user81826 | inviato il 26 Maggio 2017 ore 2:45
Complimenti per il simpatico racconto, non è da tutti. Io sono iscritto da pochi mesi ad un circolo per la prima volta e sebbene abbiamo fatto 2/3 cose interessanti, la maggior parte delle riunioni l'ho trovata inutile e più una perdita di tempo. Organizzazione un poco scarsa, conoscenze non così approfondite come mi aspettavo e anche poca voglia di condividerle. Non tutto negativo, non vorrei essere frainteso, ma mi aspettavo di meglio. |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 10:02
Paolo, si, in parte sono d'accordo con te cmq. Per come la vedo io, un punto cardine del circolo dovrebbe essere la condivisione dei propri scatti con gli altri soci anche per avere pareri e suggerimenti. C'e' sempre chi è più bravo di te in qualche settore, dalla post produzione al genere ecc ecc. Questa cosa l'ho vista poco, a volte, tra festività e altro, passano magari 3-4 settimane senza che ci siano segni di vita! Tiziana, sai che mi e' capitato di sentir parlare bene del circolo di Cernusco proprio per le sue molteplici attività? Mi sarebbe anche piaciuto provare a frequentarlo, ma si ritrovano il venerdì sera e io, per impegni lavorativi, metà dell'anno sono via dal venerdì al lunedì. |
| inviato il 02 Giugno 2017 ore 22:31
Tranquillo Luca, tu eri nella categoria "tra il coetaneo e il non identificabile" |
| inviato il 02 Luglio 2017 ore 13:37
Il circolo fotografico..... Nel secolo scorso io ho iniziato così! Un caro amico mi ci ha portato (gli serviva una mano in camera oscura) e mi ha presentato ai soci. Non avevo scattato ancora nessuna fotografia. Ci sono rimasto alcuni anni e devo dire che gente in gamba tecnicamente ce ne era. Però mi trovavo con i pochi che amavano entrare negli scatti cercandone i racconti (praticamente solo due donne di cui una molto bella e brava nello scatto). Me ne sono andato quando ci si è ridotti a vendere i "Choco Pillow" ed io ho capito che lo frequentavo ancora solo per utilizzare la camera oscura. Bella sceneggiatura Mattia e grazie per avermi fatto tornare in mente questo ricordo. Andrea. |
| inviato il 03 Luglio 2017 ore 22:50
Andrea è un inaspettato risvolto questo a dire il vero cmq mi fa piacere ti abbia riportato alla memoria questo ricordo (anche se non sono riuscito a decifrarne il carattere, a tratti sembrerebbe nostalgico). |
| inviato il 04 Luglio 2017 ore 0:23
No nessuna nostalgia Mattia, nemmeno delle due donne e, scusa, non capisco a quale inaspettato risvolto ti riferisci. Parlando squisitamente solo di fotografia ho trovato molte più soddisfazioni in altra maniera. Ho provato a tornare dopo qualche anno partecipando però solo a qualche serata. Il circolo l'ho trovato purtroppo molto fermo nelle dinamiche sociali interne. L'unica cosa che avevano fatto era stata la trasformazione della sede in un bar dove venivano allestite anche le mostre. Bella l'idea ma ha preso il sopravvento. Oggi il circolo ha cambiato nuovamente sede e mi dicono essere ritornato allo spirito iniziale. Ho notato però che molti circoli fotografici si sono trasformati nel tempo in club fotografici dove, per intenderci, i discorsi sulla tecnica e l'attrezzatura la fanno da pradroni. |
| inviato il 04 Luglio 2017 ore 0:40
Mi riferivo solo al fatto di rievocare addirittura ricordi seri, data la natura goliardica del racconto. Cmq a parte questo, sono d'accordo con quello che scrivi. Penso di essere giunto alla conclusione che la cultura fotografica sia meglio costruirsela da soli ed eventualmente sfruttare le opportunità collaterali offerte da altre strutture (compresi i circoli fotografici). |
| inviato il 04 Luglio 2017 ore 0:51
Discorso saggio Mattia il tuo. Costruirsela da soli una cultura fotografica non vuol dire non confrontarsi, vuol dire capirsi e capire con chi si ha a che fare. Bravo. |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 12:58
Racconto divertentissimo Mattia, mi ha strappato un gran sorriso I circoli, purtroppo e per fortuna, non seguono degli standard o delle linee guida, quindi va da sè che ci siano quelli più "seri" o "utili" e altri meno. Io ho iniziato a frequentare 3 anni fa il circolo del mio paese e devo dire che mi è stato molto utile, alcuni mebri, in primis il presidente, sono molto preparati e competenti per quanto riguarda l'aspetto visuale, compositivo e comunicativo della foto (cosa secondo me fondamentale), per contro, con mia grande sorpresa, conoscenza o discorsi su attrezzature e affini poco nulla (grazie a Dio!). Aggiungo che in qualunque fotoclub, più o meno bello od organizzato, è comunque possibile interagire faccia a faccia con persone e creare delle dinamiche che esulino quelle dei forum, strettamente legate a dinamiche social. Questo secondo me aiuta tantissimo in ottica di una crescita personale. |
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