| inviato il 03 Agosto 2017 ore 7:30
Giusto Angus. Ma infatti non vale la pena scaldarsi. |
user120016 | inviato il 03 Agosto 2017 ore 7:41
Angus, hai usato il termine esatto: valorizzare. La post produzione vista come la intendi tu (a mio modestissimo parere) è il giusto completamento di un flusso produttivo che nasce quando pensiamo la foto, continua con lo studio della luce, la composizione e lo scatto e termina con gli interventi in camera oscura (l'editing si fa anche lì) o camera chiara. Poi ognuno è libero di decidere su quale fase concentrarsi maggiormente. Sono un po' meno convinto di quelle immagini che vengono costruite interamente in post, sebbene io riconosca che anche lì esiste una progettualità alle spalle. Completamente in disaccordo con chi pensa di scattare in maniera approssimativa "tanto poi c'è photoshop".... |
user4758 | inviato il 03 Agosto 2017 ore 7:47
“ Hai rotto le balle con sta cascata „ Ok la tolgo!
Pensavo per una volta d'essere riuscito ad avere un topic civile e tu devi proprio venire a rompere i maroni a pagina 13?!? 
Ma è colpa mia... ormai vanno soltanto i topic dove si smerda verso il corpo/lente di turno!
Sperare d'avere discussioni tranquille su argomenti interessanti è diventata ormai un'utopia!
Credo che per un po' mi limiterò ad osservare... visto che i miei contributi non interessano!
Ciao e speriamo in un futuro migliore...
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| inviato il 03 Agosto 2017 ore 8:18
Ci sono quelli che scattano in jpeg, quelli che scattano in raw, i professoroni arroganti e saccenti, ecc. ecc... Insomma c'è di tutto e di più. A me fanno ridere invece quelli che credono di avere la verità in tasca. |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 8:28
Beh è tipico di coloro che fotografano, ma anche di altre discipline. "Non esiste altra fotografia all'infuori di quella che faccio io".
Il peggio poi sono quelli che giudicano l'operato altrui, a volte mostrando il proprio, ritenuto da loro mirabolante (spesso a torto), per i più svariati motivi: l'uso di lenti vintage, l'uso di lenti particolarmente luminose (spesso per frazioni infinitesime di stop), l'uso di fotocamere di questa o quella marca, l'uso dei JPEG o della pellicola (spesso stranamente ritenuti simili, in qualche modo), l'uso di filtri esterni, il non uso di Sony, l'uso di roba Zeiss o Leica, il non uso del PC, il non uso dei social, l'uso di circoli fotografici, ecc ecc |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 8:33
Concordo Michele. |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 8:57
Dopo aver letto "GND aboliti" mi è comparso un sorriso in fronte perché mi sfugge proprio come possiate gestire situazioni di movimento con più scatti oppure situazioni in cui magari devo fare un solo scatto di diversi minuti e quindi impossibile da ripetere in versione abbreviata per salvare il cielo(e che comunque non è quello che vorrei).
Non contiamo poi le situazioni in cui (e da paesaggista di montagna lo so bene) le luci sono così rapide ed effimere che fare scatti a raffica in multi/exp è garanzia di portare a casa solo un pugno di mosche.
Ci sono poi casi in cui sui monti i cieli sono sgombri ma se conosci un po' i luoghi e le nuvole sai che in qualche minuto le nuvole potrebbero scorrere sopra alla cima e allora inizi lo scatto con un Little o un big e attendi sperando di aver fatto bene i conti. Magari ti va bene e porti a casa la scatto, la nuvola se ne va e per fortuna che hai potuto fare uno scatto singolo.
Insomma concordo con voi che all'85% insomma se il paesaggio reale rispetta il cliché PS è anche meglio ma da qua a dire aboliti.... Ce ne passa |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 9:17
“ Pensavo per una volta d'essere riuscito ad avere un topic civile e tu devi proprio venire a rompere i maroni a pagina 13?!? MrGreen
„ in realtà era interessante, almeno ho capito che il mio nd fa cagare, così come il pola che mi pare polarizzi 1/5 di quello che usi te |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 9:27
“ Dopo aver letto "GND aboliti" mi è comparso un sorriso in fronte perché mi sfugge proprio come possiate gestire situazioni di movimento con più scatti oppure situazioni in cui magari devo fare un solo scatto di diversi minuti e quindi impossibile da ripetere in versione abbreviata per salvare il cielo(e che comunque non è quello che vorrei).
