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Elon Musk: come colonizzeremo Marte


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avataradmin
inviato il 18 Giugno 2017 ore 10:32

Elon Musk ha pubblicato un affascinante articolo riguardo il suo programma per colonizzare Marte Sorriso

online.liebertpub.com/doi/pdf/10.1089/space.2017.29009.emu

una lettura veramente affascinante!

user81826
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inviato il 18 Giugno 2017 ore 10:47

Letto, un approccio molto pratico e che introduce finalmente la questione denaro.
Penso che lui credo davvero molto nella potenzialità della missione e sempre più persone ci crederanno.

Aggiungo che alcune note tecniche sull'utilizzo del combustibile e la costruzione delle componenti della nave sono molto interessanti. Ad esempio non sapevo sull'utilizzo del carbonio per i container ad alta pressione come non sapevo che il metano potesse essere un buon propellente per questi scopi.

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 13:20

Interessante soprattutto l'introduzione, dove in poche righe c'è la visione di Musk ("Why go anywhere?").Dico subito che, a mio parere, la sua visone è errata. Si fonda, infatti, su due elementi entrambi errati. Il primo è che Musk immagina la specie umana come multiplanetaria nella forma biologica attuale. Si immagina, come la gran parte della gente, che conquistare lo spazio voglia dire vedere delle persone a spasso su altri pianeti. Lo conferma quando scrive testualmente: "...costruire una città su marte". Fin qui è un po' naive, ma niente di male. E' uno dei tanti modi di immaginarsi la presenza della "mano" umana nello spazio. Non è però l'unica. Ci sono altri modi, e decisamente più promettenti anche se su scale temporali molto lunghe (sui quali non entro per ragioni di spazio/tempo mio e di chi legge). Musk si è pronunciato su queste alternative considerandole "demoniache". La ricerca di questi metodi è mirata a superare l'ostilità dello spazio e di pianeti a noi limitrofi alla vita umana. Marte, infatti, non è la valle del mulino bianco. Musk, invece, liquida l'argomento velocemente (why mars?) senza entrare nel dettaglio su cosa facciamo una volta arrivati su Marte. Iniziamo un terraforming di qualche milione di anni? Sfruttiamo le risorse portandole qui? Si butta a testa bassa sul "come arrivarci".
Putroppo, andare su un pianeta ostile nella nostra forma "terrestre" è abbastanza stupido. E' come usare un Chihuahua per trascinare una slitta al polo nord. Il Musk pensiero è: "ho un Chiuaua e quindi penso a come ridurre il peso della slitta fino al punto che la povera bestiola riuscirà a tirarla". A me sembra più ragionevole cercare di selezionare geneticamente un Husky, anche se ci metterrò duecento anni, ma ognuno è libero di pensare quello che vuole.
Perchè Musk, che non è stupido, propone una cosa stupida? Qui arriva il secondo punto alla base della sua visione:"we can do in our lifetime". Musk vuole ottenere questo risultato prima di crepare. Da buon egocentrico inventore in stile Tony Stark, non gli interessa che "l'umanità" vada su Marte: vuole che avvenga con i mezzi pensati da lui e mentre lui è vivo. Secondo me, nei suoi sogni più segreti, spera di essere lui in persona.
Quando in premessa sostiene che dobbiamo essere "multiplanetari" adduce come causa l'altra probabilità di una estinzione catastrofica. Però si dimentica di dire che i tempi di questo evento catastrofico sono mooooolto più lunghi della sua personale vita. In altri termini è una falsa ragione (a meno che il genere umano si autodistrugga volontariamente, cosa che può avvenire in qualunque momento).
Per farla breve, Musk ha fretta e la fretta non è buona consigliera oppure non racconta tutta la verità sulle ragioni.
Personalmente troverei molto più meritevole se investisse i suoi soldi a studiare sistemi (economici, sociali, energetici, etici...) di sopravvivenza in equilibrio su questo questo pianeta. La tecnologia dell'informazione, che lo ha fatto diventare ricco sfondato con Paypal (non con E=mc2), sta alterando le dinamiche umane consolidate nei millenni passati.
Nell'articolo, dopo aver esposto "cosa" vuol fare in mezza paginetta, tutto il resto dell'articolo sono ragionamenti ingegneristici su come il Chihuahua potrà tirare la slitta. Rifornire l'astronave progressivamente in orbita intorno alla terra e poi cercare di rifornirsi su Marte, non mi sembrano delle trovate così geniali. Un nostrano Giuseppe Colombo, fosse ancora vivo, ci sarebbe arrivato al bar mentre prendeva il cappuccino.
Comunque andrà a finire, da uno che è laureato in fisica e ha il senso del business, ci si può aspettare di tutto...e se il biglietto costerà poco, qualche foto su Marte la farei volentieri.MrGreen

