user120016 | inviato il 11 Giugno 2017 ore 8:24
“ E comunque con le fotocamere di adesso, basta scattare in automatico per essere sicuri di non sbagliare esposizione e portare a casa qualcosa di utilizzabile. „
Spero che sia solo una provocazione... |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 8:38
Occhio che in condizioni veramente difficili, tipo quella che ho scattato io, gli esposimetri in automatico, anche buoni, tipo quello della D4, non espongono bene, tre raggi di sole, "lontani" tra di loro, di cui due ai bordi, mandano in barca qualunque esposimetro, perciò devi decidere tu come esporre, io ho deciso per lo spot sul raggio di luce centrale, dopo aver fatto un altro paio di spot nel buio ed aver misurato la differenza di stop tra sole ed ombra, non mi ricordo quanta, ma tanta, ed ho deciso che secondo me la D4 ce la faceva ed infatti il sensore ce l'ha fatta.
A parer mio, la cosa più importante per chi scatta la foto "difficile" è quella di capire PRIMA dello scatto che quello che sta per scattare E' uno scatto difficile, che c'è del casino per aria come difficoltà: questo va capito PRIMA di scattare, ed allora uno NON scatta, pensa, isola il problema, trova la soluzione e poi DOPO, scatta.
Spesso molti questo non lo capiscono, fanno troppo affidamento sull'attrezzatura, sparano raffiche o scatti belli tranquilli, ma l'attrezzatura in quelle condizioni difficili i miracoli non li fa e gli fa le corna, la foto te la canna, ma è colpa di chi scatta, non della fotocamera.
Sempre e comunque, l'attrezzatura aiuta, certo, ma oggi va tenuto ben presente che la differenza di capacità operativa del sensore e dell'esposimetro tra una fotocamera da 600 euro ed una da 6000 euro è minima, oggi è quasi risibile, e quelle foto le fai con tutto, ma bisogna saper usare la roba che hai in mano e pensare prima di scattare. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 8:55
Concordo con Alessandro, soprattutto quando dice:
“ Spesso molti questo non lo capiscono, fanno troppo affidamento sull'attrezzatura, sparano raffiche o scatti belli tranquilli, ma l'attrezzatura in quelle condizioni difficili i miracoli non li fa e gli fa le corna, la foto te la canna, ma è colpa di chi scatta, non della fotocamera. Sempre e comunque, l'attrezzatura aiuta, certo, ma oggi va tenuto ben presente che la differenza di capacità operativa del sensore e dell'esposimetro tra una fotocamera da 600 euro ed una da 6000 euro è minima, oggi è quasi risibile, e quelle foto le fai con tutto, ma bisogna saper usare la roba che hai in mano e pensare prima di scattare. „ |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 8:57
Anche se, devo dire che tutte quelle pip*e sull'esposizione (esposimetri, spot, media ponderata, ecc) per fortuna per me non esistono più da quando hanno inventato le mirrorless. È un'evoluzione non da poco. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 8:58
“ Quello del fabbro sembra uno scatto fatto senza alcuna tecnica, fondamentalmente sbagliato nell'esposizione, ripreso alla meno peggio in post grazie al sensore della D610.Cool „
Se è per questo probabilmente si faceva anche con un flash di riempimento usando il cupolino per rimbalzo.
La frase sulla ammiraglia però non si guarda proprio.
Poi dai non critichiamo sempre il lavoro altrui. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 9:03
tornando alla domanda iniziale...
solitamente in controluce ( parlando di scatto singolo ) scelgo AV ( priorità diaframmi ) e chiudo bene il diaframma F\11
FF\14 o anche F\16 .... la misurazione luce invece la valuto al momento.. solitamente uso questo sistema per fare una foto a persone o situazioni ( tipo street per intendersi ..non me ne vogliano i puristi... ) e allo stesso tempo mantenere l'anonimato delle persone.. non tanto per non fare capire chi siano ma per sfruttarle...come figure ..
es
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2041194
qui ho dovuto gestire per esempio distorsione fish eye e la luce che la volevo posizionata nel lampione ..ma ci sono mille altri casi...
i flare invece li considero come un opportunità... se lo gestisci bene puoi dare un tocco in più...
discorso diverso se voglio fare vedere tutto tipo un tramonto...vari scatti treppiede etc etc..
quindi..dipende tutto da quel che vuoi fare... |
user44306 | inviato il 11 Giugno 2017 ore 9:19
Questo può essere considerata una situazione come quella richiesta da chi ha aperto il topic
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2338391&srt=&show2=1&l=it
Necessità di scatto singolo, situazione dinamica (li facevo muovere e agire per avere pose diverse), flare ricercato e parzialmente visibile anche a mirino.