Non contiamo poi le situazioni in cui (e da paesaggista di montagna lo so bene) le luci sono così rapide ed effimere che fare scatti a raffica in multi/exp è garanzia di portare a casa solo un pugno di mosche.
Ci sono poi casi in cui sui monti i cieli sono sgombri ma se conosci un po' i luoghi e le nuvole sai che in qualche minuto le nuvole potrebbero scorrere sopra alla cima e allora inizi lo scatto con un Little o un big e attendi sperando di aver fatto bene i conti. Magari ti va bene e porti a casa la scatto, la nuvola se ne va e per fortuna che hai potuto fare uno scatto singolo. „
ma vuoi mettere la figata di scrivere "fusione di 60 scatti, 30 per il cielo, 20 per la terra e 10 per il soggetto x, fusi in ps, passatti per lr e saltati in padella con capture one? fa niente se una foto che con un filtro facevi in 10 secondi così stai li un ora più chissà quante altre in ps |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 9:35
è raro dover fare un doppio scatto per il cielo, bisogna proprio che ci sia un contrasto esagerato, altrimenti si fa tutto con uno scatto. Poi che c'entra, se da soddisfazione usare il gnd nessuno lo vieta, è solo che si parlava di filtri indispensabili (nel senso che non si possono sostituire in photoshop) e di filtri di cui si può fare a meno (nel senso che possono essere sostituiti in photoshop)
e attenzione, anche l'effetto seta del mare può essere riprodotto, e bene, in photoshop anche con un solo scatto, però che senso ha se con il filtro nd si fa prima? mentre mettere un gnd o fare una maschera sfumata sul cielo in photoshop, porta via lo stesso tempo. |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 10:44
“ e attenzione, anche l'effetto seta del mare può essere riprodotto, e bene, in photoshop anche con un solo scatto, però che senso ha „
Infatti!
E'comunque è una ELABORAZIONE del software, non è il vero movimento verificatosi e registrato dal sensore o dalla pellicola.
Anche un orgasmo si può simulare ma non è la stessa cosa di uno vero, né per chi simula né per chi pensa di averlo provocato o no?  |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 10:56
“ E'comunque è una ELABORAZIONE del software, non è il vero movimento verificatosi e registrato dal sensore o dalla pellicola. „ vero, è un elaborazione, ma è tutto un elaborazione, anche l'uso di filtri, perché alterano la realtà... è un discorso infinito, parliamo invece di filtri e di quali vanno meglio, lo trovavo più interessante |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 11:12
“ vero, è un elaborazione, ma è tutto un elaborazione, anche l'uso di filtri, perché alterano la realtà... „
Secondo me non alterano la realtà ma registrano la realtà che si è verificata in un lasso di tempo, il tutto in un unico fotogramma. Anche le scie luminose di un'auto non sono la realtà per come la vediamo noi, nel senso che noi vediamo la luce dell'auto che passa e non una scia. Eppure l'auto è passata è ha lasciato la scia sul sensore/pellicola, quel fatto è avvenuto realmente. Se io invece prendo la scia di un'altra auto, in un altro luogo, e la inserisco nella foto, anche se l'effetto è molto simile, non è la vera scia causata da un'auto che è passata in quel luogo.
Stessa cosa per l'acqua, posso simularla quanto vuoi con un software ma quello non è il vero movimento che si è creato. Mi sono trovato a volte ad avere degli effetti sorprendenti a causa dei movimenti dell'acqua (onde, correnti, flussi, ecc.) cosa che un software non può sapere e quindi non può creare. |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 11:22
Non parlavo dell'ad, quello effettivamente non "altera" la realtà nel senso che registra ciò che passa, anche se non è quello che vediamo. Mi riferivo invece al polarizzatore, che toglie i riflessi, quelli ci sono, è il filtro che li blocca, oppure al gnd, quello in foto non esiste e per assurdo se scurisci con photoshop con una sfumatura è più fedele alla realtà, perché non aggiungi nulla, ma tiri su quello che c'era sul cielo |
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