user81826
avatar
inviato il 18 Giugno 2017 ore 13:37

Secondo me la fai troppo complicata Motofoto, mi sembra che Musk sia solamente pratico su quel che possa essere raggiungibile nelle prossime decine di anni. Quanto dice non è affatto stupido, il tuo discorso è come dire "perché salire sull'Everest nel 1700 quando se aspettiamo 300 anni ci arriviamo con l'elicottero, le bombole di ossigeno e le tute riscaldate"?. In effetti la fai molto semplice (troppo complicata invece la lettura delle intenzioni di Musk) con il tuo discorso ma trovo cali di logica ovunque ed un po' di immaginazione.
Io rimarrei con i piedi per terra, non letteralmente, e penserei a quello che è lo sviluppo possibile domattina, dopodomani mattina, e domani l'altro ancora mattina perché questo è l'unico modo di non cadere in errori colossali; il fatto di voler proporre viaggi intergalattici a salto mi pare ovvio che è un esagerazione che però descrive assolutamente bene il paradigma da utilizzare domani mattina per la colonizzazione di Marte, Luna o quant'altro.
Forse inoltre non hai valutato bene la sua considerazione nel paragrafo iniziale sui fatti catastrofici. Bè, noi da umani siamo convinti di essere immortali quando invece la catastrofe potrebbe essere tra benissimo 100 anni o prima. La prevenzione è il primo amico della cura e quando possibile sarebbe bene applicarla, questo vuol dire che se tra 50 anni riusciamo a disperdere un po' di nostri "MEME", passami il termine, in giro per l'universo, dal punto di vista della vita, in particolare di quella del pianeta terra, non sarebbe affatto male! Almeno questo è il mio punto di vista. Quantomeno finché non riusciamo a capire un po' meglio l'origine della vita direi che tirare avanti a campare può essere una prospettiva non da scartare.
Se vuoi parlare di evoluzionismo invece parliamone pure ma non semplifichiamo la questione. L'evoluzione è costante e riguarda pienamente la nostra specie che tra 100 anni sarà diversa da quella attuale anche perché oltre alla normale evoluzione stiamo integrando sempre più il nostro corpo con "gadjet" che per ora si limitano a protesi meccaniche, pompe per le correnti fluidodinamiche corporee e quant'altro ma inevitabilmente nel futuro le implementazioni saranno molto maggiori.
Concludo dicendo che l'interesse verso la colonizzazione di altri pianeti non pregiudica assolutamente l'interesse per il miglioramento della vita su questo pianeta e la risoluzione di problemi correlati.

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 14:00

Tu dici che lui è pratico e poi dici che io non ho immaginazione? A me pare il contrario. Lui è molto fantasioso immaginando città su Marte. E' pratico solo nella parte ingegneristica, quella "facile". Viceversa, io considero interessanti anche altri modi di gran lunga più fantasiosi.
L'evoluzionismo non c'entra nulla perchè è finalizzato all'adattamento sulla terra. Se vai nello spazio, non ti evolvi: muori. Servirebbe un "reset" evolutivo, che infatti è quello a cui molti pensano (emigrare in forme diverse).
E' da un secolo che gli scienziati studiano il come è soprattutto il perchè colonizzare altri pianeti, ma Musk non entra nel merito, va dritto al suo obiettivo: "io vado su Marte e vi dico come. Voi fate quello che volete".
Non ti spiega, ad esempio, come il "meme", come lo chiami tu, arrivato su Marte sopravviva se ci estinguiamo tra 100 anni sulla terra. A lui non interessa nulla di tutto questo. Gli interessa che sia di successo l'operazione di trasporto. Ok, va bene. Bella avventura. Non è mica l'unico che ci sta provando. Ci stanno provando anche i cinesi, ma almeno non "vendono" la storiella della sopravvivenza della specie.
Quello che dico è che la conquista della Luna dovrebbe aver insegnato molto, ed era molto più facile. Quante città vedi sulla Luna? Eppure la Luna non è molto meno ostile di Marte.
Affrontare la questione dal solo punto di vista del "viaggio", è giustificabile per Musk che fa quello di mestiere, ma ha poco senso se guardi la faccenda da lontano. E' come dire che risolvi il problema dell'inquinamento da trasporto insistendo con il motore a scoppio e cercando di farlo inquinare meno.E' un puro esercizio muscolare, tipico di una cerca mentalità. Non è "spirito d'avventura" o "salviamo l'umanità" come vuol far credere. Prima o poi, il motivo per cui uno fa una cosa, si rivela nel come la fa. Vale per un viaggio su Marte come per una fotografia.

