| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 17:16
@Elerum guarda questo topic, è di un famoso astrofotografo che aveva fatto i test ai tempi dei vecchi firmware (quelli con lo SE solamente in Posa B e non nelle esposizioni normali).
www.cloudynights.com/topic/505754-another-real-world-example-of-sonys-
Guarda le immagini qua sotto, quella fatta da 90 scatti da 30s è decisamente migliore di quella fatta da 12 scatti da 3 minuti, mentre in realtà dovrebbero essere molto simili.
NB, l'esposizione complessiva è maggiore nella foto da 90x30s perché in totale sono 2700s di esposizione contro 2160s, ma considerando il fatto che facendo molti più scatti hai un aumento del read noise si possono considerare grosso modo equivalenti.
Se cerchi una fullframe a buon mercato per astrofotografia, magari da modificare per l'H-Alpha prenditi una Canon 6D usata.
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| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 19:12
Scusate la domanda da ignorante in questo tipo di foto...
Ma a che serve fare tutte queste foto?
Cioè 90 foto, si devono unire?
Grazie |
| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 19:47
Migliorano il rapporto segnale rumore sul risultato finale , i metodi sono vari per ottenere risultati simili. |
| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 22:41
Cioè sovrapponi
Le immagini per ridurre il rumore? |
| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 23:22
come c'è zerene per unioni degli scatti macro/close up con una MaF diversa in modo da ottenere una immagine con il fuoco molto esteso cosi ci sono programmi tipo deep sky stacker per unioni degli scatti astro in modo da ridurre rumore e ottenere una maggiore resa generale 
edit: da non confondere con pixel shift in macchina o esposizioni a forcella (bracketing) che sono cose completamente diverse. |
| inviato il 28 Dicembre 2017 ore 23:39
Ok grazie... non mi affascina ancora questo tipo di foto, ma sapere un po' di tutto mi piace:)
Grazie mille:) |
| inviato il 26 Febbraio 2018 ore 17:32
Cioè... restituisce le stelle prese dalle sorelle minori?!?!  |
| inviato il 26 Febbraio 2018 ore 17:51
basta elencare nomi e coordinate celesti e l'assistenza Sony restituisce gli astri mancanti...... |
| inviato il 26 Febbraio 2018 ore 19:06
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| inviato il 28 Marzo 2018 ore 15:35
Usciti i primi test fatti come si deve ad alti ISO della A7III...
Qui le prove a 51.200 ISO per evidenziare il read noise e pattern di ciascun sensore.
Che dire, se non ci han messo le mani con NR strani ecc è mostruosa, sicuramente una spanna sopra a tutte le concorrenti nella stessa fascia di prezzo.
L'unica che se la gioca è la A7SII ma con un corpo macchina con funzioni non paragonabili e decisamente più acerbo, oltre che con una risoluzione decisamente più bassa che per gli altri generi fotografici non è sicuramente al top...
www.dpreview.com/reviews/image-comparison?attr18=lowlight&attr13_0=son
Ora incrociamo le dita sperando che non abbiano fatto ca***te con i software pure questa volta, anche se la A7RIII non fa sperare bene in merito.
P.S: modificato il titolo per renderlo più attinente a tutte le fotocamere Sony, visto che il problema pare sia esteso a tutti i modelli dopo gli ultimi firmware. |
user81826 | inviato il 28 Marzo 2018 ore 15:51
Non credo scatterei foto alle stelle a certi iso. Posso capire fino a 12800 iso con ottiche buie e chiudendo il diaframma per avere migliore resa ottica ma oltre?
Certo, qualcosa sembra guadagnare rispetto alla D750 anche sotto i 6400. |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 17:41
Non è per scattare a quegli ISO, è per poter stimare a occhio il read noise.
La differenza di rumore che c'è tra quelle fotocamere a 51200 ISO è la stessa anche a 6400 ISO (ma in realtà probabilmente anche a 1600 negli ultimi sensori, escludendo la 6DII che non è ISOless), solo che a 6400 ISO viene amplificato di meno e si nota di meno rispetto al segnale che invece è maggiore
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user81826 | inviato il 28 Marzo 2018 ore 18:08
Il read noise è lo stesso nello stadio più alto a patto che non intervengano via software e non è detto che lo facciamo anche in maniera non lineare, o sbaglio?; il tutto supponendo che sia perfettamente iso-invariante, certo. Non mi pare si possano tirare giù molte conclusioni, trovo più interessante guardare la differenza di risultati a parità di iso, magari guardando anche la curva iso Vs DR.
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| inviato il 28 Marzo 2018 ore 19:00
Eh i miei dubbi riguardo a Sony sono quelli, però c'è da dire che quelle foto sono scattate con tempi dove nessuna delle fotocamere Sony ha mai mostrato (che io sappia) problemi dovuti ad algoritmi di NR non disattivabili, quelli erano tutti sopra i famigerati 3,2s.
Cmq al 99% quei sensori sono invariant da 6400 ISO a 51.200, nelle curve si vedono i punti in cui cambia il convertitore (credo?), e per la A7III tutte le fonti concordano che ciò avvenga attorno ai 640ISO.
photonstophotos.net/Charts/PDR.htm#Canon%20EOS%206D%20Mark%20II,Nikon%
Si nota bene anche la curva a zig-zag della 6DII che in fatti è pesantemente ISO variant, così come la Nikon D5
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