user90373 | inviato il 03 Luglio 2017 ore 16:11
Mai sentito parlare de "schei" ? "Prima el scheo dopo el resto". |
| inviato il 03 Luglio 2017 ore 18:03
Sì,perchè in Lombardia va meglio? |
user117231 | inviato il 03 Luglio 2017 ore 19:09
Io ci vivo da 20 anni e non vedo tutti questi grandi disastri in Veneto. Purtroppo invece... per i primi 29 anni passati nella mia terra, di disastri di qualunque genere, ne ho visti proprio tanti. Tutto soggettivo come sempre. |
| inviato il 03 Luglio 2017 ore 19:33
“ Sì,perchè in Lombardia va meglio? „ Lo dici per consolarmi? Qui da noi adesso c'è l'imperativo del prosecco: è divenuto quasi una monocoltura. Finirà che non troveremo neanche più un bicchiere di rosso locale. Così i vecchi vigneti alla "bellussi", veri e propri giardini, sono stati interamente sostituiti con anonimi filari a spalliera: viti in batteria! www.alessandro.io/it/beussera/ |
| inviato il 03 Luglio 2017 ore 20:34
Per il vino non saprei,la mia non è mai stata una zona vitivinicola.Le uniche vigne degne di questo nome sono sulla collina di Montevecchia,gia in provincia di Lecco.Qui è quello che viene definito "il consumo del suolo" che imperversa.Tutti si lamentano della crisi,ma sorgono capannoni ovunque,supermercati, fast food come funghi. |
user90373 | inviato il 04 Luglio 2017 ore 9:16
@ Hardy Vivo nel trevigiano e assisto all'invasione del prosecco nella pianura. Il problema più serio viene dai trattamenti unito lentezza del rinnovo dei sistemi di irrorazione dei pesticidi, non tutte le aziende sono dotate dei nuovi sistemi che irrirano aspirando il superfluo, con buon ritorno in fatto di salute. Le "biussere" me le ricordo come ricordo i canti dei vendemmiatori, ora sostituiti dal rombo delle macchine che richiedono anonimi filari in linea. Oltre al vino rosso, per fortuna si trovano ancora de buoni merlot e cabernet, va scomparendo, a suon di diserbante, tutto un mondo. |
| inviato il 04 Luglio 2017 ore 11:15
Ho vissuto a Venezia (centro storico, che non si creda che parlo come i mestrini ) per circa 17 anni e ho anche la moglie veneziana; devo dire che l'idea di cosa sia oggi Venezia mi sgomenta un tantino e sono anni che non ci rimetto piede per non alimentare, per quanto possa fare una sola persona, l'invasione dei "foresti", ma soprattutto quello che comporta in termini di perdita di vivibilità per i residenti (negozi di paccottiglia al posto degli alimentari ecc.). Non posso fare altro che solidalizzare con tutti i veneziani che hanno manifestato l'altro ieri contro questo stato di cose. |
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