EDIT:
"perché salire sull'Everest nel 1700 quando se aspettiamo 300 anni ci arriviamo con l'elicottero, le bombole di ossigeno e le tute riscaldate"

Esatto hai centrato il punto. Se mi raccontano che salire sull'Everest salva l'umanità, mi devo assicurare di poterci arrivare vivo e di poterci restare. Se invece scopro la verità, cioè che ci si vuole salire per dire agli amici quanto sì è eroici o che l'Everest è proprio perchè lo si è conquistato, allora mi spiego perchè ci si provi domani mattina con scarpe chiodate e picozza.
Lo scopo determina il modo, non la disponibilità di tecnologia. Infatti c'è gente che ancora oggi va sull'Everest senza bombole. Ti dice qualcosa?

user81826
avatar
inviato il 18 Giugno 2017 ore 15:41

Continuiamo a parlare lingue diverse.
L'esplorazione è un desiderio che deriva dalla necessità di moto dell'essere umano che è un bisogno come quello sessuale.
Esplorare Marte, fare esperienza, è una cosa assolutamente sensata, anche perché determinate conquiste non si ottengono con giochi astratti di fantasia ma con l'esperienza pratica.
La sovrappivvenza della specie purtroppo è un problema da tenere in considerazione poiché il rischio è molto basso ma l'effetto è il più disastroso ed inaccettabile che conosciamo, direi che dunque parlarne è il minimo!
Tu dici che la scala di tempo di un potenziale rischio della sopravvivenza è ben alta mentre io dico che potenzialmente disastri ne possono avvenire eccome nel giro delle prossime decine di anni.
Prima si affronta il problema della sopravvivenza della specie e prima si giungerà a migliorare la situazione attuale. Parlare di sopravvivenza della specie vuol dire tante cose come il sovraffollamento del pianeta, l'inquinamento, la maldistribuzione della ricchezza, le armi di distruzione di massa e perché no, anche la colonizzazione di altri pianeti.
Perché ti infastidisce così tanto parlare di Marte? Vagliarne la possibilità?
Il motivo per cui non abbiamo costruito città sulla luna è perché non c'era nè tecnologia nè interesse alcuno. Ti informo però che è proprio la Cina che si sta interessando in prima fila al suo potenziale utilizzo con una base militare.
Dal punto di vista della vita vera e propria a noi non darebbe alcun vantaggio, si tratta di un piccolissimo satellite privo di atmosfera, non vi è combustibile fossile di interesse e tante altre cose che differenziano rispetto al Pianeta Rosso.
Ma il punto del tuo discorso dove sta? Ancora devo capirlo. Noto solo generalizzazioni ed attacchi ad Elon Musk (io non lo conosco personalmente, tu a quanto pare l'hai conosciuto approfonditamente) ed il definire stupida la sua idea che invece per me non è nè stupida nè intelligente, è solo una possibilità da vagliare obbligatoriamente per motivi di logica.
Condividi con me le tue tesi a livello pratico sull'evoluzione, così riusciamo a capirci.

Non ti spiega, ad esempio, come il "meme", come lo chiami tu, arrivato su Marte sopravviva se ci estinguiamo tra 100 anni sulla terra.

Scusami ma penso che questo esuli dalle sue competenze e dall'articolo in quesione sopratutto. Non penso volesse fare un trattato evoluzionistico ma solamente un articolo pratico/divulgativo sulla sua idea per la colonizzazione di Marte.


E' da un secolo che gli scienziati studiano il come è soprattutto il perchè colonizzare altri pianeti, ma Musk non entra nel merito, va dritto al suo obiettivo: "io vado su Marte e vi dico come. Voi fate quello che volete.

Hai letto tutto l'articolo? Non serve una disquisizione filosofica per capire se è giusto o sbagliato colonizzare altri pianeti.


L'evoluzionismo non c'entra nulla perchè è finalizzato all'adattamento sulla terra. Se vai nello spazio, non ti evolvi: muori. Servirebbe un "reset" evolutivo, che infatti è quello a cui molti pensano (emigrare in forme diverse).