Io ho scattato in Av, Matrix ma con sottoesposizione di 3 stop.
Considera che però il livello di sottoesposizione era dato da una certa "esperienza" nel comportamento dell'esposimetro della mia macchina in quelle situazioni. Premetto inoltre che dopo la prima foto della serie ho controllato a schermo se ci avevo azzeccato.
Ps si certamente le mirrorless tolgono tutta la difficoltà in queste situazioni! |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 9:30
Ragazzi, chiedo: ma la foto di Pollastrini in Raw non può essere sistemata anche attraverso l'uso del solo Lightroom senza usare Photoshop o Capture one ? |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 10:16
“ La foto del Pollastrini mi sembra fatta sottoesponendo per evidenziare l'incandescenza del metallo e poi approfittare della gamma dinamica per rendere il tutto visibile. „
ha evitato di bruciare le aree illuminate dal Sole (che comunque un po' si sono bruciate) e facendo così è riuscito poi a recuperare le informazioni dalle aree scure.
Se avesse esposto con una media dalle aree bruciate non avrebbe potuto cavare assolutamente nulla. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 10:36
“ ha evitato di bruciare le aree illuminate dal Sole (che comunque un po' si sono bruciate) e facendo così è riuscito poi a recuperare le informazioni dalle aree scure.
Se avesse esposto con una media dalle aree bruciate non avrebbe potuto cavare assolutamente nulla. „
Ci sono due cose che appaiono incongruenti. Per evidenziare in quel modo quel rosso incandescente doveva forzatamente sottoesporre di parecchi valori luce (conosco benissimo quella situazione lavorativa ) e nonostante ciò le zone chiare sono quasi bruciate. Se controlli nella galleria del Pollastrini (ma anche di cosiminodegenerali, quelle foto dovrebbero averle fatte insieme) ci sono altre foto dove puoi vedere il tipo di differenza luminosa nell'ambiente. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 10:41
non te ne stupire, il Sole è talmente incandescente da rendere la sua luce riflessa + potente di un ferro a 1400°C. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 11:06
“ La frase sulla ammiraglia però non si guarda proprio. „
Non c'è nessuna polemica in quella frase, cercavo di dare consigli su una tecnica che andasse bene con qualunque attrezzatura, poi ho guardato l'attrezzatura di Monda 08 e allora ho detto. "sì, nel tuo caso il cavalletto non serve".
Niente di malizioso. Questa è un'unica foto fatta cion la Sony Rx10 e recuperata in due fasi con CaptureOne e PaintShop (ho stimato la gamma dinamica della Rx10 in 10 EV) Voglio dire lo so che si può lavorare anche senza cavalletto:
(quanto costa LightRoom?)
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| inviato il 11 Giugno 2017 ore 12:26
Anche questo è uno scatto singolo fatto con la Sony Rx10 con sensore da 1 pollice:
Le ombre le ho recuperate con Capture One (che per Sony in versione lite è gratuito) e poi ancora con un passaggio in PaintShop, prima erano così:
Però avendo solo 10 EV di gamma e non 14 ho dovuto alzare un po' l'esposizione in Capture One!
Ribadisco che parlando di ammiraglie non volevo polemizzare, anzi mi considero fortunato a poter permettermi (di questi tempi) un Rx10! Un saluto a tutti.
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| inviato il 11 Giugno 2017 ore 12:30
“ Anche questo è uno scatto singolo fatto con la Sony Rx10 con sensore da 1 pollice: „
Direi un ottimo risultato... Complimenti. |
| inviato il 11 Giugno 2017 ore 12:33
Comunque torno a dire per me essendo un luogo chiuso la soluzione tecnicamente migliore sarebbe stato usare un flash di riempimennto riflesso |
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