| inviato il 26 Giugno 2017 ore 19:08
No per quello sarei aposto con il MacBook Pro retina , dell u2515h e tavoletta wacom.. :D è che le scimmie stanno conquistando il pianeta, la plachero ' comprando un xf14 ;) |
| inviato il 26 Giugno 2017 ore 20:10
Buuahahahahah io spero soltanto che questa strada non mi porti a volere un corredino Leica da affiancare a quello Fuji 
/FineOT
Rimanendo in tema, penso che domani passo da ars imago (grazie di nuovo Mickey) per comprare qualche rullino di Tri X 400, un tank di sviluppo e quali acidi per lo sviluppo e fixer?
In polvere o concentrato?
Speedking mi aveva parlato di Rivelatore tipo d76 o id11 in polvere o concentrati tipo rodinal o kodak hc110.
Che fixer?
Serve davvero una camera oscura portatile? Che altro mi occorre? |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 14:21
Ciao di nuovo, dopo un po' di ricerche mi sono deciso a prendere un po' di rullini di ilford hp5 e Fuji acros, il Tank e i chimici, Kodak hc 110 e fixer ars Imago.
Ho fatto lo sviluppo di due rullini di Tri x che avevo scattato pushati a 1600, i negativi che sono usciti non sono trasparenti hanno ancora la parte dietro argentata abbastanza opaca, è normale? Se non lo è, posso fare qualcosa per aggiustarlo? Se no, cosa devo modificare nel prossimo sviluppo? |
user90373 | inviato il 12 Luglio 2017 ore 14:47
Potrebbe essere il tempo di fissaggio troppo breve, ma a me è successo di ottenere negativi opachi anche se lo sviluppo si protrae troppo oltre i tempi consigliati e, "tirando" le pellicole può succedere. Nel primo caso avresti dovuto, una volta visto il difetto a pellicola ancora umida, immergerla nuovamente nel fissaggio. Non so se a pellicola asciutta la cosa funzioni.  |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 15:01
Ma non si puo usare l'analogico ugualmente lasciando il compito dello sviluppo a negozi specializzati? 10 15 euro con rullino a colori da 30 mi pare costa lo sviluppo.Poi magari i negativi te li stampi in casa con scanner e stampante rivedendoli pure in post. Tempo fa stavo facendo un pensiero anche io e ho chiesto un po in giro |
user118485 | inviato il 12 Luglio 2017 ore 15:05
Capitasse a me 'sto problema chiederei anche a mostri sacri, che spero l'invocare non sia un sacrilegio, che rispondono ai nomi di Franco Santi, Domenico Mancuso... (Diebu?) |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 15:10
A Milano lo sviluppo B&N costa 6 euro in vari laboratori. Io non sviluppo da solo per problematiche legate a mancanza di spazio (lo so che per lo sviluppo ne basta pochissimo o basta anche solo una changing bag, ma non sto ora a spiegare il motivo per cui non posso), comunque i motivi per farlo da soli sono principalmente due:
- economico: sviluppare da soli costa un euro circa a rullo, forse anche meno;
- possibilità di intervenire per dare caratteristiche diverse: grazie alla tecnica utilizzata, al rivelatore utilizzato, alle diluizioni utilizzate, ecc. Insomma hai il pieno controllo, cosa che non puoi avere se te lo fa un laboratorio. |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 15:44
Io lo faccio per imparare a fare qualcosa con le mie mani, altrimenti scatterei soltanto digitale, per me non avrebbe senso.
Ma in fase di stampa esce qualcosa? O sono da buttare? |
user90373 | inviato il 12 Luglio 2017 ore 15:52
Se messi davanti ad una fonte luminosa sono leggibili, allora si possono stampare, il rischio è che i tempi di esposizione della carta di allunghino a dismisura e il risultato non sarà ottimale. La riproduzione digitale del negativo non dovrebbe presentar problemi, salvo per la resa. |
user90373 | inviato il 12 Luglio 2017 ore 16:12
Qualcosa ci tiri fuori. Tanto per provare, taglia uno spezzone di 6 fotogrammi, e mettillo nel fissaggio per alcuni minuti non servono tank e luce di sicurezza, basta un bicchiere in cucina, ogni tanto agita e controlla, se la situaziona migliora bene, di sicuro non peggiora.  |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 16:15
grande, grazie mille, ti farò sapere cosa esce fuori |
| inviato il 13 Luglio 2017 ore 3:26
Grazie Ettore, risolto con un paio di minuti nel fixer |
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