L'evoluzione si svolge tanto sulla terra che nello spazio, poi come detto gran parte dell'evoluzione futura sarà anche spinta dalla tecnologia che implementerà nuove funzioni nel corpo e nel cervello umano e di sue evoluzioni.



avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 16:15

Parliamo due lingue indubbiamente diverse (soprattutto sull'evoluzione), ma non è un problema, tanto dubito che questo avrà un impatto sulle decisioni di Musk.MrGreen
un articolo pratico/divulgativo sulla sua idea per la colonizzazione di Marte

No, Musk non scrive come colonizzare Marte, ma solo come arrivarci e tornare indietro, che sono cose molto diverse.
Non mi infastidisce affatto discutere di come arrivare su Marte, anzi mi affascina la conquista dello spazio. Sono della generazione nata con la conquista della Luna, sono stato al camp per giovani astronauti ad Huntsville e lanciavo i razzi con motori a combustibile solido a 14 anni dai campi di granturco con i contadini che mi correvano dietro.
Proprio per questo trovo una "marchettata" pura la storiella dell'umanità multiplanetaria usata per introdurre l'analisi tecnica. Lo avrei letto più volentieri se avesse scritto: "voglio arrivare primo su Marte, con i miei soldi e le miei idee, e vi racconto a che punto sono arrivato".
Certo che conosco Musk. Non è uno che arriva ora sulla scena dei media. Ci sono GB di informazioni e interviste sul web. Mi studio sempre chi è l'autore di quello che leggo per capire cosa ha scritto e interpretare le cose che possono apparire "strane". Così come quando guardo una foto, cerco di capire chi l'ha fatta e perchè. Altrimenti mi perderei il 75% del significato.
Non serve una disquisizione filosofica per capire se è giusto o sbagliato colonizzare altri pianeti.

E invece serve, perchè da quello discende il "come", ma questo discorso ci porterebbe lontano.
Ti ringrazio per la conversazione e chiudo con una considerazione finale sulla nostra epoca. Viviamo in un periodo, primo nella storia dell'uomo, in cui enormi ricchezze possono essere accumulate da una sola persona in una sola vita (anzi, in pochi anni). Questo non è mai successo in passato, quando le ricchezze si costruivano per vie dinastiche, sottoposte ad un maggiore controllo reciproco. Questa possibilità implica anche grandi responsabilità e una visione di lunga prospettiva. Ecco, nulla di quello che ho letto mi sembra degno di questo ruolo.
Ci vediamo su Marte! ;-)Cool

user81826
avatar
inviato il 18 Giugno 2017 ore 16:43

Continuo a non capire.
Il problema di avere certe conversazioni è che ci deve essere una volontà reciproca di spiegarsi. Parlare per accenni filosofici non porta da nessuna parte.
Musk lo seguo da anni, chi non lo conosce poi oggigiorno, la mia era una battuta che forse non hai colto sul fatto che parli dando giudizi su una persona che non credo tu conosca e l'esperienza pratica mi ha portato nella vita a capire che spesso i giudizi che formuliamo sono sbagliati, specialmente se non si conosce ciò di cui si parla. A me andrebbe anche bene comunque una tua impressione ma il punto è che la trovo priva di logica. Di cosa dovrebbe parlare Musk se non degli aspetti che lo concernono, ovvero il raggiungimento del pianeta? D'altronde se vuoi cambiare casa e trasferirti la prima cosa che devi fare è andare a vedere la nuova casa e decidere se il posto ti piace. Non penso che ti trasferisci in Norvegia od Australia semplicemente leggendo notizie online.
Ho già spiegato poi altre incongruenze logiche che ho notato quali quella del "perché la luna no" senza contare che prima di fare certe valutazioni andrebbero fatti studi scientifici ed economico, oltre che culturali, ben approfonditi.
?nfine quando dico che non serve fare una disquisizione filosofica sul capire se è giusto o sbagliato colonizzare pianeti non ho detto che disquisizioni filosofiche non siano utili ma semplicemente che non siano necessarie, come sottolineato dal verbo che ho utilizzato. Tanto per cominciare non esiste il giusto o sbagliato, esiste però la logica che ci dice che colonizzare nuovi pianeti ci permette di diffondere la vita in più luoghi diversi, amplia gli spazi a nostra disposizione, ci permette di conoscere cose sulla vita nell'universo che non sappiamo, soddisfa la curiosità è la voglia di esplorare nell"essere umano e tante altre cose piuttosto logiche. Trovo assurdo il liquidare la questione al "non ci serve andare su Marte".
Sul fatto che la nostra società necessita di molto sviluppo non c'è dubbio. Non se ne parla mai ma la distribuzione della quasi totale ricchezza nelle mani di pochi (dati alla mano, poco conplottismo), è abbastanza preoccupante, su questo sono d'accordo.
Se si vuole parlare di evoluzionismo e della sua correlazione con la questione Marte sono sempre disponibile, l'argomento mj appassiona, se invece si vuole portare avanti un giudizio fine a se stesso e privo di logica sul "Musk ha detto una cosa stupida, non ha fatto un trattato filosofico sull'evoluzione e ha fatto una marchetta per i propri interessi" boh non so che altro aggiungere.
Immedesimandomi nella sua posizione e volendo scrivere un articolo divulgativo sul tema premerebbe anche me dare un accenno sulle motivazioni del suo lavoro. Non penso che sia così stupido da guardare solo al guadagno personale ed al suo ego, sarebbe un'×. Il fatto che sia davvero interessato alla diffusione di meme mi sembra molto più logico e plausibile.
Saluti

