di rifarsi alle regole dei terzi di derivazione pittorica*... non c'è niente di male ma sono discorsi sorpassati...

*Che poi questa pittura... Avevo un libro che spiegava come i pittori ricercassero l'armonia compositiva. Altro che quattro linee nei terzi... L'autore per spiegare la composizione dei quadri mediamente ne tirava una trentina di linee.
Il fatto è che dipingendo si può scegliere attentamente dove far cadere ogni particolare. Così una mano può cadere esattamente nella prosecuzione di una linea immaginaria che va dall'angolo all'a testa di un altro soggetto e così via...
Cosa che in molti generi fotografici sarebbe impossibile da fare. Invece la regola dei terzi, essendo praticamente sempre utilizzapile anche a posteriori nel crop, è semplicissima da applicare. Sarà per questo che la usano in molti...

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 12:21

Non voglio trarre conclusioni.

Cerco soltanto di fare il punto ( parziale ).

1. Alla domanda inaugurale del 3D mi sembra si possa rispondere che una bella fotografia per essere tale non ha bisogno di un bel soggetto.

2. La discussione si è allargata al tema delle cosiddette regole: esistono ? Sono un retaggio delle regole esitenti nella pittura, per cui, molti fotoamatori, più o meno consciamente ne sono influenzati.

3. Esiste la tentazione, sempre per i fotoamatori, di non discostarsi troppo da certi 'canoni' di godibilità dell'immagine, per cui, anche qui in Juzaphoto si cerca di presentare un prodotto gradevole/piacevole, per cui si ha una certa ritrosia nel proporre immagini di vera rottura o di autentica sperimentazione?

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 12:37

1. concordo. non ne è necessitata.
2. si, le regole esistono e sono di derivazione pittorica, di derivazione squisitamente fotografica, classiche, moderne. se non piace chiamarle regole, le si può chiamare conseguenze dirette.
3. la scelta nel proporre un certo tipo di immagine è del tutto soggettiva ed in un certo senso è la nostra carta d'identità fotografica, o se si preferisce, non proprio una c.i. ma un passaporto, un lasciapassare per il sito, che non è rischiesto, infatti alcuni partecipano senza mettere fotografie.

Insisto spesso nel dire che ogni immagine è "auroritratto" e ogni immagine parla di colui che scatta, sia perchè ha scattato così, sia perchè ha scelto di mettere quella foto piuttosto che un'altra.

non confondiamo piacente con interessante.

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2017 ore 14:18

1) Ovviamente concordo
2) C'è un linguaggio e dei codici che evolvono. Prima l'influenza della pittura era evidente (unico modello di riferimento figurativo). Adesso da un bel po' la fotografia ha acquisito una sua propria autonomia che l'ha portata ad essere considerata un'arte a se stante con un suo peculiare linguaggio. (Tanto è vero che delle volte è la pittura che prova a imitare la fotografia). E poi oggi è più facile essere influenzati visivamente da altre cose. Ovviamente si usano sempre gli occhi e il cervello e la teoria Gestalt funziona sempre...
Un buon punto di partenza per comprendere le caratteristiche peculiari della fotografia e su come "lavori", anche se un po' datato, è questo :
www.jnevins.com/szarkowskireading.htm
Sul libro (che ho) ci sono anche le foto...
3) Assolutamente si. Da notare che ogni forum/sito ha una sua propria struttura/"taglio editoriale" che influenza la partecipazione dell'utente (che a sua volta influenza il sito). Per assurdo si potrebbero avere anche siti completamente diversi con le stesse persone.
Ci sarebbe anche da chiedersi quanto e come Juza rappresenti ed influenzi la fotografia attuale amatoriale e non.
Non è una domanda retorica... difficile avere una visione obiettiva non conoscendo la scena nel suo complesso.
Personalmente mi sembra più incentrato su natura e paesaggi classici.

user90373
avatar
inviato il 27 Luglio 2017 ore 15:40

1) Non è necessario un bel soggetto ma, a volte , può dare una marcia in più.
2) Le regole non sono nate da sole, le abbiamo create e continuiamo a farlo per un preciso motivo ma, a volte , può esser comodo ignorarlo.
3) Ogni utente ha i suoi canoni fotografici ma, a volte , è meglio seguire quelli correnti.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2017 ore 19:28

Riguardo alle regole, quella che vieta di inserire la propria ombra nell'immagine (tipica di miliardi di fotoricordo, un po' come il mare in discesa), nella street a volte è infranta volutamente. Il fotografo riprende anche sé stesso riflesso in una vetrina, oppure inquadra la propria ombra, per aggiungere un personaggio alla scena. A titolo di esempio, mi piacerebbe poter mettere il link ad una foto di un altro utente, ma non so se è corretto farlo senza il suo permesso. Lo contatto e vediamo.

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