| inviato il 13 Giugno 2017 ore 13:46
...si otterranno così tante belle foto con una interessante trama a scacchi  |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 14:01
“ ...si otterranno così tante belle foto con una interessante trama a scacchi „
In tal caso, sconsiglio la 5ds-r per il moirè |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 14:50
Il video secondo me fa molta confusione. Professionista e manico non sempre camminano in sintonia, anzi. E comunque il discorso ''attrezzatura - ottima fotografia'' non ha molto senso, semmai è meglio dire ''attrezzatura - ottimi file'', dal momento che una bella fotografia è partorita da una mente, e dentro quella mente dev'esser racchiuso il buon gusto, l'esperienza e la tecnica. Parlando di ''attrezzatura-ottimi file'', bhe dipende sempre dai generi. Un naturalista, un ritrattista, ecc ecc avrà i miglior risultati con la miglior attrezzatura. Chi fa reportage (ad esempio di guerra), al giorno d'oggi, non è tanto attratto dalla qualità dei file, ma il suo interesse ricade sul sistema fotografico in generale, l'affidabilità, l'assistenza. |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 15:03
“ Chi fa reportage (ad esempio di guerra), al giorno d'oggi, non è tanto attratto dalla qualità dei file, ma il suo interesse ricade sul sistema fotografico in generale, l'affidabilità, l'assistenza. „
L'affidabilità è sicuramente fondamentalmente, ma all'assistenza in un teatro di guerra dov'è? |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 15:16
Phy sicuramente in un teatro di guerra no, però una volta in patria, un fotografo che ad esempio usa Canon non deve smadonnare dietro all"assistenza. È capitato di avere un problema all'attrezzatra durante un importante lavoro, ed in meno di una settimana Canon mi ha risolto i problemi. Questa per me è aver scelto un sistema affidabile e su cui posso contare in caso di problemi |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 17:48
Ehilà! Chi non moirè si rivede! |
| inviato il 13 Giugno 2017 ore 19:43
Occhio che il mondo cambia.
Premesso che l'esperienza ci vuole sempre e comunque per fare buone foto, la sola esperienza ovviamente non basta, e le foto sono più belle se uno spende di più, che piaccia o no.
Questo accade perché con il termine "attrezzatura" oggi va considerato tutto quello che porta alla realizzazione di una buona fotografia, il che significa che fotocamere ed ottiche NON BASTANO ASSOLUTAMENTE a completare e definire "l'attrezzatura" del fotografo, a quella ci va aggiunta un sacco di roba.
Una buona fotografia è fatta da contenuto artistico e grafico, e che piaccia o no, contano, e molto, entrambi.
E per fare una bella foto stampata, oggi ci vuole un mucchio di roba, e roba seria e costosa, roba della quale fotocamera ed ottica sono solo una parte ed in grandissima parte dei casi, ma si può tranquillamente dire sempre, fotocamera ed ottica, anche se costose, non sono la parte più costosa, il resto, monitor da grafica, PC dedicato, software specialistico, stampante professionale, calibratori vari, etc, costa un sacco di più.
A questo ci va aggiunto poi il costo di conoscenza del fotoritocco, fatto in proprio o da altri.
Se uno vuole ottime foto come contenuto artistico e grafico, ci vuole, in tutti i casi, un sacco di soldi: conta più, e di gran lunga, ma veramente di gran lunga, l'attrezzatura oggi rispetto all'esperienza, se vuoi un A2 fatto veramente bene, spendi una fraccata di soldi in attrezzatura per stamparlo bene, e se quell'attrezzatura non ce l'hai, puoi essere un fenomeno come fotografo, ma la stampa la fai male, non ci sono santi che tengano.
In pellicola questo problema era molto meno sentito, con relativamente pochi soldi si stampava bene, uno bravo stampava in casa a livello dei maestri internazionali, la roba era la stessa, mentre oggi se vuoi fare da te stampe buone, serie, che stiano alla pari delle migliori stampe che si vedono a giro in mostre serie, alla Salgado tanto per capirsi, ti ci vuole un capitale tale che moltissimi non si possono permettere. |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 9:16
La stampa professionale secondo me va lasciata ai laboratori, quindi un investimento copioso in meno.
Si fanno stampe meravigliose su carta fotografica Ilford e inchiostri speciali a prezzi abbordabili, anche in A0 !
Il software ormai si prende a poco, un PC potente abbastanza ormai ce l'hanno tutti, un monitor valido costa ma dura 20 anni.
Vi dimenticate, semmai, che la fotografia non si fa solo con corpo+ottica+PP, ma che in molti casi per il set occorrono flash e modificatori, oltre che varie attrezzature e direi anche personale di ausilio, costi di location, ecc. certamente non tutti fanno solo street ph.
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| inviato il 14 Giugno 2017 ore 9:36
Quello che ho visto incidere molto nei costi, in molti casi, è l'illuminazione.
A parte la spesa della mia attrezzatura luci di qualche decina di migliaia di euro, sono stato su set dove c'erano impianti da oltre centomila euro.
Tra computer (leasing) e monitor ho investito circa 4.000 euro, più i software di elaborazione.
Effettivamente, in certi ambiti e livelli, il costo della fotocamera e della lente è quello che incide meno.
Discorso diverso nel cinema, ambito in cui ho collaborato spesso, dove si utilizzano cineprese da centomila euro e tralasciamo il costo per impianto luci e audio...
Riguardo alle stampe, anch'io ho preferito optare per il laboratorio specializzato, piuttosto che investire sull'attrezzatura specifica. Alla fine, il costo della singola stampa, a parità di qualità, risulta inferiore se fatto da un laboratorio esterno.
Ovviamente, si perde una parte del "piacere" di fare tutto da soli, dallo scatto alla stampa finale. |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 12:05
Io mi costruisco gli strumenti fotografici (fotocamere e lenti) da solo, e dai pigmenti naturali ottengo pure gli inchiostri per stampare.
Ho anche un piccolo boschetto privato da cui ricavare la cellulosa  |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 13:50
@Caneca “ Ho anche un piccolo boschetto privato da cui ricavare la cellulosa „
Secondo me più che la cellulosa ci ricavi la canapa
Ciao, Roberto |
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