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 17:07

Provo a semplificare: non ci serve andare su Marte di persona ai fini di garantire la sopravvivenza della specie . Questa frase ha tre concetti chiave non separabili: " non serve ", " di persona " e " sopravvivenza ". Tutto qui. Nulla di più, nulla di meno. Su tutto il resto si può parlare senza fine.
Non penso che sia così stupido da guardare solo al guadagno personale ed al suo ego

Io invece penso di sì. Perchè? La risposta sta nella frase sopra.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2017 ore 17:48

Non ho visto il video, avendo internet a traffico, ma leggendo i commenti mi sembra che ci si trovi di fronte alla solita minestra riscaldata per impressionare le nuove generazioni (per guadagnarci sopra), alla stregua del caffé: ogni tre anni esce fuori il genio (o l'istituto di ricerca...) che ne decanta miracoli e dopo tre anni uno che lo dichiara la peggiore velenosità.
L'ipotesi dell'astronave assemblata e rifornita in orbita è vecchia quasi quanto l'astronautica e non sono i costi ad averla frenata, ma il dilemma "che cosa ci andiamo a fare".
Finché si mandano sonde per vedere come i venti imperversano su Marte o capire se in "gioventù" avesse ospitato esseri intelligenti va bene, ma altrimenti?
La colonizzazione ha sempre obbedito a un rapporto: costi estremamente inferiori ai ricavi. Finché questa non si realizza si può strillare in cinese, ma oltre a discettazioni nobili e "turbini" di aulico metalinguaggio, oltre non si procede. Per andare su Marte con veicoli adeguati alla sopravvivenza dell'equipaggio e al trasporto aggiuntivo, occorrono astronavi come in Avatar e costerebbero enormità. Che risorse dovrebbero portare indietro per rendere profittevoli tali viaggi?
La sete di conoscenza non può superare il livello oltre il quale la base umana che la avvia, ne viene depauperata sino al "suicidio". Se la regina di Spagna che finanziò Colombo non fosse stata ripagata dall'oro dei nativi sudamericani (atteniamo al lato tecnico) l'economia spagnola rischiava il fallimento. Lo spazio e il tempo sono i limiti dove nella dimensione umana ci si scontra e probabilmente da questa non li potremo superare. Che i limiti spazio temporali possono essere superati, non lo disse Einstein ma Gesù Cristo e in un tempo dove la gente non poteva capire tale concetto! (Forse un messaggio per noi?) Non in questa dimensione però. Ritengo che i limiti esplorativi umani non possano essere superati con la tecnologia, ma quando saremo capaci di interagire con il mondo dello spirito, da terrestri. Un mondo interiore esiste sicuramente, ne abbiamo tanti segni, ma ancora non riusciamo a muovervi o tangerlo se non accidentalmente. Non ancora....

user81826
avatar
inviato il 18 Giugno 2017 ore 18:05

Continuiamo a sbordare fuori dalla logica per quanto mi riguarda Motofoto.
La scelta delle parole di Elon innanzitutto è per noi un mistero e giudicare una persona da un articolo che inevitabilmente è indirizzato ad un target di lettura molto ampio mi pare un giocare alla ruota russa a chi la spara più a caso. Non mi interessa neanche giudicare e posso solo dire che per me non è probabilmente uno stolto, probabilmente molto meno di gran parte delle persone che conosco.
Che non serva andare su Marte per assicurare la sopravvivenza della specie posso essere d'accordo. Andare su Marte è UN metodo per cercare però di salvaguardarla, se uno questa cosa non la comprende per me usciamo dalla logica e non so cosa rispondere.

Per quanto riguarda il commento di Ulisse non so davvero cosa rispondere anche qui. Posso dire che "Non ho visto il video, avendo internet a traffico, ma leggendo i commenti mi sembra che ci si trovi di fronte alla solita minestra riscaldata per impressionare le nuove generazioni (per guadagnarci sopra), alla stregua del caffé: ogni tre anni esce fuori il genio (o l'istituto di ricerca...) che ne decanta miracoli e dopo tre anni uno che lo dichiara la peggiore velenosità." è un capolavoro di stereotipo/generalizzazione/divagazione dall'articolo su Musk incredibile.

Che risorse dovrebbero portare indietro per ripagare del viaggio le persone su Marte?
Penso che il salvaguardare la sopravvivenza della specie umana e delle altre sul pianeta terra possa essere già un buon compenso, che ne dite?

Guardando ai meri soldi probabilmente senza un ritorno economico di qualche tipo la cosa non si farà, aggiungerei purtroppo, ma sono convinto che non ci saranno problemi.


avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 18:15

Ulisse concordo su tutto anche se non nella necessità della tua conclusione. Non è necessario affidarsi al mondo spirituale per superare le barriere di spazio e tempo, almeno quelle prossime alla Terra. Ci sono prospettive scientifiche di trasferire la specie altrove senza andarci di persona come nei film di fantascienza, e non mi riferisco a soluzioni speculative tipo worm hole. Si possono clonare stati di coscienza in nanocomputer o sviluppare micro macchine capaci di assemblare sistemi genetici adatti al pianeta su cui sono. Insomma, ci sono tanti modi scientifici per avere masse minime accelerabili ad alte velocità, che nel giro di qualche centinaia d'anni (e sono molto pessimista) possono essere messi a punto. Il vero problema di finanziare queste ricerche è che sono anti individualistiche. Ti faccio un esempio: se si dimostrasse che per risolvere tutti problemi del mondo, salute, fame, miseria, basterebbe che tutti gli uomini sopra 60 anni si suicidassero, cosa pensi che succederebbe? Lo farebbero? MrGreen
Gli umani non spendono energie, soldi e risorse affinchè un loro "prodotto" colonizzi l'universo. Non siamo pronti per questo salto mentale. Per questo ci piacciono film come Passengers o Avatar o le favolette di Musk. E' troppo presto per la nostra cultura. Non abbiamo avuto ancora abbastanza paura di estinguerci. Quando succederà, vedrai che ci svegliamo.

@Paolo, Musk non è stupido. Dice una cosa stupida per un proprio fine. Andare su Marte DI PERSONA non è un modo di salvaguardare la nostra specie. Lo sarebbe se si avesse un piano per restare su Marte indefinitamente. Musk non ce l'ha. L'esempio di andare a supervisionare una casa non regge. E' invece come andare a fare un giretto in Syria per decidere se ti piace viverci. Rischi di non tornare vivo. Quanto meno devi pensare a come pacificarla. Per questo dico che intitolare un articolo "Facciamo del genere umano una specie multiplanetaria" è una persa per il c.lo. Se uno mi prende per il cu.o, posso almeno dirgli che dice cose stupide, o no? Ripeto: se avesse intitolato "voglio andare su Marte con i miei soldi e i miei mezzi", sarebbe stato tutto ok.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2017 ore 18:18

Paolo se parti dal presupposto che l'umanità non riuscirà a trovare un equilibro su questo pianeta, ovviamente non possiamo trovare un punto di incontro. La penso proprio diversamente.

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2017 ore 18:19

Eh già!

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2017 ore 18:28

Motofoto io parto dal presupposto che l'universo sia il frutto di un progetto che trascende la nostra comprensione, poiché è premotivato in una dimensione dove la nostra mente non interagisce e quindi non ha possibilità di formarsi nelle logiche che vi vigono. Tra tante ipotesi, la mia non è così peregrina e al pari dalla "provenienza dal nulla" la ritengo valida. Lasciando da parte la religione, ma osservando in prospettiva storica, non riesco a vedere gli esseri umani come marinai alla deriva, destinati a trovare uno scoglio o affondare. Il mio commento va valutato in tale retropensiero.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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